Tip:
Highlight text to annotate it
X
Babele Puntata 20 – Vangelo
la parola di oggi è Vangelo.
Vangelo, si.
È una parola che usiamo spessissimo, non è un libro però.
No, significa anche un libro, ma noi lo prendiamo nel senso di Matteo 4:23 che è utilizzato
nella liturgia di oggi: “Gesù percorreva tutta la Galilea insegnando nelle loro sinagoghe
annunciando il Vangelo del regno”.
Vangelo, in certe bibbie è anche tradotto Evangelo.
Evangelo. Euangelion. Usiamo di fatto una parola greca che vuol dire buona notizia.
Sì.
Buona notizia. Solo che evidentemente buona notizia è intesa in senso forte. Buona notizia,
l'unica buona notizia è la notizia della salvezza.
Certo.
Per cui la liturgia di oggi utilizza, cioè, il Vangelo di oggi utilizza la parola Vangelo
per indicare ciò che è la buona notizia radicale, il fatto che, che si manifesta la
salvezza, che è presente la salvezza. Il popolo che abitava nelle tenebre, dice il
Vangelo citando il profeta, vide una grande luce per quelli che abitavano in regione ombra
di morte, una luce è sorta. Quindi una salvezza, un punto di riferimento potremmo dire.
Sì.
E questa salvezza consiste nel fatto che il regno dei cieli è vicino. Il Vangelo del
regno è quanto viene annunciato da Gesù che percorre la Galilea ed insegna nelle sinagoghe.
Ecco poi, uno dice però, va bè, il Vangelo è stato annunciato così ma poi non si è
realizzato, cioè, come si è realizzato? Perché poi non è che ha cambiato tanto.
No, cioè, ma un momento, non è che si realizza il regno, non dice che si deve realizzare,
dice che c'è. Il regno dei cieli è vicino, cioè. Non è vicino nel senso che si avvicina.
Si.
Ma, quindi che adesso non c'è, però..
Dopo viene.
Dopo viene no? ma è vicino nel senso che è vicina, come io sono vicino a te, cioè,
adesso è un fatto che io sono vicino a te e tu sei vicino a me. Dunque, il regno dei
cieli è vicino, in realtà, che cosa annunzia? Annunzia che Gesù è vicino, che la vicinanza
del regno dei cieli altro non è che la vicinanza di Gesù, dalla sua persona. E questo regno
dei cieli si manifesta nella sua vicinanza perché? Perché Gesù guarisce ogni sorta
di malattie e di infermità nel popolo, esattamente come il profeta aveva profetizzato. In un
altro testo si dice che i ciechi vedono,
gli zoppi saltano,
gli zoppi saltano, eccetera eccetera. Dunque il regno dei cieli è vicino, è la vicinanza
di Gesù. Il regno dei cieli è Gesù potremmo dire. E questa è la buona notizia. Dunque
non è un contenuto intellettuale.
Sì.
No? Ah, sai, le azioni sono migliorate.
Sì, sì.
Ah, che bello, mi hai dato una buona notizia, no?
sì, sì.
Oppure, Tizio ha trovato l’amorosa. Poveretto! Ah, questa è una buona notizia, che bella
notizia.
Per noi che è così, va beh..
E quindi, invece, la buona notizia è un fatto, è un avvenimento, è il fatto che Cristo
è presente. Il fatto quindi che in Cristo.. in Cristo è reso presente, si rende presente
tutta la verità della storia, tutta la pienezza della storia di Dio con l'uomo.
Accettare il Vangelo vuol dire non tanto cambiare vita nel senso di.. Adesso faccio meglio perché
c’è un nuovo ordine da seguire, ma adesso faccio meglio perché c'è uno da incontrare.
Esatto. Infatti viene usata un'altra parola che forse è il caso di riprendere, quella
di conversione. Forse ne avevamo già parlato in un altro momento.
Sì, sì sì.
Ma qui è utile riprenderla perché infatti Gesù dice: ”Convertitevi perché il regno
dei cieli è vicino”. Dunque convertitevi ha più che altro il significato di guardate,
fate attenzione, convertitevi..
Girate l'occhio, insomma.
Metanoeite, in greco. Cioè, ponete attenzione, fate attenzione a questa cosa, quindi non
tanto: "Oh, Dio, siamo inadatti, siamo impuri", eccetera eccetera, ma: "Ah! C'è qualcosa",
per cui il regno dei cieli è vicino, è necessario convertirsi, cioè guardare. Cioè guardare
in faccia a questo fatto, questo avvenimento. Per cui il Vangelo è la presenza della persona
di Gesù verso la quale si guarda, cioè che si considera, la cui presenza stupisce, e
la si guarda prima di tutto. Dopo verranno anche le conseguenze di tipo morale, ma il
primo atteggiamento di fronte alla presenza di Gesù è quello dello stupore ammirato
del regno dei cieli che si avvicina ed è questa la buona notizia.