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Donne al centro dello sviluppo Donne in azione Salute e Igiene
Questo video è stato girato in Malawi e Zimbabwe grazie a DAPP Malawi e a DAPP Zimbabwe, organizzazioni locali membri della Federazione HUMANA People to People
Prima di entrare in HUMANA People to People
ero insegnante di professione.
Poi mi sono resa conto che ho avuto un buon numero di parenti
che morivano per *** e AIDS.
Così ho deciso di essere un aiuto per quelle persone.
Liberare le persone da *** e AIDS.
Questo è il motivo per cui ho deciso di entrare in DAPP,
soprattutto per il programma ***/AIDS.
L’idea del progetti Hope di HUMANA è di dare alla gente la speranza e la capacità di affrontare *** e AIDS.
Le persone ora hanno informazioni su ***/AIDS
e parlano apertamente di *** e AIDS.
Prima era come un tabù parlare di *** e AIDS.
Ma ora stiamo vedendo la gente venire per fare il test volontariamente.
Ma prima non era così facile parlare di *** e AIDS.
Non mi era permesso dormire nella stessa casa con gli altri.
Non potevo usare le stesse lenzuola che usavano gli altri.
Non permettevano agli altri di mangiare con me usando gli stessi piatti
Ero angosciata!
Poi è venuto da noi un operatore
e ha spiegato come si diffonde l'*** e come le persone possono essere curate.
Da allora sono riuscita a prendere gli antiretrovirali
e qui ho anche ottenuto assistenza da parte dei medici.
I have been living as an *** positive since 2001. Vivo da sieropositiva dal 2001.
La maggior parte delle persone ora stanno riuscendo a dichiarare il proprio stato di salute
Ma devono essere incoraggiate
con mezzi di sussistenza in modo che si auto-sostengano
ad esempio, se le persone riescono ad avere attività generatrici di reddito
come il porcile, i polli, come i road runners
e anche le capre.
Così sono in grado di curare le conseguenze dell'epidemia.
Perché le persone hanno orfani di cui prendersi cura
e hanno anche i malati
che, se non sono costretti a letto, possono ancora continuare
a fare alcune di queste attività
come lavorare l’orto o anche curare i maiali o i polli.
Quindi penso che le persone che non sono più costrette a letto,
dato che la maggior parte di loro appartiene alla classe lavoratrice,
È necessario prepararli all'imprenditorialità
in modo che possano essere autosufficienti.
Alla fine del 2010 il programma Hope di HUMANA ha raggiunto 760,000 persone attraverso 20 progetti in 8 paesi.
Si prende cura di chi soffre.
Noi sappiamo come sostenere, consigliare, mobilitare.
O anche mobilitare risorse,
risorse che utilizziamo per creare progetti generatori di reddito.
Non siamo qui solo per ricevere fondi.
Infatti come operatori ci occupiamo dei giovani e degli OVC.
OVC sta per orfani e bambini vulnerabili
E tra i bambini vulnerabili abbiamo
Bambini sieropositivi
E le persone si prendono cura di loro.
Ci occupiamo di questioni come l'abuso dei bambini.
Anche per i sieropositivi che vivono con lo stigma e la discriminazione
affrontiamo l’argomento e diamo consigli
e diamo le giuste informazioni per prendersi cura di chi ha bisogno
Il Centro di Manhenga è uno dei centri di Hope Bindura.
Abbiamo pensato che potesse essere tanto per le persone viaggiare 21 chilometri
dalla campagna fino al Centro.
Quindi abbiamo manifestato il bisogno di ottenere una piccola sede. Le persone si riuniscono qui una volta alla settimana
fanno artigianato, zerbini, tessiture e si mobilitano l'un l'altro
per avviare alcune attività generatrici di reddito.
E anche il team di Vita Nuova, ovvero gli operatori del Centro Hope,
sta portando il servizio per la gente di qui
dove insegnano alle persone come nutrirsi correttamente,
E come aderire (al programma) e incoraggiano quelli
che hanno fatto il test a formare dei gruppi di sostegno.
Ho deciso di fare il test per l’***
poiché mio marito è stato fuori dal paese per l'intero anno.
Ha vissuto in Sud Africa.
Non abbiamo avuto alcuna comunicazione
ma una settimana fa è tornato.
E ha detto che voleva avere un rapporto sessuale con me.
Ho avuto rapporti sessuali non protetti con lui.
Così oggi ho deciso di venire a fare il test dell’***
perché ho dubitato così tanto di lui
perché forse viveva con un'altra donna in Sud Africa.
E’ bene che le donne vengano coinvolte
nel fare tutte queste cose, ciò può renderle auto-sufficienti.
Prendersi cura delle famiglie, perché a volte gli uomini sono via per lavoro.
Perché gli uomini normalmente vanno via, emigrano per lavoro
e le donne sono quelle che restano con le famiglie.
Quindi, se si rende le donne capaci nell’imprenditorialità
saranno in grado di prendersi cura delle famiglie nonché degli orfani che vengono lasciati
dalle persone che muoiono a causa dell'epidemia di ***/AIDS.
Il tasso di sieropositività in Malawi è stato del 14%.
Ora sappiamo per certo che lo stiamo riducendo all’11%.
Ma ci sono ancora un sacco di persone che hanno davvero bisogno di poter fare
il test e poter vivere in base al loro stato di sieropositività.
Stiamo raggiungendo una popolazione di 400.000 persone.
Abbiamo iniziato questo progetto dal 2009.
E finiremo quest'anno nel mese di ottobre (2012).
Come sapete il TCE è un progetto di tre anni.
Stiamo facendo porta a porta i test per l’*** e la consulenza
in casa di ogni famiglia.
Quindi posso dire che il progetto ha veramente portato beneficio
ed ha contribuito allo sforzo del governo,
perché il governo vorrebbe sapere
che ogni abitante del Malawi conosce il proprio stato di salute.
E che viva in base alla propria condizione.
E' molto importante per DAPP per continuare il proprio lavoro
Perché quello che fanno funziona bene nelle comunità.
Il Distretto di Blantyre è collinoso.
Per le persone muoversi verso le città o ai centri vicini
e accedere alle strutture nei centri è molto difficile.
Soprattutto per fare il test.
Quindi il lavoro DAPP nei villaggi è di andare a trovare le persone proprio nelle loro case.
Così le persone ricevono informazioni su *** e AIDS direttamente a casa.
Quindi è molto importante per loro!
In totale, 7.100.000 persone sono riuscite a diventare “TCE informate”
(ben informate su *** e AIDS e sulla condotta di vita da adottare a seconda dello stato di salute)
e circa il 60% di esse sono donne, questo significa un totale di 4.260.000 donne hanno il controllo del virus *** nella loro vita.
Il programma ha mobilitato un sacco di persone
Ad esempio volontari, come sapete nel TCE li chiamiamo “Appassionati”.
Si tratta di persone che hanno un cuore appassionato.
Vorrebbero fare qualcosa per la propria comunità, per la propria gente.
Possiamo dire inoltre che abbiamo creato i gruppi di sostegno
che danno supporto a chi è malato e forse anche chi ne fa parte è sieropositivo
Inoltre sono impegnati ad avviare attività generatrici di reddito
per sostenere gli orfani e anche per sostenere le persone che hanno contratto il virus.
Vi è una riduzione della stigmatizzazione e della discriminazione.
perché ora nelle comunità conoscere il proprio stato di salute rispetto all’*** è normale.
Tutti sanno che è necessario conoscere il proprio stato.
E al tempo stesso si uniscono in un trio (piccolo gruppo di sostegno)in cui
qualcuno che assume antiretrovirali è sostenuto
da un membro della famiglia o da qualcun altro della comunità.
Siamo riusciti a far rompere il silenzio.
Per cui molte persone possono parlare liberamente
senza temere la discriminazione o che gli si punti il dito contro
perché sono sieropositive.
Abbiamo alcune sfide che ci troviamo ad affrontare.
Come il governo del Malawi anche noi abbiamo il problema della carenza dei kit di analisi.
E questa è una lotta in corso.
Ho deciso di partecipare a DAPP nel 2010.
Sono interessata al lavoro per l'***/AIDS.
perché ho pensato di riuscire a dare informazioni alla comunità.
Prima di tutto sono andata a firmare
In seguito ho incontrato i miei amici e discusso delle sfide e di altre cose.
Anche dei nostril obiettivi.
Successivamente andremo sul campo.
Il mio nome è Rejoice Kasale.
Io sono un ufficiale di campo del TCE.
Sono qui per informare su *** e AIDS.
Successivamente mi assicuro Di incontrare gli “appassionati” nei loro gruppi.
Mi incontro con loro e discutiamo su ciò che realmente fanno.
Quali sono le sfide che si trovano ad affrontare.
Quando una persona risulta positiva al test
a quel punto mobilito lei o lui a far parte del Club Positive Living.
Ho trovato incoraggiamento
dal gruppo in cui mi sono inserita.
Da quando ho dato il mio sangue per fare il test nel 2006
fino ad ora nel 2012
ho vissuto una vita felice.
Ho anche iniziato a prendere gli antiretrovirali nel 2008.
Aspettavo mia figlia e ho scoperto che era negativa quando è nata.
E'stato possibile perché ho seguito i consigli che ho ricevuto.
Quando vado di porta in porta le persone più cooperative sono donne.
Perché gli uomini sono sempre via per lavoro.
Fanno il loro lavoro, fanno quello che possono fare.
E' difficile per me incontrarli a casa loro.
Mentre le donne le incontro ogni giorno!
Chiacchiero con loro. Discuto con loro. E sono davvero contente del programma.
E stanno davvero cambiando la propria vita!
Ho davvero passione per questo progetto perché
nella mia famiglia ho visto mio fratello morire per il virus ***
e per questo sento sempre il bisogno di fare qualcosa!
Per la comunità in cui vivo e anche per il paese in cui mi trovo.
e anche in altri paesi in cui è possibile che io possa attuare il programma di TCE�