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"Che cos'è il progresso?"
"Il progresso io lo vedo soltanto come la capacità di indagare dal punto di vista scientifico
e di aiutare quelli che non hanno il privilegio di appartenere alla cosidetta élitte
scientifica e tecnologica.
Quindi sono due: uno indagine che deve continuare
e non si può mettere il luchetto al cervello
e il secondo è che la componente migliore del nostro cervello,
la componente neocorticale,
deve essere utilizzata per l'aiuto al prossimo non soltanto per la scoperta".
"Nella sua vita, che come abbiamo detto ha già attraversato quasi un secolo ormai,
qual è stata la scoperta, secondo lei, che più l'ha sorpresa?
scusi la banalità della domanda ma la si può fare solo a lei,
la scoperta scientifica, il cambiamento che più l'ha sorpresa."
"Direi Watson e Crick con la scoperta del DNA, dal punto di vista generale,
dal punto di vista delle neuro scienze,
io considero il massimo contributo Roger Sperry
che ci ha detto come funzionano in due emisferi celebrali:
quello analitico sinistro, quello olistico il destro."
"Secondo lei qual è adesso il campo scientifico, su cui bisognerebbe concentrarsi,
qual è la conquista che lei ritiene più urgente?"
"Più urgente?" "Si"
"L'utilizzo..
per me la conquista è di vedere che noi non siamo soltanto
i proprietari dell'emisfero, della componente neocorticale,
ma di dare alla componente neocorticale il controllo del nostro modo di agire;
oltre ancora, non è tutto il controllo da parte della neocorteccia,
quella che ha portato lo sviluppo, controllare
ancora quello che... diciamo, la parte più antica del cervello,
che è quella emotiva, detta il lobo limbico
che ha fatto, ha salvato, l'*** sapiens quando è sceso dagli alberi
e ha portato all'austra lopiteco la possibilità di estendere le proprie possività di attività.
Oggi questa componente è pericolosa, perchè la componente emotiva del cervello,
la ritengo colpevole di tutto quanto di tragico capita attorno a noi,
non è la componente cognitiva, neocorticale,
è la componente del nostro cervello che è molto più antica
che risale, come dicevo, alla discesa dell'austra lopiteco dagli alberi
e che ha continuato ad agire e dirigere parte delle nostre attività
che non sono sempre, diciamo, di carattere cognitivo
ma sono anche emotivi. Questo che noi speriamo che il futuro..
"Scusi..il futuro" "Il futuro veda un completo controllo del nostro modo d'agire
dalla neocorteccia cognitiva non, il sistema noto come sistema limbico che è emotivo,
e tragedie che possono portare all'estinzione della nostra specie
derivano, che a volte, particolarmente, dalla componente emotiva."