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Secondo la nostra definizione, l'Olocausto ha avuto luogo dal 1933 al 1945, fino alla fine della guerra.
Un terzo degli ebrei è stato ucciso.
E quelli che per centinaia di anni sono stati i centri della vita e della creatività ebraica sono stati distrutti, quasi completamente distrutti.
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La maggior parte dei sopravvissuti emigrati in Israele dopo la seconda guerra mondiale proveniva dall'Europa centrale e orientale.
Yad Vashem è il nostro ente nazionale che si occupa di tutti gli aspetti della memoria dell'Olocausto, dalla ricerca, alla documentazione e all'istruzione.
È stato fondato nel 1953 con una legge speciale approvata dalla Knesset, il nostro parlamento.
Gli archivi del museo Yad Vashem sono i più grandi al mondo. Ospitano infatti la più ampia raccolta di documenti sull'Olocausto.
Oggi abbiamo 154 milioni di pagine di documenti, 420.000 fotografie,
112.000 testimonianze e altro ancora.
Il nostro principale obiettivo è innanzitutto preservare tutto ciò per le generazioni future.
Pertanto disponiamo di un eccellente laboratorio di preservazione/conservazione.
I documenti vengono trattati con molta cura e con il massimo rispetto, al fine di preservarli come sono ed evitare che si danneggino.
L'obiettivo di Yad Vashem è rendere queste informazioni accessibili al più vasto pubblico possibile in modo che si sappia cosa è realmente accaduto durante l'Olocausto.
Per questo motivo, da 10 anni a questa parte stiamo digitalizzando tutto.
Siamo a circa tre quarti di petabyte.
Per dirla in parole più semplici, circa 300 milioni di file digitali sono già stati archiviati.
E ogni giorno aggiungiamo nuovi documenti.
EMC ha lavorato al progetto di Yad Vashem per diversi anni.
Durante i primi colloqui, mi sono reso conto che si trattava di un'operazione molto più complessa che avrebbe richiesto un incremento di capacità nel corso degli anni.
Per realizzarla, era necessario un sistema online in tempo reale, da rendere accessibile a tutti su scala mondiale.
Questo vuol dire che tutti i documenti devono essere online alla stessa velocità; è questa la vera differenza rispetto a molte altre istituzioni.
Ma non solo: dimostra anche che una grande azienda come EMC ha capito l'importanza di un ente come Yad Vashem e ci ha aiutato in molti modi. Abbiamo avuto e continuiamo ad avere un buon rapporto.
I documenti che stiamo raccogliendo sono molto importanti per diverse tipologie di utenti.
Sono importanti per la ricerca. Sono importanti per la commemorazione.
Sono importanti per l'istruzione, ma sono importanti anche per le persone comuni.
Le famiglie vogliono sapere cosa è successo ai loro cari.
Negli anni abbiamo trovato informazioni su persone che non sapevano che i loro parenti fossero ancora vivi.
Questo ci dà la forza per venire al lavoro ogni giorno.
Yad Vashem custodisce le informazioni e la storia sia di mio nonno che di suo nonno poiché la maggior parte degli israeliani provenienti dall'Europa fanno di tutto per preservare la memoria di quanto accaduto.
Noi di EMC siamo molto lieti che tutte le testimonianze e tutti i dati, i dati più importanti al mondo, siano archiviati su un sistema EMC.
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Per noi oggi, 60-70 anni dopo l'Olocausto, riconnetterci con la storia significa guardare il volto di una persona e cercare di capire cosa le è successo, chi era prima della guerra, cosa le è accaduto durante la guerra e perché.
Quando entro negli archivi di Yad Vashem, sento sempre che dietro ogni documento ci sono delle persone.
Mettendo insieme tutte queste informazioni stiamo restituendo una vita e un volto a tutti coloro che non hanno nessuno che possa commemorarli o persino sapere che sono esistiti.
Spero che i visitatori del museo Yad Vashem si allontanino dicendo "spero che una cosa del genere non accada mai più". Questo è il messaggio. Per me, questo è il messaggio.
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