Tip:
Highlight text to annotate it
X
--suono dei tasti--
Stavo battendo “Benvenuti alla Paletta Cerebrale”. Ma voi non lo potete vedere da dove siete.
Leigh Pfeffer chiede:“Cosa consigli per uno che e' interessato a trovare un posto di lavoro di base presso un museo? Cos'altro si può fare, oltre che al volontariato?”
Ve lo dirò anche una migliaia di volte, perché rimane la miglior risposta per questa domanda. Il volontariato.
o l'internato, sono i due miglior modi per mettere il piede nella porta ad un museo.
Tutti quelli che conosco, o con i quali abbia lavorato al Museo Field - con molte poche eccezioni - hanno fatto i volontariati o gl'internati per i posti nei quali lavorano tutt'oggi.
I posti di lavoro ai musei sono incredibilmente rari ed accanitamente competitivi, per cui, il miglior modo per mettere il tuo piede nella porta e' di fare il volontariato.
Matt Wood chiede: “Come passi la maggioranza del tuo tempo quando sei al museo, ma non stai filmando un'episodio della Paletta Cerebrale?”
Faccio ricerche e pianifiche per i prossimi episodi,
vado a prendere zebre morte insieme ad Anna Goldman,
parlo con i direttori,
pubblico sui siti Facebook, Tumbler e Twitter,
parlo con i ricercatori,
frequento avvenimenti,
frequento varie collezioni,
accedo determinati esemplari per gli episodi,
pianifico per future merci,
vado a parlare alle scuole,
parlo con altri riguardo le strategie del marketing e della mass media,
visito altri musei,
vado alle riunioni di lavoro
parlo con altre persone dove discutiamo come migliorare la comunica riguardo alla scienza,
parlo con con i donatori
do presentazioni,
accedo il sito Instagram tutto il tempo
do presentazioni,
do presentazioni,
parlo con i giornali, le rubriche e personaggi della radio e della televisione,
e rispondo alla posta elettronica.
“mostridicelei” chiede: "Perché l'oceano e' così” poco esplorato? Mi stupisce quanto più sappiamo dell'universo rispetto al nostro pianeta.”
In parte questo e' dovuto agl'inni Sessanta, quando gli Stati Uniti misero a priori l'esplorazione dello spazio e gli atterraggi sulla Luna.
Non solo questo fu una gran forza che ci tiro' su di morale, in più fu anche una fonte di fierezza nazionale
che porto' un sacco di soldi per sostenere le ricerche nello spazio.
L'attrazione della scoperta dello spazio e' una qualità universale
nella quale - ipoteticamente - ci possiamo tutti immaginare di poter distenderci e guardare su alle stelle nel cielo scuro,
ma non tutti possiamo avere la possibilità' di andare nelle profondità marine ed oceaniche e contemplare le nostre origini.
L'esplorazione subacquea inoltre richiede tecnologie altamente sofisticate.
Immersi nelle profondità marine possiamo, al massimo, vedere tra 15 ai 20 piedi davanti a noi
così incapacitati si potrebbero perdere di vista nuove specie se si trovassero a 30 piedi al di fuori dell’oblò di un ipotetico sommergibile, e noi non l'ho avremmo mai saputo.
In più, la NASA tende ad appoggiare progetti di ricerche che hanno benefici per la collettiva, mentre gli esploratori dei fondali marini si appoggiano finanziariamente alla Fondazione Nazionale per le Scienze.
Il che vuol dire che la distribuzione finanziaria e molto competitiva, e la Fondazione non e' sempre disposta a condividere la ricerca o le scoperte.
Purtroppo, e' un infelice verità, e definitivamente non un ideale metodo per la propaga delle scoperte sul nostro pianeta, ma siamo incastrati in questa posizione finche' la politica del sovvenzionamento scientifico non cambierà.
Laura Hutfilz @“comicamentelaura” chiede:”Come hai fatto a spiegare alla tua famiglia ed ai tuoi amici che cambiavi la tua carriera?”
Mi ricordo vivamente di averlo spiegato, in lacrime, a mia madre durante una telefonata, dove volevo dimettermi dal lavoro alla pasticceria alla quale lavoravo.
e che se solo avessi potuto avere una possibilità di andare alla scuola di specializzazione (Master) per poi lavorare ad un museo, gli promessi che io non avrei rovinato questi piani e mi sarei adibita seriamente agli studi.
Mi ricordo anche, come studentessa universitaria di aver incontrato un collega - e devo aver avuto una strana espressione sul mio viso
perché' lui mi chiese che cosa andava male, e io risposi:”Bryce... credo di voler scorticare animali per il resto dell mia vita.”
“120libbreconfuse” chiede:”Se metti in salamoia gl'intestini/il colon, devi rimuovere le materie fecali, o si possono lasciare che si mettano in salamoia tutto insieme? Amo questo spettacolo!”
No! Tutto rimane insieme nell'esemplare. In più, questo ci può informare sull'alimentazione di quel animale,
l'ecologia batteriologica dell'intestino può darci un'apertura affascinante alla specie in questione.
La poppò'!
pwisva chiede:”Fino adesso, qual'e' la cosa più affascinante che abbi trovato, ma che non ti eri aspettata di trovare al Museo Field?”
Un paio di settimane fa ho visto la prima traccia di un fuoco che brucio' sul pianeta. Ma si!
Era in una piccola fiala piena di piccolissimi pezzettini di carbone che era stato datato a pressapoco 419 milioni di anni fa.
Per esserci fuoco, ci dev'essere biomassa, pero' prima he ci fossero piante, e noi nuotavamo su un tappetino batteriologico fotosintentico.
E poi, queste piccole piantine cominciarono a formarsi e si presero AL FUOCO. E noi possediamo quel campione! Abbiamo quel carbone, e le ceneri di quell'avvenimento.
CGP Grey chiede:”Quando il bruco si liquidifica nella crisalide, di quanto liquido si parla? La metamorfosi ‘uccide’ il bruco?”
Direi veramente liquido: la pubertà e' un'attività piuttosto pasticciosa.
Durante la metamorfosi, molte cellule si restringono, mentre altre s'ingrandiscono dove si trovano, come un grande elastico.
Certe cellule del bruco ritengono la memoria quest sono chiamate cellule o dischi imago, le quali non sono limitate a determinate forme.
Pensate ad una cellula della gamba che si ricorda che e' una gamba, ma al livello cellulare. Questi dischi imago hanno eccellenti capacita di ripresa.
mentre le cellule intorno a loro diventano una gelatina, quando tutte le cellule attorno ai dischi imago attengo una forma gelatinosa, gli imago si connettono e cominciano at formarsi.
Per trasformarsi da una zampa cicciottella del bruco alla zampa snella della farfalla una cellula non ce la fa da sola, allora si amassa con altre simili cellule imago,
le quali unite trovano la forza nel raggruppamento,
si trasformano nelle proprie forme delle zampe. Essenzialmente, queste cellule imago possono ristabilirsi da una forma all'altra per mantenere il propri ruoli loro adibiti.
Per cui e' veramente una metamorfosi - una ricostruzione strutturale - piuttosto che un restauro oppure un rianimazione dalla morte alla vita.
Da una recente ricerca di Douglas Blackinston, forse anche più allarmante e' il fatto che
rivelo' che le farfalle adulte possono ricordarsi la loro esistenza da bruchi.
--il cervello esplode--
Rachael Dye, @nerdycrochet chiede:”Qual'e la più strana domanda che ti sia stata chiesta mentre lavoravi ad un museo?”
Qualcuno mi chiese chi era il mio ‘allenatore’. Ero veramente confusa, perché a quel tempo non avevo giocato a calcio da quando avevo 13 anni.
E mentre l'intervista continuava mi resi conto che questa persona pensava che io fossi un'attrice.
Sappiate bene, che io sono solo brava a presentare Emily Graslie, pero' devo ammettere che la interpreto molto bene.
Derek Hennen chiede:”Qual'e' la classe tornata più utile che abbi mai frequentato?”
Probabilmente devo dire che fu il mio di corso di studi indipendente associato ad un stage per la pratica dell'illustrazione scientifica mentre ero all'università.
E' li' che mi coinvolsi per la prima volta con il Museo Zoologico dell'University del Montana. Fu la prima opportunità che ebbi per formare pressapoco il mio curriculum,
stabilire le mie scadenze, e sopratutto essere completamente responsabile per tutto ciò che imparavo in classe.
E' veramente un buon modo per prepararsi per il vero mondo, dove il tuo capo non darà le stelline d'oro se fai un compito adeguatamente.
e in più impari come essere soddisfatta con i risultati della tua propria impresa.
“micialegge” chiede:”Parlando ipoteticamente, se volessi vedere l'intero Museo Field, quanto tempo dovrei contare a spenderci?”
Assumerò per il momento che ti riferisci alla porzione del museo adibita al pubblico, nella quale io ti raccomando una o due giornate intere per farcela attraverso tutte le esibizioni.
Se sei il tipo che vuole leggere ogni cartellino a ciascun esemplare, vorrai darti per lo meno un'intera settimana.
Meglio ancora, puoi diventare un'abbonata del Museo Field, e così ci puoi frequentare quante volte ne hai bisogno durante il corso di un'anno.
Se invece parli dell'intero museo in generale, ogni collezione, sezione, insomma tutto in ogni stanza sei probabilmente senza fortuna.
Perché' parlavo recentemente con una persona che e' qui da circa 30 anni, e persino lui non era sicuro di aver mai visto tutto.
“fanti-e-merli” chiede:”Saresti interessata ad incontrare un gruppo dei tuoi fan al Museo Field?”
Ma Certo! Nel passato abbiamo gestito incontri al Museo Field, e poi nella mia opinione, vorrei pensare che furono dei successi splendidi!
E' sicuramente un'opportunità per voi d'incontrarmi e chiedermi un sacco di cose. Così facendo voi m'incontrate, ed incontrate altri con i gli stessi interessi,
facciamo un dialogo riguardo ai musei di storia naturale, ed io vi racconto tante storie muovendo tanto le mia braccia per enfasi,
Ben presto Procione fa un'entrata che da i brividi, certe volte ci sono persino degli ospiti speciali, ma in generale ci divertiamo un sacco.
Se ne volete sapere di più riguardo ai futuri avvenimenti, e controllare per quelli più vicini, siate sicuri di cliccare “piace” sul sito Facebook e sintonizzatevi con questo programma.