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Sono Elena e sono dell’Associazione Genitori
Antismog di Milano, i genitori antismog sono
nati nel 2001, in realtà si chiamavano mamme
antismog, allora il Sindaco Albertini chiese alle
mamme, per non esporre i bambini al rischio
dello smog, di tenerli a casa. Le mamme
decisero quindi che era ora di dire basta a
quest’atteggiamento nei confronti dello smog e
si presentarono con i passeggini vuoti di fronte
a Palazzo Marino. Da allora non abbiamo mai
smesso di continuare a insistere sul problema
dello smog di Milano e a continuare a lavorare
su due fronti: da una parte, quello di
sensibilizzare i cittadini e quindi il genitore al
rischio, al pericolo e alla gravità dello smog e
dall’altra questo di fare lobby nei confronti
della Pubblica amministrazione. Tra i vari
progetti che abbiamo realizzato finora c’è di
sicuro Eurolifenet, che è un progetto che è
stato realizzato in collaborazione con le scuole
medie superiori, è un progetto molto bello: per
alcune settimane i ragazzi sono andati in giro
con un rilevatore di polveri sottili attaccate e
quindi hanno avuto la percezione della loro
esposizione durante tutti i loro momenti della
giornata. Negli anni successivi abbiamo
promosso una petizione che ha portato a far
viaggiare gratis i bambini sui mezzi pubblici a
Milano, oggi viaggiano gratis fino ai dieci anni,
mentre quando abbiamo fatto questa richiesta,
appena superavano il metro, cominciavano a
pagare. Diventava quindi economicamente non
conveniente, per una famiglia di più di due
bambini, muoversi con i mezzi pubblici.
L’ultimo progetto bello realizzato a Milano è
Siamo Nati per Camminare: Siamo Nati per
Camminare è un progetto che tende
nuovamente a sensibilizzare chi si muove
quotidianamente su come camminare faccia
meglio alla nostra salute e anche alla salute
degli altri e della nostra città e alla Pubblica
amministrazione, in quanto si rivolge
chiedendo di prendere provvedimenti. Il
particolato sottile, che proviene dai tubi di
scarico delle nostre auto, il 70% di questo è
causato dal movimento del traffico nell’ambito
lombardo. Il PM10 e il PM2.5 sono particelle
sottilissime che entrano nel nostro organismo e
causano una serie numerosa, purtroppo, di
conseguenze come la riduzione della capacità
polmonare, la riduzione della capacità
cognitiva nei bambini, la bronchite cronica: qui
noi milanesi siamo convinti che sia una cosa
naturale e non è vero, appena ci si sposta da
Milano questa continua infezione delle vie
aeree si riduce, ma anche infarti, ictus. A
Milano quotidianamente vengono ricoverate 73
persone per problemi connessi all’esposizione
allo smog. 73 sono moltissime e, soprattutto,
sono i bambini, i bambini sono quelli che
soffrono di più e gli anziani, quindi diciamo la
parte debole della nostra città. Questa
Amministrazione ha tentato di dare un segnale
positivo in questi termini, introducendo cose
come l’ecopass o il bike sharing. L’idea che
una mobilità sostenibile, una mobilità diversa
sia possibile. A volte ci danno delle fanatiche,
a noi sembra invece di essere persone che
dicono cose che, in altri Paesi, vengono
considerate normali e nessuno neanche
penserebbe di contraddirci. Pensiamo che solo
a Milano 100.000 macchine occupano lo spazio
pubblico sui marciapiedi, a Milano non esiste
una rete di passaggi ciclabili laddove ci si possa
muovere liberamente in bicicletta senza
rischiare gli incidenti. In Italia sono quasi 9.000
le morti in qualche modo riconducibili
all’inquinamento e, soprattutto, esiste una
riduzione notevole della speranza di vita. Tutte
queste cose ci portano a dire basta, è ora di
finirla: poiché non esiste vento, lo smog a
Milano non si propaga velocemente, rimane
laddove viene prodotto. Ciò significa che
l’abitudine del cittadino può influenzare
notevolmente questa riduzione immediata,
infatti pensiamo a una congestion charge,
quindi all’impedimento per chiunque, se non a
pagamento, di entrare nel centro storico,
indipendentemente da questa, se vogliamo,
affermazione sbagliata, per cui lasciamo entrare
solo le macchine che non inquinano. Non
esistono! L’obiettivo ultimo è quello di
rispettare i parametri che ci chiede l’Europa,
ossia di mantenere il tasso di polveri sottili al di
sotto dei 50 microgrammi per metro cubo, per
un massimo di 35 giorni all’anno. Milano a
novembre - questo è l’articolo de Il Corriere
della Sera - aveva ormai raggiunto i 70, ci sono
centraline che rilevano 103 /120 microgrammi,
quindi il doppio, il triplo di quello che sarebbe
il massimo consentito per legge. Il nostro
messaggio vuole viaggiare sempre su due
fronti: da una parte la richiesta forte
all’Amministrazione di fare scelte coraggiose,
scelte anche che informino, perché molto poco
si dice di male sulla macchina, pensiamo che
invece le macchine sono responsabili di quasi 1
milione di incidenti l’anno, sono 4.700 i morti
sulle nostre strade e, se aggiungiamo quelli
dello smog, la macchina probabilmente è un
killer molto serio. Lungi da noi voler tornare a
un mondo senza macchine, vogliamo solo che
entri nel cittadino la consapevolezza del rischio
e del danno che l’uso della macchina comporta.
L’obiettivo forte dei genitori antismog è
sensibilizzare la Pubblica amministrazione e
continuare a informare sul rischio relativo alla
macchina, sui problemi che essa genera, sui
rischi dello smog, solo per arrivare a una scelta
più razionale nei nostri modi di spostarci.
L’appello è forte per la Pubblica
amministrazione, per potenziare i mezzi
pubblici, la rete di Milano deve essere resa
molto più efficiente, anche chi arriva da fuori
deve arrivare comodo e deve arrivare bene su
mezzi puliti e puntuali, più frequenza,
velocizzare il traffico dei mezzi pubblici a
discapito sì di quelli privati, perché il bene di
tutti è meglio del bene solo nostro, solo del
singolo. E invece l’appello al cittadino è, ogni
volta che decidete di fare la macchina, pensate
che esistono alternative, che la scelta di
prendere la macchina danneggia sempre e
comunque voi e i vostri figli, i vostri genitori, i
nonni e tutti coloro che, in un certo modo, sono
la mobilità debole. Una città in cui si passeggia
di più probabilmente è una città in cui si vive
meglio, noi abbiamo fatto una petizione, con la
quale chiediamo al Sindaco Moratti delle scelte
precise per una Milano dove ci si muova in
modo più sostenibile.