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Mondo senza guerre e senza violenza
Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
Pace, forza e allegria
La prima marcia mondiale per la pace e la nonviolenza
Amici, la prima Marcia Mondiale è stata possibile.
ci siamo resi conto che era necessario realizzare un’azione a carattere mondiale,
che cercasse di trasmettere la necessità e il sentimento
della maggioranza degli abitanti del pianeta.
Il percorso della Marcia si basa su iniziative.
In realtà abbiamo cominciato a metterci in contatto con amici umanisti
e di altre organizzazioni di vari paesi
e attraverso la sintonia che si è prodotta davanti all’idea di mettere in moto questa azione
si è andato disegnando un percorso, che all’inizio comprendeva pochi paesi.
Poi si è ampliato ed è diventato chiaro che per avere davvero un carattere universale
doveva toccare tutti i continenti.
Pace, pace, pace
Pace per il mondo
Speranza, fede e carità, queste sono le parole magiche
Apri il tuo cuore
E lascia che la pace inizi
Pace, pace, pace, pace
Alcune altre “paci”
Pace nella mente
Un pezzo di torta
Un pezzo di pizza
Un pezzo di dolce
Un pezzo di me
Un pezzo di te
Uno più uno fa due
Costruiamo insieme un mondo nuovo
Mettila come vuoi,
serviti pure, perderà il luccichio,
Quello che entra, esce
Dall’altra parte, non c’è dubbio,
Quello che non sai non ti danneggerà,
non è così, ma è quello che ti hanno detto
Construisci con mattoni e avrai una casa di mattoni,
Costruisci con la paura e avrai quello che c’è adesso.
Vogliamo una nuova soluzione
Vogliamo la pace sulla terra
Vogliamo una nuova direzione
Vogliamo la pace sulla terra.
Vogliamo una nuova soluzione
Vogliamo la pace sulla terra
Vogliamo una nuova direzione
Vogliamo la pace sulla terra.
Vogliamo vivere in un mondo dove nessuno abbia fame,
dove si parli prima di sparare.
Vogliamo gli stessi diritti per le donne e i gay,
per gli atei e i credenti.
Che sappiano che sai,
Che sappiano che senti,
Che sappiano che sei vivo
Che sappiano di te
Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
L’esperienza a Smirne è stata molto sorprendente
e importante per tutti noi
perché la proposta della Marcia
ha prodotto una sorta di agglutinazione
di gruppi che avevano difficoltà a unirsi,
pur avendo molti punti in comune.
Gruppi di diritti umani, gruppi di sinistra,
gruppi di curdi che cercavano la pace
e il riconoscimento sociale…
C’erano molte organizzazioni, 40 o 50
ed era la prima volta che si univano per fare qualcosa insieme.
C’è stata una manifestazione nel centro di Smirne,
con un’enorme presenza della polizia,
ma per fortuna nessun incidente.
E’ stata del tutto pacifica e sia i partecipanti che gli organizzatori
hanno permesso alla gente di esprimersi.
ma vedi lo stesso sguardo, lo stesso desiderio di trasformare il mondo,
le stesse aspirazioni
e tutto quello che sembra così importante,
se il tipo prega un dio o un altro, se mangia un certo cibo o un altro,
se è vestito in un modo o in un altro,
, tutto questo perde importanza.
Per me personalmente
tutto questo ha cambiato la mia visione del mondo,
perché è come se non potessi più sentirti solo.
Dall’Amazzonia ci arriva il sussurro
che nutre il figlio
che vive a Chalbi.
E in Namibia
si ascolta il rombo irrequieto
e sonnolento
del Nevado del Ruiz
Mentre oggi la Pampa circonda Berlino
e il Colosseo si sveglia a New York
che possa comunicare e aprire le porte alla riconciliazione
e cominciare una nuova storia di coesistenza pacifica
tra Palestinesi ed Ebrei.
Abbiamo visto una piccola scuola
ed è un'esperienza che ci ha commosso
dove bambini israeliani e palestinesi vivono insieme
"e studiano insieme, scoprendo che ""shalom"" e ""salaam"""
ossia pace nelle due lingue, è possibile.
Siamo sicuri che un giorno festeggeremo
l'eliminazione della frontiera dietro di noi.
Quando abbiamo pianificato la Marcia Mondiale,
eravamo decisi a passare nei luoghi simbolici
dove nel corso della storia ci sono stati conflitti.
La guerra di Corea ha segnato
un'intera fase dei rapporti tra Est e Ovest
Il fatto che la Marcia Mondiale sia stata autorizzata a entrare nella zona libera,
la zona demilitarizzata, ha avuto un valore simbolico
che inoltre è stato colto rapidamente
dai mass-media.
Abbiamo lanciato un segnale, dicendo che poco dopo
saremmo stati al Muro di Berlino
e che speravamo che questo confine, oggi invalicabile,
sarebbe scomparso, proprio com'era caduto il Muro di Berlino.
Che in un paese come l'Argentina, con una superficie di 2.780.000 chilometri quadrati,
negli ultimi vent'anni i treni non abbiano funzionato
mi sembra davvero assurdo
e controproducente per l'intera società.
Quando ho saputo della proposta di un treno che arrivasse a Punta de Vacas,
portando gli Argentini che partecipavano alla Marcia Mondiale,
ho provato una felicità condivisa, credo, da molta gente.
In effetti, quando ho visto le immagini della gente che festeggiava lungo i binari
e chiedeva il ritorno dei treni in Argentina,
mi sono reso conto di quanto questo fosse importante per l'intero sistema,
non solo economico, ma anche sociale.
Oltre 10.000 famiglie sono finite per strada
quando, più di 16 anni fa, le ferrovie argentine
sono state privatizzate da Menem
con il sostegno della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.
Una marcia s’aggira per il mondo.
con la chiara intenzione di creare coscienza
sulla pericolosa situazione mondiale che attraversiamo,
segnata dall'elevata probabilità di conflitto nucleare,
dalla corsa agli armamenti
e dalla violenta occupazione militare di territori.
Questa proposta di mobilitazione sociale
riceve impulso dal Movimento Umanista e dai suoi organismi.
È urgente creare coscienza per la Pace ed il disarmo.
Ma è anche necessario risvegliare la coscienza della Non Violenza Attiva
che ci permetta di respingere non solo la violenza fisica,
ma anche ogni forma di violenza economica, razziale, psicologica, religiosa e di genere.
Naturalmente, aspiriamo al fatto che questa nuova sensibilità
possa diffondersi e ispirare le strutture sociali,
aprendo la strada alla futura Nazione Umana Universale.
L'episodio che mi ha più toccato
è stato un incontro a sorpresa con un ex leader dell'M19,
un gruppo di guerriglieri colombiani
che nel 1984 a Bogotà ha tenuto in ostaggio
mio padre per due mesi.
ma così abbiamo potuto parlare.
Gli ho domandato cosa provava
a trovarsi davanti la figlia dell'uomo che il suo gruppo aveva preso in ostaggio.
Penso che è incredibile…
è dir poco, incontrarla qui, in pace.
Dunque sento il dovere di chiederle perdono
in inglese?
di essere perdonato da lei
giacché quello fu un periodo molto complicato della vita del nostro paese…
In Colombia non abbiamo ancora risolto tutta la situazione,
però abbiamo capito che la pace è la strada
per risolvere i problemi.
Questa è la cosa più importante per me.
Grazie mille.
Questo mi ha commosso profondamente perché lui si è scusato
e qualcosa si è davvero liberato dentro di me,
non solo per me, ma anche per la mia famiglia
e per tanta, tanta gente
perché dopo questa riconciliazione ho ricevuto centinaia di messaggi
Bene, abbiamo lanciato un segnale importante a livello mondiale.
Unire la pace e la nonviolenza e avanzare
così che la nonviolenza metta radici nel cuore degli esseri umani.
Perché a volte abbiamo difficoltà a cambiare il mondo, a fare qualcosa
perché non siamo capaci di immaginarlo.
Puoi fare qualsiasi cosa tu riesca a immaginare,
ma se non riesci a immaginarlo, non potrai farlo.
Credo che il mondo stia cambiando le immagini del futuro
e sento che la Marcia Mondiale ha messo
immagini molto reali e concrete nella testa della gente.
La Nazione Umana Universale.
In questo momento ognuno di noi
è un ambasciatore di questa grande nazione planetaria.
Con la Marcia abbiamo la grande occasione di cominciarla.
La Marcia è finita, ma il processo di umanizzazione è solo all'inizio.
La Marcia in sé è finita,
ma ora è il momento di mettere in moto azioni per renderla reale.
Non lo vedremo l'anno prossimo, ma in qualche anno…