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MAILE OHYE: Salve.
Mi chiamo Maile Ohye.
Lavoro per Google da oltre sei anni e collaboro con
i team di Ricerca e di Strumenti per i Webmaster.
Vorrei darti il benvenuto nella mia casa.
Parliamo di paginazione e SEO.
In base all'ordine del giorno di oggi, inizieremo con alcuni
esempi di contenuti suddivisi in pagine.
Poi esamineremo alcuni effetti collaterali negativi della
paginazione e il motivo per cui tu in qualità di webmaster potresti essere tenuto a
impegnarti un po' per non disperdere le tue proprietà di indicizzazione e
per mostrare risultati migliori agli utenti.
Quindi passeremo alla tua configurazione.
È suddivisa in due parti:
una per i webmaster che hanno contenuti suddivisi in pagine e una
pagina di visualizzazione complessiva e una per i
webmaster che hanno contenuti suddivisi in pagine ma
senza pagina di visualizzazione complessiva.
Quindi ci saranno due tipi di configurazioni.
Poi faremo un passo indietro e parleremo delle
iniziative intraprese da Google per aiutare gli utenti con i contenuti suddivisi in pagine
e anche i webmaster.
Infine, in base alla tua configurazione, ossia alla
disponibilità o meno di una pagina di visualizzazione complessiva,
esamineremo le opzioni a tua disposizione per i
contenuti suddivisi in pagine.
Quindi procediamo e iniziamo con alcuni
esempi di contenuti suddivisi in pagine.
Il Web è pieno di contenuti suddivisi in pagine e io
tratterò due di questi casi comuni.
Il primo è un articolo suddiviso in pagine.
Supponiamo che tu visiti il tuo sito di contenuti preferito e che
tu veda la notizia dell'ultima ora.
"Nuovi studi dimostrano che i biscotti apportano sostanze nutritive superiori
rispetto alle verdure". Sarebbe proprio uno scoop.
È però possibile che il tuo sito preferito non inserisca tutto in un'unica pagina,
ma lo suddivida in più pagine componenti.
Questo articolo si fa dunque in tre e questo è un
esempio di articoli con contenuti suddivisi in pagine.
Un altro esempio di paginazione sono le categorie di
prodotti, come quelle che vedresti sul tuo sito
di e-commerce preferito.
Supponiamo che questo webmaster venda delle forme.
Vende sei tipi di forme.
Ma invece di inserirle tutte in un'unica pagina, le ha suddivise
in due pagine componenti, entrambe con delle forme, ricreando
la paginazione.
Quindi due esempi comuni sono gli articoli con contenuti suddivisi in pagine e
le categorie di prodotti suddivise in pagine.
Quali sono alcuni degli effetti collaterali negativi di questo approccio?
Beh, ce n'è un paio.
Vorrei evidenziarne due: il primo è che le proprietà
di indicizzazione, come link e testo di ancoraggio, possono disperdersi
tra i vari URL componenti anziché essere
consolidate nel singolo articolo o
nella singola categoria di prodotti.
Questo è uno degli effetti collaterali negativi.
Il secondo è che la pagina più pertinente della serie
rischia di non comparire nei risultati di ricerca.
Quindi se sei il webmaster di questo sito di e-commerce
potresti volere che gli utenti vengano indirizzati alla prima pagina della tua serie.
Ma poiché i motori di ricerca vedono questa paginazione come tre
entità separate, gli utenti potrebbero essere indirizzati a un'altra
pagina che non è la più pertinente.
Questi sono alcuni degli effetti collaterali negativi della
paginazione.
Ora approfondiamo la tua situazione e la
configurazione che hai scelto sul tuo sito.
Esamineremo questi aspetti in base a due diversi tipi di
configurazioni.
La prima è quella con una pagina di visualizzazione complessiva disponibile, la seconda è
senza pagina di visualizzazione complessiva disponibile.
Se il tuo sito ha contenuti suddivisi in pagine con una
pagina di visualizzazione complessiva disponibile, ci sono un paio di aspetti
che devi assicurarti di testare.
Prima di tutto devi assicurarti di avere ancora una latenza decente sul tuo
sito, nel senso che, se un utente fa clic sulla versione di
visualizzazione complessiva, non gli ci vorranno 15 secondi per caricarla
a causa della lunghezza dell'articolo o
del numero elevato di prodotti.
L'utente deve avere comunque un'esperienza positiva,
ad esempio il caricamento della pagina richiederà solo quattro secondi.
Il secondo aspetto da controllare se hai una pagina di visualizzazione complessiva
disponibile è assicurarti che la pagina rimanga facilmente
navigabile, nel senso che gli utenti riescano ancora a trovare i contenuti
desiderati o lo specifico prodotto
desiderato scorrendo con facilità la pagina o leggendo le intestazioni.
Questo per quanto riguarda la configurazione con una pagina di visualizzazione complessiva disponibile.
Poi, ovviamente, quella senza pagina di visualizzazione complessiva disponibile è
abbastanza semplice.
Dunque pensa al tuo sito in base alla configurazione che
hai. Ma prima di arrivarci, facciamo un passo indietro e
parliamo un po' delle iniziative intraprese da Google.
Naturalmente siamo sempre al lavoro per migliorare
l'esperienza degli utenti.
Un aspetto che abbiamo scoperto mediante i nostri test è che i nostri
utenti preferiscono vedere la pagina di visualizzazione complessiva nei risultati
di ricerca piuttosto che una pagina componente singola.
Un motivo di questa preferenza potrebbe essere la latenza.
Se prendi i risultati di ricerca e fai clic su un risultato che rimanda a una
pagina di visualizzazione complessiva, questa potrebbe impiegare tre secondi
per caricare l'articolo sui nuovi studi che dimostrano che i biscotti apportano sostanze nutritive
superiori rispetto alle verdure, quindi si tratterebbe di un'attesa di
tre secondi.
Ma d'altro canto, gli utenti erano meno felici quando
i risultati di ricerca li indirizzavano solo alla prima pagina dell'articolo.
Pur trattandosi di una latenza di soli due secondi prima del
caricamento della pagina, ogni volta che l'utente voleva fare clic su
Avanti per leggere ulteriori informazioni sull'articolo si aggiungeva un
ulteriore tempo di caricamento.
Quindi, a causa di questa latenza e di altri motivi, gli utenti preferiscono
la pagina di visualizzazione complessiva.
Sulla base di queste conoscenze, uno dei nostri esperti di indicizzazione,
Benjia Li, escogitò una nuova funzione
a ottobre del 2011.
Il succo è questo:
"Quando rileviamo che una serie di contenuti suddivisi in pagine contiene anche
una versione di visualizzazione complessiva, ora ci impegniamo di più per
restituire la pagina di visualizzazione complessiva nei risultati di ricerca, quando
ciò è appropriato". È un'ottima notizia per gli utenti.
E quel che è meglio per i webmaster è che mentre
rileviamo questa pagina di visualizzazione complessiva, consolidiamo anche
tutte le proprietà di indicizzazione, come i link, nella pagina di visualizzazione complessiva.
Quindi, ancora una volta, è una buona cosa per gli utenti e per i
webmaster poter usufruire del consolidamento dell'indicizzazione.
Ora parliamo di alcune opzioni a disposizione dei
webmaster che hanno contenuti suddivisi in pagine.
Prima esamineremo la situazione in cui i webmaster
hanno suddiviso i contenuti in pagine con una pagina di visualizzazione complessiva disponibile.
Ma per quelli senza pagina di visualizzazione complessiva,
è comunque utile fare attenzione perché alcune di
queste opzioni varranno anche per loro.
Dunque se hai un sito con contenuti suddivisi in pagine e una
pagina di visualizzazione complessiva, hai tre valide opzioni.
Primo, puoi lasciarlo com'è.
Non devi fare niente se hai altre
priorità sul tuo sito.
Il Web è pieno di contenuti suddivisi in pagine e i motori
di ricerca continueranno a fare un lavoro ancora migliore
nel gestirlo.
Come ho detto prima, se hai una pagina di visualizzazione complessiva
disponibile, Google tenterà automaticamente di rilevare
tale aspetto, di indirizzare gli utenti lì nonché di consolidare le tue
proprietà di indicizzazione.
Quindi la prima opzione è molto sicura.
Ma hai anche una seconda opzione.
La seconda opzione è utilizzare rel="canonical"
per indicare esplicitamente a Google la tua pagina di visualizzazione complessiva.
Così, mentre tentiamo di rilevare questo aspetto con un algoritmo, puoi anche
indicarcelo inserendo rel="canonical" nelle
pagine che compongono la tua versione di visualizzazione complessiva.
Per noi si tratta di un'indicazione molto più esplicita
sulla configurazione del tuo sito.
Con rel="canonical", come molti già sanno,
consolideremo ovviamente le proprietà di indicizzazione dalle
pagine componenti con la versione canonica.
Quindi verranno trasferiti anche elementi quali i link.
E poi, ovviamente, indirizzeremo gli utenti
alla pagina di visualizzazione complessiva.
E questa era la seconda opzione.
L'ultima opzione viene effettivamente implementata da due nostri ingegneri,
Joachim e Benjia.
In pratica consiste nell'utilizzare il markup HTML standard di
rel="next" e rel="prev" sulle pagine che compongono la tua
serie per segnalare a Google che si tratta di pagine
singole ma appartenenti tutte a un'unica serie.
Aggiungendo questo markup rel="next" e rel="prev",
riunisci questi componenti singoli in uno solo.
Puoi farlo aggiungendo rel="next" alla prima pagina e
poi rel="prev" e rel="next" alla seconda pagina e procedendo
così fino all'ultima pagina, che includerà soltanto un rel="prev".
E poi, ovviamente, nella tua pagina di visualizzazione
complessiva non c'è bisogno di niente.
rel="next" e rel="prev" sono elementi di markup HTML standard e sono
in uso da anni.
Ma ora Google sta utilizzando questo markup per consentire ai webmaster di
indicarci i loro contenuti suddivisi in pagine.
Ora spiegherò alcuni modi di funzionamento di rel="next"
e rel="prev".
Con rel="next" e rel="prev", proprio come avviene
con il codice rel="canonical",
consolideremo in effetti le proprietà di indicizzazione dalle pagine
che compongono la serie.
Inoltre, a differenza di rel="canonical" che mostra
solo la pagina di visualizzazione complessiva nei risultati di ricerca, con
rel="next" e rel="prev" ignoreremo quel
comportamento e indirizzeremo gli utenti a una sola delle
pagine componenti.
Molto probabilmente sarà la prima pagina, perché in genere è
la pagina più pertinente.
Ora supponi, ad esempio, di avere quella categoria di prodotti e che tu venda
delle forme; se utilizzi il markup di rel="next" e rel="prev"
ci segnalerai che queste due pagine
appartengono a un'unica serie.
E poi, di solito, indirizzeremo gli utenti alla prima pagina.
Sai che rel="next" e rel="prev" sono una valida indicazione,
ma non sono assolutamente obbligatori.
L'ultima cosa che voglio dire su rel="next" e
rel="prev" è che gli URL che compongono una serie dovrebbero
essere coerenti con i loro parametri.
Prendiamo ad esempio l'articolo sui nuovi studi che dimostrano che i biscotti
apportano sostanze nutritive superiori rispetto alle verdure.
Supponiamo che queste pagine contengano un ID di sessione.
Anche tutti questi valori per rel="prev" e rel="next"
devono contenere l'ID di sessione.
Questo perché il nostro team di indicizzazione cerca
effettivamente di collegare ogni pagina di una serie con quanto viene dichiarato
come precedente e come successivo.
E quando lo fa, vuole assicurarsi che nella
seconda pagina, ad esempio,
il codice rel="prev" che dichiara che rel="prev" è
page-1&sid=123 indirizzi gli utenti a quell'URL.
Ma in realtà tale URL deve elencare la pagina due
con lo stesso SID.
Ed è così che siamo in grado di collegare ogni pagina nella sequenza.
Quindi assicurati di mantenere i parametri per tutta la serie.
Ricapitoliamo dunque queste tre opzioni.
Se hai una pagina di visualizzazione complessiva disponibile,
puoi lasciarla com'è.
Potresti anche dichiarare esplicitamente rel="canonical" per la tua
pagina di visualizzazione complessiva.
Oppure puoi ignorare il comportamento della pagina di visualizzazione complessiva
aggiungendo rel="next" e rel="prev". Aggiungendo
rel="next" e rel="prev" ci aiuterai a consolidare
le pagine che compongono una serie.
Ma invece di indirizzare gli utenti a una pagina di visualizzazione complessiva, li
indirizzeremo a una pagina componente, molto probabilmente
la prima pagina della tua serie.
Ora, parliamo della configurazione senza pagina
di visualizzazione complessiva.
Per i webmaster che hanno contenuti suddivisi in pagine
senza pagina di visualizzazione complessiva sono disponibili due opzioni.
Primo, ovviamente, puoi lasciarli come sono.
Vanno benissimo così.
La seconda opzione è utilizzare rel="next" e
rel="prev". Ancora una volta, utilizzando rel="next" e rel="prev" vengono
collegate le pagine che compongono la serie e
vengono consolidate le proprietà di indicizzazione, il che ci aiuta a
indirizzare gli utenti alla pagina più pertinente, molto probabilmente
la prima pagina della serie.
Ora ti batterò sul tempo e ti porrò una delle
domande più frequenti su rel="canonical" e
su rel="next" o "prev": perché rel="next" e
rel="prev" per una serie suddivisa in pagine piuttosto che
rel="canonical" per la prima pagina?
Ah!
Scommetto che ci stavi pensando.
La risposta è che rel="canonical" è per
contenuti duplicati.
Riprendiamo quell'articolo.
Prendiamo la seconda pagina dell'articolo, i biscotti
apportano sostanze nutritive superiori.
Se questa pagina include un ID di sessione, questo
potrebbe elencare come canonica la stessa versione, la conversione
duplicata, ma senza un ID di sessione, dato che
rel="canonical" è per i contenuti duplicati o per
contenuti che rappresentano un soprainsieme.
Quindi abbiamo pagina uno, pagina due e pagina tre, tutte
che rimandano alla versione canonica che è
la versione di visualizzazione complessiva.
E anche questo è assolutamente accettato.
La particolarità di rel="canonical" è che
indicizza solo i contenuti provenienti dalla versione canonica.
Quindi procediamo e diamo un'occhiata a questo comportamento.
Se abbiamo la seconda pagina e la terza pagina, la seconda dice "i biscotti
apportano sostanze nutritive superiori", mentre la terza dice "rispetto alle
verdure".
Ma entrambe aggiungono rel="canonical"
solo alla prima pagina.
E l'indice di Google consoliderà quindi la prima pagina, la seconda pagina
e la terza pagina.
Ma gli unici elementi indicizzati saranno i contenuti della
prima pagina, la versione canonica.
Quindi il nostro indice in realtà conterrà "nuovi studi dimostrano
che".
Ora, utilizzando questo rel="canonical" in modo scorretto,
questo webmaster ha totalmente perso i contenuti "i biscotti apportano
sostanze nutritive superiori" e "rispetto alle verdure". Ecco perché
rel="canonical" non funziona in questo caso.
Ma rel="next" e "prev" funzionano per una serie o
una sequenza di contenuti.
Quindi prendiamo di nuovo quei due esempi di contenuti suddivisi in pagine.
Utilizzando rel="next" e rel="prev" li contrassegneremo
come serie nell'indice di Google.
Ma avremo pagina uno, pagina due e pagina tre tutte
indicizzate separatamente.
Quindi, nel nostro indice, sappiamo che la prima pagina si riferisce a "nuovi studi
dimostrano che", la seconda a "i biscotti apportano sostanze nutritive
superiori" e la terza a "rispetto alle verdure". Tutt'e tre le
pagine verranno indicizzate e contrassegnate come un'unica serie.
Dunque è questa la grande differenza tra rel="canonical" e
rel="next" e "prev".
È da notare che rel="canonical" può
essere utilizzato insieme a rel="next" e "prev". Esaminiamo
di nuovo la seconda pagina.
Stavolta ha un ID di sessione.
Questo URL può elencare sia la versione canonica
senza un ID di sessione sia un rel="prev" e un rel="next"
con gli stessi parametri, naturalmente, incluso
quell'ID di sessione.
Ricapitoliamo ora i tuoi nuovi strumenti di paginazione.
Iniziando con Google, abbiamo due nuove funzioni per te.
In primo luogo, ci impegneremo di più per rilevare una pagina di
visualizzazione complessiva per poi indirizzare gli utenti a tale
versione di visualizzazione complessiva preferita.
La seconda funzione è utile se in realtà vuoi ignorare
tale comportamento.
Per quelli che hanno o meno una pagina di visualizzazione complessiva,
l'aggiunta di codice di markup con rel="next" e
rel="prev" segnalerà a Google che si tratta di
pagine che compongono una serie.
Consolideremo quindi le proprietà di indicizzazione e indirizzeremo
gli utenti alla pagina più pertinente, molto probabilmente la prima pagina.
Ora esaminiamo i tipi di
configurazioni a tua disposizione.
Per ricapitolare, se hai una pagina di visualizzazione complessiva
hai tre opzioni.
Puoi lasciarla com'è.
Puoi utilizzare rel="canonical" nelle pagine componenti in modo che rimandino
alla tua pagina di visualizzazione complessiva.
Oppure puoi ignorare il rilevamento della pagina di visualizzazione complessiva aggiungendo
rel="next" e rel="prev" per indicarci che queste
pagine componenti appartengono a una serie
e che vorresti che Google indirizzasse gli utenti alla pagina
singola più pertinente, probabilmente la prima.
L'altra parte degli strumenti di paginazione è per
quelli che non hanno una pagina di visualizzazione complessiva.
Hai due opzioni.
Ovviamente puoi lasciare i contenuti esattamente come sono.
Oppure puoi utilizzare, ancora una volta, rel="next" e rel="prev".
Ciò ti permette di consolidare tutte le pagine componenti in
un'unica serie e di indirizzare gli utenti alla pagina più pertinente.
Quindi il grande vantaggio di queste funzioni di paginazione è che
lavoro per Google da abbastanza tempo da averle seguite dalle prime fasi,
quando la community dei webmaster ci parlava dei problemi riscontrati
con la paginazione, fino a al momento attuale, in cui abbiamo più funzioni
disponibili per te.
Grazie mille a tutti per l'utile feedback inviato
e per aver scelto di far parte di questa community di webmaster.
Per ulteriori informazioni sulla paginazione, sono
disponibili dei link.
Ovviamente puoi anche unirti a noi sul Webmaster Central
Blog o sul Forum di discussione di Strumenti per i Webmaster.
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.