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Il mio patrigno era un clown dello Shrine Circus
Quando avevo 23 anni mi invitò dietro le quinte.
Vi ricordo che, all'epoca, non avevo idea di cosa succedesse nel retroscena del circo.
Quindi mi disse: "Ehi Gary, vieni dietro le quinte,
vieni a vedere gli elefanti.
Vuoi vedere gli elefanti, vero?"
Quindi, non dimenticherò mai quel giorno,
fiera statale del Michigan, tra la 8 Mile e Woodward,
mi trovavo nella zona del magazzino
faccia a faccia con un elefante di 4000 kg.
La sua zampa anteriore sinistra e quella posteriore destra incatenate.
Oscillava da una parte all'altra, nevroticamente.
Che, ho scoperto in seguito, è il comportamento nevrotico che tutti gli elefanti dei circhi acquisiscono
dall'essere immobilizzati e imprigionati TUTTO IL TEMPO, quando non si stanno esibendo.
E all'epoca non conoscevo nemmeno le tecniche di allenamento, che sono violente e brutali.
Voglio dire, devi picchare un elefante per sottometterlo e abituarlo all'addestratore.
Allenamento degli elefanti del Carson & Barnes Circus
"Quando ti dico di spaccargli la testa, di spaccargli quel cazzo di piede...
è importante che tu lo faccia, hai capito?"
"Quando inizia a dimenarsi troppo,
con tutte e due le cazzo di mani -- BOOM! -- proprio sotto il mento!"
"Quando cazzeggia troppo...
lo infilzi con quel cazzo di uncino con tutta la forza che hai!"
"Conficcagli quell'uncino dentro...
Quando senti quell'urlo,
allora sai che hai la loro attenzione!"
"Solo qua nel capannone. Non puoi farlo per strada."
"Non la toccherò davanti a migliaia di persone.
Farà quel cazzo che voglio io e le cose stanno così, cazzo."
"Sono io il capo, ti prenderò a calci nel culo."
Ho avuto un'illuminazione a quel punto.
Voglio dire, da lì il buonsenso ha preso il comando.
Ho guardato nei suoi occhi e non ho visto altro che tristezza, impotenza e paura.
Ho guardato verso sinistra e ho visto leoni e tigri fare avanti e indietro nelle loro gabbie.
Ho guardato a destra e ho visto delle scimmie urlare nelle loro gabbie e stringere le sbarre.
Sono uscito nello stordimento, sconcertato per il resto dello spettacolo.
E sono usciti gli orsi, indossavano tutù gialli e guidavano tricicli.
A quel punto, mi sono alzato e me ne sono andato.
E da quel momento in poi, ho voluto sapere cos'altro succedeva agli animali,
animali dei quali credevo di preoccuparmi.
Perché avevo un cane,
perché amavo il mio cane, bourbon, e il mio cane, brandy,
tutto ad un tratto ciò significava che amavo e tenevo a tutti gli animali?
Sciocchezze! Ho poi scoperto cosa succede nei macelli e da dove veniva il mio cibo.
E volevo sapere.
Da dove viene il mio cibo? Da dove vengono i miei vestiti?
La sperimentazione animale era davvero necessaria?
Sapevo che non era una cosa etica, più tardi ho scoperto che non era scentifica. Cosa succedeva?
Voglio dire, cos'altro succedeva nei circhi, nei rodei.
E ho indagato.
Ho indagato come un pazzo e non credevo alla PETA o a ogni altra persona che si occupasse di diritti animali
quando mi mandavano informazioni e mi dicevano che le volpi venivano folgorate tramite elettrocuzione anale negli allevamenti per produrre pellicce,
o che, sapete, il 50% degli animali nei macelli vengono smembrati mentre sono completamente coscenti.
Ero scettico come chiunque altro. Ero tipo:
"Nemmeno per sogno, ci sono delle leggi, non è possibile che gli animali vengano trattati così".
Be', in seguito ho fatto irruzione negli allevamenti per produrre pellicce, nei laboratori di ricerca,
sono andato dietro le quinte di ogni circo che sia passato per il Michigan.
Ho visto la schiavitù in prima persona.
Ho sentito le loro grida - ed era peggio di quanto la PETA mi avesse detto.
Era peggio di quanto fosse nei video.
Ho fatto 6 settimane di indagini.
6 SETTIMANE al macello di maiali della Thorn Apple Valley, a Eastern Market Detroit, Michigan.
Sono andato là ogni giorno dalle 2 alle 6 ore,
solo per sedermi là e guardare, e ascoltare.
Ascoltare i maiali gridare uno ad uno mentre venivano uccisi.
Non ero a più di 15 metri di distanza dal mattatoio.
E stavo solo seduto lì e ascoltavo le loro grida, e...
Non ero vegetariano all'epoca.
Non ero vegano. Non mi interessavo di diritti animali.
Ma stavo imparando, e la mia mente era aperta.
Conosci quel vecchio detto, che la mente funziona solo quando è aperta, come un paracadute?
La mia mente era spalancata.
E c'erano sempre 6 o 7 camion di maiali sulla strada che aspettavano di essere chiamati dentro.
E ho fatto avanti e indietro per quella strada e sono stato faccia a faccia con quei maiali.
E li guardavo, e loro mi guardavano in risposta
ed era come se mi stessero dicendo: "perché ci fate questo?"
E sai una cosa? Non ho mai trovato una risposta.
Ho detto: "Non lo so perché vi facciamo questo".
E ho poi scoperto che c'è stato un vescovo inglese, William Inge,
che in un sermone del 18simo SECOLO disse una volta
che se gli animali creassero mai una religione organizzata, il diavolo avrebbe le sembianze umane.
Non si discute nemmeno su questo.
Noi dobbiamo essere il diavolo per gli animali.