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Erano abituati a considerare
i mercati di consumo come riserve di caccia per la loro politica monopolistica
E noi abbiamo cominciato a rompere questo
perché siamo passati al di fuori
di queste grandi compagnie, di questo cartello.
Penso che il discorso è più grosso
perché io penso che noi dobbiamo andare
verso un rapporto diverso
nel mercato petrolifero.
Vede l'Eni ha iniziato una nuova formula
che è quella di pagare i diritti che pagano gli altri
in più di interessare il paese al 50%
nella produzione, nello sviluppo delle proprie risorse.
Naturalmente partecipa sia per quanto c'è di buono
come anche per quello che ci può essere di cattivo.
Ma questo non è altro che il primo passo
verso quei rapporti diretti
che dovranno per forza intervenire
mettendo da parte l'attuale assetto del mercato petrolifero mondiale.
Dovrà avvenire il rapporto diretto
tra il paese produttore e il paese consumatore.
E allora questi paesi potranno vendere
anche al 40-45% di meno
di quello che vengono venduti i prodotti oggi,
incassando gli stessi denari
cioè non essendoci più il terzo intermediario in mezzo.