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Una breve storia di Shana Moulton e i suoi "Whispering Pines"
Sono cresciuta ad Oakhurst, California, che è piu o meno tra Fresno e Yosemite.
E sono cresciuta in un campo caravan che i miei genitori possedevano, confinante con la Sierra National Forest.
Era un campo caravan per anziani, si chiamava "Whispering Pines".
Era davvero un bellissimo posto in cui crescere.
Invece di giocare con gli altri bambini del vicinato, facevo visita ad una vedova e facevo puzzle con lei o...
C'era una signora che aveva un sacco di uccelli in gabbiette e andavo a giocare con loro.
[vetro che si infrange]
Inoltre, beh, eravamo proprio vicini alla foresta, così ci andavo, per stare tra gli alberi o..
Passavo tanto tempo da sola nei boschi, così quando arrivò Twin Peaks, potei davvero identificarmi con quell'elemento della serie.
Quella sorta di comunione con la natura e quegli spiriti, buoni o maligni, della foresta.
E sento come se quella fosse stata la mia prima esperienza artistica.
E' stata, come dire, la prima cosa che mi abbia davvero "toccato" nel profondo.
Ma, in quanto ad arte visuale, è stato solo a Berkeley che sono andata in un museo per la prima volta. E lì ho fatto il corso di Performance Art.
O, almeno, all'epoca si chiamava "New Genres". E mi cambiò la vita.
Forse dovrei cambiare vestiti adesso? Cosa ne dite?
Poi, alla scuola di specializzazione, cominciai a creare delle serie di vestiti con apparecchiature mediche "cucite" nel tessuto.
Inizialmente, creavo queste serie con lo scopo di farle sussistere da sé, ad esempio farle stare su degli appendiabiti o su dei busti.
Ma, insomma, non prendevano davvero vita, così, da soli.
E comincia a pensare a che tipo di persona avrebbe dovuto indossare un vestito simile.
Quindi è allora che è cominciato l'"alter ego". Con questo personaggio nevrotico, che soffre di emorroidi e indossa questo vestito col cuscino, mentre fa shopping.
L'alter ego di Shana si chiama Cynthia.
Inoltre, siccome nel primo video non c'era davvero una fine, misi "Continua.."
Quindi sapevo che avrei dovuto girarne un altro e dargli un titolo.
Così pensavo: "beh, come sarebbe qualcosa a la Twin Peaks?" E così me ne uscii con "Whispering Pines", così da dargli un leggero tono autobiografico.
Poi, quando mi trasferii a New York, tra i vari lavoretti, ci fu quello di organizzatrice di case.
In genere, andavamo in case nel New Jersey o nel Connecticut e mettevamo in ordine gli averi delle persone.
E a volte eravamo un team di 7 persone ad mettere in ordine ... beh, dei garage pieni di roba.
Un'altro compito era quello di organizzare qualcuno già iper-puntiglioso e organizzato.
Come trovargli il portapenne ideale, tipo al Container Store
A dire il vero, trovai una sorta di sollievo in quel lavoro, perchè..
Oscillavo tra l'avere un'esplosione caotica di possedimenti e la voglia di trovare, quasi, il portapenne adatto per ogni oggetto.
Di solito, credo, nella sua mente, c'è qualcosa di fisicamente sbagliato in lei.
Ed è proprio perchè lotto con l'ipocondria e ho avuto il tunnel carpale..
Ed era, credo, reale e abbastanza serio, per me, da andare in disabilità ma è qualcosa che metto sempre in dubbio.
Ce l'ho davvero? O sto solo cercando di evitare di scrivere tutte queste mail?
E credo sia l'impulso principale per le lotte di Cynthia.
Suppongo di non essere Cynthia.
Ma se non lo sono, allora non lo è nessuno, oppure... (ride)
Voglio dire, lo sono. Credo di esserlo. E' come se fossi io, ma un pò più ingenua, forse. O quello più me sempre sola.
E' come uno strumento per riconoscere le mie ambiguità o ambivalenze riguardo aspetti del mondo...
Per aiutarmi ad affrontarli con un pò di humor e prospettiva.
Quindi, beh, non so come... Non so quanto dovrei separarla da me stessa.