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Numerose sono le ipotesi circa l'etimologia del toponimo: secondo alcuni studiosi esso
deriverebbe dalla ghiaia, chiamata in dialetto "gèra" e anticamente GLERA o GLARA. Un'altra
ipotesi lo fa derivare dal nome latino di persona CLARUS, oppure dall'omonimo attributo,
avente il significato di 'luogo privo di vegetazione'. Forse quest'ultima tesi è la più attendibile,
stando alle caratteristiche assunte dal territorio dopo le opere di bonifica, cui è stato sottoposto
nel corso dei secoli. I primi insediamenti nella zona risalgono a età antiche, come
dimostra il rinvenimento di reperti archeologici di epoca gallica e romana. Citata in una bolla
papale del XII secolo, fu al centro degli scontri tra guelfi e ghibellini, venendo distrutta
dai primi durante il '200. Entrò poi a far parte dei possedimenti dei Visconti e nel
primo periodo del '300 si sottomise spontaneamente alla Repubblica di Venezia, ottenendo la qualifica
di capoluogo di una quadra. Divenuta in seguito feudo del conte di Carmagnola, durante la
guerra di successione spagnola fu teatro di una battaglia tra le truppe franco-piemontesi
e le soldatesche imperiali, terminata con la vittoria di queste ultime. Sotto il dominio
napoleonico fu annoverata tra le quaranta città della Repubblica italiana e conservò
tale titolo anche dopo l'unità d'Italia. Pregevole è il patrimonio architettonico:
il monumento più importane è il Duomo, risalente al XV secolo e intitolato ai Santi Faustino
e Giovita; di notevole valore sono anche la chiesa di Santa Maria Maggiore, del '400,
e l'ottocentesca pinacoteca Repossi, in cui è possibile ammirare numerose opere di celebri
autori.