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Buongiorno.
Parliamo sempre dei paesi del centro Europa
come di quelli virtuosi
o perlomeno questo è il modello
che vogliono far passare.
Sono virtuosi, sono bravi,
hanno una ottima gestione della burocrazia,
dell'apparato statale.
Di solito si contrappone a questa visione
quella di un sud Europa invece marcio
fin nel suo midollo,
governato da politici corrotti, da burocrati
che antepongono il loro interesse personale
rispetto a quello della collettività.
E sicuramente uno degli esempi più eclatanti,
che viene sempre fatto e rimproverato
è quello della Grecia.
Non che l'Italia sia messa meglio.
Ricorderete la visita dell'ex Presidente della Repubblica tedesco
a Giorgio Napolitano pochi mesi fa.
C'è un video sul mio blog
in cui alla domanda di un giornalista sulla corruzione
il Presidente tedesco rispondeva dignitosamente
che loro avevano un apparato efficientissimo,
una legge che funzionava, una normativa estremamente chiara
e quindi il loro apparato era immune da questo problema,
mentre invece Giorgio Napolitano era costretto ad ammettere
che noi qualche problemino ce l'abbiamo.
Bene, di lì a pochi giorni
il Presidente della Repubblica tedesca è stato costretto a dimettersi
proprio per un problema di corruzione,
cioè avrebbe preso delle tangenti quando era ancora Senatore
o comunque membro di una qualche regione tedesca.
La Grecia è sempre stata accusata
di essere piena di politici corrotti,
ed è certamente una cosa vera,
è inutile negarlo.
Però spesso ci si dimentica
che alla falsificazione dei conti pubblici della Grecia
ha contribuito, per esempio, Goldman Sachs.
Non lo si dimentica in rete, badate bene,
lo si dimentica in televisione.
Una volta lo dissi in trasmissione,
c'era anche Oscar Giannino
il quale si lanciò in una delle sue invettive
contro non si sa bene cosa,
in difesa di Golman Sachs
ma senza ben sviluppare, svolgere l'argomento che io avevo posto,
anche perché il mio microfono era spento
e quindi non riuscivo a controbattere.
In poche parole con un trucco contabile Goldman Sachs,
che svolge operazione di consulenza presso i governi,
portò in positivo il bilancio greco
nascondendo sotto il tappeto le cose che non andavano
e quindi gli consentì di rientrare nei parametri
che i Trattati europei stabiliscono.
Poi si prese la sua bella consulenza,
il cash di 300 milioni di euro
e scappò, lasciando la Grecia al destino che tutti noi oggi conosciamo,
cioè fu scoperto il marchingegno,
si disse che i politici greci avevano truccato i conti
e conseguentemente la Grecia era il male assoluto.
Ma la Goldman Sachs, che aveva contribuito a generare questo mostro,
era la stessa Goldman Sachs vice presieduta
nientepopodimeno che da Mario Draghi
che adesso è il Presidente della BCE
e guarda alla Grecia
decidendo se concedergli questi aiuti da 130 miliardi
insieme al Fondo Monetario Internazionale all'Unione Europea
oppure no.
Era la stessa Goldman Sachs dove international adviser
era Mario Monti.
Quindi si cerca di scaricare nell'immaginario pubblico,
perché poi loro lo sanno benissimo,
su un singolo paese tutte le inefficienze,
le cattive abitudini che si possono immaginare
e si cerca di nascondere sotto al tappeto invece
le proprie gravi responsabilità.
Ma non sono solo quelle della Golman Sachs,
le responsabilità nella crisi greca,
perché se c'è una grande corruzione
ci deve essere anche un corruttore.
E voi pensate che è proprio di questi giorni
la notizia che un certo Akis Tsochatzopoulos
spero di pronunciarlo bene -
che nientepopodimeno era il Ministro della Difesa greco
è stato arrestato insieme alla sua giovane moglie
di 35 anni più giovane di lui,
per una questione di corruzione.
Una questione di corruzione particolare
perché attiene a una questione paradossale.
Voi dovete pensare che la Grecia
negli anni che vanno dal 2001 al 2005, più o meno,
spero di ritrovare il dato in fretta -
era comunque, tra il 2002 e il 2006, la Grecia,
il quarto importatore mondiale di armi convenzionali.
Pensate, la Grecia! Il quarto importatore mondiale di armi convenzionali.
Adesso sta precipitando, fortunatamente,
ma resta sempre al decimo.
Pensate quanti paesi ci sono del mondo.
Ora bisognerebbe chiedersi da che cosa deve difendersi la Grecia.
Forse dall'invasione dei turchi ottomani
o magari dall'Italia o dall'Albania.
In realtà le uniche armi che le servono
sono quelle finanziarie,
perché la quarta guerra mondiale
la stiamo combattendo sul piano finanziario.
I carri armati servono a poco.
Ma da chi li ha comprati questi armamenti
questo Akis Tsochatzopoulos, che era appunto
l'ex Ministro della Difesa?
Innanzitutto bisogna dire perché è finito dentro.
È finito dentro perché è stato corrotto.
È stato corrotto perché ha preso 8 milioni di euro
su questa commessa.
E questi 8 milioni di euro li ha presi
nientepopodimeno che da una società tedesca che si chiama
Ferrostaal.
Ma come? I tedeschi?
È come la storia di Berlusconi, no?
Del corrotto e del corruttore.
Se c'è un corrotto ci sarà stato anche un corruttore
nel caso Mills.
Allora se c'è un paese corrotto
che quindi deve meritarsi l'austerità,
quindi deve amministrarsi le politiche di aiuto, eccetera,
ci deve essere un corruttore.
Ma questo corruttore non lo incrimina nessuno?
Questo corruttore, nella fattispecie,
si tratta di una grande azienda tedesca che ha venduto
degli armamenti per cifre elevatissime al Governo greco.
Ma non finisce lì la questione,
perché la Germania e la Francia
sono le più grosse esportatrici di armi alla Grecia.
Pensate che il 15% della produzione dell'industria bellica tedesca
finisce alla Grecia
e il 10% della produzione dell'industria bellica francese
finisce alla Grecia.
E anche questo è sorprendente.
Ma non è solo questo,
perché addirittura sembra che la Germania...
no sembra, lo ha detto il Wall Street Journal nel marzo 2011,
cioè rivelava che Berlino e Parigi
avevano preteso l'acquisto di armamenti
come condizione per approvare il piano di salvataggio greco.
Cioè gli hanno detto:
“se volete questi 130 miliardi,
ci dovete acquistare le nostre armi.
Le nostre armi vecchie, tra l'altro, quelle dismesse,
perché ha appena comprato 170 panzer Leopard
costati 1,7 miliardi di euro,
223 cannoni dismessi dalla difesa tedesca,
4 sottomarini prodotti dalla Thyssenkrupp,
che tra l'altro Papandreou non voleva,
questi 4 sottomarini.
Guarda caso Papandreou non voleva i sottomarini,
Papandreou voleva i referendum.
Papandreou se n'è andato
per fare posto all'uomo della Trilaterale,
ex vice presidente BCE,
ex presidente della banca greca che ha portato,
ha traghettato la Grecia nell'euro,
Lucas Papademos.
E in un viaggio che recentemente Papandreou,
prima di essere destituito,
aveva fatto in Francia,
Sarkozy aveva imposto al governo greco
l'acquisto di 6 fregate e di 15 elicotteri,
per un totale di 4 miliardi.
Quindi paesi le cui aziende corrompono i ministri politici greci,
paesi che a livello istituzionale impongono come politica
l'acquisto di quantità spropositate
(quarto acquirente mondiale)
alla Grecia di prodotti dell'industria bellica.
Non solo. Ma il sistema bancario tedesco
è indebitato con quello greco per 18,6 miliardi di euro
e quello francese addirittura per 47,9 miliardi di euro.
Ecco quindi un doppio binario,
uno un motivo per cui la Grecia non deve fallire,
e cioè tutte queste commesse di armamenti
per miliardi e miliardi di euro,
si pensa che la sola spesa nel 2012 per la Grecia
sarà di 7 miliardi di euro
su una popolazione di 11 milioni di abitanti,
con un PIL di 200 miliardi.
7 miliardi di euro.
E questa cifra non è ancora stata pagata per intero.
Dunque se la Grecia dovesse fallire
è improbabile che possa riuscire ad onorare questi debiti
sull'industria bellica.
Non solo, ma c'è un problema sul settore bancario,
se la Grecia dovesse fallire,
l'esposizione delle banche tedesche e francesi
le porterebbe a saltare.
Quindi quando vi dicono che la Grecia è cattiva
perché il suo governo è corrotto,
mentre le popolazioni,
il rigore tedesco e come sono buoni e come sono bravi,
omettono di dirvi che anche loro sono dei corruttori
e sono dei ricattatori,
perché costringono una nazione
ad accettare i loro ricatti, a indebitarsi
e una volta che lo hanno fatto,
li costringono a non operare delle politiche, delle scelte di politica
indipendente e nazionale per il loro benessere,
ma come dei veri e propri usurai
gli spezzano le gambe se non pagano i loro debiti
e non comprano i loro carri armati.
C'è di che riflettere. Buona giornata.