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Il bisogno di ossigeno è quello più semplice da soddisfare!
L'ossigeno è nell'aria ch'è ovunque e la respirazione è automatica,
salvo problemi, tutto procede in modo spontaneo.
L'aria che respiriamo è costituita da 1/5 di ossigeno
e da 4/5 di gas non reattivi, che è quasi tutto azoto.
La non reattività dell'azoto svolge indirettamente una funzione,
che è quella di attenuare molto l'effetto infiammabile dell'ossigeno.
Infatti, l'ossigeno prende parte ai processi di combustione.
L'ossigeno è reattivo nel senso che tende chimicamente
a legarsi ad altre sostanze; quando queste sostanze
raggiungono una certa temperatura, l'ossigeno si lega ad esse
e si producono altre sostanze finali, calore e luce, che vediamo di norma
manifestarsi tramite il fuoco. Quando respiriamo aria, che contiene ossigeno,
all'interno dell'organismo questo viene usato per bruciare zuccheri e grassi,
e l'energia rilasciata consente all'organismo di funzionare internamente e di muoversi.
Il processo di combustione interno è molto controllato e graduale,
non c'è pericolo di prendere fuoco, al massimo ci si scalda mentre si fa attività fisica.
L'ossigeno è invisibile, insapore e inodore ed è prodotto dagli organismi vegetali.
Sarebbe interessante vedere storicamente come è stato scoperto l'ossigeno
e approfondire il ciclo dell'ossigeno, ovvero chi lo produce e chi lo consuma,
ma ora non approfondisco. Non ci sarebbe altro da aggiungere
se non fosse per alcuni problemi relativi alla qualità dell'aria
e alla salute dei polmoni. Questi problemi sono:
L'inquinamento da polveri sottili nelle grandi e medie città.
La vicinanza ad areoporti, inceneritori, centrali a carbone e simili.
Gli effetti dannosi sui polmoni delle sigarette classiche.
Permanere in ambienti chiusi per lungo tempo o con sostanze chimiche nell'aria.
Le cosiddette "polveri sottili" sono generate diffusamente
dal traffico urbano, le respiriamo camminando lungo strade molto trafficate,
ed ancora di più se andiamo in moto. Riguardo le automobili,
con i finestrini chiusi, non è chiaro
quanto attenuino le polveri sottili, ma è certamente meglio della moto.
Anche il traffico aereo è una fonte principale di inquinamento,
da decenni il traffico aereo è molto intenso e in crescente aumento,
e causa una continua ricaduta di polveri, in particolare quelle ultrafine
che vedremo a breve. Le polveri sottili
sono spesso indicate con la sigla PM che sta per il termine inglese
"particulate matter" ovvero materia particolata,
sono particelle molto piccole che si misurano in micrometri,
ovvero milionesimi di metro. Questo particolato è prodotto
dalla combustione che avviene nei motori e viene rilasciato nell'aria,
tende a stare in basso ed è visibile talvolta
come una cappa grigio nera quando osserviamo una città dall'alto,
magari da un monte, ma anche quando guardiamo il cielo
da dentro una grande città. Spesso si usano due categorie:
le PM 10 (detta polvere inalabile) e le PM 2,5 (detto particolato fine)
che sono rispettivamente polveri con un diametro fino a 10 micrometri
e fino a 2,5 micrometri di finezza. Più sono sottili
e più sono potenzialmente dannose, perché riescono meglio
ad infiltrarsi nei polmoni. Ci sono anche le PM 0,1
(detto particolato ultrafine), di cui più raramente si parla,
ma sono in grado di arrivare negli alveoli dei polmoni,
ovvero nella parte più profonda che passa poi nel sangue
e circola in tutto l'organismo. Più i motori sono potenti, quindi
più violenta è la combustione interna, più le polveri sono sottili.
Le PM 0,1 sono facilmente prodotte dagli aerei,
e chi vive vicino agli aereoporti e vede passare aerei
sopra la testa continuamente, se il vento non soffia a nostro vantaggio,
ci si respira un particolato ultrafine. È altrettanto pericoloso
vivere vicino a certi impianti industriali, agli inceneritori classici,
alle centrali a carbone e simili; occorre però valutare, caso per caso,
quali misure di sicurezza sono state prese. Le polveri sottili sono composte
da varie sostanze chimiche, quelle più dannose per la salute umana
e dell'ambiente sono i metalli pesanti come piombo, cromo, nichel e cadmio.
Inoltre le polveri sottili sono di norma presenti insieme ad altri gas
come gli idrocarburi, quali il naftalene ed il benzene,
ed i composti del carbonio, dell'azoto e dello zolfo.
Non scendo ulterioremente nei dettagli, ma intanto si ha un'idea migliore
sulla costituzione del particolato e sulle altre sostanze gassose.
Gli effetti delle polveri sottili sono ampi e dipendono parzialmente anche dal soggetto
preso in considerazione (le fasce deboli sono le più colpite:
bambini, anziani e malati). Tra gli effetti più noti abbiamo
difficoltà respiratorie e al cuore, asma, irritazioni cutanee, infiammazioni croniche
(ovvero che non guariscono mai). E in casi di continua esposizione,
lungo gli anni, può verificarsi nei polmoni una riduzione
della superficie interna capace di ricevere ossigeno dall'aria
(la stessa cosa che succede ai fumatori), tumori polmonari
(anche questo può succedere ai fumatori) e leucemia.
Occorre infine considerare che i metalli presenti nel particolato,
provenienti dalle auto e dagli aerei, finiscono nel terreno,
modificandone il profilo chimico naturale e accumulando i danni
con il passare degli anni. Le Regioni localmente valutano
la concentrazione di metalli pesanti nei suoli agrari
e c'è anche una normativa che regolamenta i limiti di inquinanti consentiti,
ma monitorare la qualità dei suoli è più complesso e dispendioso
della valutazione dell'aria e spesso ci si ritrova
con informazioni carenti. Non posso ora approfondire
la situazione dei suoli agrari e chiudo la parentesi.
Sul sito www.lamiaaria.it è possibile vedere le previsioni
sulla qualità dell'aria nelle città italiane.
Si vede chiaramente che le grandi città sono quelle più inquinate
dalle polveri sottili. Purtroppo
spesso ci si sposta nelle grandi città per motivi di lavoro,
c'è anche una tendenza ad andare verso il nord dell'Italia
che è mediamente più inquinato rispetto al centro e al sud.
Sembra proprio che il nostro modo di lavorare e di produrre
sia in antitesi con la salute umana e con l'ambiente,
infatti ci porta dove l'ambiente è più degradato.
È certamente difficile organizzarsi con un nuovo stile di vita
e trovare alternative sostenibili; però la consapevolezza,
che consente di fare scelte più sagge, è un importante inizio.
Riguardo la legislazione sui limiti massimi di inquinamento da polveri sottili consentiti,
solo nel 2010 l'Italia ha aggiornato alcune norme
per prendere in considerazione anche le PM 2,5
(l'Unione Europea si è aggiornata nel 2008), mentre le PM 0,1 a causa di costi elevati
per la strumentazione necessaria, non sono misurate, né regolamentate,
anche se sono le più pericolose. Inoltre, la legislazione garantisce
una sicurezza teorica che nella pratica viene a mancare, infatti spesso,
e facilmente si possono trovare dati sul web, nelle grandi città i valori massimi consentiti
vengono superati. Personalmente non credo che si possa proseguire
con lo stesso sistema cercando di limitarsi con delle leggi,
occorre ripensare alla viabilità, puntare su lavori locali
o andare a vivere dove si lavora; per esempio trovo drammatico fare il pendolare
(sotto tutti i punti di vista: si contribuisce al traffico e all'inquinamento,
ci sono costi di manutenzione e carburante dell'auto,
e si spreca tempo a fare avanti e indietro). Se siamo pendolari che usano mezzi pubblici
va già molto meglio, possiamo fare altro anziché guidare
e condividiamo lo stesso mezzo in tanti. Come difendersi dalle polveri sottili
è un argomento che potrei trattare a parte, se cercate sul web, trovate soluzioni
che vanno da mascherine a filtri nasali, anche se la soluzione migliore
è vivere dove l'aria non è inquinata. Come se l'inquinamento non bastasse,
ci sono le sigarette classiche che contribuiscono
alla degenerazione del proprio organismo, per chi, per un motivo o per un altro,
è diventato un regolare fumatore. Non intendo entrare
nei dettagli sui danni del fumo; solo riguardo l'ossigeno, mi limito a dire
che fumando sigarette classiche, si deposita nei polmoni del catrame,
che oltre ad essere cancerogeno, riduce la superficie interna dei polmoni
capace di ricevere ossigeno dall'aria, portando ad avere il fiatone
per piccole corse o per salire le scale, può far venire il fiato corto e l'asma.
Tra i sintomi più rapidi a manifestarsi c'è la cosiddetta "tosse del fumatore".
Un'ultima semplice considerazione riguarda gli ambienti chiusi, in particolare
dove si sta in tanti e per molte ore: aule di scuola, uffici, anche autobus, ecc.
Dopo un po' di ore l'aria diventa "viziata", oltre ad eventuali cattivi odori,
si riduce la percentuale di ossigeno all'interno, e può far venire sonnolenza,
rende più difficile la concentrazione, e in alcuni soggetti
l'aria viziata può causare mal di testa. Quindi è bene periodicamente
aprire porte e finestre per far circolare l'aria
e riossigenare l'interno. Più importante invece è prestare attenzione
ai composti organici volatili, abbreviati con la sigla VOC.
Questi sono particolarmente pericolosi se ci troviamo in ambienti chiusi.
Ci sono numerosissime fonti di questi composti
che risultano dannosi per la salute umana: vernici e pitture,
quasi tutti i prodotti per pulire in casa, insetticidi, fotocopiatrici e stampanti,
colle, adesivi, molti tipi di pennarelli, ecc.
Molte di queste sostanze sono tossiche ed è facile comprendere che sono pericolose
perché causano immediatamente irritazione agli occhi,
o fastidi alla gola, o pruriti, eventualmente mal di testa, ecc.
Se invece fate un lavoro che richiede un continuo uso
di sostanze tossiche di quel tipo, allora dovete prendere precauzioni serie
perché i danni a cui si può andare incontro possono essere molto gravi,
vanno dai tumori ai danni al cervello. Se è possibile è meglio usare questi prodotti
raramente e per poco tempo, e mantenere l'ambiente ben areato.