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Sono dunque ospite del Blog di Beppe Grillo e sono qui per introdurre, una introduzione
parlata, un piccolo saggio che ho pensato fosse indispensabile per sconfiggere un atteggiamento
ottuso e spietato delle attuale forze lavoro della cultura di Stato.
A parte che l'infinito sforzo del potere consiste nell'arginare una naturale caratteristica
della natura di rendere felici tutti gli esseri viventi che ci sono sul pianeta, cioè di
suo la natura è lì per rendere felici gli esseri umani, per rispettarli.
Invece il potere fa proprio uno sforzo enorme per renderli tutti infelici, tutti contratti,
per farli morire, soprattutto per non farli vivere.
E questo sforzo gigantesco, patetico, che comporta gli eserciti, le galere, le scuole,
le convivenze coatte in queste gabbie che sono bicamere, tricamere, quadri-camere, cento
camere chiusi con decine di antifurti, questa abiezione patetica che secondo me schiude
oltre l'azzurro del cielo un immenso sorriso, di compassione da parte dell'universo rispetto
a questa patetica commedia, per questo io ho parlato di sipario, il sipario è chiuso
sopra un silenzio assoluto di che cosa? Che attualmente l'umanità sta vivendo il suo
momento più felice, straordinario, come si prevedeva negli anni 80, cioè è finalmente
liberata dall'obbligo del lavoro, non dal lavoro, il lavoro fa parte della creatività,
è una cosa fantastica se non dura più di due ore al giorno! È l'obbligo che sta tramontando,
gli obblighi, quello di andare in guerra, di andare a scuola, l'obbligo di lavorare
9 ore al giorno, insomma, è il tramonto degli obblighi, quindi è una età felice, perché?
Perché le macchine non scioperano, non si ammalano, nessuno è crudele imponendo a una
macchina di lavorare le sue venti ore al giorno, certo 4 ore un po' di riposo ha bisogno anche
la macchina. Però questo silenzio, questa specie di armonia
perfetta nel nascondere tutto a tutti, nel dire: "Eh, troveremo nuovi posti di lavoro,
state tranquilli voi che siete sottomessi, voi che non avete neanche i soldi per arrivare
a fine mese nonostante lavoriate 9 ore al giorno, state tranquilli che questo tormento,
questa angoscia ve la garantiamo, noi siamo bravissimi, noi costituiamo i governi proprio
per garantire l'angoscia universale. Ecco, però insomma, a un certo punto anche
costoro si accorgeranno quanto è grama la loro vita, no?
Io penso che si accorgeranno! Diranno: "Ma possibile che qui noi siamo i guardiani di
che cosa? I guardiani dell'infelicità umana?" Bussa al di là di questa cortina di ipocrisia
un'era nuova, appunto l'era della creatività. Che finalmente si confronterà con il velo
della produttività a tutti costi. L'era della creatività vuole dire che ogni
essere umano verrà rispettato per quello che è, cioè un capolavoro assoluto della
natura, incommensurabile. Che è stato nel frattempo trasformata in una umanità di ragionieri,
di sottomessi, di mariti, di ruoli ecco, di ruoli!
Queste magre, squallide soddisfazione di appartenere a un giogo, sono il risultato dei cosiddetti
governanti. Secondo me questo sipario di silenzio compatto
che nessuno osa infrangere, nessuno, nasconde l'ipotesi dell'Era della Creatività, che
è una era sempre pronta, per gli esseri umani, basta rispettarli nel loro bisogno di avere
la certezza di una casa, la certezza del cibo buono, che gli esseri umani diventano tutti
creativi, non è vero che diventano tutti mascalzoni, mi risulta che sono tutti truffatori
adesso, adesso che non hanno la certezza del necessario.
Se invece, come da sempre la natura è predisposta a fare, si dà agli esseri umani la certezza
di buon nutrimento e di una casa calda in cui abitare, calda anche di affetti, allora
l'essere umano diventa creativo e è impensabile che compia dei crimini, impensabile.
Non solo, ma finalmente gli altri li incontra! Ha tanti amici, vedi che la miseria di questo
modo di essere consiste nel fatto che le persone in genere hanno forse un amico o due, non
due o tre mila, come potrebbero averne in tanti anni di presenza in questo pianeta,
e poi tanto amore! E troppo poco l'amore che le persone coltivano, ho un orticello di amore
che è grande 10 cm² e si restringe sempre di più con il tempo e invece dovrebbe espandersi
all'intero pianeta il sentimento di amore, in modo che uno abbia come partner di se stesso
l'intera umanità. Che non è altro che una replica, continua,
straordinaria, di ciò che ognuno di noi è. Mi sono persino inventato un piccolo proverbio,
chi ha troppe cose da fare vive in una tinozza e non nel mare, il mare dell'essere, il mare
dell'essere ciò che si è. Certo che se uno deve impiegare 9/10 ore al
giorno per avere il necessario, quale mare è? Da quando ha quel pochissimo tempo libero
ha talmente tante cose da fare che non si ricorda neanche più dei propri desideri,
non li coltiva, sai che il desiderio è il vero maestro di vita, che ti dice che cosa
è che proprio tu in quel momento lì vuoi essere o avere, e il desiderio viene da molto
lontano, io lo faccio derivare dalle stelle, "De -- Sidera", il desiderio va assolutamente
corrisposto. Ecco, qui tutti questi patetici detentori
del potere, a ogni livello sai? Dal bidello al Presidente della Repubblica, dal medio
truffatore al più grande degli imprenditori, tutti questi poveri esseri hanno bisogno invece
per difendere il loro privilegio delle carceri, delle scuole, del lavoro coatto, delle due
mila norme che sfornano ogni poco, le norme, per rendere le persone invece che naturali
normali. Non è questa l'era dei robot, questa invece
secondo me sarebbe l'era dell'essere umano, quella in cui finalmente tutti gli esseri
umani hanno da mangiare e dormire bene senza l'istanza coatta del lavoro.
Finalmente l'uomo può approdare, ma non l'uomo Vogue, che è una specie di pasticcio ambulante,
persino irriconoscibile dal punto di vista dell'essere umano, ma l'era dell'Essere Umano
vero, dove ognuno è un lavoro, dove ognuno è il massimo, ognuno è il Presidente di
ogni Repubblica, come ho cercato di dire nel descrivere la Kirghisia
I grandi ospiti che la natura ha creato per frequentare gli esseri umani non entrano in
questo tipo di società, l'amore non entra in questa società! In questa società può
avvenire l'sccoppiamento, ma non l'amore! Dunque i grandi ospiti che sono l'amore, la
libertà, la creatività, la solidarietà, il dare senza ragione, che è una delle emozioni
più straordinarie che si possono vivere su questo pianeta, questi ospiti non varcano
la soglia di una società così orribile, piena di macchine che impestano tutto di monossido
di carbonio, piena di gente che io ho sintetizzato in due versi questa sensazione: nella via
i passanti mi sfiorano frettolosi di raggiungere i tormenti domestici.
La sensazione che le persone si siano ormai abituate a convivere con il tormento, con
l'angoscia, l'ansi: "Ma riuscirò a fare questo? Questa è una situazione che produce solo
malattie, per cui questi poveri medici non gli stanno più dietro, perché sono tutti
ammalati, del resto anche una persona che non si ammalasse in questo contesto non è
sana. Una persona sana, prendi non so, un puledro
che viene incatenato per i piedi, gli danno da mangiare della biada sofisticata con i
conservanti, etc., a un certo punto capisci che si sbiadisce, non è più niente, è infelice.
Allora gli esseri umani sono infelici perché intanto percepiscono l'immenso spreco di un
modo di vivere che mette e rovescia migliaia di navi di frumento nell'oceano pacifico per
tenere i prezzi alti, mentre ogni sera 35 mila bambini sono morti di fame, insomma queste
cose a un certo punto arrivano, entrano nelle anime per così dire tormentate dei cittadini
no? E in cambio che cosa gli viene dato? Figurati, i talk show! Sono la biada rancida che viene
data alla sera, nei rari momenti di distacco dalla pena del lavoro o del non lavoro, che
è ancora peggio. Tu pensa che la battuta più tragica che a
me viene detta è questa: tu dici che lavori tre ore al giorno? Ma uno lavora tre ore al
giorno il resto del tempo che cosa fa? Mi chiedono questo.
Per fortuna questa epoca se si vuole è finita e se continua vorrà dire che tutti coloro
che senza saperlo sono stati complici dell'immenso crimine degli obblighi di Stato saranno finalmente
dei criminali consapevoli, sapranno di essere dei criminali, e non si faranno chiamare ministri,
insegnanti, preti, medici, ragionieri e così via, ma sapranno di essere dei criminali che
svolgono tutti i giorni un crimine, che è quello di impedire agli esseri umani di essere
se stessi. Arrivederci... io vi mando il saggio e spero
che dopo quello che abbiamo detto avranno voglia di leggerlo, e vorrei che lo spiegassero
ai loro figli, vorrei che lo spiegassero ai loro bambini, perché io quasi sempre cerco
di scrivere come un bambino di tre o quattro anni scriverebbe se sapesse scrivere.
Passate parola là dove la parola è davvero parola, bloccate la chiacchiera e passate
parola!