Tip:
Highlight text to annotate it
X
Per il terzo appuntamento di "Open Class", la rassegna di arte e comunicazione curata
dal professor Alfonso Amendola, oggi è in calendario un intervento di Anacleto Vitolo,
musicista e ingegnere del suono; andiamo nello specifico di cosa stiamo trattando.
Anacleto, su cosa verterà il tuo intervento qui oggi?
Oggi si parlerà un po' dell'applicazione della musica elettronica nei vari contesti
del video, quindi si attraverseranno le tematiche del videoclip, della sonorizzazione, delle
pubblicità: insomma, tutto ciò che verte sulla commistione c'è tra video e audio,
musica elettronica, nel mio caso, essendo principalmente un produttore di musica elettronica.
Quando si parla di musica elettronica si entra, appunto, nello specifico: vogliamo far capire tecnicamente
di cosa stiamo parlando? La musica elettronica è un campo molto vasto,
a dire il vero. Io in particolare mi occupo di computer music, insomma tutta musica basata
su software e i miei progetti, in realtà, spaziano in vari ambiti che vanno dal glitch
all'ambient, alla musica sperimentale, all'elettro-acustica; però, come dire, in realtà la musica elettronica
è un universo davvero molto vasto sarebbe difficile racchiudere in così poco tempo
tutto quello che è l'universo che la comprende. La musica elettronica, per quanto riguarda
la comunicazione, dove trova applicazione? La musica elettronica trova applicazione dappertutto,
non bisogna guardarla come un qualcosa di diverso; è musica innanzitutto, quindi trova
applicazione in tutti i contesti. Oggi farò vedere una serie di esempi che spaziano davvero
in vari campi d'applicazione per cui vediamo che c'è spazio davvero per diversissime applicazioni
per la musica elettronica. Per gli studenti che si vorrebbero, quindi,
avvicinare a questo tipo di discorso, che cosa consiglieresti?
Sicuramente io sono un autodidatta, mi ha guidato la passione e ho cominciato a fare
ricerca autonomamente; esistono comunque anche degli istituti adatti, però la prima cosa
che consiglio è quella di autodocumentarsi, di cercare, di essere curiosi, di capire,
magari anche partendo dagli artisti che più ci piacciono, quali sono i meccanismi e le
dinamiche che sono dietro alle loro creazioni, al loro approccio.