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Nelle precedenti puntate di Bates Motel...
Sei una delle persone
più interessanti della città
e non vedo l'ora di farti conoscere
un po' di gente.
Cerca di incastrarti spesso?
No, in realtà mai...
il che la dice lunga su di te.
Ehi, sto cercando Norma Bates.
- Tu chi sei?
- Sono suo fratello.
Mio fratello Caleb è stato qui.
- E' uscito dal nulla e si è fatto vivo.
- Cosa voleva?
Ho pensato tante volte a questo momento,
ma ora che ti sto guardando...
Non puoi stare qui.
- In ogni caso, perché ce l'ha con te?
- Ah, sai come sono le famiglie.
Cose successe anni e anni fa
sembra siano successe ieri.
Non l'ho mai conosciuto fino a ieri...
non sapevo neanche di avere uno zio.
Ma è già stato più gentile
e mi ha raccontato più cose
- di quanto abbia mai fatto tu.
- Mi ha violentata, Dylan!
- Non ti credo!
- Non c'eri, non puoi saperlo!
Bugiarda!
Sta' lontano da lei!
Fermati! Non può farne a meno, è suo padre.
Caleb è suo padre.
No.
Mi scusi.
Va tutto bene, mi succede sempre.
Non vi preoccupate.
Per caso c'è il direttore?
C'è un uomo svenuto
proprio in quel furgone...
in bella vista.
Okay, non toccare.
Dylan.
Dylan!
Oh, no. Okay.
Torna dentro.
Norman.
Norman.
Norman, svegliati.
Emma.
- Che succede?
- Si tratta di Dylan.
Ha davvero una brutta cera.
Ha dormito nel suo furgone
e non si è svegliato.
Penso si sia ubriacato pesantemente.
Vuoi che vada a chiamare tua mamma?
No. No, lei...
ha passato una brutta nottata.
Posso pensarci io.
- Lascia solo che mi vesta.
- Oh, scusami.
- No, no, no...
- Oh, no!
Scusa.
Sfilagli gli stivali...
prendo un po' d'acqua.
Ha bisogno di bere acqua.
Secondo te è un'intossicazione da alcol?
- Non lo so.
- Non l'avevo mai visto in questo stato.
Gli è successo qualcosa?
L'ha mollato la ragazza? E' stato licenziato?
- Ha fatto a botte con qualc...
- Non lo so!
Cos'è successo?
Emma l'ha trovato...
svenuto nel suo furgone.
Credo che abbia bevuto.
Un sacco.
Voi andate a controllare l'ufficio,
per favore.
Forse qualcuno dovrebbe rimanere con lui.
Come mai sei qui?
Io lavoro qui.
Ma sono le sette del mattino.
Nei weekend c'è stato tanto da fare,
perciò volevo venire ad aiutare.
Okay, grazie.
Va tutto bene, vero?
Certo. Tutto a posto.
Madre.
Che c'è?
Non dovremmo fare qualcosa?
E che cosa, Norman?
Non lo so.
- C'è una cosa che posso fare.
- Cosa? Aspetta, fermati un secondo.
Aspetta, dove stai andando?
Voglio venire con te.
Norman, rimani qui.
Resta insieme a tuo fratello.
Dico davvero. E' una cosa
che devo fare io, non tu.
Subsfactory presenta:
Bates Motel 2x04 - Check-Out
Traduzione e sync: MikeTheRock, Paranoid,
asphyxia, maricchia, eri_ka.89
Check Sync: eri_ka.89
Revisione: MalkaviaN
- Chiedo solo mezz'ora in più.
- Può stare fino alle 11:00, signor Woodbury,
dopodiché oggi
avremo altri clienti, perciò...
Va bene, però non capisco proprio
dove sia il problema.
Pagherò un piccolo extra, se c'è bisogno.
Sa che le dico? Va bene.
Se ne vada quando vuole.
D'accordo.
Ho pensato che forse avevi fame.
E qui c'è una maglietta pulita, se vuoi.
Da quanto tempo lo sapevi?
Sapevo cosa?
Tutto questo.
Non sapevo nulla fino a ieri notte.
Sicuro?
Mi sembra difficile da credere.
Perché?
Perché ora capisco come mai sono sempre stato
al di fuori della famiglia.
Questo cambia le carte in tavola.
Sarà stato molto divertente per voi due.
Dylan, non lo sapevo.
Non ne abbiamo mai parlato.
Forse era troppo doloroso per lei.
Certo.
Sì, sono sicuro che sia stata
proprio dura per lei.
Beh, non è niente, sai...
è solo un'informazione.
Non cambia proprio niente.
Siamo ancora le stesse persone di ieri.
Che grandissima stronzata!
E se ti dessero un'informazione su di te?
Qualcosa...
che cambia totalmente il modo in cui
vedi te stesso per il resto della tua vita?
Credo di non poter immaginare
nulla di simile.
Beh, forse dovresti.
Magari dovresti parlarne con la mamma.
Che cosa significa?
Significa quello che significa.
Forse nessuno di noi sa chi è davvero.
Forse qualcuno ti sta mentendo
su una cosa importante della tua vita
di cui non sei assolutamente a conoscenza.
Non importa. Vattene. Non voglio parlarti.
- Dylan...
- Vattene!
Norman, che succede?
Non posso dirtelo, Emma.
Ne ho passate tante insieme a voi.
Sono stata quasi sempre qui
negli ultimi sei mesi.
C'ero durante quel casino con tua madre,
il vice sceriffo e quella povera ragazza.
C'ero quando tu hai avuto problemi.
Non è come se fossi un'estranea.
E' una questione di famiglia, Emma.
Non posso parlartene.
Ehi, Dylan!
Ciao, coso. Ti ho visto dalla strada.
Oggi pensavo di affittare una barca.
E uscire per vedere
se riesco prendere dei salmoni. Vieni?
Che succede?
Non possiamo più parlarci.
Perché? Che è successo?
Hai fatto sesso con mia madre.
Quando eravate ragazzi,
l'hai costretta a fare sesso con te.
Te l'ha detto lei?
Sì.
Non è andata così.
Okay, è stato molto tempo fa. Non è...
andata proprio così.
- Vuoi dire che mia madre è una bugiarda?
- No.
Non è quello che sto dicendo.
Sapevi che ero tuo figlio?
Per questo sei vento qui, per manipolarmi,
per farti dare dei soldi?
Sposò un ragazzo alle superiori.
Okay? Rimase incinta.
Tuo padre è quello là.
Dylan! Dylan!
Questi sono tuoi, d'accordo? Prendili.
Non so cosa stia succedendo,
ma non sarei mai dovuto venire qui.
Pronto?
Non voglio parlare con nessuno.
Sì, un momento.
E' per te, è Christine.
Christine? Ciao.
Hai fatto colpo alla festa.
Mio fratello non riusciva a smettere
di parlare di te.
Ha fatto l'imitazione del Grand Canyon,
e per poco non è finito nella piscina.
Dimmi che sei libera...
perché Peter ha chiesto un favore,
e ha prenotato un tavolo al Greene Tavern.
E' forse il miglior ristorante dell'Oregon.
Diverse portate
con abbinamento di vini, e tutto quanto.
Mi dispiace, Christine. Mi piacerebbe molto,
ma oggi non posso, io...
non mi sento tanto bene.
Un'altra volta, d'accordo?
D'accordo.
Okay, ciao.
Sai che potevi dirmelo, vero?
Capisco che non l'abbia detto a Dylan,
ma potevi dirlo a me.
Puoi dirmi sempre qualunque cosa.
C'è qualcos'altro che non mi hai detto?
No.
Ora sai tutto.
Sono andata in quel motel,
per farlo andare via...
per dirgli che ricordo
quello che mi ha fatto,
per affrontarlo e dirgli
che non ho più paura di lui.
Ma non ci sono riuscita.
Norman, non ci sono riuscita.
Non devi farlo.
Non devi farlo.
Okay? Non dovrai vederlo mai più.
Volevo farlo, lo volevo tanto,
ma non ci sono riuscita.
Ed è ancora qui...
nella nostra città, dove viviamo.
Potrei incontrarlo al supermercato,
dal benzinaio...
Dio sa dove. Ho tanta paura.
Calma, calma.
Non preoccuparti, okay?
Cerca di non preoccuparti.
E' venuto a prendersi i miei soldi.
Si è preso quelli di Dylan.
Allora se ne andrà.
Okay? Non ha motivi per restare. Se ne andrà.
Cerca di non preoccuparti, okay?
Mi prenderò cura di te, lo giuro.
So che prima hai detto
che non saresti venuta, ma...
so qualcosa di te, Norma Bates.
So che hai paura
di mettere il naso fuori da qui.
- Sul serio?
- Già.
Non accetterò un "no" come risposta.
Su, vediamo cos'hai nell'armadio, e troviamo
qualcosa di fantastico che possa metterti.
Sarai sensazionale con questo.
Cioè, sei bellissima comunque, e credo di
avere delle scarpe fantastiche da abbinarci.
Non importa. Queste sono perfette!
- Perfette.
- Christine, davvero, non mi sento bene.
- Io...
- Norma Bates...
smetti di fare resistenza.
Sei una donna...
giovane e bella, che vive da sola
con il figlio adolescente.
Ma lo sai che non resterà qui per sempre.
Le persone non sono fatte
per vivere da sole. Perciò devi...
tornare a uscire.
Non so come fare.
Sono successe tante brutte cose.
C'è un modo soltanto.
Un passo alla volta.
Allora, George verrà a prenderti alle 19:00,
e poi ci vedremo al ristorante, d'accordo?
Va bene.
Ehi, Massett.
Ho bisogno che tu vada a Essex,
a incontrare uno di nome Charlie.
Ha un carico di armi e munizioni,
pronto per noi.
Sbrigati, muovi il culo.
Perché stai cercando dei motel?
Faccio solo...
delle ricerche,
devo controllare la concorrenza.
Se non vuoi dirmelo, va bene, ma...
non devi mentirmi.
- Perché ti nascondi da quel ragazzo?
- Cosa?
Non mi nascondo.
C'è una differenza tra nascondersi e...
non voler essere visti.
Ma che diamine!
Sei un bidonaro.
Ho passato la mattina rintontita.
- A dipingere una marea di alberi da sola.
- Cody, mi spiace.
Se ti prendi un impegno per fare una cosa,
allora falla.
La prossima volta...
chiamami.
Da quando siete amici, tu e Cody Brennen?
- La conosci?
- Ha frequentato la nostra scuola...
prima che arrivassi, ma si è ritirata.
A tua madre questo non piacerà.
- Mi aiuti con la cerniera?
- Certo.
Stai per uscire?
Christine mi ha invitata,
non ho potuto rifiutare.
Ci vediamo con suo fratello.
Piuttosto mi sparerei.
No, ti farà bene uscire.
Ti distrarrai da tutto per qualche ora, no?
Dylan, dobbiamo parlare.
Di cosa, Norma?
Non renderlo più difficile di quanto non sia.
Già. Mi spiace. Sono uno stronzo
a renderti le cose difficili.
Dylan.
Cosa volete, tutti e due, da me?
Pensate abbia una bacchetta magica,
per far sparire tutto?
Alcune cose nella vita
hanno delle conseguenze, Norma.
Ne stai guardando una.
Sono una conseguenza.
No, non è così. Non sei una conseguenza.
- Sii forte, e buttati tutto alle spalle.
- Non posso buttarmelo alle spalle.
Si tratta di me.
Come posso buttare me stesso
dietro le spalle?
Lui è...
è solo una brutta persona.
E' venuto qui per avere dei soldi da te.
Ah, davvero?
L'ho incontrato oggi.
Gli ho riferito quello che mi hai detto.
Sul fatto che è mio padre.
E me li ha ridati...
tutti i soldi che gli avevo dato.
Presumo non fosse qui solo per i soldi.
L'hai visto?
Cos'altro ti ha detto?
- Sai cosa? Dimentica quello che ho detto.
- Dylan!
Stai qui, ci penso io.
Ciao...
devi essere Norman. Sono George.
- Sì, ciao.
- Ciao, piacere di conoscerti.
- Tua mamma è pronta?
- Ciao, George.
Ciao, sei bellissima.
Stavo chiacchierando con Norman.
Andiamo?
- Certo. Ciao, tesoro. Ci vediamo più tardi.
- A che ora sarai di ritorno?
Veramente... non lo so.
Non ti preoccupare. Mi assicurerò
che non le succeda nulla.
Ciao, Norman.
Coso...
vacci piano.
Scusa.
Ho quasi fatto.
Ce l'hai ancora per quella Bradley...
o per il fatto che pensavamo fossi gay?
No, veramente...
è per mia madre.
I genitori fanno schifo. E se ne hai uno,
trova il modo di far schifo per due.
No, mia madre non è così.
- Lei è diversa.
- Perché?
- Cosa la rende un caso speciale?
- Perché farebbe qualsiasi cosa per me.
Hai mai avuto qualcuno
che avrebbe fatto qualsiasi cosa per te?
Comunque, è una che non molla mai...
ma le è successa una cosa...
e sono solo preoccupato per lei.
Cos'è successo?
Racconta.
Ha...
un fratello.
Spuntato dal nulla.
Non lo vuole qui,
ma lui non se ne vuole andare.
E' un problema, perché...
è una brutta persona.
Brutta come?
Brutta come...
brutta.
Lui ha...
abusato di lei. Quando erano ragazzi.
Non mi piace che stia qui e le giri intorno.
Accidenti.
Vuoi davvero bene a tua madre, vero?
Perché non lo meniamo
e ce lo togliamo di torno?
Non potrei... mai...
non potrei mai fare una cosa del genere.
Certo che potresti.
Ti darò una mano io.
Lo faremo cagare sotto.
Così non scoccerà più tua madre.
Ehi, ragazza del tortino!
Sì... scusa se ti scoccio.
- Non mi stai scocciando.
- Bene, allora.
Bene.
Volevo solo chiederti una cosa.
Devi solo rispondere sì o no.
Va bene. Spara.
Ho fatto... abbiamo fatto...
ieri sera?
No.
Eri ubriaca fradicia. Non...
sapevo dove portarti.
Non che non volessi... fare sesso con te.
Ma preferisco le ragazze coscienti, sai.
Oltretutto, se noi...
avessimo fatto sesso...
te ne saresti ricordata.
Sono sollevata che non l'abbiamo fatto.
Non hai idea... quanto sia sollevata.
- Sollevata?
- Sì.
Bene, meglio che torni in ufficio.
Così tornerai a fare
quello che stavi facendo.
Presumo ti sia già registrato.
Non ricordi? Mi hai registrato ieri sera,
prima di dire che stavi per vomitare.
E' stato divertente
finché non l'hai fatto davvero.
Okay, mi dispiace.
Starò qui un paio di settimane
per vendere l'erba.
Okay.
Buon divertimento!
Grazie per esserti preso cura di me.
Di niente.
E a quel punto dice:
"Non ho comprato proprio nulla".
Ma quello della dogana vede la targhetta
sulla parte posteriore dalla giacca.
A proposito di shopping, non vedo l'ora
che aprano la Costco.
Cavolo, Peter, hai un chiodo fisso
per la Costco.
Si addice al suo istinto
da cacciatore e raccoglitore.
Stanno aprendo una Costco?
Sì, sulla nuova tangenziale.
Speravo non sarebbe mai successo.
Distruggerà i miei affari.
Il mio motel sarà un po' fuori mano.
I turisti vorranno entrare
in città dalla vecchia strada.
Non mentirle! Non ricordi cos'è successo
quando hanno aperto la Route 66, tesoro?
Sta' zitto, Peter! Non fare l'idiota.
Non vorrà sentir parlare della Route 66.
Tranquilli, lo so che la tangenziale
è in costruzione.
Esatto! E fingere che non lo stiano facendo
non la farà sparire, giusto?
A breve ci sarà la nuova tangenziale
e anche gli ipermercati.
Sta' zitto, Peter! Sei proprio un cretino!
Non puoi biasimare una persona
che adora comprare all'ingrosso.
Ecco, esatto.
Scusatemi. Arrivo subito.
Ehi.
Scusa Peter, a volte non ha proprio filtri.
Non è un problema.
Sicura? Perché se il mio motel
fosse a rischio a causa di una tangenziale
e degli stupidi ci scherzassero sopra,
non reagirei molto bene.
Grazie.
Mangiamo la crème brulée e andiamo a casa.
Okay.
Sono abituata a queste cazzate
con la mia famiglia.
Devi dimostrargli che fai sul serio.
L'ex di mia zia era un vero coglione.
Non le pagava gli alimenti.
Nonna lo colpì con una mazza da baseball.
E indovina? Poi glieli pagò.
E allora cosa faremo?
- Dove ho messo quell'affare?
- Dovresti tenere le mani sul volante.
Eccolo!
Cosa sarebbe?
Il tuo super potere.
Uno svita bulloni.
Norman, posso raccontarti una cosa
che non ho mai detto a nessuno?
Mio fratello mi obbligava
a fare sesso con lui...
quando avevo 13 anni.
E continuò a farlo finché non andò via.
Non potei raccontarlo a nessuno.
Norman.
E' stato un gioco da ragazzi.
E' nella camera numero 16. Andiamo!
Tutto bene?
Non credo di poterlo fare.
Sì che ce la puoi fare.
Lo spaventiamo e basta.
No, no, non posso entrare lì dentro.
Devo andarmene.
Norman, forza.
No, devo andarmene.
Portami via da qui!
Va bene, Norman, calmati!
Ce ne andiamo.
Okay?
- Ehi.
- Mio Dio!
- Ciao.
- Scusami! Posso chiederti una cosa?
Sì, certo.
Quando hai detto di essere sollevata
perché non abbiamo fatto sesso...
cosa intendevi?
Cioè, forse non sei interessata, ma...
non penso sia così.
Forse sembro uno stupido, ma...
ho pensato che parlarti fosse
il modo migliore per capirlo.
Voglio fare sesso con te.
Okay.
Cosa fai stasera?
- Accidenti.
- Stavo solo scherzando.
Ho detto di essere sollevata perché...
sarebbe stata la mia prima volta.
Scusa, io...
non immaginavo.
Davvero?
La gente si sente sotto pressione
la prima volta...
pur sapendo che lo rifarà milioni di volte.
La mia potrebbe essere l'unica volta,
perciò vorrei che fosse importante...
o, per lo meno, qualcosa
che possa ricordare.
Hai ragione.
Te lo meriti.
Ci vediamo domani?
Mi trovi qui.
Anche a me.
Almeno il cibo era buono.
Mi dispiace. Non sarei dovuta venire,
non ero dell'umore giusto.
Christine ci teneva tanto.
Già, pensi che Christine sia così.
Avresti dovuto crescere con lei.
Era una forza della natura.
Lo so, mi ha convinta a uscire.
Con me è stata sempre molto gentile.
Sembra molto attaccata a te.
Grazie davvero per la cena.
Figurati.
Mi piacerebbe uscire con te qualche volta.
Ti prometto di lasciare Peter a casa.
Grazie.
Zane Morgan, giusto?
Sì.
Cosa desidera?
Penso sia giunto il momento di conoscerci.
Mi chiamo Alex Romero.
Ho capito. Sei quel ragazzo
che crede di essere Dio.
Vieni!
Sei stato via molto tempo...
forse hai dimenticato
come girano le cose qui.
Dato che le cose sono andate male
per Gil, ho pensato ci fossero
- modi migliori per fare le cose.
- No, non ci sono.
Che cazzo ti guardi?
Un tipo come te, Zane,
è facile che commetta grossi errori...
che prenda le cose troppo sul personale...
che pensi di dover dimostrare
di essere qualcuno gridando più forte...
o facendo più male...
racimolando trofei...
assicurandosi che le persone lo prendano
sul serio, visto che non lo fa nessuno.
Ehi, vuoi una birra?
Okay, va bene.
La prendo come conferma che mi hai
davvero ascoltato, okay, Zane? Perché...
non devi commettere errori.
E' un avvertimento.
Posso essere una brava persona...
finché non ti spezzo.
Che fai?
- Me ne vado, Norma.
- Perché?
Solo tu puoi chiederlo.
Perché te ne vai? Non capisco.
Cosa vuoi dimostrare?
Hai fatto tu questo casino.
- Problema tuo, non voglio...
- L'ho fatto io? Strano.
- Pensavo mi avessero violentata.
- Beh, non è quello che ha detto lui.
- Che accidenti ha detto?
- Che le cose non sono andate così...
qualsiasi cosa significhi.
Ha detto di non essere mio padre.
Sei rimasta incinta alle superiori
e ti sei sposata.
Perché non sa niente.
Non gliel'ho mai detto.
Non l'ho detto a nessuno.
Perché mi hai avuto, Norma?
Perché?
Già, come pensavo.
Sicuro di stare bene?
Sì, sto bene.
Ho solo cambiato idea
e non voglio più farlo, tutto qui.
Okay.
- Che significa?
- Lasciami stare, Norma.
- Basta, spostati!
- Che significa?
Mi hai usato per andartene da casa.
Tuo fratello ti ha messa incinta,
e invece di abortire,
mi hai usato per farti sposare
dal tuo ragazzo.
Gli hai... fatto credere
che fossi suo figlio.
Mi hai messo al mondo, mi hai usato...
sapendo cos'ero, senza che te ne importasse,
hai pensato solo a te stessa.
Dylan, non è andata così. Credimi.
Avevo paura, non hai idea.
Non c'era nessuno che mi proteggesse.
Ero una ragazzina.
Ero una bambina, mio padre
mi terrorizzava a morte.
Mia madre era sempre sedata.
Mio fratello non mi lasciava stare.
Dovevo andarmene.
Non potevo dirgli di non farlo.
Non avevo il potere di fermarlo.
Volevo fermalo, solo Dio sa quanto lo volessi.
volevo dirgli di lasciarmi stare.
Volevo dirglielo.
Volevo dirgli di lasciarmi stare.
Non è colpa tua.
Non è colpa tua, ma neanche mia.
Ero una bambina.
Ero molto più piccola di tuo fratello.
- Levati dalla porta.
- No.
- No.
- Levati da quella cazzo di porta!
Cosa vuoi?
Dobbiamo parlare.
Di cosa? Chi sei?
Mi chiamo Norman Bates.
Cavolo, senti...
non ho niente da dirvi. Lasciami in pace.
Vattene o non ti piacerà
- cosa succederà.
- Ho detto che dobbiamo parlare!
Sono stato zitto per abbastanza tempo!
Non so di cosa tu stia parlando, amico.
Sono venuto a dirti...
che ricordo cosa mi hai fatto.
E per affrontarti
e dirti che non ho più paura di te!
Tutte le notti in cui sei venuto
in camera mia...
ero troppo piccola...
per capire la differenza. Troppo piccola.
Avevo bisogno che qualcuno
si prendesse cura di me, e invece tu...
mi hai usata, figlio di puttana!
- Non ti ho mai fatto niente, okay?
- Non mentire un'altra volta!
Sei pazzo, va bene? Sta' alla larga da me.
Mi hai violentata...
più e più volte.
Ero la tua sorellina. Ti volevo bene.
Avresti dovuto proteggermi
perché non c'era nessun altro a farlo.
Va bene.
Calma, okay?
- Cos'è successo? Dov'è iniziato?
- Ricevuto.
Sceriffo!
Sceriffo!
Un attimo. Sì?
Devi andare subito a casa tua.
- Che c'è?
- Vai, qui ci penso io.
Va bene, okay.
Mi chiamo Cody Brennen. Mi avete chiamata.
E' seduto così da mezz'ora.
Nessun documento, niente telefono.
Per fortuna aveva il tuo numero sul braccio.
Hai chiamato la polizia?
Non ancora.
Norman.
Sono io, Cody.
Mi senti?
Devi alzarti.
Devi venire con me.
Così, un piede davanti all'altro.
Andiamo in macchina.
Cosa ti è successo, Norman?
Andrà tutto bene.
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