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Leggenda antica, come quella dell''Om Selvàrec',
portatore di fertilità e prole copiosa a tutte le donne delle valli che lo avessero toccato.
Terra ricca, non solo di elementi fantastici,
le Dolomiti mostrano orgogliose le proprie tradizioni,
come l'artigianato artistico del ferro battuto,
antico quanto le locali miniere di ferro,
risalenti all'anno mille, e l'artigianato del legno,
per il quale non manca certo la materia prima,
diffuso un pò ovunque in vallate e paesi.
Dell'antica attività agricola restano diversi mulini,
ben conservati, come questo di Arabba.
L'occhialeria qui diventata un'attività di livello mondiale,
esibisce pregiati pezzi della sua storia nel Museo dell'Occhiale di Agordo.
A Falcade il Museo Augusto Murer espone significative opere dello scultore falcadino,
uno dei più importanti del Novecento artistico italiano.
A Selva di Cadore, il Museo Civico conserva i resti dell''Om de Mondeval',
cacciatore dell'era preistorica.
Su una roccia del Pelmetto in Val di Zoldo,
orme di dinosauri sono chiaramente visibili a futura memoria.
A Cima Serauta, stazione intermedia della funivia per la Marmolada,
il più alto museo militare d'europa raccoglie testimonianze della prima guerra mondiale
sulla Marmolada e sull'arco alpino.
Ancor oggi sulla Marmolada sono visibili camminamenti, cunicoli e gallerie
della leggendaria "Città di Ghiaccio", costruita in quegli anni per esigenze militari.
Moderna celebrazione delle Dolomiti e della loro storia
è il nuovissimo "Museo delle Nuvole" sul Monte Rite,
in prossimità di Forno di Zoldo, nato da un'idea dell'alpinista Reinhold Messner.
Colorito e variopinto, anche il folklore si ripropone con fascino antico
d'inverno con l'allegria spensierata dei "matazin",
d'estate con le esibizioni suggestive di gruppi in costume, al suono di ballate.