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Negli episodi precedenti...
Vostra prozia Victoria se n'è andata.
Ha lasciato qualcosa a tutti noi.
E questo è tutto tuo.
Eccolo...
il suo bisnonno.
- E' cinese.
- Questo non è un cinese.
E' un inglese che impersona un giapponese.
E' un attore.
Era la parte posteriore del cavallo di scena.
Credo proprio di poter dire
che era il migliore.
Monkey continua a dirmi che dovremmo
iniziare a calcare le scene anche noi.
Beh, ce l'ho nel sangue.
- E' il mio sangue.
- Il mio sangue.
Il mio sangue.
E' così strana.
Subsfactory & The Roots Team presentano:
Family Tree 1x03 - The Austerity Games
Traduzione e synch: MamaZep, Luce,
JoelBarish, marko988, Cla_G
Revisione: MiaWallace
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Beh, credo che a una festa per bambini
{\an8}I GIOCHI DELL'AUSTERITÀ
dovremmo affrontare i temi reali
con cui hanno a che fare al giorno d'oggi.
- Che tipo di temi, Monkey?
- Mah, tipo, le droghe.
I ragazzi hanno esperienze con le droghe
a un'età sempre più precoce.
Volevo solo avvisarvi che la roba
che si trova per strada...
di questi tempi è molto forte.
Non ci si sballa più con quell'approccio
carino, tranquillo.
Io consiglio i funghetti,
perché si può incrementare la dose.
- Beh, io non prendo nessuna droga.
- Certo che sì.
- No, non è vero. No.
- Lo nega, ma, fortunatamente,
io ho accesso alla verità.
Parleremmo un po' di questo e poi...
ho una sezione che si chiama "Chiedi a Monk".
Possono chiedermi tutto,
qualsiasi cosa vogliano.
Tipo, sapete, magari un ***...
vuole sapere se suo padre è gay...
non so.
- Perché dici così? Per questo tizio?
- No!
No, non per lei, ovviamente.
- Sembra gay, però.
- Per niente.
- Sono i capelli.
- E poi...
- sì, qualsiasi cosa.
- O, magari, "mia madre è frigida". Non so.
"Forse vuole altri bambini, ma ha scoperto
che non può", stronzate del genere.
- Non mi riferisco a lei.
- Ma ha quello sguardo.
E possiamo finire con una canzone...
no? Qualcosa...
qualcosa di allegro.
Una filastrocca.
# Nella vecchia segheria... #
Qualcosa del genere, sì.
Le abbiamo detto che...
- nostro figlio ha 5 anni?
- Sì, sì.
Non siamo sicuri
che il suo numero sia del tutto...
appropriato alla sua età.
Vogliamo apparire veri, sa...
oggigiorno i bimbi hanno bisogno
di avvertimenti.
- Mica tanto veri, però. Ha mosso le labbra.
- Scusi?
Mentre faceva la canzone.
- Non ho mosso le labbra. Non si sono mosse.
- Era sulla parola...
- era su "vecchia"...
- Va bene, va bene.
Almeno io ho le labbra!
- Hai detto erba? Non ha l'erba.
- Zitto.
Chi non ha le labbra, non ha le labbra.
Comunque, la sua scimmia è maleducata.
Sì? Non sono maleducato.
Vaffanculo, non sono maleducato.
Scusi.
Fatti fanculizzare...
figa frigida!
- Qual era il problema?
- Mi guardavano...
come se fossi una cosa disgustosa.
- Sì.
- Gli stavo facendo un piacere.
Oggi, i bimbi hanno bisogno di avvertimenti.
Bingo! Uno, due, tre Chadwick morti.
Credo che questo sia...
il lotto dei Chadwick.
Sì. Non ho mai visto queste lapidi.
Nonna e nonno.
Victoria, è tutta colpa tua
se stiamo facendo questo piccolo viaggio.
Cioè, ci saremo anche noi...
- un giorno.
- Lo so.
Verrò a trovarti...
e ti porterò dei fiori immersa nella nebbia.
Aspetta, perché dovrei morire prima io?
Perché non hai molto per cui vivere, credo.
Andiamo.
Sì, cioè, non mi ricordo molto
dei miei nonni...
Lydia e William.
Cioè, eravamo molto piccoli.
- Sì.
- E che modo di andarsene...
in mongolfiera.
E' doppiamente tragico, no?
{\an8}COPPIA ALLA RICERCA DEL BRIVIDO
MUORE IN ASSURDO INCIDENTE IN MONGOLFIERA
Dovrebbe metterti le ali.
Poi non abbiamo mai avuto il permesso di
avere i palloncini alle feste di compleanno.
- Sai?
- Se un palloncino scoppiava...
- Ecco perché!
- Sì.
- Cioè, letteralmente...
- Ora è...
- non ho mai associato le due cose.
- Già.
Mi ricordo il loro funerale.
E' stata una...
una festa, davvero, più che...
qualsiasi altra cosa.
- Abbiamo cantato.
- E' vero, abbiamo cantato qualcosa.
- Erano i Bee Gees?
- O i... i Beatles.
- No?
- Cos'era?
Non mi ricordo.
Pensavo che fosse "Staying Alive",
ma non può essere.
- "Staying Alive", dei Bee Gees.
- Era quella?
- Sì.
- Mi ricorda qualcosa.
Che gran figata.
Figo.
Il vincitore della medaglia
di bronzo, il signor...
Perché ho detto bronzo?
Se te lo inventi, datti un oro.
Tommy, di recente hai notato dei cambiamenti
nel mio comportamento?
No, no, sembra piuttosto compos mentis.
E' uno dei sintomi.
Di cosa?
Il morbo della mucca pazza.
- Crede di avere il morbo della mucca pazza?
- Non ne sono sicuro.
Ho un paio di altri sintomi, ma...
Ho trovato questa...
nella cassapanca.
- Oddio, non ne vedevo da un sacco di tempo.
- Guardi un po'.
- Credo sia originale.
- E' bellissima, è delle Olimpiadi del 1948.
E' vero, lo dice lì.
Oh, sì, li chiamavano
i Giochi dell'Austerità.
Già, quasi non avevano fondi.
E il primo manifesto? Solo tre cerchi.
- Invece di 5. Già.
- Cavolo, un sacco di meno.
Da qualche parte ho qualcosa
di quell'occasione...
- ecco!
- Sì, ho trovato foto e robe così...
- ma non so...
- Guarda.
Dai un'occhiata qui, Tommy.
Scarpa... senza tacchetti.
Pensarono di dover abbandonare
il giavellotto.
- Ecco l'alternativa. Freccette.
- Freccette.
E per il lancio del disco... piatti.
- Davvero? Ma pensa.
- Sì.
Sa, ho trovato anche un vecchio disco,
ma mi manca l'app giusta.
Ah, sì, beh, ho un grammofono a casa,
- lo sento e ti faccio sapere.
- Grazie.
Ehi, pensa che ci sia modo di sapere
se chi l'ha indossata era un mio parente?
A parte il test del DNA, c'è un modo veloce.
- Ma... mi annusa.
- Ciao, papà!
- Tutto okay?
- Ciao, tesoro.
Mia figlia Lucy. Che bello vederti,
dammi un bacione!
- Conosci Tommy?
- Sì.
- Sì, penso che ci siamo conosciuti, credo...
- Vive di sopra.
- Che piacere.
- Ho passato molti pomeriggi...
- a gustare le tue torte deliziose.
- Oh, bene.
Beh, dovresti provare anche questa,
papà non può mangiarla tutta.
- Sì...
- Gnam gnam!
- E' buona, è morbida, molto morbida.
- Ci credo.
Come va l'organizzazione del matrimonio?
Beh, in realtà non sta andando.
- Oh, merda, ho toccato un brutto tasto?
- No, no, va bene, mi è passata, cioè...
non... non mi è passata, sai, ma sto bene.
- Già.
- Ci siamo lasciati 2 settimane fa.
- E' dura, vero? E' dura.
- Sì...
Già, anch'io sono uscito ora da una cosa...
- Oh, sei single, allora?
- Sì, è stato... strano.
E' difficile uscirne, perché... beh è dura,
perché prima siete molto uniti, no?
- Sì, vero.
- E poi...
poi desideri che non fosse mai nato.
- E' dura!
- Davvero, non... non...
siete rimasti amici, allora?
- No, non siamo rimasti amici, Lucy.
- No? No? Oddio...
Già, sì, mi sto proprio godendo
la vita da uomo single.
Ovviamente...
nel periodo successivo
all'allontanamento di Sarah...
c'è stato un gran vuoto.
Ma, cioè, ho capito
che non tutti i vuoti sono dannosi.
Ho letto un libro, tipo...
tipo "Le Meraviglie del Sistema Solare",
e c'è un capitolo...
sui buchi neri.
E, in sostanza, sono dei vuoti.
Ma si espandono...
assorbono vari corpi celesti...
e detriti, nella vasta oscurità...
dalla quale nemmeno
la luce del Sole può fuggire.
E poi implodono su se stessi.
Oggi è un gran giorno.
Sono riuscito a trovare il testamento
di Victoria online,
il che è un po' inquietante.
Ma vuol dire che ho scoperto
che ha lasciato l'appartamento...
a una sua vecchia amica
di nome Mildred Budgens.
Allora la incontrerò...
e spero di scoprire di più
su William e Victoria...
e di convincerla a fare cambio di eredità.
E così, ora...
viene anche Pete.
E così...
dovremmo essere impazienti di entrare.
Tommy!
Okay, lascia stare.
A qualcuno è caduto un accendino.
- Non fumi.
- No, ma mi piace il fuoco.
- E funziona!
- Oh, ma bene.
- Ecco, questa è per te.
- Ah, grazie.
- Vuoi un bicchiere o preferisci...
- No, se lei beve dalla bottiglia...
dritto nel gargarozzo, mi piace il suo stile!
Con lo Sputo del Vecchio Bombardiere
ci vuole viziare, Mildred.
- Cin.
- Cin.
- Ha un gran gusto per la birra.
- Grazie.
E devo dire che ne ha anche per l'arte.
Non so molto di arte, ma so cosa mi piace.
E mi piacciono le foto, e le modelle, e...
i poster. Tutto quanto.
Già, arte nuda fino alla carne,
mi piace, piace anche a me.
Beh, era a gusto di Victoria,
magari è di famiglia.
Sfacciato.
Beh, fummo entrambe sfollate
nello stesso collegio,
proprio in culo ai lupi.
- Eravamo nelle peste, e ci piaceva.
- Nella seconda guerra mondiale?
- Sì, sii buono, per l'amor di Dio.
- Sì, già.
Comunque, lei era davvero piena d'energia.
Ogni cosa facessimo era fisica.
E un giorno, in estate, mi portò a casa sua.
- Conobbi la famiglia.
- Sì? Com'erano?
Beh... variegati.
- Già.
- Era molto unita al fratello maggiore.
William.
- E si somigliavano molto.
- Scusi, ha detto fratello maggiore?
Aveva un solo fratello.
No, William e Brian. Aveva due fratelli.
Brian? Aveva anche un fratello di nome Brian?
Victoria aveva due fratelli.
Oddio, non lo sapevo.
Uno buono a nulla e l'altro buono con tutti.
- Cioè William.
- Sa, nel baule di Victoria ho trovato...
una canottiera, e sembra tipo...
che fosse della squadra inglese
dei Giochi del '48.
- Deve essere di William, tuo nonno.
- Allora... ha fatto davvero le Olimpiadi?
- Era nella squadra britannica?
- Oh, sì.
Beh... era un pugile.
Ho una sua foto.
Una foto di lui che fa il pugile.
- Deve essere lui. Oddio.
- Sì, è tuo nonno.
- Spiace che abbia saltato una generazione.
- E' impressionante.
Decisamente.
- Lo chiamavano il "Terrore di Tufton".
- Giusto.
Dal paesino in cui erano cresciuti,
nel Derbyshire.
Ma Victoria, lei sì che era un'atleta.
Aveva una tecnica speciale...
di getto del peso.
Aveva inventato un lancio speciale.
Lo chiamavano la "gittata Chadwick".
E accidenti, come lo "gittava"!
Era di gran lunga la migliore,
ma nessun altro riusciva a farlo...
- e l'hanno dichiarato irregolare.
- No.
- E dopo siete rimaste amiche per molti anni?
- Oh, sì.
Di sicuro, amiche, vero?
- Tutti gli anni andavamo in giro.
- C'è un mucchio di foto con lei.
Siamo andate insieme in vacanza,
insieme in giro per il mondo...
- Bello!
- Siamo andate nell'est...
- Di sicuro li picchiavate con un bastone!
- Andavamo a fare snorkeling all'estero...
- Due sventole come voi!
- Victoria riceveva attenzioni da chiunque.
Scommetto che ve la siete spassata,
con i ragazzi.
- Uno in ogni porto.
- Lei era sempre...
- Due pupe come voi!
- piena di attenzioni.
Così, siamo andate a convivere.
- Un altro periodo felice.
- Siete... siete andate a convivere?
- Sì.
- E mai una relazione stabile con un ragazzo?
- E a che serve? Due ragazze...
- Anzi, ce ne sono troppi, per decidersi.
Perché non provarli un po' tutti?
- Vuoi un'altra birra?
- Questa mi basta.
- Ma...
- Sta' zitto.
- Che... cosa?
- Cosa?
Mildred, mi chiedevo se avessi idea...
del perché Victoria l'abbia lasciato a me,
quel baule pieno di roba.
Ti ricordi... no, probabilmente no...
di quando tu e tua sorella
venivate qui a farle visita, da piccoli?
Non proprio...
Ti aveva davvero preso in simpatia, pensava
che fossi un ragazzino molto intelligente.
Ti interessavi a tutto.
Perciò, sei sempre stato nei suoi pensieri.
E poco prima di morire...
Vic ha detto...
che sperava che fossi tu a portarla avanti.
Portare avanti cosa?
Non lo so.
Lo scoprirò.
Qui ho alcune cose
che Vic avrebbe voluto farti avere, credo.
- Altra roba.
- Le ho tenute per tutti questi anni.
Per prima cosa...
- i guanti da boxe di tuo nonno.
- Oddio.
- Sono fantastici.
- Ma guardali!
- Che fichi!
- Hanno partecipato ai Giochi di Londra!
Questo...
è il sospensorio di tuo nonno.
- Di sicuro, lei avrebbe voluto dartelo.
- Appoggialo sul guanto. Ecco, così.
Questo è il premio definitivo.
Il peso di Victoria.
Io non riesco nemmeno a sollevare
quest'affare, ma lei lo "gittava"!
Non si preoccupi, ci penso io.
Vieni qui, bel...
- Tutto bene, Pete?
- Oh, merda.
Ecco quel che vien fuori,
quando due fratelli procreano.
Incredibili, le cose che si tengono da parte.
Già.
Questo ti piacerà.
Tieni.
- Lui è tuo nonno.
- Wow!
Oddio! Okay, è la sua tessera
di membro della palestra?
- La "Palestra Jack Perry"?
- Sì.
Allora era davvero un bravo pugile?
- Non so, davvero.
- Lo chiamavano il "Terrore di Tufton".
- Sì, sì, direi di sì.
- Sì.
- Ti ricordi che fosse molto forte?
- Da piccolo, ti picchiava?
No, non amava particolarmente
il contatto fisico.
Era piuttosto distaccato, sai?
E Brian?
Cristo.
- Sai chi è Brian?
- Sì, sì.
- Ecco, sarebbe stato utile.
- Senti...
l'ho visto solo al funerale di mio padre.
- Giusto.
- Si è presentato all'ultimo minuto,
ha appuntato un garofano, o qualcosa
del genere, sulla giacca di mio padre...
e se l'è svignata. Non l'ho mai più rivisto.
- Sai cosa gli è successo dopo?
- No.
Non ci ho mai pensato molto.
Davvero? E' tuo zio.
Beh, senti. Devi capire una cosa.
Nel nostro clan...
la famiglia è quella cosa che scompare,
quando non la stai guardando.
Non... non è un modo di dire.
Non credo sia un modo di dire.
- No.
- Beh, ora lo è.
Okay, bene, è stato molto istruttivo.
- Che belli.
- Vuoi tenere qualcosa?
Sì, fammi vedere quei guantoni.
- Sì, ti dirò che...
- E' un bel cimelio.
- Già.
- E' un oggetto notevole, vero? Guardalo.
Pensa al sudore e allo sforzo
che hanno vissuto.
Sì.
Mi piace. Sento il suo dolore.
Tutta la questione della mano.
Mi chiedevo se magari potessimo andarcene
da qualche parte insieme...
Monkey, non credo che sia il momento giusto.
Ti porterei nella Francia del sud.
- Monkey, ti prego! Mi dispiace tantissimo.
- No.
Mi piacerebbe poter dire che è la prima volta
che lo vedo scoparsi un guanto.
- Vengo!
- Oddio, mi dispiace tantissimo.
Non è che ora ti fumi una sigaretta, vero?
- Eccoci qua. Grazie. Sì.
- Bello rivederti, Tommy. Bea, Monk.
Dild, don...
attenzione, per cortesia.
Diglielo.
Io e Monkey siamo stati...
ingaggiati.
- Per fare cosa?
- Facciamo una gag divertente...
- di 20 minuti...
- A un ricevimento di matrimonio.
- Uno spettacolo?
- Sì, lo faremo.
- Che c'è, perché ridi?
- Perché ridi?
Che c'è, cos'hai da dire proprio tu?
- Credo sia fantastico.
- Sì, vogliamo sostenerti.
Userai il tuo nome e cognome?
- Sì, certo.
- Problemi?
No, no, no. Tieni alto il nostro nome.
- Vi faccio sapere come va.
- Sì, sì. Okay.
- Oddio...
- Sì, okay... perfetto.
- Andrà alla grande!
- Vedremo.
Ci vediamo.
Oh, Cristo!
Uno...
Ancora...
Dai... dai... andiamo...
Tienile su!
Sì... ora ci siamo.
Salve... salve...
- TJ?
- Tom?
- Sì.
- Ehi, benvenuto, Tom...
- Grazie.
- nella mia palestra.
- Sono istruttore qui da una decina d'anni.
- Oh, caspita!
Curiosità sulla palestra?
Lo vedi quello? E' Briggid.
Briggid... col fuoco dentro.
... in fiamme!
L'hai capita?
Poi c'è Eddie... quello lì.
"Eddie... il carnefice".
- L'hai capita?
- Il "carnefice"? Perché ha ucciso qualcuno?
- Sì, amico. Ha ammazzato un sacco di gente.
- Oh, fantastico.
E poi quello lì è Jack Perry.
- Ho visto che il posto si chiama così.
- Sì, la palestra. L'ho chiamata come lui.
E la particolarità di Jack Perry...
è che ha un braccio.
- Aveva solo un braccio?
- Sì.
Se lo dici tu!
Vuoi saperne di più
di qualche pugile che è passato di qui?
- Va benissimo.
- Okay, amico. Andiamo.
Andiamo di là, sì?
Ecco i signori che dicevo.
Lui è...
Barry Booker.
Poi, lui è Jimmy Pickwick,
e quello lì è Terry Cross.
- Salve, gente.
- Lui è Tom.
Grazie, TJ. Grazie tante.
Piacere di conoscerla. Grazie.
- Ehi, come va?
- Buongiorno.
Sapete... meglio che eviti.
Sono venuto perché credo che mio nonno
si sia allenato qui.
Era un pugile...
si chiamava William Chadwick.
- Sì, sì, sì, sì.
- Lo conoscete?
- Sì, Billy Chadwick...
- Certo, chi lo sa?
- Sì, come lo chiamavate...?
- Il "Terrore di Tufton".
- Esatto.
- Sì, spesso si allenava con mio zio Jack.
Non ci credo!
- Sì, sì...
- Si allenava con lui prima delle Olimpiadi.
Giusto, prima dei Giochi di Londra del '48?
Esatto. Sì, sì, sì.
- Ricorda qualcosa di quel periodo?
- Beh...
Era appena finita la guerra,
non c'erano soldi...
- Sì.
- non si sapeva quante risorse ci fossero.
Non sapevamo che genere di discipline
ci sarebbero state.
C'erano allenamenti di ogni sorta.
Ricordo la corsa dell'uovo sul cucchiaio,
perché le uova erano razionate.
- Poi, la corsa coi sacchi.
- La corsa coi sacchi?
- Sì.
- E il tiro alla fune.
- Wow, era diverso, eh?
- Sì.
Sapete se, per caso, William abbia vinto
una medaglia, alle Olimpiadi?
- Oh, no...
- No?
No, no, è...
è stato sconfitto al primo incontro.
E' salito e... bum.
- Oh, no.
- Infatti. Che delusione.
- Che delusione...
- Ehi, scusate...
scusate il ritardo. Un porcellino d'India
è scappato dalla gabbia...
è finito nella vasca con le palline
e ha morso un bambino.
Brutta storia, il bambino
ha dovuto fare l'antitetanica,
e io ho dovuto sopprimere l'animale.
- Lui è Pete.
- Tutto bene?
- Tutto bene, gente? Come va?
- Ciao, Pete.
Ehi, bello!
Fantastico, amico!
Va bene, siamo professionali.
Le vibrazioni sono positive? Come ti va?
Bel cappello, siamo fratelli di cappello.
- Non fare il rasta, ti prego.
- Fratelli di madri diverse.
Comunque, senti... mi chiedevo,
sono più un tipo da arti marziali...
ad esempio, ho fatto un po' di muay thai,
Jiu jitsu brasiliano, ho la schiena ko.
Ma, già che siamo qui...
perché non adeguarmi e fare
un po' di pugilato alla vecchia maniera?
Regole alla Kingsberry.
- Queensberry.
- Hanno capito.
Per caso, c'è qualcuno
con cui saltellare un po', ma non...
non dei giganti...
tatuati, ma ragazzi non troppo alti...
con cui posso divertirmi un po'?
- Non hai paura?
- Sì, no...
- Non hai paura?
- No, non ho paura.
- Seguimi.
- Esatto, sono un impavido!
Facciamolo.
- Merda.
- Ora!
Qualcuno qui sta per baciare il caschetto
a qualcun altro. Nella boxe funziona così.
- Vado con lui. Sì!
- Chi era?
Si chiama Pete Stupples,
potete trovarlo allo zoo.
- O "nello zoo"?
- Ottima domanda.
Devo dirti una cosa, comunque.
Quando iniziarono le Olimpiadi,
la cosa più bella...
era ascoltarle per radio.
- Sembrava di essere lì!
- Ma certo!
Facciamo questa cosa!
Facciamolo!
Questa corda... di solito è più tesa.
Qualcuno potrebbe farsi male.
Comunque nessun problema.
- Cosa... Aspetta...!
- Piano con...
Ne ha preso uno.
Sta andando bene.
Okay, d'accordo.
Se dobbiamo fare sul serio, va...
va bene. Eccomi qua.
- L'ha ucciso.
- Ed è al tappeto.
- Poveretto.
- Complimenti.
Ehi, tu...
Tutto bene, Pete?
No.
Non ti fermare, Pete.
Lo... lo sfinirai.
Cosa?
Mamma? Mamma?
Ehi, mamma, papà?
Come butta?
Non sta buttando per niente bene
in questo momento, Sunil.
Adoro questa parte.
Perché ridere?
- Perché fa ridere?
- Sì.
Lei sta mettendo la marmellata...
su un papadum.
Perché ridere?
E' uno scontro tra culture...
- una specie.
- Pensi che non abbiamo
mai sentito la scusa...
"La mucca mi ha mangiato i compiti"?
Grazie.
Non puoi dare la colpa
a un animale sacro, Sunil.
Comportati da uomo e ammetti
che a scuola hai combinato un casino
con la tua professoressa.
E' Tom.
- Ciao, Tommy. Come va?
- Ehi.
Ha sentito cibo.
Fame?
- Vedo tua faccia.
- No.
- Ho appena...
- Luba. Fame, fame.
- Mangia.
- Sono già pieno di bastoncini di pesce.
Stasera sei di nuovo da solo, vero?
- Cosa?
- Sei di nuovo da solo.
Non ti vedi con nessuno, vero?
Io... io mi vedo...
Non mi vedo con nessuno,
cioè, non seriamente.
Non vuoi uscire? Uscire
con una ragazza, mostrarle la città?
Mi piacerebbe. Ma là fuori è complicato.
Non come quando eri...
Ora le donne fanno paura.
Non sono diverse da quando ero giovane io.
Oh, sì che lo sono. Coi loro...
capelli e i loro...
pensieri e...
E' ora che ti sistemi.
Trova una brava ragazza...
e sistemati.
Farò quello che posso, okay?
Ma ascolta, nel frattempo...
ho delle nuove informazioni
incredibili sulla ricerca.
Sai, è bello avere un hobby,
- Tommy.
- Va bene, puoi...
- guardarlo.
- Bello.
- Che c'è adesso?
- Scarabocchi.
- Sì, scarabocchi.
- Cos'è?
E' il certificato di nascita...
del signor Charles Chadwick,
il mio bis bis nonno.
- Tuo bisnonno.
- Il bisnonno.
Siamo andati sulla sua tomba.
Posso mostrarlo un attimo a papà?
Puoi guardare gli scarabocchi tra un secondo.
E' venuto fuori...
che non è nato in Inghilterra.
Guarda un po' dov'è nato.
Greensboro, Maryland?
- E' americano!
- Stati Uniti?
Siamo americani.
Sono uno yankee?
Hai una ragione in più per odiare i francesi.
Bravi.
Bravi.
Bravi.
Bea Chadwick e...
Monk!
Salve!
Grazie.
Grazie mille.
Salve a tutti.
Grazie mille di averci invitato.
Che bel matrimonio.
Vi voglio presentare
il mio più vecchio amico.
Ed è una scimmia parlante.
Monkey?
Eccolo qua.
E sa parlare.
Saluta.
- Salve.
- Eccoci qui.
Allora.
Siete proprio belli.
Sì. Che sono quei soldi
che ha appiccicati al vestito?
- E' insolito.
- Sì.
Mio Dio, sembra una spogliarellista.
- Quelli sono la metà delle finanze greche.
- Grazie.
Allora, facciamo due chiacchiere.
- Siamo a un matrimonio greco.
- Sì!
Ed è bello vedervi qui...
nonostante il tracollo economico.
Ho sentito che il tasso di suicidi...
in Grecia, in questo periodo,
è arrivato alle stelle.
Ma voi vi divertirete moltissimo...
spero...
stasera. Ed è bello
vedere il monaco lì in fondo.
Non che siamo fan della religione.
- No, non tanto.
- No. Penso che la religione sia responsabile
di molte delle atrocità di questo mondo.
Ma questa mi sembra...
abbastanza innocuo.
Questo lo dici tu,
ma tutti gli antichi dogmi religiosi
hanno i loro effetti.
Per non parlare
della circoncisione femminile.
Sì, che è terribile. Dunque...
Dunque, sì, cambiamo discorso.
E...
cavolo, mi sento un po' strana.
- Ti senti bene?
- Mi sento...
un po' strana. Grazie mille.
La sposa e lo sposo. Grazie e arrivederci.
Direi che è andata bene.
Beh, cioè...
- non bene.
- Per niente bene.
Ma certo che per essere
la prima esibizione...
O una qualsiasi esibizione.
E' stato un fallimento totale e completo.
Penso che... no, non sono d'accordo. Cioè...
guardare tutti quei volti,
quelle facce felici...
Non erano facce felici.
Dio, sta negando l'evidenza.
Mi sentivo... no, ma erano felici
come famiglia.
Così pareva.
- Cosa intendi?
- Beh...
è che essere in una stanza con una...
famiglia così numerosa mi ha fatto capire...
che forse Tom sta facendo bene
a fare ricerche sulla famiglia, non so.
Beh, cosa pensi...
che otterrà?
Beh, forse sentiremo una specie di...
legame, non so.
Non so. E' solo che mi ha colpito.
Ho bisogno di bere.
Sì, andiamo a berci qualcosa.
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