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Ciao a tutti! In questa puntata analizzeremo la seconda metà del 1947
in cui compare per la prima volta il multimiliardario più famoso del mondo
(immagino non serva fare nomi) e il primo mese del 1948, in cui viene pubblicata "Paperino Lingualunga",
la storia d'esordio di Gastone Paperone, altra creazione di spicco tra quelle barksiane.
Ma prima c'è da terminare la "trilogia del viaggio", di cui ho già analizzato
le prime 2 storie in questa puntata del progetto B.A.R.K.S. Bando agli indugi e iniziamo con "paperino cacciatore di canguri",
la terza della trilogia
paperino, ipnotizzato, crede di essere un canguro nostalgico
e prenota in fretta e furia
un volo destinazione sydney per sé e per i nipotini
una volta svanito l'effetto dell'ipnosi
i paperi si ritroveranno a essere cacciatori di canguri
e ciò porterà paperino a essere rapito dagli aborigeni australiani. La cosa più
fantasiosa di questa storia non è tanto che paperino, ipnotizzato,
creda di essere un canguro con nostalgia dell'australia, ma che i paperi, arrivati
alla dogana di sydney, riescano veramente ad accedere nel paese.
Chi segue Airport Security sa di cosa sto parlando! La storia comunque risulta molto godibile:
sul versante grafico Barks può sbizzarirsi nel rappresentare i
meravigliosi paesaggi australiani con dovizia di particolari, attenendosi alla
mitica rivista National Geographic
mentre invece gioca con una decisa inchiostrazione e con le figure i controluce
durante le sequenze in notturna
interessante la contrapposizione di stili
tra quello cartoonesco dei paperi e quello assai realistico
degli aborigeni australiani e rappresentati da Barks,
seppur in modo un po' stereotipato,
in modo anche molto fedele. Dal punto di vista della trama, qui Barks riesce a orchestrare
similmente a "Paperino e le tigri reali", ma al contrario di "Paperino in vulcanovia",
una trama solida e che renda giustizia al Paese di riferimento. Davvero suggestive
poi sono alcune sequenze, come quelle in cui i Paperi, persi nel deserto australiano,
sono costretti a dividere in quattro l'ultima goccia d'acqua rimasta
in modo da dare da bere a tutti
o quella in cui uno dei nipotini rassicura un altro, alla vista di un pennuto
cotto sulla brace dagli aborigeni: per fortuna non si tratta del loro zio,
ma solamente di un emù.
In questa scena in particolare,
in questa vignetta in particolare, veramente toccanti sono le espressioni
che Barks riesce a conferire al volto dei nipotini con pochissimi, semplici,
ma magistrali tratti
sicuramente, "Paperino cacciatore di canguri" è una storia da recuperare e altrettanto sicuramente
si tratta della mia storia preferita della
(come l'ho chiamata io) "trilogia dei viaggi" di Barks.
La prossima storia invece non ha bisogno di presentazioni. Un solo nome: Zio Paperone.'
signori, ecco a voi "paperino e il natale sul monte orso".
Zio Paperone, qui alla sua primissima apparizione,
invita i nipoti, con cui non intrattiene rapporti da una miriade di tempo
(ciò verrà ripreso da Don Rosa
nell'ultimo capitolo della sua Saga di Paperon de' Paperoni) a trascorrere il
natale nella sua lussuosa magione sul monte orso
lo fa per gentilezza? per generosità? perché vuole bene ai suoi nipoti?
Ma ovviamente no!
l'unico motivo per cui si comporta in questo modo è perchè vuole
rovinare loro il Natale, spaventandoli a morte travestendosi da orso.
Il paperone degli inizi è burbero, cinico, scontroso, un vero bastardo;
ma le cose si movimenteranno un pochetto con l'entrata in scena di veri esemplari
di grizzly. Di certo si tratta di un Paperone lontanissimo
dalla caratterizzazione che assumerà negli anni successivi, e che anzi
cambierà addirittura durante il corso della storia stessa
già nel finale, infatti, quello che ci troviamo di fronte è un paperone
del tutto diverso, quasi simpatico, mentre all'inizio è una specie di fusione tra
il Grinch e Ebenezer Scrooge
storia a dir poco fondamentale
che sancisce l'esordio di una delle figure di maggior spicco della narrativa mondiale.
quella che era nata come una parodia, come un omaggio
dell'Ebenezer Scrooge di Dickens, di cui tra l'altro
vestirà i panni
qualche anno dopo, sullo schermo. È come se lo zione avesse preso vita
reclamando il ruolo che gli spettava di diritto e diventando, in anni di storie e avventure,
la figura più psicologicamente complessa di tutto l'universo Disney
che è molto ampio, ma
di figure come zio Paperone, personaggi come zio Paperone
all'interno dell'universo Disney, non se ne trovano:
lui è quello più complesso e più affascinante
la storia può vantare ottimi disegni
con Barks che qui usa particolarmente spesso le sue peculiari vignette tonde,
degli occhi di bue che vogliono esaltare ciò che succede nella vignetta
e al contempo dare respiro alla tavola, spezzando la canonica gabbia di vignette
rettangolari. ho molto apprezzato, sul versante della sceneggiatura, come Barks non
cerchi di farci apparire
zio Paperone come il cattivo
e i nipoti come i buoni, poveretti puri e casti; ciò sarebbe sembrato
anche abbastanza puerile secondo me
sarebbe stato anche abbastanza infantile invece no
perché in diverse occasioni Barks ci mostra la condotta non proprio esemplare
di Paperino, che però si comporta e dice le stesse cose che uno di noi avrebbe detto
o fatto
in diverse occasioni ci ritroveremo a dire: "ma che stronzo che sei, paperino", quando in realtà
ognuno di noi si sarebbe comportato nella stessa identica spiccicata maniera
e ciò pone una riflessione. come al solito Barks riesce a far riflettere nelle sue
storie
sull'uomo comune, sull'uomo moderno.
Le sue storie non sono di paperi ma sono su noi stessi mette in scena le nostre miserie e in questa storia
traspare benissimo.
Forse non era nei suoi intenti,ma ce la fa alla grande: tu lo leggi e rifletti su te stesso.
È una cosa grandiosa. Come in ogni altra storia di Barks non mancano
le risate: sono particolarmente esilaranti
il finale
ma anche tutti i siparietti della storia tra Paperino, i nipoti e gli orsi.
nell'angolo delle ten-pagers di questa puntata
vorrei segnalare "paperino vittima del riposo" una storia spassosissima, in cui
Paperino deve fronteggiare un'orda di piazzisti rompiscatole, nonostante lui voglia
solo dormire
e "paperino e i 3 buoni piccoli paperi" in cui i tre nipoti, in questa fase ancora
dei monelli, alla vigilia di natale cerchino di comportarsi meravigliosamente, nonostante
per tutto l'anno abbiano rotto le scatole allo zio Paperino
per assicurarsi i regali di natale. purtroppo tutti i loro sforzi
si riveleranno vani
e arriveranno addirittura a distruggere la casa. Struggente in particolare
l'ultima sequenza, in cui i nipotini scappano di casa,
credendo di essere la rovina del loro zio, però quest'ultimo li ritroverà
e li riaccompagnerà a casa (seppure in modo abbastanza rozzo, com'è nello stile di Paperino)
e regalerà loro uno splendido Natale, perchè lui vuole
bene a loro per quello che sono e non per quello che dovrebbero essere.
Questa storia è il prefetto contraltare di "Paperino e i buoni propositi"
di cui ho parlato in questa puntata del progetto B.A.R.K.S.
Ma la ten-pager principale del numero è
"paperino lingualunga", la prima in cui compare gastone paperone, un'altra delle
creazioni principali del cast barksiano. Vi dico già subito che questa è una
ten-pager assolutamente stupenda, da recuperare insieme a "paperino e il natale sul monte orso"
infatti parlerò anche un po' della trama
è particolare perché compare per la prima volta il cugino fortunatissimo
di paperino, però in questa storia è solo un damerino sbruffone e non c'è traccia
della sua
sfacciata e incredibile fortuna. In freddissimo giorno di natale
il cugino Gastone si presenta a casa di paperino ricordandogli di aver firmato, in un caldo
giorno di luglio,
una dichiarazione secondo la quale cederà a Gastone la sua casa se non
nuoterà nel lago dell'Orso Ghiacciato
paperino non ha il coraggio di farlo, e Gastone si impossesserebbe della sua casa se non
fosse per paperina
che gli ricorda di essersi a sua volta impegnato a bere due galloni, ovvero 10 litri,
di limonata in un'ora.
Gastone non riesce a trangugiarne una simile quantità e si trova così
costretto a restituire la casa a Paperino. A dir poco spettacolari le vignette in cui
paperino si accinge a immergersi nel lago ghiacciato o in cui Gastone
deve bere la limonata, in cui il tratto di barks
da sfogo a tutta la sua carica espressiva esagerando ed esaltando, generando così
un effetto assolutamente esilarante. Si tratta indubbiamente di una delle sue ten-pagers
più riuscite
il ritmo narrativo è perfetto, le gag meravigliose,
la trama secondo me è veramente molto ben congegnata e, inoltre,
i personaggi
recitano con naturalezza e scioltezza. una curiosità: in italia non si tratta della
prima apparizione di gastone, ma bensì della quarta
"paperino lingualunga" è infatti preceduta da "Paperino milionario al verde",
dove gastone è chiamato bambo, da "paperino campione di golf",
in cui Gastone è ribattezzato Reginaldo Paperotti e infine
da "paperino e il rubino" dove finalmente gastone ci è presentato come gastone
l'antipatico cugino di paperino dovrà aspettare qualche tempo
per essere chiamato gastone paperone, che è il suo nome definitivo,
perchè in alcune storie viene chiamato anche gastone fortunato
inoltre in alcune storie Barks lo disegna fisicamente più imponente di paperino, in quanto
sono due pennuti diversi; come rivelano i loro nomi originali,
Gladstone Gander e Donald Duck,
sono completamente due animali diversi:
Gastone,
"gander", è un papero, mentre donald "duck"
è una più minuta anatra. anche per questa puntata è tutto: spero che vi sia
piaciuto! fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate delle storie che ho
commentato e soprattutto del personaggio di zio paperone
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