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Il cosmo
Un viaggio personale
Le spiagge dell'oceano cosmico
Il cosmo è tutto ciò che è...
...che sia mai stato o che mai sarà.
La contemplazione del cosmo ci emoziona.
Avvertiamo un brivido nella schiena, un nodo alla gola...
...una lieve sensazione, come di un lontano ricordo...
...di cadere da molto in alto.
Sappiamo di affrontare il più grandioso dei misteri.
Le dimensioni e l'età del cosmo...
...vanno al di là della comprensione umana.
Sperduto da qualche parte tra l'immensità e l'eternità...
...c'è il nostro minuscolo pianeta, la Terra.
Per la prima volta, abbiamo il potere di decidere...
...il destino del nostro pianeta e della nostra specie.
Questa è un'era pericolosa.
Ma la nostra specie è giovane, curiosa ed intrepida.
Ha un potenziale enorme.
Negli ultimi millenni abbiamo fatto...
...le più sorprendenti ed inaspettate scoperte...
...riguardo al cosmo e al nostro ruolo al suo interno.
Io credo che il nostro futuro dipenda enormemente...
...dalla nostra comprensione di questo cosmo...
...in cui galleggiamo come un granello di polvere...
...nel cielo mattutino.
Stiamo per iniziare un viaggio attraverso il cosmo.
Incontreremo galassie, soli e pianeti...
...vita e consapevolezza...
...che nascono, si evolvono e periscono.
Mondi di ghiaccio e stelle come diamanti.
Atomi grandi come soli...
...e universi più piccoli di un atomo.
Ma è anche la storia del nostro pianeta...
...e delle piante e animali con cui lo dividiamo.
Ed è la storia dell'umanità.
Di come abbiamo raggiunto la attuale comprensione del cosmo...
...di come il cosmo abbia plasmato la nostra evoluzione e cultura...
...e di quale sarà il nostro destino.
Vogliamo inseguire la verità, ovunque essa ci conduca.
Ma per trovare la verità, servono sia l'immaginazione che lo scetticismo.
Non avremo paura di avanzare delle ipotesi.
Ma staremo attenti a distinguere le ipotesi dai fatti.
Il cosmo è ricolmo di eleganti verità...
...di rapporti squisitamente intrecciati...
...sullo sfondo del grandioso meccanismo della natura.
La superficie della Terra è la spiaggia dell'oceano cosmico.
Su questa spiaggia abbiamo imparato quasi tutto ciò che sappiamo.
Di recente ci siamo spinti un po' nell'acqua...
...forse fino alle caviglie, e l'acqua ci pare invitante.
Una parte di noi sa che è da qui che veniamo.
Agognamo di tornarci.
E possiamo.
Perché il cosmo è dentro di noi. Siamo fatti della materia delle stelle.
Siamo un mezzo per il cosmo di conoscere se stesso.
Il viaggio, per ognuno di noi, inizia qui.
Esploreremo il cosmo su un'astronave della fantasia...
...non vincolati dai comuni limiti di dimensioni e velocità...
...guidati dalla musica delle armonie cosmiche.
Essa può condurci ovunque nello spazio e nel tempo.
Perfetta come un fiocco di neve...
...organica come un seme di dente di leone...
...essa ci porterà...
...verso mondi di sogno e mondi di fatti.
Venite con me.
Di fronte a noi c'è il cosmo, con le sue proporzioni incommensurabili.
Siamo lontani dalle spiagge della Terra...
...nelle profondità inesplorate dell'oceano cosmico.
Sparsi come spuma marina sulle onde dello spazio...
...vediamo innumerevoli fievoli raggi di luce.
Alcuni contengono centinaia...
...di miliardi di soli.
Queste sono le galassie...
...che vagano senza fine nella grande oscurità cosmica.
Nella nostra astronave della fantasia...
...siamo a metà strada dal limite dell'universo conosciuto.
In questo primo viaggio cosmico...
...inizieremo ad esplorare l'universo rivelatoci dalla scienza.
Il nostro itinerario ci porterà poi verso un mondo lontano ed esotico.
Ma dalle profondità dello spazio non vediamo né...
...il gruppo delle galassie in cui si annida la Via Lattea...
...né, tanto meno, il Sole o la Terra.
Siamo nel regno delle galassie...
...a 8 miliardi di anni luce dalla Terra.
Ovunque viaggiamo, osserviamo gli stessi disegni della natura...
...come la forma a spirale di questa galassia.
Le stesse leggi della fisica valgono dappertutto...
...da un estremo all'altro del cosmo.
Ma abbiamo appena iniziato a comprendere queste leggi.
L'universo è ancora pieno di misteri.
Vicino al centro di un gruppo di galassie...
...si trova a volte una galassia ellittica...
...costituita da miliardi di soli...
...che divora le sue vicine.
Forse questo ciclone di stelle...
...è quello che i nostri astronomi chiamano un quasar.
Le nostre normali unità di misura non ci bastano più...
...qui nel regno delle galassie.
Ci serve un'unità di misura più grande: l'anno luce.
Esso misura la distanza percorsa dalla luce in un anno...
...quasi diecimila miliardi di chilometri.
È una misura non del tempo, ma di enormi distanze.
Nell'ammasso di Ercole...
...le singole galassie distano circa 300.000 anni luce l'una dall'altra.
Quindi la luce impiega circa 300.000 anni...
...per andare da una galassia all'altra.
Come le stelle, i pianeti e le persone...
...le galassie nascono, vivono e muoiono.
A volte hanno un'adolescenza turbolenta.
A volte il loro nucleo esplode durante i primi 100 milioni di anni.
Visualizzando le onde radio, vediamo getti di energia...
...sprigionarsi ed echeggiare attraverso il cosmo.
Mondi vicini al nucleo o lungo i getti verrebbero inceneriti.
Mi domando quanti pianeti e quante civiltà...
...siano stati distrutti.
Nell'ammasso di Pegaso c'è una galassia a forma d'anello...
...formata da detriti risultanti dall'urto tra due galassie.
Uno spruzzo nello stagno cosmico.
Singole galassie possono esplodere e scontrarsi...
...e anche le stelle che le costituiscono possono esplodere.
Nell'esplosione di questa supernova...
...una singola stella supera in splendore il resto della galassia.
Ci avviciniamo a quello che gli astronomi terrestri chiamano...
...il Gruppo Locale.
Con un'estensione di tre milioni di anni luce, contiene circa 20 galassie.
È un arcipelago poco denso e piuttosto tipico...
...dell'immenso oceano cosmico.
Ci troviamo adesso a soli 2 milioni di anni luce da casa.
Sulle mappe astronomiche questa galassia si chiama M31...
...la grande galassia Andromeda.
È un ciclone di stelle, gas e pulviscolo.
Passandole sopra...
...vediamo una delle sue piccole galassie satellite.
Gli ammassi di galassie...
...e le stelle di ciascuna galassia...
...sono tenuti insieme dalla forza di gravità.
Intorno alla M31...
...ci sono centinaia di ammassi di stelle globulari.
Ci stiamo avvicinando ad uno di loro.
Ogni ammasso orbita intorno all'enorme nucleo della galassia.
Alcuni contengono fino a un milione di singole stelle.
Ogni ammasso globulare è come uno sciame d'api...
...tenuto insieme dalla gravità...
...e ogni ape è un sole.
Dall'ammasso di Pegaso il nostro viaggio ci ha portati...
...al Gruppo Locale, a 200 milioni di anni luce di distanza...
...e dominato da due grandi galassie a spirale.
Oltre alla M31 troviamo un'altra galassia molto simile.
l suoi bracci a spirale compiono un giro completo...
...ogni 250 milioni di anni.
Questa è la nostra Via Lattea...
...osservata dall'esterno.
Questa è la galassia che ospita la razza umana.
Nel remoto braccio della spirale dove risiede la costellazione del Cigno...
...noi esseri umani abbiamo raggiunto la consapevolezza...
...e un certo grado di comprensione.
Concentrati nel suo brillante nucleo...
...e sparsi lungo i suoi bracci a spirale...
...ci sono 400 miliardi di soli.
La luce impiega 100.000 anni a viaggiare...
...da un estremo della galassia all'altro.
All'interno di questa galassia ci sono stelle e mondi...
...e, forse, una gran varietà di forme di vita...
...di esseri intelligenti e di civiltà che navigano lo spazio.
Sparsi tra le stelle della Via Lattea...
...ci sono detriti di supernove...
...ognuno la traccia di una colossale esplosione stellare.
Questi filamenti di gas luminescente...
...sono gli strati esterni di una stella che si è autodistrutta.
Il gas si rarefa...
...restituendo allo spazio la sua materia stellare.
E al suo centro troviamo i resti della stella originaria...
...un denso frammento stellare chiamato pulsar.
Un faro naturale, che lampeggia e sibila.
Un sole che gira su se stesso due volte al secondo.
Le pulsar sono così regolari che la prima ad essere scoperta...
...fu presa per un segno di intelligenza extraterrestre.
Magari un faro...
...per grandi astronavi in viaggio attraverso anni luce...
...e tra le stelle.
Può darsi che esistano tali intelligenze e tali astronavi...
...ma le pulsar non ne sono la firma.
Sono, invece, un triste ricordo...
...che niente dura in eterno...
...e che anche le stelle muoiono.
Continuiamo a precipitare per migliaia di anni luce...
...verso il piano della galassia.
Questa è la Via Lattea...
...la nostra galassia, vista di taglio.
Miliardi di fornaci nucleari...
...convertono la materia in luce stellare.
Alcune stelle sono inconsistenti, come bolle di sapone.
Altre sono migliaia di miliardi di volte più dense del piombo.
Le stelle più calde sono destinate a morire giovani.
Le grandi stelle rosse sono perlopiù anziane.
È improbabile che stelle del genere abbiano pianeti abitati.
Ma le nane gialle, come il Sole...
...sono di mezza età e sono di gran lunga le più comuni.
Queste stelle spesso hanno sistemi planetari.
E su pianeti di questo tipo, per la prima volta nel nostro viaggio...
...incontriamo delle rare forme di materia.
Ghiaccio, roccia, aria e acqua allo stato liquido.
Vicino a questa stella gialla...
...c'è un mondo piccolo, caldo e circondato da nubi...
...coperto da continenti ed oceani.
Queste condizioni possono sostenere una materia ancora più preziosa...
...la vita.
Ma questa non è la Terra.
Esseri intelligenti si sono evoluti e ne hanno modellato la superficie...
...in una enorme impresa d'ingegneria.
Nella Via Lattea potrebbero esserci molti mondi...
...in cui la materia abbia raggiunto uno stato di consapevolezza.
Mi domando, sono molto diversi da noi?
Che aspetto avranno?
Che tipo di politica, tecnologia, musica o religione avranno?
O hanno un tipo di cultura che non possiamo neanche immaginare?
Saranno anche loro un pericolo per se stessi?
Tra le nubi rilucenti di gas interstellare...
...ce n'è una chiamata la nebulosa di Orione...
...a soli 1 500 anni luce dalla Terra.
Queste tre stelle lucenti sono note sulla Terra...
...come la cintura della familiare costellazione di Orione il cacciatore.
Vista dalla Terra, la nebulosa appare come una macchia di luce...
...la stella al centro della spada di Orione.
Ma non si tratta di una stella.
È una cosa completamente diversa.
È una nube che nasconde uno dei tanti segreti della natura.
Questa è una incubatrice stellare, un luogo in cui nascono le stelle.
La gravità fa condensare il gas e il pulviscolo...
...finché la temperatura non sale a tal punto che iniziano a brillare.
Tali nubi segnalano la nascita delle stelle...
...mentre altre sono la traccia della loro morte.
Dopo che le stelle si addensano all'interno delle nubi interstellari...
...che ne è di loro?
Le Pleiadi costituiscono un ammasso di giovani stelle...
...di appena 50 milioni di anni.
Queste giovani stelle sono appena state liberate nella galassia.
Ancora circondate da pennacchi di nebulosità...
...del gas e del pulviscolo che le hanno formate.
Ci sono nubi che galleggiano come macchie d'inchiostro...
...tra le stelle.
Sono fatte di un pulviscolo fine e roccioso...
...di materia organica e ghiaccio.
Al loro interno, alcune stelle iniziano ad accendersi.
Mondi ghiacciati vicini evaporano...
...e formano lunghe code, come quelle delle comete...
...spinti indietro dai venti stellari.
Nubi nere, che si espandono per diversi anni luce...
...vagano tra le stelle.
Sono piene di molecole organiche.
l mattoni di cui è fatta la vita si trovano ovunque.
Sono facilmente costruiti.
Su quanti mondi tali molecole complesse si sono agglomerate...
...in organismi che noi chiameremmo viventi?
La maggior parte delle stelle fanno parte di sistemi a 2 o 3 soli...
...tenuti insieme dalla gravità.
Ogni sistema è separato dai suoi vicini...
...da vari anni luce.
Ci avviciniamo ora ad una singola, ordinaria nana gialla...
...circondata da un sistema di nove pianeti...
...dozzine di lune, migliaia di asteroidi e miliardi di comete...
...la famiglia del Sole.
Ad appena quattro ore luce dalla Terra c'è il pianeta Nettuno...
...col suo gigantesco satellite Tritone.
Perfino alla periferia del nostro sistema solare...
...la nostra esplorazione è appena iniziata.
Solo un secolo fa...
...ignoravamo perfino l'esistenza del pianeta Plutone.
E la sua luna, Caronte, fu scoperta solo nel 1978.
Gli anelli di Urano sono stati individuati nel 1977.
Ci sono nuovi mondi da scoprire persino così vicino a noi.
Saturno è un gigantesco mondo gassoso.
Se ha una superficie solida...
...deve giacere molto al di sotto delle nubi che vediamo noi.
l maestosi anelli di Saturno...
...sono costituiti da miliardi di palle di neve in orbita.
Ci troviamo ora a soli 80 minuti luce da casa nostra.
Ad appena 1,5 miliardi di chilometri.
Il più grande pianeta del nostro sistema solare è Giove.
Il fatto che sulla sua faccia nascosta enormi lampi illuminino le nubi...
...fu rilevato per la prima volta dalla sonda Voyager nel 1979.
Nell'orbita di Giove...
...si trovano i frammenti di innumerevoli mondi svaniti...
...gli asteroidi.
Questi banchi e barriere...
...segnano il confine del regno dei pianeti giganteschi.
Entriamo ora nei bassi fondali del sistema solare.
Qui i mondi hanno atmosfere rarefatte e superfici solide.
Pianeti come la Terra...
...con paesaggi che aspettano solo di essere minuziosamente esplorati.
Questo mondo è Marte.
Nel 1976, dopo un viaggio di un anno...
...due sonde robotizzate lanciate dalla Terra...
...atterrarono su questo pianeta alieno.
Su Marte c'è un vulcano largo quanto l'Arizona...
...e alto quasi tre volte il monte Everest.
L'abbiamo chiamato il monte Olimpo.
Questo è un mondo di meraviglie.
Marte è un pianeta dalle antiche valli fluviali...
...e dalle tempeste di sabbia con raffiche di vento a 600 km/h.
Sulla sua superficie c'è un canyon lungo 5000 chilometri.
Si chiama Valles Marineris.
La valle della sonda spaziale Mariner...
...che venne ad esplorare Marte da un mondo vicino.
In questo primo viaggio cosmico...
...abbiamo appena iniziato ad esplorare Marte...
...e tutti gli altri pianeti, stelle e galassie.
Nei viaggi a venire li esploreremo più approfonditamente.
Ma ora percorreremo i pochi rimanenti minuti luce...
...fino ad un mondo azzurro coperto di nubi. Il terzo dal Sole.
La fine del nostro lungo viaggio...
...è il mondo dove l'abbiamo iniziato.
l nostri viaggi ci permettono...
...di vedere la Terra con occhi nuovi...
...come se venissimo da un altro posto.
Ci sono cento miliardi di galassie...
...e migliaia di miliardi di stelle.
Perché questo modesto pianeta dovrebbe essere l'unico mondo abitato?
A me sembra molto più probabile che il cosmo brulichi...
...di vita e intelligenza.
Ma per ora, ogni essere vivente...
...ogni essere cosciente...
...ogni civiltà di cui siamo a conoscenza...
...ha vissuto qui, sulla Terra.
Sotto queste nubi...
...si è svolto il dramma della specie umana.
Siamo, finalmente, tornati a casa.
Benvenuti sul pianeta Terra.
Un luogo di cieli d'azoto azzurro...
...di oceani di acqua allo stato liquido...
...di fresche foreste...
...di soffici prati.
Un mondo straripante di vita.
Da un punto di vista cosmico, per il momento è unico.
È l'unico mondo in cui sappiamo con certezza...
...che la materia del cosmo sia diventata viva e cosciente.
Devono esserci molti altri mondi simili, sparsi per il cosmo...
...ma la nostra ricerca inizia qui...
...con la saggezza accumulata dagli uomini e donne della nostra specie...
...a caro prezzo...
...nell'arco di un milione di anni.
Un tempo il nostro pianeta ci sembrava immenso.
Allora era l'unico mondo che potessimo esplorare.
Le sue dimensioni reali furono calcolate in modo semplice...
...da un uomo che visse qui, in Egitto, nel III secolo a.C.
Forse questa era una torre per le comunicazioni...
...e faceva parte di una rete sulla costa nordafricana...
...tramite cui segnali di fumo comunicavano messaggi di stato.
Potrebbe anche essere stato usato come faro...
...per aiutare nella navigazione...
...del Mar Mediterraneo.
Si trova a 50 chilometri a ovest...
...di quella che un tempo era una delle grandi città del mondo, Alessandria.
Ad Alessandria, a quell'epoca...
...viveva un uomo di nome Eratostene.
Un suo rivale lo chiamava "Beta", la seconda lettera dell'alfabeto greco...
...perché, diceva: "Eratostene era sempre secondo in tutto".
Ma appare chiaro che in molti campi Eratostene fosse "alfa".
Era astronomo, storico, geografo...
...filosofo, poeta, critico teatrale e matematico.
Era anche bibliotecario capo della grande biblioteca alessandrina.
E un giorno, mentre leggeva un papiro nella biblioteca...
...s'imbatté in un racconto curioso.
Molto più a sud, lesse...
...nell'avamposto di Siene, l'attuale Assuan...
...si verificava un fenomeno unico nel giorno più lungo dell'anno.
Il 21 giugno...
...le ombre di una colonna del tempio o di un palo verticale...
...si accorciavano con l'avvicinarsi del mezzogiorno.
Verso quell'ora...
...i raggi del sole s'insinuavano in un profondo pozzo...
...che gli altri giorni rimaneva in ombra.
Poi, esattamente a mezzogiorno...
...le colonne non facevano alcuna ombra.
E il sole illuminava direttamente l'acqua nel fondo del pozzo.
In quel momento...
...il Sole si trovava esattamente sopra Siene.
Era un'osservazione che un altro avrebbe potuto facilmente ignorare.
Pali, ombre, i riflessi in un pozzo...
...la posizione del Sole...
...sono tutti eventi comuni, cose di tutti i giorni.
Che importanza potevano mai avere?
Ma Eratostene era uno scienziato...
...e la sua contemplazione di questi semplici fatti cambiò il mondo...
...anzi, in un certo senso, lo creò.
Perché Eratostene ebbe la presenza di spirito di sperimentare...
...di domandarsi se qui, vicino ad Alessandria...
...un palo avrebbe fatto ombra, verso mezzogiorno, il 21 giugno.
E si dà il caso che l'ombra ci sia.
Una persona molto scettica avrebbe potuto dire...
...che il resoconto di Siene fosse errato.
Ma era la semplice osservazione di un fatto.
Perché qualcuno mentirebbe su una cosa tanto triviale?
Eratostene si chiese come fosse possibile...
...che nello stesso istante...
...un palo a Siene non facesse ombra...
...e uno ad Alessandria, 800 chilometri più a nord...
...facesse un'ombra molto visibile.
Ecco una mappa dell'antico Egitto.
Vi ho inserito due pali, o obelischi.
Uno quassù ad Alessandria e uno quaggiù a Siene.
Ora, se in un dato momento entrambi gli obelischi...
...non fanno ombra alcuna...
...è comprensibilissimo, purché la Terra sia piatta.
Se l'ombra a Siene è di una certa lunghezza...
...e l'ombra ad Alessandria è della stessa lunghezza...
...anche questo ha senso su una Terra piatta.
Ma come può essere, si chiese Eratostene...
...che nello stesso istante non ci sia ombra a Siene...
...e ci sia invece un'ombra molto lunga ad Alessandria?
L'unica risposta era che la superficie della Terra fosse curva.
E non solo...
...ma maggiore è la curvatura e maggiore sarà la differenza...
...nella lunghezza delle ombre. Il Sole è talmente distante che...
...i suoi raggi sono paralleli quando raggiungono la Terra.
Pali con angoli diversi rispetto al Sole avranno ombre diverse.
Data la differenza nella lunghezza delle due ombre...
...la distanza tra Alessandria e Siene...
...doveva essere di circa 7 gradi lungo la superficie della Terra.
Con questo intendo che se immaginiamo che i pali arrivino...
...fino al centro della Terra...
...intersecandosi formerebbero un angolo di 7 gradi.
Sette gradi sono circa un cinquantesimo...
...dell'intera circonferenza della Terra, cioè 360 gradi.
Eratostene sapeva quale fosse la distanza tra Alessandria e Siene.
Sapeva che era di 800 chilometri.
Come? Perché aveva assunto un uomo che percorresse l'intera distanza...
...in modo che lui potesse fare il calcolo che vi sto esponendo.
Ora, 800 chilometri moltiplicati per 50 sono circa 40.000 chilometri.
Dev'essere la circonferenza della Terra.
È la distanza che si percorre per fare il giro della Terra.
Ed è esatto.
Gli unici strumenti di Eratostene erano...
...dei pali, i suoi occhi, dei piedi e la sua mente.
Più un estro per la sperimentazione.
Con questi strumenti dedusse la circonferenza della Terra...
...con molta precisione e un errore minimo.
Non è male, per un calcolo fatto 2200 anni fa.
Allora, come oggi, il Mediterraneo era pieno di navi.
Mercanti, pescatori, flotte navali.
Ma si facevano anche coraggiosi viaggi verso l'ignoto.
400 anni prima di Eratostene, l'Africa fu circumnavigata...
...da una flotta fenicia all'impiego...
...del faraone egiziano Neco.
Si imbarcarono...
...in navi probabilmente fragili e aperte come queste...
...e dal Mar Rosso scesero lungo la costa orientale dell'Africa...
...poi su nell'Atlantico e di nuovo nel Mediterraneo.
Quell'epico viaggio durò tre anni...
...circa lo stesso tempo che impiega Voyager...
...ad andare dalla Terra a Saturno.
Dopo Eratostene può darsi che qualcuno abbia tentato...
...di circumnavigare la Terra.
Ma fino all'epoca di Magellano nessuno ci è riuscito.
Quali racconti di avventure e coraggio...
...devono essere stati narrati...
...da marinai e navigatori, gli uomini d'azione del mondo...
...che si giocavano la vita in base ai calcoli...
...di uno scienziato dell'antica Alessandria.
Oggi Alessandria conserva poche tracce della sua antica gloria...
...dei giorni in cui Eratostene passeggiava sui suoi larghi viali.
Nei secoli, ondate di conquistatori convertirono i suoi palazzi e templi...
...in castelli e chiese, e poi in minareti e moschee.
La città fu scelta come capitale del suo impero da Alessandro Magno...
...in un pomeriggio d'inverno del 331 a.C.
Un secolo dopo era la più grande città del mondo.
Ogni successiva civiltà vi ha lasciato il suo segno.
Ma oggi cosa rimane della meravigliosa città sognata da Alessandro?
Alessandria è ancora un fiorente luogo di scambi...
...e un punto d'incontro per i popoli del vicino Oriente.
Ma un tempo irradiava sicurezza...
...certa del suo potere.
Si può ricatturare un'epoca svanita...
...da poche statue corrose e da frammenti di antichi manoscritti?
Ad Alessandria c'era un'immensa biblioteca...
...ed associata ad essa un istituto di ricerca.
In questi due luoghi lavoravano le menti più fini del mondo antico.
Di quella leggendaria biblioteca...
...tutto ciò che sopravvive...
...è un'umida e dimenticata cantina.
È nell'edificio annesso alla biblioteca, il Serapeum...
...che in passato era un tempio...
...ma fu in seguito riconsacrato alla conoscenza.
Questi pochi scaffali ammuffiti...
...forse un tempo parte di un magazzino...
...ne sono l'unica traccia fisica.
Ma un tempo questo luogo era...
...il cervello e la gloria...
...della più grande città sul pianeta Terra.
Se io potessi tornare indietro nel tempo...
...questo è il luogo che vorrei visitare.
La biblioteca alessandrina al suo apice, 2000 anni fa.
Qui, si può dire...
...iniziò l'avventura intellettuale che ci ha portati nello spazio.
Tutta la conoscenza del mondo antico era contenuta tra queste mura.
Nel grande atrio c'era forse un ritratto di Alessandro...
...con lo scettro, il flagello e il copricapo cerimoniale...
...dei faraoni dell'antico Egitto.
Questa biblioteca era una roccaforte di sapienza umana...
...un faro per il nostro viaggio verso le stelle.
Era il primo vero istituto di ricerca nella storia del mondo.
E cosa vi studiavano?
Studiavano tutto. L'intero cosmo.
"Cosmos" è una parola greca che significa "l'ordine dell'universo".
In un certo senso è l'opposto del caos.
Implica una profonda interconnessione tra tutte le cose.
Il modo intricato e sottile in cui è strutturato l'universo.
In questo luogo prosperarono molte menti geniali.
Oltre ad Eratostene c'era l'astronomo lpparco che tracciò...
...la mappa delle costellazioni...
...e misurò la luminosità delle stelle.
E poi ci fu Euclide...
...che sistematizzò brillantemente la geometria...
...e che disse al suo re, che faticava...
...a risolvere alcuni difficili problemi matematici...
...che non esisteva una via reale verso la geometria.
Poi ci fu Dionisio di Tracia, l'uomo che definì...
...i termini grammaticali: sostantivi, verbi, eccetera...
...che fece per la lingua ciò che Euclide aveva fatto per la geometria.
Poi ci fu Erofilo, un fisiologo che identificò...
...il cervello, piuttosto che il cuore, come sede dell'intelligenza.
Ci fu Archimede, il più grande genio meccanico...
...fino a Leonardo da Vinci.
E poi ci fu l'astronomo Tolomeo, che compilò gran parte dell'odierna...
...pseudoscienza dell'astrologia.
Il suo universo geocentrico...
...dominò per 1 500 anni...
...il che dimostra che si può essere intellettualmente brillanti...
...e al contempo avere torto marcio.
Tra questi grandi uomini c'era anche una grande donna.
Si chiamava lpazia.
Era una matematica e un'astronoma...
...l'ultima luminare della biblioteca...
...il cui martirio è legato alla distruzione di questo luogo...
...sette secoli dopo la sua fondazione.
Guardate questo posto.
l re greci d'Egitto che succedettero ad Alessandro...
...consideravano il progresso scientifico, letterario e medico...
...tra i tesori dell'impero.
Per secoli finanziarono generosamente la ricerca e lo studio.
Una larghezza di vedute condivisa da pochi capi di stato, allora o adesso!
Su questo atrio si aprivano 1 0 grandi laboratori di ricerca.
C'erano fontane e colonnati, giardini botanici e persino...
...uno zoo con animali provenienti dall'lndia e dall'Africa subsahariana.
C'erano laboratori per la dissezione e un osservatorio astronomico.
Ma il tesoro della biblioteca...
...consacrata al dio Serapide...
...eretta nella città di Alessandro...
...era la sua collezione di libri.
Gli organizzatori della biblioteca setacciarono...
...tutte le lingue e culture del mondo, alla ricerca di libri.
Inviarono agenti all'estero per comprare biblioteche.
Le navi mercantili venivano perquisite nel porto di Alessandria...
...alla ricerca non di oggetti di contrabbando, ma di libri.
Le pergamene venivano prese in prestito, copiate e poi restituite.
Prima di essere studiati, i papiri venivano messi in pile...
...chiamate "libri presi dalle navi".
È difficile fare una stima delle cifre esatte...
...ma pare che, al suo apice, la biblioteca contenesse...
...quasi un milione di papiri.
Il papiro cresce in Egitto.
Da lì deriva la parola paper.
Ognuno dei volumi che un tempo stava in questa biblioteca...
...era scritto a mano su del papiro da manoscritti.
Che ne è stato di tutti quei libri?
La civiltà classica che li aveva creati si disgregò.
La biblioteca stessa fu distrutta.
Solo una frazione delle opere sopravvisse.
E in quanto al resto, ci rimangono solo pochi, patetici...
...frammenti sparsi.
Ma quanto sono allettanti quei frammenti!
Per esempio, sappiamo che un tempo qui esisteva...
...un libro dell'astronomo Aristarco di Samo...
...che a quanto pare sosteneva che la Terra fosse uno dei pianeti...
...che, insieme ad altri pianeti, orbitava intorno al Sole...
...e che le stelle sono a una distanza enorme da noi.
Tutto assolutamente vero.
Ma abbiamo dovuto aspettare quasi 2000 anni...
...affinché questi fatti venissero riscoperti.
Le pile di trattati astronomici della biblioteca alessandrina.
Ipparco.
Tolomeo. Eccoci qua.
Aristarco.
Questo è il libro.
Come vorrei poter leggere questo libro...
...per capire come Aristarco ci fosse arrivato.
Ma è perduto. Completamente e per sempre.
Se moltiplichiamo il senso di perdita per quest'opera di Aristarco...
...per 1 00.000...
...inizieremo ad apprezzare la grandiosità...
...della sofisticazione della civiltà classica...
...e la tragedia della sua distruzione.
Abbiamo di gran lunga superato la scienza conosciuta nell'antichità...
...ma ci sono buchi irreparabili nelle nostre conoscenze storiche.
Immaginate quali misteri del passato potrebbero essere risolti...
...con una tessera di questa biblioteca.
Per esempio, sappiamo di una storia del mondo in tre volumi...
...ora perduta, scritta da un prete babilonese di nome Beroso.
Il primo volume copriva l'intervallo tra la creazione del mondo...
...e il diluvio universale.
Un periodo che lui stimava della durata di 432.000 anni...
...o circa 1 00 volte più lungo della cronologia del Vecchio Testamento.
Quali meraviglie avranno contenuto i volumi di Beroso!
Ma perché vi ho portato indietro di 2000 anni...
...fino alla biblioteca alessandrina?
Perché fu qui che noi esseri umani...
...raccogliemmo per la prima volta seriamente e sistematicamente...
...il sapere del mondo.
Questa è la Terra come la conosceva Eratostene.
Un piccolissimo mondo sferico, galleggiante...
...in un'immensità di spazio e tempo.
Finalmente, iniziavamo...
...ad orientarci nel cosmo.
Gli scienziati dell'antichità...
...fecero i primi e più importanti passi nella giusta direzione...
...prima che la loro civiltà si disgregasse.
Ma dopo l'oscurantismo medievale, fu in gran parte...
...la riscoperta delle opere di questi studiosi...
...a rendere possibile il Rinascimento...
...influenzando quindi fortemente la nostra cultura.
Quando, nel XV secolo, l'Europa era finalmente pronta...
...a risvegliarsi dal suo lungo torpore...
...riscoprì alcuni degli strumenti, dei libri e dei concetti...
...sviluppati qui più di mille anni prima.
Nel 1600 le teorie a lungo dimenticate di Aristarco...
...furono riscoperte.
Giovanni Keplero costruì elaborati modelli...
...per capire il moto e la sistemazione dei pianeti...
...il senso di rotazione dei cieli.
E di notte, sognava di andare sulla Luna.
l suoi principali strumenti scientifici erano...
...i calcoli matematici della biblioteca alessandrina...
...e un ferreo rispetto per i fatti osservati...
...per quanto inquietanti potessero essere.
Anche la sua storia e quella degli scienziati dopo di lui...
...fanno parte del nostro viaggio.
Settant'anni più tardi le teorie eliocentriche...
...di Aristarco e Copernico...
...furono largamente accettate nell'Europa dell'llluminismo.
Sorse l'idea che i pianeti fossero anch'essi dei mondi...
...governati dalle leggi della natura...
...e la speculazione scientifica si rivolse al moto degli astri.
l meccanismi dei moti celesti furono riprodotti...
...dagli orologiai terrestri.
La capacità di mantenere l'ora esatta permise grandi viaggi marittimi...
...di esplorazione e scoperta...
...intorno alla Terra.
Questa fu un'era in cui la ricerca...
...fu di nuovo apprezzata.
250 anni più tardi, la Terra era stata tutta esplorata.
Nuovi avventurieri si rivolgevano ai pianeti e alle stelle.
Si scoprì che le galassie erano grandi agglomerati di stelle...
...universi insulari lontani milioni di anni luce.
Negli anni Venti gli astronomi iniziarono a misurare...
...la velocità delle galassie lontane.
Che ore sono?
Le 7.1 5.
Luci, per favore.
Scoprirono che le galassie si allontanavano l'una dall'altra.
Con grande meraviglia di tutti...
...l'intero universo si stava espandendo.
Iniziavamo a sondare le vere profondità del tempo e dello spazio.
Il lungo sforzo collettivo della scienza...
...ci ha rivelato un universo dell'età di circa 1 5 miliardi di anni.
Il tempo trascorso dalla nascita esplosiva del cosmo...
...il Big ***.
Il calendario cosmico comprime la storia dell'universo...
...in un unico anno.
Se l'universo è nato il primo gennaio...
...la Via Lattea non si formò fino a maggio.
Altri sistemi planetari possono essere apparsi...
...a giugno, luglio e agosto...
...ma il nostro Sole e la Terra non apparvero fino a metà settembre.
La vita è nata poco dopo.
L'intera storia umana è racchiusa in quel punto luminoso...
...in basso a destra, sul calendario cosmico.
Il Big *** è in alto a sinistra...
...nel primo secondo del primo gennaio.
15 miliardi di anni dopo ci troviamo nel presente...
...l'ultimo secondo del 31 dicembre.
Ogni mese dura un miliardo e 250 milioni di anni.
Ogni giorno rappresenta 40 milioni di anni.
Ogni secondo sta per 500 anni della nostra storia.
Un battito di ciglia nel dramma del tempo cosmico.
A questa scala il calendario cosmico è grande come un campo da football...
...ma l'intera storia della specie umana occuperebbe un'area...
...pari alla mia mano.
Iniziamo solo ora a tracciare il lungo e tortuoso sentiero...
...iniziato con la palla di fuoco primordiale...
...che ha portato all'addensarsi della materia.
Il gas, il pulviscolo, le stelle, le galassie e...
...almeno nel nostro angolino dell'universo...
...i pianeti, la vita e l'intelligenza di uomini e donne inquisitivi.
Noi siamo appena emersi...
...tanto che gli eventi familiari della nostra storia...
...occupano solo gli ultimi secondi dell'ultimo minuto del 31 dicembre.
Ma alcuni eventi cruciali per la specie umana iniziarono molto prima...
...vari minuti prima.
Così cambiamo la nostra scala, passando da mesi a minuti.
Quaggiù, i primi esseri umani fecero il loro debutto...
...intorno alle 22.30 del 31 dicembre.
E col passare di ogni minuto cosmico...
...ognuno della durata di 30.000 anni...
...abbiamo iniziato l'arduo viaggio per capire...
...dove viviamo e chi siamo.
Ore 23.46...
...appena 1 4 minuti fa...
...gli esseri umani hanno domato il fuoco.
Ore 23:59.20, la sera dell'ultimo giorno dell'anno cosmico...
...ore 23, minuti 59, secondi 20...
...inizia l'addomesticamento di piante e animali.
Un'applicazione del talento umano...
...per la fabbricazione di arnesi.
Ore 23:59.35, le comunità agricole già organizzate...
...si trasformano nelle prime città.
Noi esseri umani siamo apparsi così recentemente sul calendario cosmico...
...che tutta la nostra storia occupa soltanto...
...gli ultimi secondi dell'ultimo minuto del 31 dicembre.
Nel vasto oceano di tempo rappresentato da questo calendario...
...tutti i nostri ricordi sono limitati...
...a questo piccolo quadratino.
Ogni persona di cui abbiamo mai sentito parlare è vissuta qui.
Tutti i re, le battaglie, le migrazioni e invenzioni, le guerre e gli amori.
Il contenuto dei libri di storia...
...avviene qui...
...negli ultimi 1 0 secondi del calendario cosmico.
Noi, sulla Terra, ci siamo appena affacciati...
...sugli immensi oceani di spazio e tempo...
...dai quali siamo emersi.
Noi siamo l'eredità...
...di 1 5 miliardi di anni di evoluzione cosmica.
Abbiamo una scelta.
Possiamo arrivare a conoscere l'universo che ci ha creati...
...o possiamo gettare via la nostra eredità di 1 5 miliardi di anni...
...in un'autodistruzione senza senso.
Ciò che accadrà nel primo secondo del prossimo anno cosmico...
...dipenderà da ciò che faremo, qui e adesso...
...con la nostra intelligenza...
...e la nostra conoscenza del cosmo.