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Meraviglia assoluta è entrare sotto un tunnel di fragole per raccoglierle,
prenderne una e poter dir: "oh, questa me la mangio".
e siccome la produzione è biologica,
hai la gioia di poter condividere questo momento con i bambini:
andare lì, prendere un frutto e mangiarlo subito.
Quindi stiamo costruendo una cosa importante.
E credo che anche questo sia gratificante. Non solo il guadagnare soldi,
ma ciò che è gratificante è anche aprire un nuovo orizzonte.
E questo aiuta a superare le difficoltà.
Ma...
è chiaro che in certi momenti le difficoltà pesano e creano problemi,
e è li che comprendi
quali sono i valori importanti per te.
Il mio nome è Marinaldo Pegoraro.
Io sono un agricoltore e produttore di alimenti biologici.
Sono stato 30 anni in ufficio, preparandomi a fare il contadino.
Cioè, una cosa che non c'entrava niente...
Il mio lavoro precedente era nel settore immobiliare,
in una impresa di cui ero socio, dove mi occupavo della parte amministrativa e finanziaria.
Negli ultimi 35 anni,
prima di venire a Minas Gerais,
a Curitiba avevo una vita prevalentemente urbana.
Con due figlie, una che iniziava l'adolescenza, l'altra ancora piccola
e un figlio diciottenne.
4 anni fa, quando ho fatto questo cambiamento, avevo 49 anni.
Noi ci sentivamo felici dove vivevamo. Non vivevamo una vita infelice, al contrario,
vivevamo una vita molto buona.
Ma sentivo di avere una nuova sfida da vivere.
E siamo venuti con l'idea di non tornare più indietro.
Perché altrimenti ...
l'eccessiva ponderazione dei punti di sicurezza è ciò che ti impedisce
di uscire.
Perché se si rimane sei mesi a pianificare, Non so se si riesca realmente a fare un cambiamento.
Mi ricordo molto di un fatto...
una intervista ad un antropologo Americano che parlava della
necessità latente, anche nell'uomo moderno,
di ritrovare in se stessi qualcosa di più primordiale, ancestrale,
di cercare di produrre il proprio alimento.
ricordo che questa intervista mi colpì profondamente
Penso che fu il detonatore di questo processo, che poi
aggiunto allo stress del traffico, alla stanchezza per consumismo, ai pensieri per la sicurezza e così via,
ha portato alla decisione di cambiare.
In realtà nella vita rurale,
Si fa tutto: Si coltiva, si raccoglie, si consegna.
Quindi, scherzando, io e Silmara, mia moglie,
diciamo che in ogni angolo di questo posto c'è un pochino del nostro sudore, del nostro sangue,
che ha innaffiato ogni fiore che abbiamo piantato ...
Qui era tutto erbaccia, pascolo.
E oggi è stata trasformata in una proprietà che produce alimenti biologici.
Quindi, ognuno partecipa direttamente in tutte le attività.
Noi diciamo che qui
non c'è tempo per invecchiare, o cadere in depressione, perché c'è tanto da fare.
Tutto richiede molta sforzo, specialmente dal punto di vista fisico.
È difficile razionalizzare in parole,
l'emozione di superare un momento di difficoltà.
Le difficoltà che abbiamo oggi come produttori, vivendo una vita molto più modesta,
abitando nella campagna, fuori dell'asfalto. E' lontana la fermata
dell'autobus per andare a scuola. E quando piove, non se ne parla...
In cambio, le ragazze vivono in una meravigliosa libertà,
hanno un grande contatto con la natura, con gli animali, vivono libere
senza paura in relazione alla violenza.
per noi, tutto questo, è una buona base emotiva per il futuro.
É una fase della vita che penso diventerà un ricordo piacevole.
É un cambiamento: si ottiene un kit nuovo e si lascia un kit vecchio di circostanze.
Ed è qui che dobbiamo imparar a valorizzare quello che vorremmo conquistare.
Ma è un'avventura,
che esige un'alto investimento emotivo veramente importante. Questo non si può negare.
Mi ricordo che spesso mi chiedevo: "Accidenti,ma che sto facendo qui?"
Allo stesso tempo, rispondevo a me stesso: "Faccio quello che devo fare".
Non c'è una spiegazione razionale,
ma è una speranza, un senso di fiducia che, in qualche modo ...
la provvidenza o l'universo ti metterà nel luogo in cui dovresti stare.
Infatti, si passa ad un abbigliamento molto semplice e ad avere una routine molto più semplice.
E tutto ciò si accosta alla ricerca di più spiritualità, di una vita più modesta, più semplice,
mettendo in discussione i valori di questo mondo.
Senza criticare nessuno, senza condannare la vita urbana, senza voler giudicare
o fare del moralismo, ma in qualche modo,
questa disuguaglianza, questa necessità di vivere nella classe sociale superiore,
ciò che ci fa comprendete che si ha una buona vita è un disagio.
dall'altra parte c'è l'ego che urla dicendo: "Questo non l'accetto, non l'accetto",
"Perché ti sei messo in un situazione così? "
Purtroppo tutto questo fa parte della costruzione di una nuova esperienza di vita.
Se ti arriva la voglia di fare un cambiamento e di lasciare tutto,
l'unico rischio é di non farlo.
Quindi, penso che si può fare,
perché l'uomo è capace di costruire nuove realtà.
Ed è un rinnovarsi continuo. Perché se una cosa non funziona, si cambia e si ricomincia di nuovo,
e si fa un altra cosa.
Penso che questo costante ricominciare è una caratteristica della vita,
così come è il giorno e la notte, la pianta che nasce e muore.
Per esempio, l'aquila spinge i suoi cuccioli nel vuoto, loro non sanno di avere le ali,
e solo quando si rendono conto di averle, cominciano a volare.
Quindi, è angosciante. Le difficoltà esistono indipendente dall'attività scelta,
come nell'avventura di lanciarsi nel vuoto.
Ma si dice che:
l'importante è camminare non solo arrivare.
Quindi nel frattempo si mangiano fragole deliziose
e si beve un buon vino quando fa molto freddo
e si va avanti.