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Ci sono tre gravi errori al cuore del sistema bancario.
Essi sono alla radice di molti guai che stiamo tentando di affrontare oggi e
rendono alcuni problemi sociali ed economici molto più difficili da risolvere
mentre altri addirittura impossibili. Ma la buona notizia è che ci sono tre
semplici cambiamenti per correggere questi errori madornali e ora vi mostrerò quali sono.
Possiamo usare il principio della leva per fare alcuni semplici cambiamenti al sistema bancario
che ci aiuteranno ad occuparci di alcuni grandi problemi che stiamo affrontando ora
per poi tradurli in soluzioni.
Ora presenterò i tre gravi problemi attualmente alla base del sistema bancario.
Primo: le banche possono prestare i vostri soldi che vi piaccia o no! Quando depositate i vostri
risparmi in una banca, diventano proprietà legale della stessa.
Una domanda veloce: c'è qualcuno che ha spuntato una casella quando ha depositato i suoi soldi
dicendo: "Mi piacerebbe prestarli alle famiglie americane dei mutui sub-prime?". Non avete questa
opzione. Quando mettete i vostri soldi in banca diventano automaticamente di sua proprietà
e vengono usati come più gli conviene.
Coloro che decidono gli investimenti ricevono incentivi, come bonus e provvigioni, per assumersi
questi rischi a breve termine.
Ciò li porta spesso a scommettere con i vostri soldi. Certe volte questo gioco d'azzardo va
male, anche su larga scala e, quando succede, noi contribuenti dobbiamo intervenire
e pagare il conto.
È ciò che è successo con la Northern Rock e, in seguito, alle altre grandi banche
che l'hanno seguita e che abbiamo dovuto nazionalizzare con i soldi dei contribuenti.
Secondo: le banche possono investire i vostri soldi come più gli aggrada.
Non avete voce in capitolo su come quei soldi saranno investiti dopo averli depositati in
banca, sono lì a loro disposizione per l'uso che preferiscono.
Me lo ha confermato qualcuno che ha speso decenni lavorando ai vertici di una delle maggiori
banche inglesi. Ha visto esattamente da dove venivano i soldi e dove andavano a finire
e ha confermato che non c'è nessuna connessione tra i soldi in entrata
e quelli in uscita.
Potreste depositare in una banca i vostri risparmi di una vita,
magari credendo che siano investiti in qualche piccola impresa. Invece potrebbero essere usati
per scopi che non coincidono con la vostra idea di etica.
Per esempio, i vostri risparmi potrebbero contribuire a finanziare l'ultima arma
di distruzione di ***, o a fomentare la speculazione sulle materie prime.
Quest'ultima non è altro che un eufemismo per indicare le scommesse sul prezzo del cibo, così che
i vostri soldi potrebbero essere la causa del rialzo del prezzo del cibo delle famiglie povere
nei paesi in via di sviluppo. Oppure qualcosa che vi tocca più da vicino:
qualcuno qui ha figli giovani? I vostri risparmi potrebbero essere stati usati negli ultimi 10 anni
per gonfiare la bolla immobiliare, aumentando i prezzi fino al punto che ora i vostri figli non possono
permettersi di comprare una casa dove vivere. Oppure se state investendo in una pensione e
allo stesso tempo avete i vostri risparmi in un conto detassato in una banca, è possibile che
questi ultimi siano stati investiti sui mercati finanziari
col risultato di abbassare i prezzi di alcune delle azioni che fanno parte del vostro
fondo pensione. I vostri risparmi verrebbero quindi usati per ridurre il valore della vostra pensione.
Non abbiamo voce in capitolo su come questi fondi sono usati quando li depositiamo in banca,
e questo è il secondo grave difetto dell'attuale sistema bancario.
Il terzo, il maggiore, è che le banche possono in realtà creare denaro.
Ciò richiede una spiegazione più approfondita. Tutti noi sappiamo che cosa sono questi e suppongo
che la maggior parte della gente sappia anche chi li crea. Chi crea le banconote da 10 e 20 sterline?
Corretto, la Banca D'Inghilterra, l'indizio è scritto sulla banconota.
Cosa succederebbe se ve le stampaste? Vi aspettereste un'irruzione della polizia a casa vostra
alle due del mattino. Perche? Per l'accusa di contraffazione, per prevenire l'inflazione.
Sappiamo che non si può stampare i propri soldi. È sbagliato, illegale e dannoso per l'economia.
Ed ecco un'altra domanda. A cosa assomiglia il vostro conto bancario?
Vi renderò le cose più semplici offrendovi risposte multiple.
Sembra a questo? O a questo? B è la risposta esatta. La vasta maggioranza del denaro oggi
è rappresentata da numeri in una rete di computer. Col passare del tempo il sistema
finanziario è diventato sempre più elettronico e il denaro cartaceo si è ridotto
al solo 3% di tutto il circolante.
Il contante oggi è solo il 3% di tutto il denaro nell'economia, l'altro 97% è rappresentato da
numeri in una sistema di computer posseduto e controllato dalle banche.
Col passare del tempo la natura del denaro è mutata. Una volta si usavano monete di metallo
coniate dal re. Poi la gente iniziò a depositare queste monete in
una banca o presso gli orefici locali che avevano un caveau per tenere i soldi al sicuro.
Le persone mettevano i loro soldi in banca e in cambio ricevevano un pezzo di carta
sul quale c'era scritto, ad esempio, 5 sterline.
Mettevate le vostre 5 sterline in banca e ricevevate un pezzo di carta che diceva che la banca vi doveva
5 sterline. Col passare del tempo le persone, invece di portare il pezzo di carta
alla banca e prendersi le monete, portarle in giro per i negozi,
darle ai negozianti che poi le ridepositavano in banca, il che è un modo
inefficiente di fare le cose, la gente iniziò a scambiarsi direttamente i pezzi di carta.
Quindi depositavate le vostre monete in banca in cambio di una ricevuta
con scritto sopra 5 sterline e potevate iniziare ad usare questo pezzo di carta per effettuare pagamenti.
Col tempo le persone iniziarono a fidarsi di questi pezzi
di carta quasi come delle monete stesse, poiché entrambi funzionavano come denaro.
La gente si fidava e li riteneva equivalenti alle monete.
Allora le banche capirono che se creavano ulteriori pezzi di carta, anche se
il corrispettivo in metallo nella banca non c'era, la gente li accettava ugualmente
e li prendeva addirittura in prestito ad interesse poiché credeva che avessero lo stesso valore
delle monete coniate dal re.
Le banche videro un'opportunità di profitto, ma tirarono troppo la corda, troppo presto.
Crearono troppo denaro cartaceo, immettendolo nell'economia a prestito. Ciò fece salire il
prezzo delle proprietà e dei beni, causando una bolla che gradualmente
creò inflazione e alla fine destabilizzò l'intera economia.
Queste successe intorno al 1840.
Nel 1844 il governo capì che c'era un grave problema nel lasciar creare liberamente
il proprio denaro alle banche e promulgò una legge dove rese la creazione di denaro illegale
per tutti, tranne che per la Banca d'Inghilterra.
Questa legge fu varata da Sir Robert Peel, primo ministro conservatore,
e tolse alle banche commerciali il potere di creare denaro, riportandolo
allo stato e alla Banca d'Inghilterra.
Ma dal 1844 la natura del denaro è cambiata ancora.
Oggi usiamo denaro elettronico che circola in una rete di computer
ed è creato dalle banche commerciali che usiamo tutti i giorni
e qui sta il punto. La legge del 1844 che riconsegnava il potere di creare denaro
allo stato e alla Banca d'Inghilterra non è mai stata aggiornata e attualmente
non è illegale creare denaro digitale.
Non c'è una legge che impedisca alle banche commerciali di creare denaro in quella forma.
La prima volta che qualcuno mi ha detto che le banche possono creare denaro dal nulla
ho trovato difficile crederlo. Pensavo: no, sicuramente devi aver capito male qualcosa.
Così ho pensato ad una fonte autorevole e mi è venuta in mente la Banca d'Inghilterra,
sicuramente loro sanno.
Ho così trovato alcuni loro documenti contenenti delle citazioni
che mi hanno illuminato sul processo.
Eccone una: "Il settore della creazione del denaro nel Regno Unito è costituito dalle banche locali,
inclusa la Banca d'Inghilterra, e dagli istituti di credito immobiliare". Cosa?!? La maggior parte
della gente crede che solo la Banca d'Inghilterra può creare denaro, eppure
qui dice che anche le banche e gli istituti di credito del Regno Unito possono farlo.
Cercavo ulteriori conferme così ho continuato a leggere. "Il settore bancario privato gioca
il ruolo più importante nella creazione di denaro digitale. Quando le banche 'prestano',
in realtà creano depositi dal nulla per coloro che si sono indebitati.
Così, quando le banche fanno dei 'prestiti' di fatto creano depositi.
E per coloro che sono nuovi al gergo bancario, i depositi sono quei numeri che rappresentano
il vostro conto. Paul Tucker, il vice governatore
della Banca d'Inghilterra conferma che: "Le banche creano prestiti semplicemente aumentando
il conto corrente dei clienti a cui prestano. Cioè fanno prestiti creando denaro."
Pensavo che questi soldi provenissero dalle pensioni come quella di mia nonna, che ha risparmiato
tutta la vita, e che fossero prestati ai giovani per comprare case. Ma qui si dice che
le banche fanno prestiti creando denaro. Se aveste bisogno di ulteriori conferme questo è
Martin Wolf, il capo editore del Financial Times, quindi una fonte abbastanza credibile.
Martin è anche membro della Commissione Bancaria Indipendente, quindi il governo
lo rispetta abbastanza da consultarlo su come aggiustare il sistema bancario.
Di recente ha dichiarato:"L'essenza del sistema monetario contemporaneo è la creazione
di denaro dal nulla mediante i prestiti, spesso sconsiderati, erogati delle banche private"
Ma come funziona questo processo? Come possono le banche private creare denaro dal nulla prestandolo?
Non voglio spaventarvi, ma c'è una cosa che devo dirvi.
Non c'è nessun denaro nel vostro conto corrente. Assolutamente nulla.
Il vostro conto non è una cassetta di sicurezza dove potete mettere i vostri soldi
al sicuro. A meno che non stiamo parlando di una cassetta
di deposito svizzera. Per caso ci sono dittatori in esilio o spacciatori tra di voi? No,
quindi supponiamo che tutti qui usino un normale conto bancario elettronico.
Quando mettete denaro nel vostro conto prestate i vostri soldi alla banca, i quali
diventano sua proprietà e in cambio ricevete un numero sul vostro conto che dice che la banca
vi ripagherà ad un certo punto in futuro. Quindi il vostro saldo non rappresenta veramente
i soldi nel vostro conto. È una nota di ciò che la banca vi deve. È ciò di cui
la banca ha bisogno per ripagarvi in futuro.
Perciò il vostro saldo mostra solo quanto la banca vi deve. Non significa che c'è
denaro 'vero' nei vostri conti. E infatti probabilmente non c'è
molto denaro nella vostra banca. Attualmente, secondo statistiche della BoE [Banca d'Inghilterra]
vecchie di un mese, se tutti noi andassimo in banca oggi e chiedessimo
i nostri soldi, le banche potrebbero restituirci circa 71 sterline ogni 1000 depositate.
Prima della crisi era addirittura peggio. Potevano ripagare solo 12,50 sterline
per ogni 1000 depositate nei vostri conti. Dunque oltre a non esserci denaro nel vostro conto
probabilmente non ce n'è neppure nella vostra banca.
Potete vederlo consultando ad esempio il bilancio della banca RBS dove alla voce passività
ce n'è una chiamata “conti dei clienti”. Quelli sono tutti i soldi nei nostri conti.
Ci sono circa 680 miliardi di sterline nei conti correnti dei clienti della RBS.
Ci sono clienti della RBS qui? Un'alzata di mano veloce...
OK, giusto due. Bene, quello è il saldo dei vostri conti
insieme ai conti di chiunque sia cliente della RBS.
Riguardo al fatto se abbiano veramente i soldi che avete depositato: se diamo
un'occhiata agli attivi, li troviamo alla voce contante e saldi presso la banca centrale.
Ci sono solo 17 miliardi. In pratica, dei 680 miliardi a cui ammontano i soldi
nei conti dei clienti, in realtà ne hanno solo 17.
C'è un'enorme differenza tra ciò che hanno e ciò che dichiarano esserci nei vostri conti.
Il concetto fondamentale è che i numeri nel vostro conto non sono soldi reali. In termini tecnici
sono passività, la registrazione di ciò che la banca vi deve e che quindi promette
di ripagarvi. Ecco come funziona:
Prendiamo il grande pubblico. Quasi tutti hanno un conto presso una delle maggiori banche.
Ecco qui le persone con i loro conti bancari. Ogni banca ha un conto presso la BoE,
quindi banche come Natwest, Barclays e Santander hanno un conto presso la BoE.
La BoE non è esattamente come una banca commerciale dove puoi entrare quando ti pare.
È una banca speciale che fornisce un servizio particolare alle
banche commerciali e quindi è al centro dell'intero sistema.
Prima della crisi c'erano solo 20 miliardi di denaro reale nei conti delle banche
commerciali presso la BoE. Ovvero, tutte le banche insieme avevano solo
20 miliardi di denaro reale. Il tipo di denaro che queste banche tengono
presso la BoE è di tipo speciale ed è chiamato 'riserva della banca centrale' o 'denaro base'.
Non è il tipo di denaro che possiamo usare,
perché non possiamo avere un conto presso la BoE. Comunque questo è denaro
reale, sulla cui base le banche commerciali hanno
espanso la *** monetaria nei conti correnti fino a 1600 miliardi. Praticamente hanno
moltiplicato i 20 miliardi iniziali fino a 80 volte facendoli diventare i vostri conti correnti.
E lo fanno attraverso i prestiti, riciclando in effetti questi 20 miliardi
più e più volte. Ogni volta che 'prestano', digitano nuovi numeri
nei conti correnti delle persone, creando di fatto nuovo denaro.
Così questi 1600 miliardi nei nostri conti sono abbinati ad una più larga quantità di debito
[contando l'interesse] che dobbiamo alle banche.
Dunque ci sono delle regole di base in questo sistema, come le leggi della fisica.
Pochissime persone e pochissimi politici le capiscono e sicuramente non quelli
che lavorano per il ministero del tesoro e che stanno ora tentando di “salvare” l'economia.
Lo sappiamo per esperienza diretta. Ecco le regole chiave della creazione del denaro:
Quando una banca crea un prestito, aumenta la quantità di soldi in mano pubblica,
aumentandone la quantità totale nei depositi bancari (i numeri elettronici nei vostri conti).
Così, quando una banca fa un prestito aumenta la quantità di denaro nell'economia.
Secondo, quando un correntista ripaga un 'prestito', riduce la quantità di denaro
in circolazione, riducendo la quantità dei depositi elettronici creati dalle
banche commerciali. Molto semplicemente, ciò significa che se vogliamo più denaro
in circolazione nell'economia, dobbiamo indebitarci di più. E se vogliamo meno debito,
allora avremo meno soldi. Ci sono una serie di implicazioni importanti
che spiegheremo a breve. Ma prima vi faccio una domanda: se non aveste
nessun numero nel vostro conto (d'ora in poi non lo chiamerò più denaro
perché tecnicamente i numeri nei vostri conti non lo sono)
se non aveste nessun numero nel vostro conto corrente, potreste comprare da questo negozio?
[Sì]. Come?
[Col credito]. OK, il credito è una questione diversa.
Ma se non vi facessero credito e non aveste uno scoperto, non potreste comprare nulla
da questo negozio. E il contante? Forse potreste bypassare il sistema elettronico
e usarlo. Bene, ecco il trucco: quando usate il bancomat,
non state prelevando denaro elettronico dal vostro conto, ma scambiate
i numeri elettronici nel vostro conto con il denaro fisico contenuto
nel bancomat. Di fatto state usando il denaro elettronico creato dalle banche
e rappresentato dai numeri del vostro conto per comprare contanti dalla banca.
Ciò significa che il solo modo con cui il pubblico, incluse famiglie, piccole e grandi imprese, ecc,
può immettere denaro nell'economia è prendendolo in prestito dalle banche.
È l'unico modo.
Quindi siamo totalmente dipendenti dalle banche
per ottenere il denaro necessario ad un'economia funzionante.
Ma quanto denaro hanno creato le banche commerciali? Qualcuno lo sa?
[Bilioni?] È nell'ordine dei bilioni [migliaia di miliardi].
Potete intuirlo con una certa esattezza se guardate gli incentivi per i dipendenti bancari.
Ricordate che il denaro è creato quando una banca fa un prestito attraverso il sistema
che ora conoscete. Se lavoraste per una banca e il vostro compito
fosse di fare 'prestiti' alla gente, avreste due possibili scelte per un
potenziale cliente: 'prestare' o non 'prestare'.
Se 'prestate' prendete delle commissioni, magari un bounus, vi tenete il lavoro
e pure l'opportunità di essere promossi. Se non 'prestate', beh, non c'è assolutamente
nessun premio per un bancario che non 'presta'. Se continuate a non 'prestare' verrete licenziati.
Quando le cose stanno così, le banche verso quale scelta tenderanno?
'Presteranno'.
Queste sono le persone che decidono quanto denaro ci sarà nell'economia
e sono fortemente incentivate a 'prestare' [ovvero a CREARE DENARO].
Perciò prestano e prestano fino a che la gente è talmente indebitata
che qualcuno inizia a risultare inadempiente e nasce una crisi finanziaria.
Se guardiamo a che punto siamo, l'ammontare totale del valore di monete più banconote
nell'economia equivale a circa 57 miliardi di sterline. In prospettiva, è circa
19 volte la ricchezza di Richard Branson o 351.000 case.
Dopo che aggiungiamo l'ammontare del denaro digitale circolante nell'economia (dati della BoE)
arriviamo a 2200 miliardi, ovvero 733 Richard Branson o 13 milioni e mezzo di case.
Visto che ci sono solo 22 milioni di case nell'intera economia
concludiamo che le banche hanno creato abbastanza soldi per comprare più di metà
delle case dell'intero Regno Unito.
Ciò dovrebbe aiutarvi a capire il sistema: molti dei soldi che le banche creano attraverso
i prestiti sono indirizzati verso i mutui. Le banche sono state in grado di comprare
metà delle case del Regno Unito e questo è il motivo per cui abbiamo un così alto livello
di debito da mutui. Facendo una panoramica dal 1969, la linea gialla in basso è l'ammontare
totale dei contanti nell'economia.
La linea verde è il denaro creato elettronicamente dalle banche commerciali e quella rossa è
il totale del nostro debito verso le banche.
Quest'ultimo è cresciuto oltre ogni controllo negli ultimi 20 o 30 anni.
Potete vedere da voi che il debito che dobbiamo alle banche supera largamente il denaro che
vi abbiamo depositato a tal punto che, se usassimo quest'ultimo per pagare
i nostri debiti, rimarremmo senza denaro pur
dovendo alle banche ancora circa 400 miliardi.
Proviamo ora a fare un'analisi temporale e vediamo quanto denaro è stato creato ogni anno
attraverso i prestiti. Arrivando al 2008, possiamo vedere
che la situazione è andata fuori controllo.
171, 176, 266 miliardi di nuove sterline create nel 2008 attraverso i prestiti
e poi è arrivata la crisi finanziaria, la crisi del credito, così che nel 2009 le banche
commerciali hanno creato solo 106 miliardi di nuove sterline attraverso i prestiti.
Dall'impatto della crisi del credito potete vedere che siamo diventati completamente dipendenti
dalle banche commerciali per la creazione del denaro.
Per mettere il tutto in prospettiva, i 176 miliardi di sterline creati dalle banche
nel 2007 equivalgono alla spesa complessiva di università, scuole, sanità, difesa e polizia
in un anno, e corrispondono a circa un terzo del budget del governo.
Quali sono le conseguenze? Qual'è l'impatto umano di questo sistema?
Innanzitutto spiega l'enorme potere delle banche. Questo gruppo di società operanti nella
City di Londra detiene in effetti il monopolio della creazione della moneta per l'intera
economia del Regno Unito. Inoltre questo sistema è replicato in tutto il mondo, così che le banche
hanno il controllo della creazione della moneta nelle varie economie.
Riassumendo: da una parte abbiamo le banche, dall'altra la gente il cui unico modo di ottenere
questo denaro sotto forma di depositi elettronici è di stipulare prestiti con
le banche e, naturalmente, l'intero debito deve essere ripagato con gli interessi [usura].
Stiamo pagando interessi su ogni singola sterlina esistente attualmente nell'economia.
Poiché le banche hanno il monopolio sulla creazione del denaro che circola nell'economia,
se esse non prestano non c'è denaro in circolazione e nasce la crisi del
credito che blocca ogni attività.
Dopo la crisi finanziaria avrete sentito che siamo diventati dipendenti dal debito,
che abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità, che siamo stati irresponsabili e dobbiamo riprendere
il controllo della spesa ed eliminare la dipendenza
dal debito. Ma ho una domanda: è possibile essere assuefatti all'ossigeno? No, è una necessità
vitale e non possiamo sopravvivere senza. Tuttavia, se un'azienda avesse il monopolio
sulla fornitura dell'ossigeno all'economia allora sì, saremmo dipendenti dall'ossigeno.
Non possiamo far funzionare l'economia senza denaro, a meno di non tornare al baratto,
scambiando un maiale con un paio di scarpe e cose simili, ma è poco pratico.
L'economia necessita denaro e, se l'unico modo di ottenerlo è prenderlo in prestito,
allora ci indebiteremo ed è ovvio che sembrerà che siamo dipendenti dal debito.
Ci sono anche altre conseguenze: se le banche sono le uniche a poter immettere
denaro nell'economia poiché sono le uniche a crearlo, significa che hanno il completo
controllo sullo stato dell'economia.
Loro decidono quali progetti ricevono fondi e quali no.
Se ricordate cosa ho detto prima, noi non decidiamo la destinazione dei soldi che
depositiamo, lo fanno le banche.
E ciò ammonta a circa 200 miliardi di sterline all'anno di nuovo potere d'acquisto che
queste ultime hanno (almeno fino all'inizio della crisi finanziaria) e possono decidere
come e dove spenderlo.
Ciò significa che possono decidere se usarlo per finanziare qualcosa di utile, o per mera speculazione.
Questa è la destinazione, in percentuale, dei fondi che le banche prestano.
Circa il 25% va nelle piccole imprese, che poi sono coloro che creano posti di lavoro
e producono beni reali.
L'altro 75% va nel settore edilizio, in speculazioni su case e spazi commerciali.
Un altro motivo per cui le banche sono così potenti è perchè, per dirla in modo carino,
confondono, stregano e ipnotizzano i politici con grandi numeri per mostrare quanto
profitto fanno e quanto contribuiscono alle tasse del Regno Unito.
Se date uno sguardo all'associazione dei banchieri inglesi (BBA) e a come si autodescrivono, essi
affermano:"La BBA è la principale associazione di categoria dei servizi finanziari nel Regno Unito
e agisce a nome dei suoi membri su questioni nazionali e internazionali.
I nostri 227 membri provengono da 60 peasi e collettivamente forniscono al mercato l'intera
gamma di servizi bancari e finanziari, gestendo 130 milioni di conti personali e contribuiscono
all'economia con 50 miliardi, costituendo il più vasto centro bancario internazionale".
Wow, 130 milioni di conti personali, 50 miliardi di contributi all'economia britannica, questa
non è un'industria che vorremmo rovinare.
Magari hanno combinato un po' di casini ma, se anche questa volta li lasciamo stare,
magari riprendono a fare soldi e pagano più tasse così ci aiutano a ridurre il deficit.
Bene, andiamo a controllare quanto le banche contribuiscono veramente all'economia
con i loro 50 miliardi all'anno, che sembrano parecchi, ma sono tutti da verificare.
Magari in realtà le stiamo sovvenzionando e il loro “contributo” risulta, a conti fatti, negativo.
Questo è un grafico della BoE pubblicato nel dicembre 2010. Hanno stimato che
il supporto dei contribuenti al settore bancario nel 2009 ha totalizzato 100 miliardi di sterline,
senza il quale le banche non avrebbero fatto un centesimo di profitto,
sarebbero ancora in perdita e di sicuro non avrebbero elargito nessun bonus.
Ricapitolando, senza i nostri sussidi le banche non potrebbero fare profitti, quindi non sono per nulla
redditizie, ma dipendono dall'aiuto dei contribuenti secondo la garanzia che 'sono troppo importanti
per fallire'. Insomma, sanno che il governo le salverà sempre.
OK, ma allora a cosa contribuiscono le banche? Secondo i dati del HMRC (ufficio tasse) del 2009,
avrebbero versato 18 miliardi di sterline in contributi sul lavoro
e altri 8 miliardi in tasse sui profitti.
La BoE ha stimato che abbiano ricevuto 100 miliardi di sterline come sussidio di garanzia dai
contribuenti, e noi abbiamo autonomamente stimato che esse ricevono
un ulteriore sussidio di 30 miliardi all'anno a causa del loro monopolio
sulla creazione del denaro che tutti noi dobbiamo usare per far girare l'economia
e che loro caricano di interesse.
Quindi, il “contributo” del settore finanziario all'economia britannica appare ora un po'
discutibile e potrebbe essere che, in realtà, il nostro aiuto a loro sia maggiore del loro
contributo all'economia. Ma qual'è l'impatto umano di tutto ciò?
In primo luogo significa che la maggior parte di noi spenderà la propria vita indebitandosi,
dato che le banche creano tutto il denaro dal nulla, solo a fronte di un debito,
e poi ce lo prestano.
Quando andate in banca e ottenete un prestito succedono due cose: contraete un debito che
non è altro che un contratto che vi obbliga a ripagare quei soldi nei prossimi 25 anni. Inoltre,
dopo aver firmato, ottenete il denaro nella forma di numeri digitati nel vostro conto dalla banca.
Tutto ciò significa che per ogni sterlina in circolazione ce n'è una di debito, ovvero
qualcuno si deve essere indebitato.
Secondo dati attuali della BoE, ci sono 2200 miliardi di sterline nell'economia
a fronte di un debito di 2600 miliardi di sterline.
In pratica è garantito che ci saranno sempre povertà e debito perché un certo numero
di persone devono accollarsi il debito.
Inoltre, se tutti noi ripagassimo i nostri debiti non ci sarebbe più denaro in circolazione.
Quindi, in un sistema monetario basato sul debito, il saldo della ricchezza pubblica
ammonta a zero o è addirittura negativo, come ora [a causa dell'interesse].
Se ripagassimo tutti i nostri debiti non avremmo più denaro in circolazione,
e tuttavia dovremmo ancora diverse centinaia di miliardi alle banche.
Quando sentite l'espressione "annegare nel debito" il motivo è che,
per ogni persona che esce dal debito, un'altra deve sprofondarci di più.
Il solo modo di ripagare i vostri debiti è di appropriarvi dei numeri che sono stati creati
dalle banche quando qualcuno li ha presi in prestito.
Quindi per ogni persona che si sdebita ne serve un'altra che si indebita.
Altrimenti, se la gente inizia a sdebitarsi e nessuno si indebita ulteriormente
la *** monetaria in circolazione si contrae.
Se questo succede si innesca velocemente una recessione
e la gente perde il lavoro e si indebita di più.
Infatti il debito delle famiglie sta aumentando ancora, anche se abbiamo appena avuto una crisi
causata dall'eccessivo indebitamento. Nel 2007 era 1.325 miliardi di sterline
e 1.457 miliardi nel 2010.
È aumentato mediamente di circa 3.000 sterline a persona negli ultimi 3 anni e
bisogna capire che, in questo sistema, l'unico modo per far crescere l'economia e immettervi
denaro, è prenderlo a prestito dalle banche.
Quindi, se vogliamo che l'economia cresca per evitare una recessione, dovremo indebitarci sempre di più.
Questo sistema ha portato i prezzi delle case fuori dalla portata della gente.
Questa linea verde è il denaro creato dalle banche negli ultimi decenni e questo è il
grafico del prezzo medio di una casa. La correlazione è evidente.
Questo spiega perché nel 1952 una casa costava 1.900 sterline mentre ora ne costa 184.000.
Ció equivale ad un'inflazione del 9584% negli ultimi 60 anni.
Se dal 1952 i prezzi fossero aumentati in proporzione agli stipendi medi
oggi una casa costerebbe 88.000 sterline. Invece ne costa il doppio, a causa della continua
creazione di denaro poi pompato dalle banche nella bolla del mercato immobiliare.
Se hai vent'anni e vuoi acquistare una casa sei costretto a farti prestare
altre 100 mila sterline in più dalla banca, il che significa che ci devi pagare
sopra gli interessi per i prossimi 25 anni. Così finisci per pagare alle banche
circa un quarto di milione in più a causa dell'inflazione dei prezzi delle case
degli ultimi 20 anni.
Tutto ciò risulta in un enorme trasferimento di ricchezza dai giovani al settore finanziario.
Se consideriamo la durata media del ripagamento del mutuo per la casa, inclusi gli interessi,
nel 1952 avrebbe richiesto circa 5 anni e 3 mesi del vostro intero stipendio.
Oggi, invece, dobbiamo conteggiare 11 anni e 8 mesi. Un decennio della vostra vita speso a
lavorare per le banche a causa del fatto che queste prestano molto denaro per
comprare case invece di finanziare le imprese, così da inflazionare i prezzi delle case.
Questo sistema basato sul debito porta al peggioramento delle disparità economiche.
Ci sono tre modi in cui questo sistema ridistribuisce il denaro dal basso, ovvero i poveri e la
classe media, verso l'alto, cioè coloro che ricevono i grandi bonus milionari.
Innanzi tutto i soldi sono trasferiti dall'economia reale, cioè negozi, imprese ed industrie,
al settore finanziario. Ciò accade perchè tutte le imprese dell'economia reale
hanno bisogno di denaro per funzionare, e questo deve essere preso in prestito
dalle banche, che hanno il monopolio sull'emissione del denaro nell'economia.
Secondo, la ricchezza è trasferita dai poveri ai ricchi
così che i poveri tendono a finire sempre più indebitati, mentre i responsabili
della creazione e dell'allocazione del denaro finiscono per raccogliere la maggior parte
degli interessi. Ciò equivale ad una ridistribuzione dei soldi dal basso
della scala sociale verso l'alto. E ancora, la ricchezza
viene ridistribuita dal Regno Unito verso il distretto finanziario della City di Londra.
La ragione di ciò è che la Scozia, l'Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito
hanno bisogno di denaro per far girare le loro economie locali, e questo deve essere
preso a prestito dalle banche.
Gli impiegati di banca meglio pagati sono concentrati nella City di Londra
e quindi i soldi dalla Scozia, dall'Irlanda del Nord, dal sud est e sud ovest della
nazione tornano alla City.
In poche parole questo sistema trasferisce dalla periferia del Regno Unito alla
City di Londra, dai poveri ai ricchi, un qualcosa come
100 miliardi di sterline l'anno.
Così, misure come la spesa sociale e la tassazione progressiva (tassare i ricchi più
dei poveri) sono vanificate dal modo con cui questo sistema
ridistribuisce la ricchezza a favore delle classi più abbienti.
Infine causa instabilità per tutti: impiegati, datori di lavoro
e i proprietari delle imprese.
Nel 2006 avevamo questo complesso sistema finanziario che sembrava potesse trasformare
la carta in oro. Ma in realtà l'emissione di moneta nell'economia
era interamente dipendente dal debito, causando instabilità nella *** monetaria.
Non c'erano fondamenta solide per l'economia britannica a causa degli incentivi che spingevano
gli impiegati bancari a prestare.
Ciò li ha portati a prestare sempre di più fino al punto che
la gente è diventata inadempiente e non riesce più a ripagare i suoi debiti.
Da qui il fallimento delle banche.
Ecco spiegati i cicli economici di espansione e contrazione degli ultimi decenni, che causano
la rovina delle imprese.
Vediamo come succede: le banche iniziano a prestare di più, ciò porta le persone a
spendere di più perché ci sono più soldi in circolo nell'economia. Quando la gente spende
di più, spesso si sente più ottimista, pensa al lavoro sicuro e all'aumento di paga.
Ciò la spinge ad indebitarsi ancora, causando un'ulteriore espansione della *** monetaria.
Pian piano si finisce per dovere sempre di più alle banche pagando interessi maggiori,
così che alla fine qualcuno non riuscirà più a tenere il passo dei pagamenti
diventando inadempiente e innescando il panico nelle banche che decideranno
di non prestare più a causa dell'incertezza dei pagamenti delle rate.
Questa è la cosiddetta “stretta creditizia”.
Quando le banche non prestano e allo stesso tempo la gente deve ripagare i propri debiti
si provoca una riduzione di liquidità nell'economia, circolano meno soldi,
si spende meno e si innesca una recessione.
Ecco spiegati i cicli economici d'espansione e contrazione quasi sempre provocati dalle banche
che prima prestando in modo irresponsabile, causano la crisi, e per il panico si rifiutano di prestare.
Ciò avviene perché siamo totalmente dipendenti dai prestiti delle banche per fornire
il denaro all'economia.
Tutto questo ha un notevole impatto sulla povertà, che non può essere combattuta se non si cambia
il sistema.
Durante una recessione, e ora ne conoscete le dinamiche scatenanti,
sono quelli con gli stipendi più bassi che tendono ad essere licenziati per primi.
L'instabilità economica creata da questo sistema bancario è responsabile dei licenziamenti
ciclici della povera gente ogni volta che avviene una recessione.
Inoltre, c'è anche il problema che qualcuno deve essere sempre in debito.
Ricordate che ogni sterlina nell'economia è stata creata attraverso i prestiti delle banche.
Quindi, per ogni sterlina in circolazione ce n'è una di debito che qualcuno si deve
accollare, altrimenti non ci sarebbe denaro. Generalmente sono le persone dagli stipendi
medio-bassi che finiscono per averne la maggior parte.
Questo è ciò che trasforma la vita in un gioco perverso dove si cerca costantemente di uscire
dal debito competendo contro tutti gli altri,
perchè l'unico modo per uscire dal debito è che qualcun altro vi sprofondi sempre di più.
È come tentare di tenervi a galla spingendo a fondo gli altri.
Ma non deve essere necessariamente così. Questa caratteristica è insita nel sistema,
così come la distruzione ambientale. Mettete i vostri soldi in una banca
che non ha limiti su come investirli e probabilmente sceglierà qualsiasi cosa
garantisca il maggior profitto a breve termine.
Ciò spesso significa estrazione di petrolio e altri combustibili fossili e abbiamo visto
i danni che può causare.
Pensiamo al disastro nel Golfo del Messico o alle sabbie bituminose del Canada.
Potrebbe essere qualcosa con cui non siete d'accordo. C'è un canadese qui
e sono sicuro che non sarebbe felice se i suoi risparmi fossero usati per finanziare
la distruzione dell'habitat canadese alla ricerca di petrolio.
Ci sono persone che vogliono la transizione dal petrolio alle energie rinnovabili.
Se aveste la possibilità di depositare i vostri soldi in un conto e dire no,
non voglio che vengano usati per l'estrazione di petrolio o per lo sviluppo di armamenti,
allora li togliereste da quegli investimenti.
Ma questo è il modo con cui il sistema alla ricerca di profitti immediati conduce a
una rapida distruzione dell'ambiente.
Porta ad un abbassamento della qualità della vita per tutti, ecco un esempio:
nel 1997 il debito pubblico ammontava a 8.900 sterline pro-capite,
oggi lo stesso è di 20.577 e nel 2015 arriverà a 35.600 sterline ciascuno.
Quando il debito pubblico raggiungerà le 35.000 sterline a persona, gli interessi
ammonteranno a circa 81 sterline al mese, andando ad aggiungersi alle altre tasse
che pagate. Per l'intera nazione l'interesse
ammonterà a 120 milioni al giorno! Qualcuno può pensare come spendere meglio questi soldi
invece che in interessi sul debito pubblico? Ci sono tre ragioni per cui il debito cresce:
la prima è la negligenza dei politici. Infatti è molto più semplice
prendere in prestito e spendere, piuttosto che alzare le tasse per coprire le spese.
È un modo vile di guadagnarsi i voti.
Quando le cose vanno male le banche esigono enormi somme di denaro dai governi,
nonostante sia lo stesso sistema bancario, attraverso l'espansione e la contrazione della *** monetaria
della nazione, ad aver causato la recessione. E in una recessione la gente paga meno tasse
perché viene licenziata, le imprese vanno male e il governo si trova ad affrontare la
scelta tra chiudere le scuole e gli ospedali o prendere in prestito un po' più di denaro,
aumentando così il debito pubblico. Questo sistema finanziario è la maggiore causa
del debito, oltre che dei tagli attualmente in programma che ci stanno
portando ad un periodo di austerità economica. Come vi ho mostrato prima,
una volta entrati in questo meccanismo, si contraggono i salari così che il cittadino
medio si ritrova con meno potere d'acquisto perché l'IVA e le altre tasse aumentano,
le spese calano e tutto ciò ci trascina in una spirale discendente con un continuo bisogno
di aiuti finanziari alle banche che portano ad ulteriori tagli nei servizi e a più tasse.
Giusto un appunto: una delle ragioni per cui la BoE è così riluttante ad alzare i tassi di
interesse anche se l'inflazione è ben oltre il 2% è che sanno che, nel momento in cui
questi venissero aumentati, un sacco di gente che sta sopravvivendo con mutui a tasso
variabile (ora molto basso) diverrebbero inadempienti.
Se si alzassero i tassi dove dovrebbero essere, diciamo al 5%,
molta gente andrebbe in bancarotta causando la svalutazione degli attivi
delle banche, che sarebbero costrette a chiedere per una seconda volta
l'aiuto dei contribuenti.
Così, la BoE è attualmente in una situazione senza via d'uscita, incerta sul da farsi.
Inoltre ciò comporta un enorme spreco di opportunità, soprattutto se pensate che le banche
creano questa *** di denaro dal nulla e decidono dove spenderla. Ad esempio,
hanno creato 1,2 bilioni negli ultimi 10 anni, duplicando così la *** monetaria in circolazione.
Questa è un'incredibile somma di denaro. Per metterla in prospettiva, l'attuale debito pubblico
ammonta a circa 925 miliardi di sterline, leggermente meno di quella cifra.
È il doppio di quello che il governo spende in un anno e ci sono tante cose che
avremmo potuto fare con quei soldi invece di creare bolle speculative dei beni
immobiliari, oltre a una crisi finanziaria! Pensate ad un collegamento
ferroviario ad alta velocità Londra-Edimburgo, la ristrutturazione
delle nostre case, oppure l'educazione universitaria gratis per chiunque la volesse.
Queste sono tutte decisioni politiche, ma è un peccato aver sprecato una tale quantità
di soldi in costosi brindisi nella City.
Così abbiamo sprecato enormi opportunità, messo in seria difficoltà le imprese,
e reso difficile il progresso economico.
Se siete a capo di una piccola impresa e state cercando di farla crescere anno dopo anno
migliorandone la produttività, le vendite e state facendo progressi,
ma vi ritrovate ogni 7 anni con una recessione che vi spazza via, allora perdete
tutti i vostri progressi.
Le imprese hanno davvero bisogno di un'economia stabile dove innovare e
svilupparsi con continuità, ma questo sistema non glielo permette. Anzi,
ogni 7 anni abbiamo una recessione che spazza via la maggior parte dei progressi e delle
innovazioni ottenute.
È anche incredibilmente ingiusto che la BoE tenti di ritardare la catastrofe
manipolando artificialmente i tassi d'interesse. Durante una recessione li abbassano
tentando di incoraggiare la gente a prendere prestiti, con un effetto positivo per i giovani
che hanno mutui a tasso variabile.
Ma non è altrettanto buono per i pensionati, che si impoveriscono perchè vivono
degli interessi dei loro risparmi che improvvisamente calano a zero.
Poi, una volta che i giovani hanno abboccato all'esca indebitandosi ulteriormente
e hanno speso stimolando l'economia, si alzano i tassi d'interesse così che
chi ha stipulato mutui a tasso variabile ed aveva un interesse basso, si ritrova con
lo stesso aumentato al 5%. Il risultato è la quasi rovina di coloro che si sono indebitati.
Ovviamente quest'ultimo scenario avvantaggia i pensionati, ma non i giovani e coloro
che hanno bisogno di prestiti.
Questo modo di gestire l'economia ha un sacco di effetti collaterali negativi come l'inflazione,
la quale non è causata dall'eccessiva creazione di denaro dai governi, ma
dalle banche commerciali. L'inflazione è un grave problema perchè
trasferisce la ricchezza dalle persone che hanno risparmi a chi possiede immobili,
oro e altri investimenti.
Non incide sui ricchi perché essi non mantengono la loro ricchezza sotto forma
di denaro, ma in beni reali.
Influisce su gente come mia nonna che ha qualche risparmio in un conto ISA (detassato).
È sostanzialmente un modo per trasferire ricchezza dalle persone con redditi medio-bassi
verso coloro che possiedono un sacco di soldi.
Tutto questo conferma la dichiarazione del governatore della BoE quando dice: "Di tutti
i modi che abbiamo per organizzare il sistema bancario, il peggiore è quello attualmente in
vigore". Non posso che essere d'accordo con lui.