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Ciao, mi chiamo Marie Maunoury, ho 20 anni,
e pratico badminton con la società Saint-Bruno Bordeaux
Da quanto tempo giochi a badminton?
Ci gioco da quando avevo 8 anni.
Oggi ne ho 20, quindi fanno ormai 12 anni di pratica.
Puoi raccontarci i tuoi inizi?
Alla base si tratta dello sport di famiglia: lo praticavano mio padre, i miei fratelli, le sorelle...
tutto è venuto assai naturalmente.
Mi sono da sempre ritrovata in palestre in cui vedevo praticare il badminton,
e questo mi ha dato voglia di farne.
Avevo uno scopo: battere mio padre ogni domenica…
In seguito la cosa si è fatta più seria: a 13 anni sono entrata al polo giovani speranze del centro Creps di Chatenay Malabry,
poi al polo Francia all’Insep, dove sono tutt'ora.
Chi sono i tuoi modelli?
Non ho dei veri e propri modelli.
Quand'ero più giovane guardavo a Camilla Martine, una danese...
ma oggi non ho un maestro predefinito, prendo esempio dai migliori.
Qual è il tuo sogno?
Il mio sogno sportivo sarebbe di partecipare alle Olimpiadi,
sarebbe veramente un'esperienza eccezionale, è sempre uno degli obiettivi dello sportivo.
Chi ti piacerebbe incontrare?
Allora... nel badminton è abbastanza facile, riesco ad incontrare chi voglio!
Cosa ti piace in questo sport?
Che ci si diverte! È ciò che mi piace maggiormente, alla base è uno sport ludico.
Mi ci sono divertita fin dall'inizio, è questo il motivo per cui ho continuato, ce la si spassa!
Se ne ricava molto piacere,
ci si diverte un mondo e al tempo stesso ci si dona a fondo, vi si ritrovano tutti gli elementi…
Qual è il tuo miglior souvenir?
Il mio miglior souvenir… ne ho così tanti, è difficile farne una classifica...
direi, a livello di squadra siamo stati campioni di Francia con il club di Bordeaux,
questa è una cosa alla quale puntavamo, era il nostro obiettivo.
È stato qualcosa di incredibile, stupendo.
Poi, a livello della mia carriera, il mio primo titolo di campionessa di Francia junior,
e quest'anno la mia prima finale al campionato di Francia senior.
E qual è il tuo ricordo peggiore?
Tutte le contro-performance, ma non so se si può parlare di peggiori ricordi.
È vero che ci si ricorda più spesso dei buoni souvenir, e non ho impressi i negativi.
Direi tutti i match perduti quando mi aspettavo di vincerli, quando c'era molta pressione... sì, direi soprattutto quelli.
Qual è il tuo punto forte?
Il mio punto forte: direi che è la mia combattività in campo,
tendo a non mollare niente, è qualcosa che mi aiuta molto.
E poi a livello di gioco sono piuttosto una che attacca:
i miei smash, i miei slice, i miei colpi d'attacco...
E qual è il tuo punto debole?
Direi la mia difesa nel gioco.
Con che racchetta giochi?
Gioco con l'Artengo 920D, direi una racchetta piuttosto da ragazza.
Cosa fai attualmente?
Sto inanellando un torneo dopo l'altro, a livello senior ed a livello internazionale
e c'è da affrontare anche la stagione inter-club, che dura tutto l'anno;
mi alleno poi tutti i giorni all’Insep.
Come vivi l'esperienza di essere partner tecnico di Artengo?
Siccome sono appena arrivata da Artengo, per ora sto piuttosto imparando
ma il concetto (cioè che Artengo non sia semplicemente uno sponsor, ma un vero partner,
per lo sviluppo dei prodotti, in contatto con quelli che li progettano) è super interessante.
Siamo gli specialisti del badminton,
possiamo veramente sviluppare i prodotti, tirarli verso l'alto.