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C’è un fenomeno che potremmo chiamare trasformista, se in realtà il trasformismo non avesse in
realtà delle origini … nasce nel 1882, quando la sinistra di De Pretis si allena
con la destra di Marco Minghetti, per avere un governo stabile e governare il Paese.
Quello che succede oggi, con questi che passano da un partito all’altro, creano nuovi partiti
fittizi, etc., non è trasformismo in senso classico del termine, è semplicemente opportunismo,
essendosi creato un vuoto politico con il governo tecnico, tutti cercano di inserirsi
e di riprendere e di riposizionarsi per poter poi arrivare in Parlamento e continuare a
fare le solite cose, si tratta poi della solita gente, cambiano partito, ne creano, etc.,
ma è come se tu mescolassi dei bussolotti e poi quello che viene fuori è la solita
poltiglia che conosciamo da trenta anni. Si ripresentano con casacche cambiate, ma
sono gli stessi, gli stessi che sono responsabili della situazione in cui è arrivata l’Italia
oggi, e ripeto non solo negli ultimi venti anni di Berlusconi, ma anche negli ultimi
trenta anni, per cui la responsabilità pro quota è di tutti quelli che hanno avuto posizioni
di potere in questi trenta anni insomma. I programmi, diceva Max Weber, hanno un valore
semplicemente folkloristico, sono parole, insomma, sono… promesse, poi la Storia dimostra
che nessuno rispetta mai i propri programmi, sono come dei piazzisti che vengono a elemosinare
il tuo voto, facendoti una serie di promesse e poi una volta che hanno ottenuto quello
che volevano fanno quello che vogliono. Sono oligarchie, minoranze organizzate che
formano una oligarchia dominante che si auto perpetua! Ed è per quello che non cambia
mai niente in questo Paese, l’unica vera classe rimasta su piazza è oggi la classe
politica. Io ho scritto un libro in questo senso, si
chiama “Sudditi, Manifesto contro la Democrazia” in cui credo di avere dimostrato abbastanza
bene l’uno vale l’altro e tutti insieme ripeto sono, è una classe che si autotutela
i propri interessi innanzitutto! Il trasformismo ha una origine che potrebbe
essere anche nobile, questo è puramente opportunismo, cioè io so che non verrò più eletto nel
PDL poniamo e vado nel partito di Monti, io so che non ho posto nel Partito di Bersani
e vado in un altro partito. Ma per mantenere la mia posizione di privilegio.
Io vorrei dire qualche cosa su questa trasmissione di Santoro con Berlusconi, dove purtroppo
Berlusconi è uscito come un gigante perché Santoro è un confusionario che non c’entra
mai il punto e Travaglio invece di fare il giornalista ha fatto a sua volta l’uomo
di spettacolo ed è venuto fuori una sorta di show in cui Berlusconi va a nozze dicendo
delle palle sesquipedali ma non è stato contrastato efficacemente, è stato proprio un boomerang,
un autogol, del resto è noto che Berlusconi è sempre stato favorito dai suoi avversari.
No, questo non c’entra con il trasformismo, ma con la nostra cretineria e con la cretineria
della cosiddetta opposizione e forse con quella degli italiani che dopo anni e anni di televisione
sono ridotti a un livello sotto culturale impressionante.
Qualche cosa in questo senso cambia, per esempio l’esempio siciliano, dove il 54% non è
andato a votare e il 18% ha votato 5 Stelle, se questa cosa si ripetesse a livello nazionale,
vuole dire che due cittadini su tre non credono più a questo sistema, al sistema della democrazia
dei partiti. I partiti in realtà sono delle lobby, sono delle associazioni molto simili
alla mafia, gli manca l’omicidio e non sempre, ed è la partitocrazia, contro cui i radicali
combattevano in anni lontani e anche io nel mio piccolo, per lo meno dagli anni 80.
Adesso che c’è una crisi economica, la gente si rende conto che il voto è semplicemente
un andare a legittimare il ceto politico di sempre, dargli la autorizzazione a comandarci
per altri 5 anni, non a governarci, ma a comandarci per altri 5 anni, per cui io spero per le
prossime elezioni che ci sia una astensione altrettanto forte o forse più forte, e un
successo di 5 Stelle, perché è vero che Grillo ha un suo programma, etc., ma è innanzitutto
un movimento antipartiti. La democrazia così come si è venuta sviluppando
in Italia e non solo, la democrazia rappresentativa, non è la democrazia, è una sua parodia,
è una truffa, tradisce profondamente il pensiero liberare, perché che cosa voleva il pensiero
liberale? I padri fondatori John Stuart Mill e Tocqueville, che cosa volevano? Il pensiero
liberale voleva che ognuno potesse esprimere le proprie capacità, potenzialità, meriti,
e quindi è antitetico alle lobby, perché le lobby chi premiano? Premiano i propri adepti,
e del resto la cosiddetta scuola elitista italiana dei primi del 900, cioè Vilfredo
Pareto, Mosca e Michael, l’ha detto in modo inequivocabile e definitivo, cioè 100 che
agiscono sempre, dice Mosca, d’accordo tra di loro, prevarranno su mille che invece questo
accordo non hanno, cioè sul cittadino libero, che non vuole infeudarsi a queste lobby e
mafie, e questo è la democrazia rappresentativa. Non solo in Italia, per la verità, in Italia
in modo particolarmente eclatante, perché non vengono rispettate neanche i minimi fondamentali
della democrazia rappresentativa, che ha però questo vizio, ripeto, di origine di creare
mafie alias partiti, legati poi a mafie economiche. La Costituzione purtroppo è una dichiarazione,
nobile, di intenti ma in realtà c’è tutto e il contrario di tutto, per cui tu la manipoli
come vuoi la Costituzione. Facciamo un esempio: l’articolo 11 dice
che l’Italia ripudia la guerra come risoluzione dei conflitti internazionali e basta che tu
invece di chiamarla guerra la chiami missione di pace, l’articolo 11 è bello mi pare
abbastanza fondamentale, perché ammette la difesa, ma non l’attacco agli altri, noi
siamo in 11 anni in Afganistan a fare i servi degli americani, facendo una guerra all’Afganistan,
in realtà, nessuno dice niente su questo, anzi mi piacerebbe che 5 Stelle su questa
cosa si soffermasse. Noi spendiamo un miliardo e passa all’anno
per tenere i soldi in Afganistan a uccidere gente o ogni tanto a farsi uccidere, ora non
è che con un miliardo tu risolvi una economia, però per esempio alcune cose potresti tamponarle,
per esempio il problema esodati. Siamo lì, con arroganza, inutili, perché non combattiamo
i Talebani e anzi li paghiamo perché non ci attacchino, perché questa è la situazione,
non solo noi, anche altri contingenti, e spendiamo questi soldi del tutto inutilmente, solo per
fare un piacere all’amico americano, solo per fare i servi dell’amico americano, sono
60 anni che ci comportiamo in questo modo, invece di guardare agli interessi nazionali,
siamo sempre lì in ginocchio davanti agli americani.
Ora è vero che ci hanno salvato dal nazifascismo, però come dice la Litizzetto, ogni tanto
i comici hanno battute fulminanti, quando è che scade il mutuo? Sono passati 65 anni
mi pare! Noi abbiamo in Italia una serie di Basi Nato, ovunque, ma anche una serie di
basi americane che sono totalmente extraterritoriali quando è successa la cosa del Cernis i piloti
che hanno fatto 14 morti non abbiamo potuto giudicarli, sono stati “non giudicati”
negli Stati Uniti, insomma, hanno potuto e possono fare quello che vogliono.
E’ una situazione di sudditanza politica, militare, economica, alla fine anche culturale,
che riguarda tutta l’Europa e l’Italia in particolare.
Adesso dei paesi stanno prendendo le distanze, Germania e Francia per esempio, che non sono
andati a fare la guerra in Iraq, qui non si alza orecchio insomma! Non si alza una minima
voce! L’unico settore che non è stato toccato
è quello delle armi, della difesa, tieni presente che noi abbiamo anche l’Otto Melara,
per esempio, che è il massimo produttore di mine anti uomo, in Afganistan quando saltano
su una mina antiuomo, saltano su una mina italiana, però qui allora che cosa fai? Metti
a rischio dei posti di lavoro? E allora no, uccidiamo come è stato di recente, 9 ragazze,
bambine, che raccoglievano nel bosco legna sono saltate su una mina anti uomo e sono
morte e questo non ci fa nessuna impressione. Poi se allo stadio uno dice negher al coso
allora sì, guai al mondo, ma non è lì il problema!
L’invasione del modello dei paesi occidentali nell’Africa Nera ha distrutto l’economia,
la socialità, l’equilibrio e ridotto alla fame quelle popolazioni, questa è la vera
responsabilità. Oggi siamo tutti repressi, perché tutto deve
essere politically corret e alla fine la repressione è come una pentola tenuta troppo a lungo
sotto pressione che alla fine esplode appunto e abbiamo tutti, non solo in Italia.
Secondo me è legato a una società che comprime in modo troppo totalizzante, istinti naturali
e questi istinti devono trovare, ripeto, un qualche sfogo, in forme il meno possibile
cruente, ma non puoi.. Lo Stato oggi entra in tutte le questioni della vita dell’individuo.
Quindi non è in realtà la difficoltà economica che crea queste forme di impazzimento, pensa
a quello che succede in America, ma è proprio la repressione totale della naturale aggressività,
che è importante che ci sia una parte, una quota, perché fa parte della vitalità.
Noi perché siamo così tremebondi con gli immigrati balcanici o magrebini, perché noi
abbiamo perso vitalità, loro l’hanno mantenuta, ora questo non vuole dire che si debba andare
a sbudellare la gente, ma che la aggressività fa parte della vitalità e una quota di aggressività
deve essere mantenuta, sennò ci trasformiamo in una società totalmente svirilizzata, uno,
due la violenza esplode poi in forme ancora peggiori naturalmente.
Una buona scazzottata, come un tempo si faceva, è una forma di sfogo, noi ragazzini la nostra
educazione sentimentale è stata che sulla strada ogni tanto si faceva a cazzotti, non
è mai morto nessuno, c’erano delle regole, chi cadeva per terra non si toccava. E’
l’errore dell’illuminismo, che non considera l’uomo per quello che è, ma per quello
che dovrebbe astrattamente essere, le società precedenti erano più realiste e concrete.
Poniamo una cosa che ci riguarda in realtà da vicino, e in Tunisia in due giorni di rivolta
violenta, ma non armata, hanno cacciato il dittatore e la sua cricca. Qui non siamo in
grado di reagire in questo modo, anche perché siamo un popolo vecchio e l’età media dei
tunisini è 32 anni, la nostra è 44 e mezzo, ma sopportare, come sopportiamo noi, una presa
in giro costante e continua, che è un insulto al cittadino, vuole dire avere perso vitalità.
Una società come questa è riuscita a fare stare male anche chi sta bene, il massimo
uso di droghe, psicofarmaci, è nei centri benestanti, negli Stati Uniti 599 americani
su mille fanno uso di psicofarmaci, eppure è il paese più ricco e potente, vuole dire
che un americano su due non si trova bene nella pelle in cui vive, vuol dire che c’è
qualche cosa di sbagliato in questo modello di sviluppo, questo è quello che io sostengo
da tanti anni, cioè che è il modello di sviluppo che è sbagliato.
E’una questione appunto di recuperare, questo secondo me è fondamentale, valori che sono
pre politici e che sono l’onestà, lealtà, dignità soprattutto, pensa ai recenti scandali,
quelli dei consiglieri regionali, sono già dei miracolati, gente che non sa fare assolutamente
nulla, prendono un mucchio di soldi e poi si vendono per una cena in un bel ristorante
o per fare una vacanza gratis, ma questo neanche l’ultimo clochard… si vergognerebbe come
un cane! Questi lo fanno invece perché hanno perso un fatto decisivo che si chiama dignità.
Che è la prima cosa che si dovrebbe recuperare, ma non è una cosa che si recupera per diktat!
Il popolo italiano, con tutti i suoi difetti negli anni ‘50, alla borghesia dava credito,
per il buon contadino non parliamone, se tu violavi la stretta di mano eri espulso dalla
comunità. E così per il mondo proletario.
Adesso manca addirittura la sanzione sociale nei confronti del disonesto, che è considerato
uno dritto, un furbo e chi invece è onesto è un pirla, è proprio un ribaltamento no?
Una persona normale si vergognerebbe di farsi pagare una cena dal denaro .
Il passaparola… per me sarebbe prendere delle mazze da baseball e cacciare questi
con la forza, sennò non ne usciremo mai, in mancanza di questo dico: o astensione o
5 Stelle.