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Credo che sia assolutamente meraviglioso
che ci sia una organizzazione
che provi a far emergere
l'importanza della casa
come base per la vita
forse come scuola di vita per come la vedo io.
Sono molto colpito
dall'impegno di
Home Renaissance Foundation nel restituire
alla casa
la giusta importanza.
Penso che la casa sia la cosa
più importante e lo è
per tutti.
E' la base
per la vita.
Una delle preoccupazioni maggiori al momento è che c'è tanta gente
che vive da sola in casa.
Credo che questo sia molto triste.
Nei paesi scandinavi penso che circa
il 40%
è mono nucleo familiare.
In Gran Bretagna è il 25%
e penso che ciò sia molto triste.
Di sicuro, per noi,
la casa è la base della nostra vita e il lavoro domestico
è molto importante. Ora che siamo d'accordo su questo,
perché nei primi anni di matrimonio non era così Io andavo a lavorare e lei si occupava della casa.
Non vedevo mai la mia casa di giorno, durante l'inverno.
Poi,
quando ho cominciato a lavorare da casa con lei ho capito quanto è importante. Lavoriamo assieme
come "soci"
e lo facciamo ormai da tanto tempo.
E' iniziato circa 30 anni fa,
quando i figli cominciarono a crescere ed entrambi iniziammo a lavorare da casa
e
andiamo avanti da allora. Lavoriamo in società anche per la gestione della casa.
Abbiamo due appartamenti, uno in campagna e un altro qui a Londra,
Charles si occupa
della cucina
e della gestione della casa
in campagna ed io qui a Londra.
- Non faccio la spesa anche qui? - Sì, certo che la fai.
E preparo la tavola.
E tu prepari la tavola, cosa che io non faccio.
E' divertente avere compiti specifici. Però tu non ti occupi di stirare
e del bucato
e non penso che l'abbia mai fatto, giusto?no!
No!
Non ci mettiamo in competizione competizione
e credo che sia giusto così perché siamo persone
competitive
e allora è meglio tenere i ruoli distinti.
Come diceva Charles, lui crea le parole --Io mi occupo delle immagini, delle fotografie
e non
critichiamo il lavoro dell'altro
perché ciascuno è esperto in ciò che fa.
Penso
che ci siano alcuni valori
che emergono proprio in questo tipo di scuola di vita. La casa diventa scuola di vita perché si apprendono
cose come dire la verità,
l'idea che dire "mi dispiace"
permette di superare,
che il perdono
è importante e permette
di sanare tutto.
L'unico posto in cui apprendi tutto ciò è proprio la casa.
Naturalmente non attraverso le prediche, i genitori devono dare l'esempio concreto.
Devono mostrare rispetto per gli altri, devono dire la verità,
devono chiedere perdono.
Penso che le capacità --non so se si tratta di capacità, forse è
più astuzia-
necessarie nell'organizzazione siano la creatività,
l'immaginazione.
E' difficile trovare questi aspetti
perché la gente
è troppo preoccupata del controllo, dell'efficienza e così via.
Se si incoraggiano
i figli
dentro casa ad essere creativi
a rompere alcune regole,
se se ne possono liberare,
questo è positivo.
Stavo parlando con il direttore
di una scuola di Londra
-una molto famosa- e gli dicevo quanto fosse privilegiato
a gestire una scuola di ragazzi
in un'età così importante,
quando lui mi rispose:
"no, il 95% accade in famiglia".
Non a scuola.
Quindi, davvero la casa è una scuola di vita. Sin dall'inizio.