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La mia domanda è rivolta al signor Primo Ministro
I francesi sono affezionati alla libertà e all'uguaglianza dei diritti
Sono rispettosi dei diritti della vita di ciascuno
e non rifiutano le evoluzioni della nostra società.
Ma i francesi sono inquieti, anzi scioccati
quando leggono nella stampa
questa affermazione di uno dei grandi difensori
del "matrimonio per tutti".
Lo cito:
"Affittare il proprio ventre per fare un bambino
o dare in affitto le proprie braccia per lavorare in fabbrica,
che differenza c'è?"
Dinnanzi a un tale proposito
signor Primo Ministro
potete dire ai deputati
e ai francesi
ciò che voi vorreste veramente fare
attraverso questa riforma?
Volete col pretesto della modernità
distruggere il matrimonio
che non è solo un contratto
ma un'istituzione fondata
sulla realtà della differenza biologica tra i sessi,
e che permette la leggibilità della filiazione.
Voi volete,
in nome di una concezione specifica dell'uguaglianza tra adulti
creare delle disuguaglianze tra i bambini?
con delle numerose incertezze giuridiche dannose per tutti
e far sparire da tutti i codici, le leggi e i testi
le parole "madre" e "padre"?
Volete voi, ancor più grave,
dopo l'instaurazione della PMA (Procreazione legalmente assistita)
attraverso un semplice emendameno
senza rispetto della legge sulla bioetica,
arrivare fino alla mercificazione del corpo della donna
e legalizzare le madri surrogato?
L' essere umano, miei cari colleghi,
deve entrare nella categoria dei beni di consumo
commercializzabili?
Questo è inaccettabile!
Allora voi, signor Primo Ministro,
signore e signori membri del governo,
che volete riunire tutti i francesi
perché non intraprendete con loro un grande dibattito pubblico,
giacché questo progetto li lascia incerti,
li urta,
li divide
e suscita reazioni appassionate.
Temete a tal punto il dibattito, anche in seno al vostro gruppo
che non permetterà la libertà di voto su questo testo.
Grazie signore, la parola ora a Christiane Taubira, Guardasigilli, Ministro della giustizia.
Signor presidente, Signore e Signori deputati, signor deputato...
lei non ha ragione di reclamare un dibattito pubblico,
si dà il caso infatti che da diverse settimane
si tengono anche qui all'Assemblea Nazionale
dei dibattiti e delle audizioni organizzate
dai proponitori del testo di legge;
ed essedomi interessata parecchio a queste audizioni
ho potuto constatare
che i deputati dell'opposizione
vi erano assai poco numerosi...
e molto molto raramente presenti...
Io volevo suggerire questa contraddizione in voi...
Signori deputati
vi voglio ricordare che voi disponete del testo della legge
del governo.
Voi conoscete questo progetto di legge
e sapete dunque che le parole "padre" e "madre"
non spariranno dal codice civile,
Essi sono mantenuti, essendo integralmente
contenuti nel titolo 7 del Codice Civile.
Signor deputato,
non ci vorrà far credere
che lei vive dentro un iglù
e che lei non ha alcuna conoscenza
della diversità delle famiglie in questo Paese,
che lei ignora completamente
che ci sono famiglie omoparentali in questo Paese,
che lei ignora
che c'è tanto amore nelle coppie omosessuali quanto in quelle eterosessuali,
che c'è lo stesso amore, facendo un confronto,
verso questi bambini.
E che tutti questi figli, sono i figli della Francia!
Allora sì, Signor deputato,
il governo presenta un testo di legge
di grande progresso,
di grande generosità,
di fraternità,
e di uguaglianza.
E noi portiamo la sicurezza giuridica a tutti i bambini della Francia
e io le posso dire che ne sono particolarmente fiera!
Grazie Signora Guardasigilli