Tip:
Highlight text to annotate it
X
La Via Lattea è un bagliore diffuso che segna il piano centrale della nostra galassia.
E' più brillante in direzione delle costellazioni del Sagittario e dello Scorpione.
Guardando tra di loro si sta osservando il centro della Via Lattea.
Spesse nubi di polvere bloccano la nostra visione della regione centrale nella luce visibile,
ma satelliti come Swift della NASA, che rilevano raggi X, possono vedere attraverso queste nubi.
Il 16 settembre 2012, Swift della NASA ha notato una nuova fonte nei raggi X diventare rapidamente luminosa
a pochi gradi dal centro galattico.
Gli astronomi hanno capito subito che si trattava di una luminosa nova nei raggi X,
qualcosa di molto raro, che Swift ha osservato per la prima volta.
L'oggetto, ora identificato come Swift J1745-26 per la sua posizione nel cielo
ha raggiunto la sua luminosità massima nelle alte energie dei raggi X in appena due giorni.
A energie più basse, come quelle osservate dal telescopio a raggi X Swift, ha continuato a brillare fino ad ottobre.
Altri indizi nei raggi X hanno portato gli astronomi ad imputare questa attività ad un buco nero prima sconosciuto.
Il buco nero è parte di un sistema binario con una stella normale, come il sole.
Un flusso di gas si estende dalla stella a formare un disco di accrescimento attorno al buco nero.
Di solito in sistemi come questi, spirali di gas del disco cadono verso il buco nero,
riscaldandosi enormemente, fino a produce un costante bagliore nei raggi X.
Ma nelle nove a raggi X, c'è una differenza nel disco.
Il gas si accumula nelle regioni esterne come acqua dietro una diga.
Una volta che si accumula abbastanza gas, che può richiedere diversi decenni,
la diga si rompe e il gas collassa verso il buco nero,
dando origine all'esplosione della nova a raggi X...
e forse a getti di breve durata che spazzano via particelle verso l'esterno ad alta energia.
Le instabilità nei dischi di gas regolano le esplosioni in una vasta gamma di oggetti,
il che rende importante scoprire perché alcuni dischi sono più stabili di altri.
facebook.com/liberascienza