Tip:
Highlight text to annotate it
X
(Rumore di tip tap)
(Rumore di tip tap)
(Voci di bambini)
(Rumori d'ambiente)
(Rumore di tip tap)
(Un uomo canta a tempo con il tip tap)
(Un uomo si unisce battendo le mani)
(Altre persone si uniscono, con la voce)
(Applauso)
Grazie.
Questo era un piccolo -- la parte iniziale del mio nuovo film "Un Milione di Passi".
Non è ancora finito. Ci stiamo ancora sudando sopra.
Ho appena fatto un sacco di passi per voi, proprio adesso
-- e anche nel film.
E sono passi poetici,
passi creativi.
Io non vado dal punto A al punto B.
Io sto nel punto A
e lì mi diverto
-- un sacco.
E quando penso a quello che accade
quando ballo il tip tap,
mi rendo conto
che quello che sentite sono i rumori,
ciò che in realtà comunica il ritmo e la musica.
Ma tutto ciò che faccio
accade in mezzo ai suoni.
In mezzo al ritmo.
Nel silenzio.
(Rumore di tip tap)
Tutti i miei impulsi, i miei movimenti,
accadono prima, nel silenzio.
E' strano, ma
quando ho cominciato a ballare il tip tap, non mi sono resa conto di essere fissata con il ritmo.
Proprio a crearlo. A metterci dentro il suono.
E quando mi sono accorta che accade nel silenzio,
per me è stata un vera svolta.
Capire che tu lanci il ritmo davanti a te
e poi ... (rumore di tip tap)
... è lì che accade.
Noi tutti facciamo un sacco di passi nella nostra vita.
E qualcuno si è addirittura preso la briga di contarli
ed è venuto fuori con un numero incredibile
di 1.825.000 passi ogni anno
per ogni persona in media.
Quindi, anche tutti voi lo fate. Bravi!
(Applauso)
Passi grandi, passi piccoli, non è che ci si rifletta troppo.
Ci portano semplicemente dove dobbiamo andare
dal punto A al punto B.
E quando i passi li facciamo mentre camminiamo
il corpo automaticamente prende il ritmo.
Un battito... (schiocca le dita)
E questo ci fa risparmiare energia e ci permette di permette di andare lontano
senza dover riflettere su ogni passo che facciamo.
(Cammina)
Non c'è bisogno che me ne preoccupi
o che debba pensare a quello che sto facendo adesso.
Ma c'è qualcosa che accade quando cominciamo a giocare con i silenzi
e le interruzioni, le pause tra un passo e l'altro.
(Rumore di tip tap)
Improvvisamente una cosa così normale come camminare
diventa musica e ritmo,
e per me
il tip tap ballato in questo modo diventa poesia in cammino
Prendi le pause, i silenzi li rendi molto piccoli o molto lunghi
e questo è il modo in cui si entra in quest'atmosfera di gioco.
E in qualche modo sotto sotto - (Schiocca le dita) c'è ancora il battito.
Ma perché sto giocando con queste pause
e fermandomi a volte...
(Rumore di tip tap)
... e poi porto questo battito alla normalità,
diventa giocoso e genera un sacco di idee.
Ecco, questa era una cosa che mi affascinava:
il silenzio... la pausa...
... e il loro diventare poesia.
Anche la mia amica Eva Stotz, una cineasta berlinese, ne era affascinata
e ci siamo dette: non sarebbe bellissimo mettere questi piedi che camminano poeticamente
e metterli a confronto con piedi che camminano in modo funzionale in una grande città,
giusto per vedere cosa accade quando si incontrano.
Queste due modalità, possono ispirarsi a vicenda?
Forse i piedi poetici possono portare un po' di abbandono
alla funzionalità frettolosa dei passi camminati nella vita normale.
Così siamo andate a Istanbul
perché intuitivamente abbiamo pensato: questo è un posto fantastico,
là stanno succedono un sacco di cose -- facciamolo là.
E questo diventerà il film "Un Milione di Passi".
Però è successo qualcosa di incredibile.
La seconda volta che eravamo a Istanbul per filmare
era a giugno 2013.
E non so se lo ricordate, ma
Istanbul stava esplodendo in quel momento.
Migliaia di persone hanno fermato le loro vite quotidiane,
le loro abitudini quotidiane,
e sono scese per strada per dire semplicemente "No.
Basta.
Dobbiamo fare una sosta, prenderci una pausa.
Perché questa macchina della città, del governo
sta girando troppo velocemente
e ci sta travolgendo."
L'energia incredibile presente là noi ci eravamo nel mezzo
--- è molto intensa. Tutte quelle persone non potevano più continuare.
E hanno fatto una cosa molto simbolica e secondo me bellissima.
Hanno costruito una barricata attorno a Taksim Square.
E "Taksim", tra parentesi, significa "improvvisazione",
quindi era un termine stranamente adatto.
Attorno a Taksim Square, dove c'è il Gezi Park --
questo è lo stesso parco che era in pericolo,
la questione che ha fatto esplodere tutto --
hanno cordonato lo spazio.
E all'interno hanno creato uno spazio sicuro,
uno spazio al di fuori della normalità e della funzionalità.
E lì la vita era differente.
Non erano impegnati a stilare dieci punti per un nuovo programma politico,
non stavano scegliendo un leader che li rappresentasse tutti. No.
Stavano usando questo spazio come un silenzio, come una pausa.
C'era musica, si ballava... e ancora piu' importante, cioè soprattutto
-- scusate, non dovrei dire che la musica non è importante --
soprattutto, le persone parlavano.
E generavano semi per nuove idee
perché era un luogo fuori dalla normalità, fuori dalla funzionalità.
Vorrei mostrarvi un frammento del film.
Abbiamo girato a Gezi Park.
Per me è stato uno dei momenti più intensi, nella barricata.
Da una parte ci sono i manifestanti dall'altra c'è la polizia,
e noi siamo in mezzo, a fare musica.
(Percussioni)
(Si unisce il tip tap)
(Si uniscono persone, battono le mani)
(Il ritmo aumenta)
(Si uniscono fischi)
(Battito di mani)
(Applausi e urla di incoraggiamento)
(Battito di mani e tromba che suona 'Bella Ciao')
(Si unisce il tip tap)
(Si uniscono persone, cantando 'Bella Ciao')
(Applausi, percussioni, fischi e grida)
La folla canta lo slogan: "Sempre Taksim, sempre resistenza"
(Percussioni, fischi e grida continuano in sottofondo)
(Applauso)
Era così incredibile...
Torno sempre a questo momento quando guardo il film, questa parte.
Silenzio. Pausa. Poesia.
E' quello che è successo a Gezi Park.
E' quello che sta succedendo ai miei piedi.
E con questa presentazione
vorrei ispirarvi
a fare questo a casa.
Questo era il tema [per la conferenza TEDx] -- come farlo a casa.
Vi vedo nei vostri tavoli di cucina, fare pause e spezzare il ritmo...
Ma come facciamo a farlo?
Creado che l'unica cosa che mi sento di dire, perché è diverso per ogni persona,
è l'attenzione che potete mettere nel silenzio, nella pausa.
Non è semplicemente rilassarsi, accendere la televisione, e non far niente.
E' invece un momento pieno e potentissimo
quando vi è permesso di essere al di fuori dei passi funzionali.
L'unica causa che vorrei perorare
è di usare questi momenti e di apprezzarli.
Suonate, fate musica, fate poesia dei vostri passi.
(Applauso)