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Barca dell’Inferno Gil Vicente
In barca, in barca su, che acconcia è la marea.
Dispiegate quelle vele.
Fatto, fatto!
Molto bene. In fretta, tira forte quella corda.
Sgombra quella panca per la gente che verrà!
In barca, in barca dai!
Presto che dobbiam andare.
Oh che tempo per partire!
Sia lodato Belzebù.
Ora via, ma che fai tu? Libera tutto ‘sto ponte.
Sta’ tranquillo. L’ho già fatto.
Accidenti, muovi il culo!
Tira fuori la poggia e sposta la drizza.
Oh issa, oh issa, issa!
Che caravella è questa! Imbandierala a festa.
Verga alta, ancora a fondo.
O potente don Enrique. Anche voi qui, come mai?
Dove va codesta barca che così è agghindata?
All’isola perduta.
- Sta per partire. - Lei signora è lì che va?
- Son signore. - Un turacciolo mi pare.
- La vedete dal di fuori. - A quale terra andate?
- All’inferno - Terra priva di sapore.
- Anche qui ve la ridete? - E trovate passeggeri per tale meta?
Vedo voi in condizione di venire.
- Sembra a voi che sia così. - Come speri di salvarti?
Ho lasciato all’altra vita chi pregherà per me.
Chi per te dirà preghiere? Ah ah ah ah!
Hai vissuto a modo tuo di salvarti qui pensando...
...ché diran preghiere?
Entra in barca, presto su, per raggiungere la meta.
Fate mettere la scranna come fece vostro padre.
Che cosa? Anche lui qui?
Sì e no. Presto, salite.
Proprio come là sceglieste. Così qui ve la godrete.
Visto che già morto siete, ora il fiume passerete.
Non c’è qui un'altra barca?
Proprio questa noleggiaste...
...e prima di trapassare la caparra già mi deste.
- Che caparra fu mai quella? - Che godeste in vita.
Me ne vado all’altra barca.
Della barca! dove andate? Barcaioli, non mi udite?
Perché non mi rispondete? Proprio fresco sto, per Dio!
Sono messo ancora peggio!
Che somari, m’hanno preso per pidocchio?
- Che volete? - Che diciate...
...se questa del paradiso è la barca in cui voi state.
- Questa è. Cosa chiedete? - Che salire mi lasciate.
Son signor di vecchia stirpe, bene è che mi accogliate.
Non s’imbarca tirannia in battello sì divino.
Non so cosa avete contro a imbarcar la mia persona.
Per la vostra presunzione questa barca è stretta.
Per signore di tale fatta non c’è qui più cortesia?
Metti il ponte perch'io lasci questo fiume.
Così non entrate in questa barca.
Con più spazio va quell'altra, quella scranna ci starà.
Il mantello ci entrerà e la vostra tracotanza.
E più comodo starete con la boria che portate...
...meditando sui soprusi fatti al popolo indifeso.
Poiché da nobiluomo calpestaste i poveretti...
...qua sarete disprezzato quanto là foste borioso.
Alla barca, miei signori! Sembra argento la marea...
...delizioso il venticello e valenti i rematori.
E perciò sarà l’inferno, è l’inferno che mi tocca?
Me tapino! Quando vissi non credevo che esistesse.
Fantasia pensavo fosse: adoravo la lusinga.
Confidavo nel mio ceto, non m’avvidi che peccavo.
Cali il ponte, si vedrà questa barca di tristezza.
Imbarcate, Sua Dolcezza che qui ben c’intenderemo.
Prenderete i remi e si vedrà come remate.
All’arrivo al nostro porto ben di voi ci occuperemo.
Aspettatemi: tornerò all’altra vita...
...per veder la mia signora che muore d’amore.
Che muore d’amore?
Di questo son sicuro.
Che sciocco innamorato! Il più grande mai visto.
Che dici? Mi scriveva ogni giorno.
Che menzogne leggevi gongolando di piacere.
Perché mi prendi in giro? Era vero amore.
E infatti sei vissuto quanto lei ti volle bene.
Per lo meno è quel che io so.
Mentre tu morivi...
...lei si trastullava con qualcun di bassa stirpe.
Dammi licenza, ti prego di vedere la mia donna.
Lei pur di non vederti da una cima salterà.
Quanto lei oggi pregò! Fra strilli e gridolini...
...rese grazie smisurate a chi libera la fece.
- Piangeva tanto! - D’allegria.
- E i lamenti di dolore? - Mamma sua gliel’insegnò.
Entra in barca, entra su.
Ecco il ponte, metti il piede.
Entrerò, se così è.
Or, signore, riposate, passeggiate e...
...sospirate in attesa di altra gente.
Oh barca, quanto bruci! Maledetto chi ci sale.
Non entrare, via! È di troppo qui la scranna.
Quella cosa è stata in chiesa: non si può imbarcare.
Qui d’avorio ne avrà una intarsiata di dolori...
...lavorata così bene che impazzire lo farà.
Su in barca brava gente che vogliamo fare vela.
Dai venite, dai venite, volentieri e proprio in tanti!
Oh, che barca valorosa!
- Dove siete diretti? - Alla buon'ora sei arrivato.
Usuraio, mio parente come mai tardasti tanto?
Ben di più avrei tardato.
Durante il raccolto fu Saturno a darmi un colpo.
Mi stupisco che non vi salvò il denaro.
Per la barca a malapena me ne fecero portare!
- Ora entrate, entrate qua. - D’imbarcare non mi va!
Che garbata ritrosia, questa sì che è musica per me.
Sono appena morto: fammi scegliere la barca.
Insomma, quanta fretta.
Dove va questa barca?
- Dove devi andare tu. - E testé dobbiam partire?
- Ora frena quella lingua. - Ma si può saper la meta?
- La comarca dell’inferno. - Di certo non m’imbarco!
Meglio l'altra barca.
Della barca! Ehilà, oh oh! È adesso che partite?
- E dov’è che vuoi andare? - Io vado in Paradiso.
Quanto me, sono ben lungi dal volerti lì portare.
Quella barca che è laggiù va da chi ingannato t’ha.
- Perché? - Il borsone occuperebbe troppo spazio!
- Giuro che è vuoto! - Così non è il tuo cuore.
Là rimangono i miei soldi e dei clienti.
Oh l’usura quant’è brutta e creatura del peccato!
Infernal nocchiero, senti a che cosa sto pensando.
Tornar voglio là nel mondo per riprendermi il denaro.
Ché l’altro marinaio m'ha visto a mani vuote...
...e tante ne ha dette da sembrare di Barreiro.
Entra, entra, remerai, non perdiam altra marea.
- Tuttavia... - Così è. Salirai, lo voglia o no...
...Satanasso servirai perché sempre ti aiutò.
- Ahimé, chi mi accecò! - Zitto tu, piangerai qua.
- Eccellenza, anche voi qui? - Va’ all’inferno te e i tuoi modi.
Senti un po’ che educazione!
Nobiluomo, che credete d’esser sempre a casa vostra?
Ti darò tante legnate fino a metterti al tuo posto.
Ehi, voi là?
- Chi è? - Sono io! È la nostra ‘sta barcaccia?
- Di chi? - Degli sciocchi.
È la vostra. Entra.
Saltando o al volo?
Per la barba di mio nonno! ‘nsomma, sono stato male...
...e son morto solo come un cane.
- Di che sei morto? - Di che? Pressoché di cacarella.
- Di che? - Di cacamerdella.
Che ti venga a te la rogna!
- Entra, metti il piede qui. - Andrà a picco ‘sta carretta?
Entra, scemo d’un eunuco che perdiamo la marea.
Ferma lì, aspetta un po’. E dov’è che ce n’andremmo?
- Da Lucifero, al suo porto. - Eh?
- All’inferno, entra qui! - All’inferno? Vacci tu!
Ah, ah! La barca del cornuto, Pedro Vinagre musone...
...spaccalegna dell’Alverca, Calzolaio di Candosa.
Sei carne d’una zecca. *** nella scarpa, figlio della falsità.
È tignosa la tua moglie e una rana sgraverà...
...messa dentro ad un fagotto. Di cacchetta sei nipote!
Ah ah ladro di cipolle, ti scomunicò la Chiesa!
Puttanone, sei cornuto! Prendi il pan che t’è caduto!
Tua moglie t’è fuggita verso l’isola Madera.
Sino al piffero cornuto, prendi il pan che t’è caduto!
Mo' ti lancio l'ingiuria, ah, ma vai a farti quella.
hop hop *** sulla vela! Oh oh che faccia di porco.
Zampa di cicala vecchia, ‘na cacchetta di coniglia...
...da berlina di Pampulha, sulla bussola tu pisci.
Ehi, voi là.
Perché mi chiami?
- Mi traghetti per di là? - Tu chi sei?
Son qualcuno.
Passerai se lo vorrai perché tutto quel che hai fatto...
...non l'hai fatto con malizia.
L’esser semplice ti basti per goder del sommo bene.
Ma per ora aspetta lì, si vedrà se arriva gente...
...che anche meriti tal sorte di poter entrare qui.
- Della barca! - Chi è là?
Calzolaio benedetto, quanta roba porti appresso!
Così m’han fatto venire. Per dov’è questo viaggio?
Per il lago dei dannati.
E chi muore confessato per dove può passare?
Ora frena quella lingua, la tua barca è questa qui.
Faccio a meno di 'sta festa e di 'sta barca che fa schifo.
Come mai, se mi son fatto confessione e comunione?
Morto sei scomunicato, non volesti dirlo ché speravi di campare.
Mille inganni tu celasti. Derubasti per trent’anni poveracci, col mestiere.
Sali su, dannato te, che t’aspetto già da tempo!
- Ti dico che non voglio! - Pur nolente imbarcherai.
Quante messe che ho sentito: non son servite a nulla?
Sentir messa e poi rubare è cammino per quaggiù.
E le offerte che daranno e le messe di suffragio?
E il denaro mal riscosso non pensasti a compensarlo?
Accidenti al marocchino e al montone...
...se in ‘sta situazione Joan’Atão si trova!
Giuro a Dio che è bella!
Della santa caravella mi fareste salir su?
- Tale carico è di troppo. - Non può Dio farmi la grazia?
Questo c’entra se si vuole.
Quella barca nella stiva porta i ladri.
Oh che anime confuse!
Io davver mi meraviglio che si prendan per pretesto...
...quattro stupide forme che possono esser messe ‘n un cantuccio del ponte.
Se tu retto fossi stato si sarebbero evitate.
Così hai deciso che all’Inferno cuocerò?
Così è scritto nel quaderno delle liste infernali.
Barcaioli che aspettate?
Il pontile qui mettete, su portatemi a quel fuoco.
Non s’aspetti ancora qua!
Frate mio, che cosa è questa?
Pace a te, cortigian sono.
- Conoscete il tordiglione? - Perché no? Lo so di certo.
Dunque entrate, grande festa qui faremo.
Ed è vostra questa dama?
Ella è proprio cosa mia e sempre lo è stata.
Ben faceste perché è bella.
E nessun vi criticò nel convento vostro santo?
Fecean quelli proprio uguale.
Oh che cosa sì sfiziosa. Reverendo padre, entrate.
E dov’è che ci portate?
Verso il fuoco ardente che vivendo non temesti.
Giuro a Dio, non capisco! Quest’abito non serve?
Gentil padre sì mondano a Belzebù vi raccomando.
Ma per l’ostia consacrata! Per la fede di Gesù!
Proprio non capisco, dovrò esser condannato?
Sono un padre innamorato dedito a virtù!
Che mi salvi il mio Signore son così meravigliato!
Ora basta perder tempo, sali su che partiremo e due remi prenderai.
- Ma l’accordo non fu questo. - La sentenza già fu data.
Oh, perdio, è bella questa!
Non si può imbarcar lì sopra la signora mia Florença.
Ma com’è che quest’amore e godere d’una donna...
...costi a un frate di dannarsi, con tanti salmi detti?
- Sei sulla strada giusta. - Tu ben più di me.
Oh, devoto maritino qui ti aspettan le torture!
Salvi Iddio questa corona!
Frate Elmetto, reverendo, state attento allo zucchetto.
Non sapete chi ero io!
Questa spada è d’Orlando e lo scudo lo è altrettanto.
Date allor dimostrazione con la spada, che ci piace.
Cominciamo a duellare! Si va sempre verso l’alto...
...ora, forza, un fendente: questo è il nostro primo attacco.
Bene in alto, su la spada...
...poi di taglio e un rovescio.
Avvicina testé i piè, non importa tutto il resto.
Se fai tardi a avvicinarli, è un pericolo attaccare!
Ora su, con gesto ampio in seconda posizione.
Mi difenda Iddio dalla spingarda più che d’uomo coraggioso.
Me ne sto qui ben difeso come piume in un cuscino.
Salgo su con mezza spada… Ehi, attento a quel tuo grugno!
Oh, ch’intrepidi attacchi!
Questo ancora non è nulla.
Ripartiamo col duello!
In avanti e un fendente, a tagliar con gesto ampio.
Questo qua è il sesto schema.
Da qui esco con una guida e un rovescio in grande stile...
...questo è il vero quinto schema.
Oh, n’avrei feriti tanti!
Un così istruito frate lo torturerai all’inferno?
San Domenico non ama una tale villania!
Pace a te, c’è posto qua per me frate reverendo?
E la dama mia Florença, per mio amore c’entrerà?
Via, frate maledetto! Hai rubato quella lama?
Son convinto, mia signora che 'sta storia è andata male.
Or si va dove si deve, questa riva a Dio non piace...
...e non vedo altra scelta che andarsene di là.
Tocca, padre, che veniate.
Abbracciatemi, Florença e si compia la sentenza...
...e ordiniamo di partire.
Della barca! Ehilà, oh oh.
- Chi è? - Brísida Vaz.
Ragguagliarmi puoi sul perché lei non arriva?
Dice che non viene senza Joana de Valdês
- Su entrate e remerete. - Io non voglio lì entrare.
- Che piacevole esitare. - Non cercavo questa barca.
- Portate molta roba? - Quel che mi conviene.
E cos’è che vuoi imbarcare?
Un seicento imeni finti e tre arche d'amuleti...
...perché più non ce ne stanno.
Tre armadi di bugie, cinque casse d’intrallazzi...
...e un po’ di furtarelli di gioielli da indossare.
Panni per travestimenti, una mobile dimora.
Una tavola di legno ricoperta di cuscini.
Sono il carico maggiore le fanciulle che vendevo.
E di questa mercanzia ne ho molta, cosa credi!
- Ora, metti il piede qui. - Ma io vado in Paradiso.
- E chi te lo avrebbe detto? - Certamente devo andarci.
Tale martire son io che frustate mi son presa...
...che torture ho sopportato. Mai nessun fu come me.
Se andassi io all’Inferno là ci andrebbe tutto il mondo.
Alla barca laggiù in fondo me ne vo. Fa più per me.
Bel nocchiero tesoruccio. Fa' salire Brísida Vaz.
- Non so chi t’ha qui condotto. - In ginocchio te lo chiedo.
Credi forse che ho i pidocchi?
Angioletto, rosa mia...
...sono io quella preziosa che fanciulle aveva a frotte.
E serbava le più fresche per i preti della chiesa.
Imbarcatemi in cuor vostro...
...amor mio, margheritina, occhio fine di perlina.
E io son l’apostolata angiolata per martirio...
...feci cose assai divine.
Né Sant’Orsola riuscì così tante a convertire.
Molte vergini salvai e nessuna si perdette.
Fu che tutte, grazie a Dio, incontrarono un padrone.
Ma pensavi che dormissi? Certo mai mi sfuggì niente.
Forza imbarcati laggiù non mi dare più fastidio.
Ma ti sto io raccontando perché qui devo imbarcare.
Basta importunare. Qua non puoi entrare.
In malora il mio lavoro se non posso trar vantaggio!
Oh nocchier della malora, metti il ponte che ora salgo.
È da tanto che son qui, mi par brutto star qui fuori.
Su, entrate mia signora che sarai ben ricevuta.
Se hai vissuto in santità ora qui ne avrai la prova.
- Che succede qui, nocchiero? - Accidenti, sei arrivato!
- Di chi è ‘sta bella barca? - Del nocchiero.
- Accoglietemi, ho denaro. - Anche il capro?
- Anche il capro! - Che inutil passeggero.
- Senza capro come andrò? - I cornuti non li imbarco.
Ecco quattro monete e ancor più se gradirete.
Per l’amor di Sem Farà, che il cornuto salga!
- Vuoi ancora una moneta? - Nessun capro entrerà.
Perché non andrà l’ebreo dove va Brísida Vaz?
Il governatore approva? Salirò, o mio signore?
- E a quel Nobile chi l'ha dato? - Il comando del battello?
Procuratore, colonnello castigate questo scemo.
Malasorte, tomba e morte melma, forca, fuoco, legna.
Cacarella ti venga. Diarrea ti sopraggiunga.
Ti fulmini il tuo dio!
Con la toga sul grugno burli tu le autorità?
Parla, figlio di puttana!
Rubasti il becco, cornuto? Mi sembrate voi così...
...cavalletta di Almeirim spiaccicata nella sporta!
Là, Ebreo, imbarcherai perché vanno più leggeri.
Ma lui pisciò sui defunti nella chiesa a San Gião...
...mangiò pure carne arrosto nel dì del Signore nostro.
Strizza sempre il deretano, piscia sulla caravella!
Avanti! Facciamo vela. Andrai a rimorchio, Ebreo...
...che sei d'una brutta razza. Porta al laccio il capro.
In barca, in barca sicura, la barca ben rifornita...
...la barca è della vita.
In barca, in barca sicura, la barca ben rifornita...
...la barca è della vita.
In barca, in barca sicura, la barca ben rifornita...
...la barca è della vita.
Voi che v'affannate nella vita transitoria...
...abbiate per Dio memoria di queste rive letali.
Presto in barca, voi mortali.
La barca ben rifornita la barca è della vita.
Vigilate peccatori, ché dopo la vostra morte...
...condurrà voi la sorte ai piaceri o ai dolori.
In barca, in barca signori, la barca ben riverita...
...la barca è della vita.
Cavalieri, qui passate senza domandar per dove?
A voi, Satana, che importa, Badate con chi parlate!
E voi, che ci domandate? Pur se non si sa chi siamo...
...là in Africa siam morti, e vi basti saper questo.
Qui entrate. Che cos'è? Non mi riesce di capire
Oh, Soldati del Signore sto aspettando proprio voi...
...che moriste combattendo per Gesù, signor dei cieli.
Siete liberi dal male, martiri di Madre Chiesa...
...che chi in tale lotta muore pace eterna s'assicura.