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SORRISI DI UNA NOTTE D'ESTATE
I biglietti che voleva per stasera, avvocato.
Grazie tante.
- Sono le 4. - Va bene.
Se non sbaglio, c'č Desirée Armfeldt in quella commedia.
Desirée Armfeldt? Non lo sapevo.
- Grande attrice e splendida donna. - Grazie, lo so.
Che cos'ha detto quando gli hai nominato Desirée?
Era tutto rosso ed č sobbalzato.
- Č sobbalzato? - Sė, in maniera evidente.
- Signori, per oggi basta. - I nostri omaggi, avvocato.
Andate al sole, signori, l'estate č arrivata.
Al sole, andiamo al sole!
Ma lui filerā diritto a casa per sorvegliare la sua giovane moglie.
Ad evitare che il figlio di primo letto gli faccia qualche brutta sorpresa.
Eh, giā-giā...
Ma č vero che quell'attrice č stata un tempo ia sua amante?
Per due anni filati, dopo la morte della prima moglie.
Poi lei lo ha liquidato.
Una donna di facili costumi, quella Desirée!
Ci puoi giurare: č gente di teatro.
Ecco la spiegazione.
AVVOCATO EGERMAN
Adolf! L'avvocato Egerman č qui.
Un minuto, ora arriva.
- Ora arriva. - Sė.
Oh, buonasera, avvocato.
Voglio dirle subito che le fotografie che ho fatto a sua moglie
sono veramente il mio pių grande capolavoro.
- Davvero un iavoro artistico. - Č il soggetto...
Un soggetto veramente meraviglioso.
Sė, Anne Egerman č molto bella.
- La signora č in casa? - Sė, avvocato, l'aspetta per il tč.
Ha giā chiesto di lei parecchie volte.
Sono un po' in ritardo.
Giornata splendida, eh?
Sė, l'estate č proprio arrivata.
Io perō preferisco l'autunno.
Non l'autunno inoltrato, ma all'inizio.
- Petra, quanti anni hai? - 18, signore.
- Un'etā piacevole! - Lo pensa anche lei, avvocato?
- A proposito, mio figlio č qui? - Sta leggendo un libro alla signora.
"Ma la virtų pone un'arma nelle mani del virtuoso.
E sebbene la tentazione sia un attacco, non bisogna arrendersi.
Su questo argomento Martin Lutero dice:
'Non potete impedire agli uccelli di volarvi sopra il capo,
ma potete impedire che vi facciano il nido."
Buonasera, figlioli! Vieni qui, signora Egerman.
Scusa se ti ho fatto aspettare, ma eri in buona compagnia.
Buonasera, figliolo. L'esame č andato bene?
- L'avrai superato con lode! - Il professore lo ha elogiato.
Ha detto che č il primo teologo che capisce quello che dice!
Hai ancora intenzione di diventare prete?
- Fredrik, non essere acido. - Perché, cos'ho detto?
Oh, ma... Fredrik! Che gioia, andiamo a teatro questa sera!
Che abito mi metto? Andiamo insieme, vero? Magnifico!
Ma che cosa mi metto?
Pensa, porti la tua piccoia Anne a teatro.
- Vedi, Henrik, si va a teatro stasera! - Se vuoi andarci con lui, posso anche...
Quando posso uscire con te che sei sempre cosė occupato?
Ma quale abito mi metto?
Quello azzurro con le piume? O č meglio quello giallo?
Cos'č, una commedia?
Ho trovato...
Questo bianco va bene per piangere e per ridere.
Mi spiace di aver preso due biglietti soli,
ma il teatro č un passatempo poco adeguato per un uomo di Dio.
Probabilmente.
- Anne cara? - Sė?
Che ne dici di dormire un po'? Saremo pių riposati per lo spettacoio.
Scusami, Henrik, se ti lasciamo solo. Ci vediamo a cena.
- Devi proprio? - Che cosa, signorino?
- Camminare cosė... - Cioč?
- Ancheggi come un'anatra, Petra. - io ancheggio?
Ha ragione, sė! Divertente, eh?
Desirée... Quanto ti desidero...
Desirée...
Desirée...
Desirée...
Ma che tipo di donna č ia contessa?
Non l'ho mai conosciuta di persona, l'ho vista qualche volta da iontano.
Cara Madame de Vilmorac, ia sua č una curiositā comprensibile.
Farō dei mio meglio per tratteggiarie ia personalitā delia contessa,
sebbene essa sia a tai punto compiessa e ricca di misteriose contraddizioni
da renderne difficile ia descrizione in poche paroie.
Si dice che abbia uno straordinario ascendente su tutti gli uomini.
La contessa Ceilmene de Francen de ia Tour de Casas.
- Chi č che fa ia contessa? - La Armfeidt, se ben ricordo.
- Non si chiama Desirée? - Sė, Desirée Armfeidt.
Mi dai il binocoio?
- Perché ci guardava? - Non mi č sembrato, non lo so.
Ha guardato noi e ha sorriso: che motivo c'era?
Le attrici sorridono ai pubblico, no?
- Č una bella donna. - Ti sbagli, č solo il trucco.
Cosa ne sai? L'hai mai vista in persona tu?
Č una cosa nota che ogni uomo ha ia sua dignitā.
Noi donne possiamo mancare verso mariti,
amanti o figli.
Perō č un grave errore offenderli nella loro dignitā.
Cosė facendo saremmo stolte e dovremmo subirne ie conseguenze.
Quindi ci torna conto farcene una alleata della dignitā dei nostri uomini,
e metterla a tacere con astute lusinghe
finché essa sia un giocattolo nelle nostre mani.
Solo cosė avremo gli uomini in pugno o ai nostri piedi,
o dovunque a noi farā piacere o farā comodo di metterli.
E questo lei lo ritiene compatibile con un vero affetto, un vero amore?
Si ricordi, madame, che il cosiddetto amore č come un giocoilere
con tre ciave i cui nomi sono: cuore, paroie, sesso.
Č molto facile giocare con ie tre ciave,
ma č anche molto facile farne cadere una.
Sono scandalizzata da tanta immoralitā!
- Torniamo a casa. - Posso assicurarie, madame,
che l'immoralitā della contessa ha un fondo essenzialmente etico,
ed ella esercita un'infiuenza morigeratrice su tutti gli uomini
a qualunque ceto appartengano.
Oh... lo spettacoio č giā finito?
- La signora non sta bene, aiutaia a spogliarsi. - Sė, signore.
Aiia tua saiute!
Non sapevo che ia chitarra facesse parte deil'istruzione di un teoiogo.
Vino eccellente.
Hai buoni gusti. Hai festeggiato bene l'esito degli esami, eh?
- Mi sento tanto infelice. - Sė, certo, certo.
- Perché mi prendi in giro? - Non capisco di cosa tu sia infelice.
Sei giovane, č estate, c'č ia iuna, hai superato gli esami,
bevi champagne in compagnia di una ragazza carina
ma ti senti infelice.
- La gioventų ha certo delle belle pretese. - Ma lo non l'amo!
- Ragione di gioirne. - Abbiamo peccato ed č cosė...
Se cadi, saita in sella prima che ti prenda ia paura:
questa regoia vaie anche per l'amore.
- Č nauseante. - Perché vuoi fare d'ogni erba un fascio?
La iussuria č soltanto dei giovani e dei vecchi. L'amore č...
- Per te un giovane non puō amare? - Oh sė, i giovani amano sempre.
Amano solo se stessi e l'amore che provano per se stessi.
Ma ad un'etā pių matura uno sa cosa voglia dire amare, vero?
- Credo di sė. - Dev'essere stupendo.
Ti sbagli, č una cosa terribile perché finisci sempre per rimetterci.
Non dirai mica sui serio, papā?
Petra č stata gentile...
Ridendo mi ha detto: "Coraggio, un'altra volta andrā meglio!"
Oh, davvero? Giā.
La prima esperienza č una farsa spiacevoie
ed č un bene che ie donne non ia prendano mai seriamente.
- O ia razza umana si estinguerebbe! - Devi scherzare sempre su tutto?
Farai lo stesso quando scoprirai ia tua stoltezza
e ia vacuitā delle tue iiiusioni.
- La signora vorrebbe darie ia buonanotte. - Vengo subito.
Sei una ragazza in gamba, Petra.
Penso che ti meriti un aumento di saiario.
- Saresti geioso di me? - Geioso?
Beh, se Henrik cominciasse a farmi ia corte,
o se per caso cominciasse a piacermi...
Lo dico per fare un esempio!
Ne hai di idee in testa!
Saresti geioso? Rispondi!
Non posso parlare se mi tieni cosė.
Forse, perché voi due siete giovani e io ormai sono vecchio.
- E perché vi voglio bene. - Č vero, sei proprio anziano.
- Perché mi hai sposata? Dimmi. - Cos'č, un interrogatorio?
- Mi trovavi bella allora? - Sė, certo. Molto bella.
- Diversa dalle altre donne? - Sė, anche.
E poi avevo solo 16 anni.
Sė, questo č vero.
- Amavo ia casa, ero sempre allegra. - Mi rendevi allegro.
E allora il iupo si disse:
"Cosė giovane, chissā quanto č tenera e saporita..."
- Credi? - il iupo fa sempre cattivi pensieri.
Oh, ammetto che a volte il iupo pensasse...
- E il iupo ebbe una deiusione. - Cosa lo avrebbe deiuso?
Eri cosė triste e solo... e infelice quell'estate, e io tentai di consoiarti.
E dopo ci fidanzammo
perché fui tanto sfacciata da chiederteio io, non ricordi pių?
Quando s'invecchia si dimentica.
Voglio dormire adesso.
Un giorno diventerō tua moglie sui serio. E avremo un bambino.
Sė, certo.
Devi avere molta pazienza con me.
Buonanotte.
- Perō era una commedia noiosa. - Non ne abbiamo visto molto.
Vorrei sapere... quella Desirée quanti anni avrā?
Davvero non saprei.
Sulla cinquantina?
- No, non credo. - Comunque č vecchia.
- Buonanotte. - Buonanotte.
"La virtų č una condizione continua,
perché se ia virtų viene interrotta non č pių virtų.
Neanche ia virtų perseguita da breve tempo merita il nome di virtų.
La virtų occupa una posizione contrastante
non solo verso ie azioni immorali,
ma anche soprattutto verso i pensieri vergognosi deil'immaginazione.
Ma ia virtų pone un'arma nelle mani dei virtuoso.
E sebbene ia tentazione sia un attacco,
non bisogna arrendersi. Su taie argomento Martin Lutero dice..."
- Ma tu non mi stai a sentire! - La sento, ma non capisco niente.
- Perché pensi a qualcos'altro. - Non a quello che pensa lei.
- Stavo pensando a suo padre. - Lui č un vecchio cinico.
io io trovo attraente, ha un modo cosė strano di guardarmi...
che mi sento formicoiare per tutta ia spina dorsaie!
Sei ieggera e scostumata!
E lei č doice ma anche complicato e incongruente. Č un peccato.
- Cosa vuoi dire? - Niente...
La trovo carino come una bambolina.
- Ciao, Malia. - Oh, chi si rivede!
Allora, signorina, me li ha iavati quei colletti?
Signor Aimroth, dove si č cacciato?
Fredrik!
Fredrik!
Vecchio pirata e filibustiere, hai il soilto viso da sciacallo
ma hai uno sguardo insolitamente umano.
Grazie dei complimento.
Senti un doiore in petto? Nei cuore, come lo chiama ia gente...
Non sono qui per questo.
Eh sė, erano ie tue parti pių nobili che ti portavano da me una volta, vero?
Puoi riderci, ma oggi mentre dormivo con mia moglie
ho preso a sognare di te mentre... Sė, beh, sognavo di te.
D'un tratto mi sono reso conto che carezzando lei sussurravo il tuo nome.
- Perō Anne non se n'č accorta. - Quasi mi viene da piangere.
"Eiia era eternamente presente nei suoi sogni."
Vedo che invecchiando sei diventata acida.
Cosa vuoi dire, invecchiando?
Sono tre anni che ho 29 anni, non č molto per una della mia etā.
Mia moglie č convinta che tu debba averne almeno 50.
Ah, sentila che vipera!
- Fredrik, sono certa che sappia. - Che cosa?
Che nei tuoi sonnellini parli di me.
A pensarci bene era sconvolta.
Ha pianto e mi ha fatto un sacco di domande. Non č sciocca.
Non č sciocca affatto, se ha avuto il coraggio di sposarti.
Se non ridi, ti dico una cosa.
Bene, siediti lė mentre io mi cambio.
Beh, puoi anche riderci,
ma Anne ed io siamo sposati da 2 anni e non abbiamo...
Beh, lei č ancora una ragazza.
La fine dei mondo si avvicina
quando il vecchio iupo si trasforma in agnellino.
Ha paura di me. E ia capisco.
Voglio che maturi con calma.
Che venga a me un giorno di sua voiontā, non per dovere o per forza.
- Si direbbe che l'ami. - Č una parola troppo usata,
ma se devo applicarla a qualcuna, non vedo che lei.
Fredrik Egerman innamorato, com'č possibile?
Con gli anni uno acquista cognizioni,
cose chiamate doicezza, riguardo, affetto.
E amore.
Dev'essere una ragazzina in gamba,
se ti ha dato pene che non siano un mai di denti o un'unghia incarnita.
Quando rincaso mi viene incontro, mi abbraccia perché č felice che io sia lė.
Č testarda come una bambina viziata.
Ha un carattere impuisivo e spesso č irascibile.
Č cosė piena di vita che la casa sembra tremare per un terremoto.
Č tenera e dolce.
Le piace che fumi ia pipa
e mi ama... come un padre.
Ma santo cieio, non sono un ragazzo!
A volte il vecchio iupo vuoi mostrare i denti e finisce per mordersi ia coda.
E ciō m'imbestialisce perché non era questo che io voievo dalla vita.
E da me cosa vuoi?
Che tu mi dica che il mio caso č senza speranza,
o il contrario, o quei che ti pare.
Come posso dirteio senza conoscere lei?
Devi aiutarmi, Desirée. in nome della vecchia amicizia.
Una ragione sufficiente, vero?
A parte i meravigliosi momenti d'amore, sei ia mia sola amica ai mondo
e il solo essere ai quale direi tutto, nei bene e nei male.
E io cosa ci guadagno?
- Ho un figlio giovane, prenditeio. - Vergognati.
- Un cavallo, un cavallo da corsa. - Non basta.
- Un filo di perie vere. - Ne ho quante ne voglio.
Avrai il tuo compenso in cieio.
No, caro avvocato Egerman:
il mio compenso lo voglio su questa terra.
- Scusa, io faccio un bagno. - Sicura? Vuoi che esca?
Non fare lo stupido.
La ferita sanguina.
- Fredrik! - Sė? - Vieni un po' qua.
Sono bella come una volta? Gli anni mi hanno cambiata?
Sli sincero.
Sei sempre bella e desiderabile.
Possiedi una perfezione che manca alla perfezione stessa.
Un'armonia che non ha neanche ciō che č perfetto.
Fine dello spettacoio. Torna a sederti laggių.
La vuole smettere di gingillarsi che devo vestirla, signorina?
- Su, non arrabbiarti, Malia. - E chi si arrabbia? Ho sonno, io.
Se non avessi Malia che si cura di me, sarei completamente perduta.
Secondo me, lei č perduta lo stesso.
E ti pare che quei signore sia il tipo che ci voglia per me?
Conosco l'avvocato e non ha la testa sulle spalle, e lo sa anche lei.
Č vero, non ha la testa sulle spalle.
Gli anni passano anche per lei, signorina,
e prima che se ne renda conto, si troverā sola soletta sull'altra sponda.
Cioč spreco la mia gioventų con uomini che non lo meritano?
Beh, c'č un tempo per divertirsi e uno per essere seri,
e lei non deve arrivare avanti con gli anni con troppe cicatrici.
Dove mi hai messo l'abito rosso?
- Perché? Va a una festa? - Sė, vado a una festa.
in compagnia deil'avvocato Egerman. E faremo rivivere tanti vecchi ricordi.
E con ciō sei invitato ufficialmente a bere qualcosa da me.
Manda via tutta l'amarezza e le preoccupazioni
D'ora in poi ci ameremo con tenerezza e allegria
Ora rallegriamoci
II piacere č la nostra unica promessa
La ragione ti ordina di amare
E se noi non amassimo... oh!
Che cosa faremmo nella vita?
Attento alla pozzanghera!
Adesso sė che sei incantevoie.
Sei proprio affascinante. E la papalina?
- Rifiuto assolutamente di... - Mettila, prenderai un raffreddore.
Ecco.
Come faccia una donna ad amare un uomo proprio non capisco.
La donna non giudica secondo l'estetica.
E nei peggiore dei casi spegne ia iuce.
- E di chi sono questi fronzoli? - Di un uomo.
- Ma questo č... - Meglio che dovertene stare nudo.
E se arrivasse?
- Sta' calmo, č partito per le manovre. - Ah, vedo, č un militare.
E che cos'hai contro i militari?
Sotto l'uniforme sono come tutti gli altri uomini.
Sarā certo un dragone.
Č un uomo bellissimo.
Ma quello chi č?
- Č Fredrik. - Fredrik?
- Fredrik, sė. - Fredrik?!
- Perché fai quella faccia? - io ho... cioč, che tu...
Voglio dire... ma č possibile?
Guardatelo, il bel Fredrik Egerman.
Prima č sconvolto e boccheggia come un pesce fuor d'acqua.
Allo stesso tempo si sente commosso e profondamente coipito.
"Desirée, mia adorata,
come hai potuto tutti questi anni andare avanti da sola,
sacrificando ia tua vita per il frutto del nostro amore?"
Rispondi alla mia domanda!
Č figlio mio e di nessun altro.
- Ma si chiama Fredrik! - Come Fredrik il Grande di Prussia.
Desirée!
Dormi, amore, non dare retta a cosa dice quello stupido zio.
T'assicuro che se dovessi avere un figlio, non sarebbe con te!
La maternitā non ti si addice!
Ti concedo di berti quei punch e poi vattene via.
Posso augurarie, signor avvocato, una felice notte?
- Posso parlare? - Non sei cambiato.
Prendi ie cose sui serio solo se si tratta di te. Ma sei cinico riguardo agli altri.
- Stammi a sentire ora. - Non ti sto a sentire!
Č un avvenimento storico che tu dimostri di avere qualche sentimento,
č estremamente interessante, molto commovente,
ma anch'io ho dei sentimenti, sai?
- Calmati, Desirée. - Sono caimissima, sei tu che ti agiti.
Coipa mia, se sono fatta cosė?
- Posso dire una cosa? - No, non puoi diria.
Come vorrei vederti, vecchio gufo che non sei altro,
cadere una sola volta nella poivere,
rotoiarti dentro finché fossi ridotto ad un ammasso di fango!
Ho sofferto anch'io, se vuoi saperio!
Tu hai sofferto? Per che cosa? Per ie scarpe strette, forse?
L'avvocato Egerman che ha sempre ia testa in ordine quanto ia sua scrivania!
- Voglio parlare io ora! - Nient'affatto, sono io che parlo,
e quando parlo, parlo anche se non ho niente da dire.
Ma mi hai fatto andare cosė in bestia
che ho dimenticato quello che voievo dire.
- Beh, che cosa voievi dire? - L'ho scordato.
- Posso andare a ietto, signorina? - Certo, Malia, buonanotte.
- Vuoi zucchero? - No, grazie.
Scusami, sono uno sciocco.
Suppongo che anche tu ti senta solo,
maigrado tua moglie e tuo figlio.
A volte ia mia casa sembra l'asilo deil'amore.
Questa l'hai detta giusta.
Noi due eravamo grandi almeno. E capivamo.
E capivamo quei che facevamo, vero? Specie quando ci siamo iasciati.
Sei tu che mi hai iasciato.
Che cosa potevi offrirmi? La sicurezza? Un futuro?
Eri innamorato di me forse?
io ero una compagna di gioco, un trofeo da esibire ai tuoi amici scapoli.
- Mi avresti sposato? - Beh, io...
- Mia moglie era morta da poco. - Non essere infantile.
- Pensavi di sposarmi? - Beh, non credo in quei momento!
Che ti avevo detto?
E poi ti divertivi con un sacco di altre donne.
Ma tu eri ia migliore.
Se solo penso a come mi hai trattato! Sei stato un farabutto!
Perché ti arrabbi? Perché mi tratti cosė?
- Non sei mai stato incline ai perdono. - Ah no?
E chi ha rivangato il passato?
E a me che importa se ami ia tua mogliettina e se non sai domarla?
Che mi importa se il tuo cuore sanguina?
Che sanguini, cosė saprai quello che si prova.
Credevo fossimo amici. Maiedizione alla mia sinceritā!
Non hai mai avuto amici, se non te stesso.
Come te, dei resto.
io ho il teatro, mio caro signore.
il teatro č ia mia vita e sono un'attrice di taiento.
Non mi serve aiuto da nessuno, se non per allacciarmi il corsetto.
Allora buonanotte.
in futuro i miei sogni saranno severamente monogami.
Ti sarō molto grata
se non mi coinvoigerai nelle tue ignobili fantasie, mio caro.
A proposito, non sei stata cosė brava nei ruoio della contessa.
Avrebbero dovuto dare ia parte ad un'attrice pių giovane.
Ma tu hai ancora il tuo nome, signorina Armfeidt...
Attento, Fredrik Egerman,
che un membro pių giovane della tua famiglia non ti rubi il posto di marito.
- Chi sarā? - Probabilmente Maicoim.
Aiiudi ai dragone?
Vado a dire a Malia di aprire. Malia!
- No, questo te lo proibisco. - Hai paura?
Un gentiluomo non incontra un rivaie senza i caizoni.
Malia, va' ad aprire.
Ti diverti, vero?
Ti avverto soltanto che Maicoim č un tipo molto geioso.
Č armato di solito?
Non ha bisogno di armi, se avesse intenzione di ucciderti.
Non č meglio che... che mi nasconda?
Non siamo a teatro ora, tesoro.
Ma non č neanche una farsa, te l'assicuro!
Chiedo perdono per il mio disordine.
il mio fedeie destriero Rummei č caduto mentre entravo in cittā.
Accetta questi semplici fiori che ho raccolto con ie mie mani nei campi.
Mio caro Cari-Magnus, che pensiero gentile, come sono belli!
- Come mai sei qui? - Ho 20 ore di permesso:
3 ore per arrivare, 9 per te, 5 per mia moglie
e 3 per ritornare ai mio reggimento.
Ti rincresce se mi toigo l'uniforme e mi metto in vestaglia, cara?
- Mi rincresce dirti che č giā occupata. - Ho visto...
Ma penso che sarā libera fra pochi minuti.
Giā... permettete, signori, che vi presenti?
Ecco... l'avvocato Egerman. il conte Maicoim.
Molto piacere.
L'avvocato ha perso l'equilibrio ed č finito in una pozzanghera.
Spero che non si sia fatto male.
- Affatto. Neanche un graffio. - Ne sono lieto.
La sua visita a un'ora cosė inoltrata č dovuta forse a motivi professionali?
Siamo vecchi amici.
Vedo che anche ia mia camicia da notte č occupata.
Spero ie vada bene.
Non č un po' stretta? O non č iarga?
Grazie, mi sta perfetta.
Non č un po' stretta e non č iarga.
Vado a vedere se i vestiti si sono asciugati, vero, Fredrik?
La signorina Armfeidt č ia mia amante da sei mesi.
E io sono molto geioso.
Gli uomini ia ritengono una deboiezza,
ma io non me ne vergogno e io confesso pubblicamente.
E inoltre non posso soffrire i cani pechinesi,
i gatti e i cosiddetti 'vecchi amicl'.
- Devo chiarire o mi sono giā spiegato? - Non avrei possibilitā di fraintenderia.
- La diverte battersi a duello? - Forse, non ci ho provato.
Mi sono battuto 18 volte, io:
pistoia, sciaboia, fioretto, pugnaie, carabina, arco e giavellotto.
Ho sei ferite sui mio corpo,
ma ie altre volte mi ha assistito ia fortuna o ia collera fredda che,
secondo il grande stratega August Sommer, fa il soidato vittorioso.
Lei mi impressiona veramente!
Lo vede questo coltellino?
Lo iancerō in questa stanza.
il bersaglio č il ritratto di quella vecchia megera: il volto, l'occhio.
Mi osservi.
Č un numero da circo.
- Lei č avvocato? - Per serviria.
Credo che gli avvocati siano i parassiti della societā.
La sua franchezza militaresca mi iascia davvero ammirato.
E mi dica, ci sarā ia guerra?
- Perché dovrebbe esserci ia guerra? - Giā, me lo chiedevo.
- Vuole essere offensivo? - Č ovvio!
Vi state divertendo?
Sė, il conte ha dato un interessante spettacoio.
- Sono asciutti i vestiti? - Non ancora.
Le impresto ia mia camicia da notte, cosė potrā tornare a casa.
Da quanto vedo, č meglio che accetti ia generosa offerta dei conte Maicoim.
Se non ie dispiace, mi usi ia cortesia di iasciare ia vestaglia.
Lei č molto gentile,
ma in tai caso preferisco indossare i miei abiti, anche se bagnati.
Purtroppo, avvocato, non c'č tempo.
Č tardi... e lei deve sbrigarsi.
Fa' come ti dice.
- Buonanotte. - Buonanotte.
- Buonanotte. - Buonanotte.
Ecco qui i suoi vestiti.
La signorina Desirée ia saiuta e ia prega di non prenderseia troppo.
Davvero gentile.
Ha detto che ia lite l'ha rimessa su di moraie.
Ma davvero?
Sė, e ha aggiunto che ie dispiaceva di non aver avuto pių tempo.
Pių tempo per cosa?
Ha detto che riponeva molte speranze nella riconciliazione,
ma non so a che cosa aiiudesse.
- Buongiorno, cara mamma. - Che č successo
perché mia figlia venga a trovarmi alle 7 dei mattino?
Ho liquidato li conte Maicoim.
- C'č qualcun altro? - Puō darsi.
- Lo conosco? - Penso di sė.
- Č meglio o peggio? - Dipende dai punti di vista.
E d'altra parte, lui ancora non sa nulla.
Ah, guarda qua, li solitario č riuscito.
- Riesce sempre imbrogliando un po'. - No, qui ti sbagli.
il soiltario č l'unica cosa nella vita che esige un'onestā assoiuta.
- Di che si parlava? - Dei mio futuro uomo.
Soggetto molto interessante, almeno per te, figlioia.
A proposito, perché hai piantato il conte Maicoim?
Mi ha minacciata con un attizzatoio.
Non č molto carino, lo riconosco questo.
Ma avrā avuto certo ie sue ragioni.
Una volta tanto ero innocente sui serio.
Vuoi dire che non era ancora notte inoltrata.
E tu cos'hai fatto?
Gli ho preso l'attizzatoio dalle mani e gliel'ho tirato sulla testa.
- E a questo lui come ha reagito? - Ci siamo iasciati da buoni amici.
Un ottimo sistema.
Un ex amante come buon amico puō sempre servire nella vita.
Di che cosa si stava parlando?
Si parlava di quello che stiamo parlando.
Quando io ero giovane era diverso.
Una volta tuo padre mi scaraventō dalla finestra.
- Era aperta? - No, chiusa.
Caddi addosso ad un tenente coionnello che divenne tuo padre.
Ma non fu mio padre a buttarti fuori?
Quanto sei sciocca, lui divenne tuo padre dopo.
- L'ho amato con tutta l'anima. - Quale dei due?
Quello che mi buttō dalla finestra, s'intende!
L'altro era un bruto. Non aveva mai una trovata divertente.
Dl', perché non scrivi ie tue memorie?
Non sai che ho ricevuto questa viiia purché non scrivessi ie mie memorie?
Che ne diresti di dare un ricevimento per me?
Non ricordo di averteio promesso.
Soio per stavolta, mamma.
i cartoncini sono lė, prendili.
Chi dovrei invitare?
Se sono attori, mangeranno nelle scuderie.
il conte e ia contessa Maicoim,
l'avvocato Egerman, sua moglie e ioro figlio Henrik.
- Ah, e quali intenzioni avresti? - Di compiere una buona azione.
Sta' molto attenta alle buone azioni, cara.
in primo iuogo costano troppo, e poi non sono mai sincere.
Sė, ma tu non sai quanto sia buona quest'azione.
Beh, un avvocato puō sempre essere utile.
Ammiro ia tua perspicacia.
- Ami quell'idiota? - Quale dei due?
- Tu quale intendi? - Ah, quell'idiota! Sė, lo amo.
L'ho sempre detto: "Desirée, tu mi preoccupi!"
Hai lo stesso carattere forte di tuo padre.
Quale padre? Ne ho molti fra cui scegliere.
- Dicevi? - Ma non mi ascolti...
Non l'ho mai fatto.
Č per questo che hai una saiute cosė buona?
Se si sapesse quanto faccia male ascoltare ie chiacchiere della gente,
non si ascolterebbero e ia saiute ne guadagnerebbe.
Dicevamo qualcosa d'importante?
Ma esiste qualcosa d'importante per te?
Sono stufa delle persone, ma questo non m'impedisce di amarie.
- Che bella frase! - Sė, č interessante...
Potrei dirtene una sfilza, quante ne vuoi!
- i cartoncini sono pronti? - Sė, ie maiuscoie sono venute bene.
Grazie, li prendo io.
Non si puō proteggere nessun essere umano dalla sofferenza.
Ecco che cosa ci sfianca davvero.
- Mio marito? - il conte č andato in paiestra.
- Nikias! - Sė, capitano?
- Sellami Semiramide per ie 9. - Signorsė, capitano.
Manda 50 rose rosse alla signorina Desirée Armfeidt con i miei devoti saiuti
e 55 gialle a mia moglie senza saiuti. Tutto chiaro?
- Sė, signor capitano. - Esegui.
- Non sei alle manovre? - Una breve visita. Attenta, č carica.
- Un'ispezione? - Diciamo cosė.
Mancato.
Non hai neanche preso il bersaglio. Esiti troppo.
Come stava ia signorina Desirée?
C'era un uomo da lei in camicia da notte.
- E tu che hai fatto? - Ho buttato fuori l'avvocato.
- in camicia? - Sė, in camicia.
- Avvocato? - Egerman.
Va un po' meglio.
L'avvocato Egerman in persona. La gente non ha pių ritegno.
Povera Anne. Partirai oggi?
- Sė. Aiie 9. - Che soiiievo.
- il soilievo č tutto mio. - E quando tornerai?
Sabato. La madre di Desirée ci ha invitati a passare due giorni da lei.
- Vengono anche gli Egerman. - Si fa interessante.
Hai visto? Hai fatto centro.
E se sparassi a te, che ne diresti?
- Che programmi hai per oggi, tesoro? - Annoiarmi, al solito.
Perché non vai a trovare Anne Egerman, la tua cara amica d'infanzia?
Probabilmente non sa nulla delle avventure di suo marito.
Povero Malcolm, sei tanto geloso?
Tollero che mia moglie mi tradisca.
Perō se mi toccano l'amante, io divento una tigre!
Buongiorno, cara.
Buongiorno, figliolo. Siediti.
- Quando torni a casa? - Fra qualche giorno, credo.
Nessun uccello ha fatto il nido nei tuoi capelli?
No.
Nei miei ci hanno quasi fatto le uova.
- Come hai detto? - Niente. Buon appetito.
- Buongiorno, Petra. - Buongiorno, avvocato.
- Ho visto cosa facevi. - Beh, e cosa c'č di male?
- Niente, ma non sta bene. - E tu ne sai qualcosa, vero?
Sei troppo ambiziosa, mia cara.
Ma una sgualdrina resta sempre una sgualdrina.
Anche se lavora per Sua Maestā il Re.
La signora chiama. Ah, se non ci fossi io!
Dammi una spazzoiata ai capelli, ne ho proprio bisogno.
Sė, signora.
- Petra, sei vergine? - Oh no!
- Io sė. - Lo so.
- Come lo sai? - Lo si capisce dalla pelle e dagli occhi.
- Lo possono vedere tutti? - Beh, non credo.
- Quanti anni avevi, Petra? - Sedici, signora.
Č stato brutto?
No, signora. Č stato davvero bello e interessante.
Eri innamorata di quei ragazzo?
Credo di sė.
Hai amato molti uomini fino ad oggi tu?
- io sono sempre innamorata. - Dello stesso uomo?
Vede, ci si stanca degli uomini
e ia novitā č sempre tanto affascinante.
Quasi tutte ie cose piacevoli non sono virtuose.
Se č cosė, brinderō tre volte a quelle cattive.
Voglio un nastro per tenermi i capelli.
Le consiglierei di tirarli su, č molto pių femminile.
Forse, ma oggi non mi va.
Bene. Come vuole, signora.
- Che abito consigli? - Per me, quello giallo.
Metterō il blu.
In fondo ho un bel corpicino. Proprio come il tuo, Petra.
- Tu non vorresti essere un uomo? - Mio Dio, che pensiero orribile!
Neanche a me piacerebbe.
Ora darō da mangiare agli uccelli e innaffierō le piante.
Abbiamo i nostri compiti da eseguire.
Non č cosė, Petra?
Buongiorno, Beata.
Allora, oggi per pranzo facciamo un beil'arrosto.
- Ho comprato il pesce. - io voglio l'arrosto.
E va bene, signora, lo farō per lei.
Ma il signore e noi mangeremo il pesce.
- Cosa ne fa deil'annaffiatoio? - Per i fiori.
Li ho giā annaffiati io stamattina.
Lo sai che questo č compito mio.
Comunque č stato fatto tutto.
- Che cosa ieggi? - Un libro.
- Lo vedo. Qual č il titoio? - Tanto non lo capiresti.
Voglio sapere il titoio di quei ilbro.
Che ti avevo detto?
Guarda qua, hai una giacca disgustosa.
Dammeia, ia butterō nei fuoco.
Senti come puzza! Non l'hai mai iavata, scommetto.
E guarda quelle pantofoie.
Non ti vergogni? Dammeie.
Brucerō anche queste insieme.
E quella cosa schifosa che hai in bocca ia chiami pipa?
E non ti azzardare pių a fare lo scemo con Petra, non ti vergogni?
Avanti.
Avanti.
Ah, ia mia bimba vuole qualcosa?
Scusami, ti iascio.
- La contessa Maicoim, signora. - Charlotte!
Che sorpresa! Petra, portaci una limonata e dei biscottini, ma subito.
Che caido, vero? L'estate si fa sentire.
- Ma che abito delizioso. - Posso dire altrettanto dei tuo.
Ma tu hai un colorito incantevole, come vorrei assomigliarti.
- Io invece vorrei assomigliare a te. - Perché?
Non potrei mai andare con i capelli sciolti come una ragazzina.
Abbiamo quasi la stessa etā. Non č cosė?
Sui serio, quanti anni hai?
- E tu quanti ne hai, cara? - 19. Fra poco 20.
Beh, io ne ho qualcuno di pių.
Allora come stai?
Henrik č qui. i suo professore dice che ha fatto un esame briliante.
- A proposito, e tuo marito? - Beh... Grazie.
Sta bene.
Ah, allora l'avvocato sta bene.
- Non si č raffreddato? - Ma che dici? Coi caido che fa!
Non faceva cosė caido ia notte scorsa.
Non capisco dove vuoi arrivare.
Pare che abbiano visto tuo marito aggirarsi di notte in cittā.
- Forse non aveva sonno e passeggiava. - in camicia da notte?
E perché non dovrebbe se gli fa piacere?
Si vocifera che uscisse dalla casa di Desirée Armfeidt, l'attrice.
Fredrik č un appassionato di teatro.
Pare che quell'attrice organizzi orge in casa sua.
Vuoi un biscottino, Charlotte?
- Č la vecchia Beata che li ha fatti? - Sė, č un vero tesoro.
Beh, sai che io non sono una pettegoia.
E se io fossi ai corrente?
- Te l'avrebbe confessato? - infatti.
- Non me ia dai a bere, cara. - Beh, č ia veritā. - Ma non ci credo.
Certo avrā incontrato tuo marito in casa di Desirée.
Dove vuoi arrivare?
Cara Charlotte, tutta ia cittā sa della reiazione che ha con tuo marito.
Hai ragione. Ma me ne infischio di quello che fa quei porco.
E lo ripago come merita.
- Povera Charlotte. - io io odio, sai?
Lo odio, lo odio, lo odio e lo odio.
Gli uomini, che vergogna, egoisti e presuntuosi,
con quei peli su tutto li corpo.
Mi sorride,
mi bacia,
viene da me ia notte
e mi fa impazzire con ie sue carezze...
Mi parla dolcemente,
mi manda fiori, sempre rose gialle.
Mi parla di cavalli, delle donne che ha conquistato,
dei duelli che ha fatto, dei soldati, delle partite di caccia,
e parla, parla, parla...
L'amore č un passatempo doloroso.
E malgrado ciō io lo amo.
Farei qualsiasi cosa per lui, qualsiasi cosa, mi capisci?
Solo per una carezza e per sentirmi dire:
"Ora sta' buona e a cuccia".
Povera Charlotte.
Desirée con il suo orgoglio e la sua indipendenza nessuno la domina,
neppure Carl Magnus. Perciō ne č ossessionato.
Non la conosco, io.
Tutti gli uomini la desiderano. Non lo capisco.
Sono lieta che tu sappia tutto, cosė non ho rimorsi.
Giā.
Forse non ha mai amato, lei.
- Eh? Come dici? Chi? - Desirée.
Forse non ha mai amato.
Forse ama soltanto se stessa.
Buongiorno, contessa. La ringrazio, mia moglie ha bisogno di compagnia.
Si č parlato di cose interessanti.
La signora Armfeidt ci ha invitato da lei.
- Ma non č ia madre di Desirée Armfeidt? - Sė, proprio lei.
Forse incontreremo ia grande attrice allora. Sarā interessante.
- Anche lei č invitata? - Sė, con mio marito. Strano, vero?
- Va' solo, io non ci tengo. - Mi scuserō anch'io.
- Aspetta, ci ho ripensato. - Ci vuoi andare?
Penso che sarā divertente.
- Stai bene, Fredrik? - io? Sicuro.
Un po' raffreddato forse, ma non č nulla.
Signore.
Non capisco.
Č stata molto gentile ad invitarci qui per il fine settimana.
Le faccio i miei complimenti, avvocato Egerman:
ha una figlia veramente deliziosa.
Quella donna č mia moglie, signora.
Ho l'impressione che per ia sua etā conduca una vita un po' sfibrante.
in effetti, signora, ia mia professione č sfibrante.
Non l'avrei mai detto, avvocato.
- Sarō ottuso, ma non ia capisco. - Beh, non ha molta importanza.
La cosa importante č non perdere ia testa, non ie pare?
- Ti chiami Petra, vero? - Sė, e tu Frid.
Lo sai che sei una bella figlioia? Te l'aveva mai detto nessuno?
Vacci piano ora e prendi il bauie piuttosto.
- Sei fidanzata? - No, ma ho dei progetti anch'io.
Allora io sono l'uomo che ci vuole per te, se li vorrai realizzare.
- Gli altri ospiti sono arrivati? - No, ma non tarderanno.
La stanza dei tuoi padroni.
E quella dei signorino Henrik dov'č?
- Perché, ti interessa tanto? - Scostumato!
Eccoia qui ia sua stanza. Ma č troppo bella per quello stupidello.
E sai la ragione? Qui ci ha dormito un re.
Storie, raccontala a un'altra!
Il re aveva un ministro.
E il ministro aveva una mogliettina deliziosa
per la quale il re aveva un certo debole.
Quando il re e il ministro s'incontravano qui,
il ministro e la moglie dormivano nella stanza dove stanno i tuoi padroni
- e il re alloggiava qui. - E lei veniva a trovarlo?
No, mia cara, č proprio qui che ti volevo!
Quando il ministro dormiva, il re premeva questo pulsante.
Prova e vedrai che succede.
- Vuoi prendermi in giro! - Niente affatto, prova.
Cosė la bella dama giungeva qui con il letto e tutti i comfort
per divertirsi con Sua Maestā.
Oh, questo sė che č un sogno!
Lo vorrei io un letto cosė.
Sei un vero diavoletto, lo sai?
Sta' fermo con ie mani.
Guarda, Frid, chi č quella bella donna lė nel parco?
Č lei la famosa Desirée?
Pensa se fossi come lei...
Lieta che abbia accettato l'invito.
E questa č ia sua signora?
Č un onore.
- Conte Malcolm. Mia moglie. - Ammirato.
L'avvocato Egerman, la contessa Malcolm.
Ci conosciamo, no?
- Charlotte! - Anne!
Sono felice di averla qui, mia cara contessa.
Ho sentito parlare molto di lei, signorina.
Desidera vedere la sua stanza?
Sė, sono piuttosto impolverata dal viaggio.
A proposito di automobili,
dove la strada era buona si volava a ben 25 km orari.
io ho un piano.
- E c'entro anch'io? - Decisamente.
- Parlerā senza riserbo? - Perché non dovrei? Siamo rivali, no?
- Una sigaretta? - No, grazie, io fumo sigari.
Succede a volte che due rivali abbiano interessi comuni.
Conviene allora continuare ad essere rivali
- e trascurare il comune interesse? - Non a noi donne.
Non ci resta che accordarci e stipulare un armistizio.
Si ricordi perō che mio marito non č il tipo d'uomo
che si lasci menare per il naso.
Oh, ha una sua voiontā, non c'č dubbio.
Si piega difficilmente e ha una buona dose di mascolinitā sempre attiva
- che gli procura non pochi fastidi. - Sė, ne č schiavo.
- Sė, mi fa compassione. - Compassione!
Si sono messi a giocare a croquet.
Chi č che ha la partita in pugno? Chi č pių sicuro di sé?
Chi č che trasforma un innocente passatempo in un fatto di prestigio?
- Questa č la sua palla, avvocato. - Purtroppo sė.
E, come vede, io ora posso buttarla di colpo fuori dal campo.
- Quando ride a quei modo č infuriato. - infuriato e geioso.
- Di lei? - Di lei.
Perché dovrebbe essere geloso di me?
Č furente per come ha guardato l'avvocato quando l'ha salutato.
Č decisamente ridicolo!
Perō non tanto.
E lei ha un piano. A che cosa mira?
Č presto detto:
- Lei si riprende suo marito e io... - E lei?
Posso fidarmi di lei veramente?
E lei si riprende l'avvocato Egerman. Č cosė?
Gli uomini non capiscono cosa č bene per loro.
Dobbiamo aiutarli un pochino noi, non trova?
- E il piano? - Prima di tutto stabiliamo i posti a tavola.
Cosė ia tua opinione č che tutte le donne siano conquistabili, vero?
Certamente: etā, ceto, ricchezza aspetto, non significano nulla.
- Anche quelle sposate. - Specie quelle sposate.
Nel qual caso non sono le sue doti a conquistarle,
ma un desiderio di evasione da tristi condizioni matrimoniali.
- Ben detto! - Qual č la sua opinione, avvocato?
Non puō essere la donna a conquistare l'uomo?
Infatti, secondo me, cosė succede.
Idiozie! Non sono mai stato conquistato in vita mia.
- Č l'uomo che sferra l'offensiva. - L'avvocato non č del tuo parere.
Vuole rendersi pių interessante.
Prima che lei sferri l'offensiva, come dice, il terreno č giā minato
e il nemico č perfettamente edotto della sua strategia.
Nemico, offensiva, strategia, mine? Ma discutiamo di guerra o d'amore?
Mio caro giovanotto, le persone mature trattano molto spesso l'amore
come se fosse una spedizione militare o un saggio ginnico.
Siamo venuti al mondo per amarci, credo.
io sono sicura di conquistarmi l'avvocato Egerman in 15 minuti.
No, mia cara, non abbocchiamo all'amo come credi.
Ma sė, tesoro.
- Niente affatto. - Sua moglie ha ragione.
Scommettiamo?
Ridicolaggini.
- Forse non osa accettare ia sfida? - Ci sto!
Miei figlioli ed amici,
un'antica leggenda
dice che questo vino proviene da uve
il cui succo sprizza come gocce di sangue sopra una candida pelle.
Aggiunge inoltre
che in ogni botte riempita di questo vino pregiato
era versata una goccia di latte dai seno di una donna al suo primo puerperio
e una goccia di seme di un vigoroso stallone.
Questa mistura dona a questo vino un potere misterioso e seduttivo,
e chiunque si accinga a berlo lo fa a suo rischio e pericoio
per le eventuali conseguenze.
Bevo per il mio amore.
Al mio successo.
Anne.
- Sta' attento. - Tu stai attento!
- Come ti permetti? - Mi permetto quello che mi pare.
Sei forse un despota che decide cosa gli altri debbano pensare?
Calmati, Henrik. Non sai quel che dici.
Ma tu invece lo sai, eh?
Tu con la tua immoralitā...
Quando ti parlo delle mie pene mi rispondi con ironia.
Mi vergogno di averti come padre.
- Controllati o lascia la tavola. - No, una volta tanto voglio sfogarmi.
E voglio rompere questo bicchiere!
Prenda anche il mio. Ne rompa quanti ne vuole.
Lei č celebre, non soffre della menzogna dei compromessi,
la sua coscienza non la tormenta?
Perché non cerca di irriderci invece?
Č troppo doloroso usare l'ironia!
Calmati, Henrik.
Calmati, Henrik.
Perché questa gioventų dev'essere cosė crudele e spietata?
Chi gli ha permesso di esserlo?
Forse il loro č un vano tentativo di non uniformarsi a noi grandi.
Preferirei essere morto.
Il ragazzo diventerā prete. Č pagato per rendere inquiete ie nostre anime.
Vuole schiaffeggiarmi? Si accomodi pure.
Ma sarā peggio per lei.
Scusatemi.
Scusatemi tutti.
Henrik, non devi farti del male!
Vorrei andare a letto.
Bene, signori, prenderemo il caffč nei padiglione giallo.
E noi che pensavamo che il primo atto fosse il pių difficile.
Forse il pių difficile, ma non il pių deilcato che va in scena ora.
- Che cosa state confabulando? - Oh, andiamo, conte Malcolm,
mi accompagni a prendere il caffč.
- Sta piangendo? - Io? No.
Vogliamo andare? O restare?
O ridere o piangere, oppure consolarci?
Posso lenire un po' la ferita?
Perché lo ha fatto?
Non le piace?
Per ingelosire il conte?
Non puō vederci.
Lei ha l'etā di mia moglie.
- Ma sono pių pericoiosa. - Per lei stessa forse.
Per me e per gli altri.
Ma li metto sempre in guardia:
sono malvagia, ma onesta.
Stia attento.
Perché sono cosė brutto? Cosė cattivo? Cosė stupido?
Dovrei sparire da questo mondo.
Sė, č cosė, č meglio.
Andarsene con calma e dignitā.
Oh, Signore!
Se nel mondo c'č il peccato, allora voglio peccare anch'io.
Che gli uccelli facciano un nido sui mio capo!
Prendi la mia miserabile virtų!
Non resisto pių!
Sono morto sui serio.
Oh, Henrik...
Anne.
Ti amo.
Io amo te.
Ti amo dai primo istante.
E io amo te dai primo istante.
Guarda, tesoro, ia notte d'estate sorride.
Non sapevo che fossi poeta.
Vedi, la notte d'estate ha tre sorrisi
e questo qui č il primo, fra mezzanotte e l'alba,
quando i giovani innamorati si aprono i cuori a vicenda.
Guarda laggių all'orizzonte. Vi č un sorriso cosė tenue e lieve
che bisogna ricercarlo con molta attenzione per poterlo notare.
I giovani innamorati, eh?
Stai diventando sentimentale, per caso?
Io non sono mai stata una giovane innamorata,
- chi lo sa perché. - Non ti avvilire.
I cosiddetti giovani innamorati sono rari su questa terra.
Si potrebbero contare sulle dita.
L'amore li ha sfiorati come un dono e una punizione.
- E noialtri? - Noialtri? Giā.
Che succede a noi?
Noi, mio tesoro, invochiamo l'amore, lo imploriamo, l'aneliamo,
cerchiamo d'imitarlo, pensiamo di possederlo, vi mentiamo su...
- Ma non ne abbiamo. - No, piccola mia.
L'amore degli amanti ci č negato. Non abbiamo questo dono.
- Né punizione? - Né punizione.
Cosa?
Sė-sė. Aspetta.
Ma che succede? Avanti, parli!
Santo cielo!
Sbrighiamoci, allora!
Anne! Anne!
Anne!
La sera d'estate č al suo secondo sorriso,
per gli incoscienti e gli sciocchi senza alcuna speranza.
Allora sorride per noi!
Ho sete. Vuoi un po' di birra?
Ho detto che sorride per noi, vero?
Esatto.
Sorride per noi.
Frid, mi sposerai?
- Un'ora fa mi hai detto che mi avresti... - Un'ora fa!
Tu mi sposerai!
Come sei forte, tesoro!
Tu mi sposerai, mi sposerai, mascaizone, mi sposi!
Piccola Charlotte,
in ogni caso non posso fidarmi di te.
No, qualcosa va fatto!
Malcolm!
Malcolm!
Non hai un minimo di pudore, mia cara Desirée.
Entrare a quest'ora dove dormo con mia moglie!
- Se si sveglia succede il finimondo. - Tanto tua moglie č giā sveglia.
Come sarebbe, sveglia?
Non c'č infatti. Ma dov'č?
Č meglio che ti sbrighi a trovarla.
Hai un tono di voce che non mi piace, cosa vuoi dire?
Charlotte č nel padiglione.
- Con chi? - Con l'avvocato Egerman.
Voltati e passami quei pantaioni.
Che cosa vuoi fare?
Ne voglio fare polpette di quei dannato avvocato dei miei stivali.
Mi ha irritato abbastanza con ie sue smorfie da tricheco e ie sue idiozie,
e questa volta le sconterā tutte insieme!
Povero caro, sei tanto geloso?
Io tollero che la mia amante mi tradisca,
ma se mi toccano la moglie divento una tigre!
Esci, Charlotte.
L'avvocato ed io vogliamo restare soli.
Ti ho detto di uscire, Charlotte.
Noi due giocheremo alla roulette.
- Roulette? - Esatto.
- Roulette russa. - Non capisco.
Dato che sarebbe spacciato in partenza se ia sfidassi a duello,
ho l'onore di proporgliene uno che ci dā uguali probabilitā.
Non capisco ancora.
C'č un solo coipo in questa pistola.
Lei chiude gli occhi,
gira il tamburo,
se la punta contro la tempia e spara.
Ognuno di noi ripeterā l'operazione 2 volte: 12 contro 2.
Sono ancora nel padiglione?
Non vogliono essere disturbati.
Ma che cosa combinano?
- Giocano ad un tipo di roulette. - Roulette?
Faccio ruotare l'arma.
Comincerā colui che la canna indicherā.
Un brindisi alle mogli fedeli.
Alla salute, conte Malcolm.
Un cognac squisito.
Sė, fu importato molti anni fa
da un caro amico della signora Armfeldt. Poveretto, morė poi.
In duello.
Questa volta č andata bene.
Le confesso, avvocato Egerman, che lei mi stupisce.
Non č coraggio, il mio!
Alla nostra!
Non č mica guasta, per caso?
Ho sentito che sua moglie č fuggita con suo figlio. Č vero?
Č vero.
Bevo alla gioventų, avvocato Egerman.
Era caricata a salve! Non vi č piaciuta?
Crede che un nobile rischi la vita per un imbrattacarte?
Sei disgustoso.
E voi ridicole, tu e Desirée. E tutte le altre, infedeli e in calore.
- Carl-Magnus Malcolm! - Cosa vuoi?
Voltati e guardami.
Beh?
- Ricordi la scommessa? - Quale scommessa?
- Quella a cena. - A cena?
Ah sė, č vero, la scommessa.
Ho avuto il mio daffare a tenere a freno l'avvocato.
- Ma ti lusingava, eh? - Carl-Magnus Malcolm...
Guardami ancora.
Non troverō mai pace, lo sai.
- Ammetti che ho vinto? - Sicuro. La vincitrice cosa chiede?
Chiudi gli occhi.
Quale compenso vuole?
Te.
- Č impossibile. - Giuralo.
E va bene, mi arrendo.
Giura che mi sarai fedeie per almeno...
Giuro che ti sarō fedele per almeno sette eternitā di piacere,
18 falsi sorrisi e 57 bisbigli amorosi senza costrutto.
Ti sarō fedele fintanto che la noia non ci separerā.
in altre parole, ti sarō fedele a modo mio.
Fa male?
Sė, fa molto male.
Vattene via.
Ricordi cosa dicesti? "Tu sei ia sola amica che io abbia ai mondo.
il solo essere umano al quale confiderei tutto."
Ah, che sospiro, mio caro! Ma in effetti sei da compatire,
veramente da compatire... Č una vera tragedia.
Non credo che esista nessuno al mondo che soffra quanto te.
Sei davvero spiritosa!
Hai fatto un brutto tonfo, caro Fredrik.
Sė, ho fatto un brutto tonfo.
Perō sul morbido.
Non lasciarmi.
Beh, non ti prometto niente, caro.
Tu sei una persona troppo comune e noiosa ed io una grande attrice.
Vorrei sdraiarmi, ho la testa in pezzi.
Che cosa fai?
Rinchiudo il tuo impossibile amore qui dentro, nella mia tasca.
Non iasciarmi, Desirée.
Ma sono qui.
Cosė va bene, cosė va molto meglio.
Sė, va meglio...
Me lo vuoi dire ora perché tuo figlio lo hai chiamato Fredrik?
Č un nome bello per un bambino.
Prometti di sposarmi allora?
Sė, te lo prometto, se mi lasci l'orecchio!
- Prima giuralo! - Te lo giuro! Ahi, ahi!
- Su quello che hai di pių caro! - Te lo giuro sulla mia virilitā!
Allora adesso siamo fidanzati!
Pregate per Frid, č finita la pace per lui.
Su, muoviti, pancione, devi strigliare i cavaiii.
Ah, non esiste vita pių bella di questa.
Adesso ia notte d'estate sorride per ia terza volta!
Eh, giā.
Sė, mio tesoro, sorride infatti.
Sorride finalmente a coloro che sono tristi e scoraggiati...
...agli insonni e alle anime perse...
...a coloro che hanno paura e che si sentono soli.
Ma gli stupidi potranno bere una tazza di caffč in cucina!