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Sottotitoli italiani a cura di marzioing - ISCrew
[italianshare.net]
Un giorno, quando avevo 6 anni,
vidi una magnifica fotografia in un
libro naturalistico sulla foresta primordiale.
Era il ritratto di un boa constrictor
mentre ingoiava un animale.
Cercherò di farne uno schizzo
per mostrarvela.
Sotto questa splendida illustrazione,
diceva:
"I boa constrictor ingoiano le loro
prede intere, senza masticarle."
Là.
"E poi rimangono immobili per 6
mesi mentre la digeriscono."
Ci riflettei su profondamente.
E dopo un po' di lavoro, riuscii
a produrre il mio primo disegno.
Lo chiamai Disegno Numero Uno.
Mostrai il mio capolavoro
ai grandi.
Gli chiesi se li spaventava.
Spaventarci? Perché dovremmo
esser spaventati da un cappello?
Un cappello?
Era il disegno di un boa constrictor
mentre digeriva un elefante.
Era ovvio.
Dal momento che i grandi non erano
in grado di capirlo, ne feci un altro,
che mostrava l'elefante
dentro il boa constrictor,
di modo che avessero potuto
vederlo chiaramente.
Il mio Disegno Numero Due.
Questa volta, mi fu detto di smettere di
sprecare il tempo a disegnare boa constrictor,
fossero dall'interno o dall'esterno, e di
occuparmi dei miei studi, la qual cosa feci.
Ed ecco perché, all'età di 6 anni,
lasciai quella che avrebbe potuto essere
una magnifica carriera come pittore.
Crescendo, ogni qualvolta incontravo
qualcuno che sembrava vederci bene,
allo scopo di scoprire se era davvero
una persona che capiva le cose,
gli mostravo il mio primo disegno.
Ma di chiunque si trattasse, diceva:
E' un cappello, è un cappello,
è una specie di tipo di cappello.
Disegnato male ma di
certo è un cappello
E' un cappello, è un cappello,
non v'è dubbio, è un cappello
La testa del nonno è il
suo posto
Oh oh, quarda qua perché
questo sciocco ha disegnato un cappello
è un cappello, è un cappello,
se mai è qualcosa, è un cappello
non è nient'altro che un comune
cappello da montagna himalaiano
Un cappello un po' sbilenco su
cui qualcuno si è seduto
Non Picasso nè Corot
ma è davvero un bel chapeau
Stai scherzando? E' un cappello,
sciocco marmocchio
Ogni grande diceva lo stesso,
all'unisono esclamavano
è un cappello, è un cappello
Potevo ben capire che non valeva la pena
perdere tempo con loro sulla terra
ce n'erano di meno nel cielo perciò
decisi che avrei volato
-E' un cappello
-E' un cappello
-E' un cappello
-E' un cappello
E' un cappello, è un cappello
Ho bisogno di spazio
Dove solo le stelle si impigliano
nei miei capelli
e solo le aquile si fermano e fissano
Ho bisogno di spazio
il mondo è pazzo e
ne ho avuto abbastanza
Ho bisogno di spazio
Ho bisogno di spazio
Ho bisogno di spazio
Un ora sola di usura e fastidio
da' al mio morale un colpo tale
un cantuccio solo che il
cielo possa dividere
Ho bisogno di spazio
Ho bisogno di spazio
Non c'è segno di vita laggiù
solo cappelli e grandi dappertutto
Ho bisogno di spazio
Un bel po' di cielo accogliente
che io e Dio ci possiam dividere
Ho bisogno di spazio
Ho bisogno di spazio
Negli anni, mi capitò di
conoscere molti grandi,
e la mia opinione di loro non
migliorò mai.
Col passare del tempo, smisi
di mostrare il mio disegno
e non menzionai mai più boa constrictor,
elefanti o stelle.
Parlavo invece di golf, denaro,
politica e cravatte.
E tutti erano compiaciuti di aver
conosciuto un uomo tanto giudizioso.
Così, vivevo la mia vita da solo,
senza qualcuno con cui poter veramente
parlare, fino a poco tempo fa.
Stavo provando un nuovo
aeroplano,
volando contro il tempo da
Parigi all'India.
Parigi chiama volo F-BDXY.
Parigi chiama volo F-BDXY.
Rispondete, prego, passo.
F-BDXY a Parigi.
Velocità al terreno 1 -9- 0.
Dieci minuti di ritardo sul previsto.
Forti venti di prua.
Guai!
-Sto perdendo quota!
-Parigi chiama volo F-BDXY.
Comunicate vostra posizione.
Ripeto, comunicate vostra posizione.
Comunicate vostra posizione.
Ripeto, comunicate vostra posizione.
Parigi chiama volo F-BDXY.
Siete in ascolto, F-BDXY?
Dove siete?
Potresti per favore
disegnarmi una pecora?
Lo faresti?
-Farei che cosa?
-Mi disegneresti una pecora?
Chi ...?
Da dove...?
Come sei...?
Come sei arrivato qui?
-Cosa ci fai qui?
-Aspetto che mi disegni una pecora.
No, no ascoltami.
-Da dove sei venuto?
-Mi disegneresti una pecora?
Non conosci altre parole?
E' tutto quello che sai dire?
No.
Mi disegneresti una pecora?
Quando un mistero è così stupefacente,
uno non osa disobbedire.
A un migliaio di chilometri dalla civiltà
con la morte alle calcagna,
Presi un blocco e una matita e
cominciai a disegnare.
Senti, io...
io non so disegnare.
-Non importa.
-E di sicuro non so disegnare una pecora.
Ho disegnato solo una
cosa in tutta la mia vita.
Ecco.
Oh, no. Non voglio un elefante dentro
un boa constrictor.
Un boa constrictor è molto generoso,
e un elefante è molto ingombrante.
Dove vivo io, tutto è molto piccolo.
Quel che mi serve è una pecora.
Vivi in un paesetto?
O su un'isoletta?
Dov'è che è così piccolo?
Che sorta di oggetto è quello?
-Cosa?
-Quello.
Si chiama aeroplano.
Ci stavo volando ma si
è guastato.
Allora devi essere caduto dal cielo.
Esatto.
Anche tu. Che divertente.
Se non ti secca, preferisco che le
mie disgrazie vengano prese sul serio.
-Cosa vuoi dire con "anche tu"?
-Questa è una pecora dall'aspetto malato.
E' così che sei arrivato qui?
Su un aereo che si è schiantato?
Ne puoi fare un'altra?
-Perché?
-Perché quella non ha un bell'aspetto.
Questo non è il modo in cui due sconosciuti
si conoscono l'un con l'altro nel tipico deserto.
Questo è il modo.
Fammi una domanda.
-Da dove vieni?
-Bene.
Alla quale io rispondo.
"Vengo da Parigi."
Ora ti farò io una domanda.
-Da dove vieni?
-Parigi è su questo pianeta?
Naturale che è su questo pianeta.
Mi spiace, ma non può
andar bene.
-Perché no?
-Puoi vederlo da te.
Questa non è una pecora.
E' un ariete. Ha le corna.
Pensi che sia tutto quello
che ho da fare?
Devo estrarre questo motore e
ripararlo prima di finire le mie scorte d'acqua.
Non ho tempo per disegnare per un ragazzino
che indossa un cappotto e porta la spada,
e appare dal niente nel mezzo
del deserto del Sahara.
Ecco, e questa è l'ultima.
Non ci sono corna.
No.
Non è malata.
No.
-Bene e allora?
-E' vecchia.
Mi spiace.
E' solo la sua scatola.
La pecora che hai chiesto è all'interno.
Perfetto, è proprio
come la volevo.
Davvero?
Bene.
Pensi che questa pecora avrà
bisogno di molta erba?
-Perché?
-Te l'ho detto.
Da dove vengo io,
tutto è molto piccolo.
Non ti preoccupare, è una
pecora piccolissima.
Questa pecora non è tanto
piccola.
Ahimè, non potevo discutere
con lui.
Ero cresciuto troppo per vedere
pecore oltre le pareti delle scatole.
Parigi è su questo pianeta?
Certo che lo è.
Te ne sei dimenticato?
Non me l'ero dimenticato.
Ma perché l'hai chiesto?
-Non sei di questo pianeta?
-La cosa buona di questa scatola
è che di notte la potrà
usare come una casetta.
-Sta andando a dormire.
-Oh scusa.
-Buongiorno.
-Buongiorno.
Da dove in nome di Dio potresti
essere saltato fuori?
-Sai cosa sono gli asteroidi?
-Cosa che sono?
-Asteroidi.
-No.
Sono pianeti molto, molto piccoli.
Il più piccolo, l'Asteroide B-6 12,
fu scoperto da un astronomo turco
nel 1909.
Credo che tu potresti vivere
sull'Asteroide B-6 12.
Che ne pensi?
Credo che tu potresti vivere
sull'Asteroide B-6 12.
Che ne pensi?
Che ne pensi?
Significa che mangiano anche cespugli
di baobab?
-Chi?
-Le pecore.
Mangiano anche fiori?
-Lo fanno?
-Aspetta solo un minuto, eh?
-Mangiano anche fiori?
-Cosa?
Oh sì lo fanno.
Eccetto i fiori che hanno spine,
naturalmente.
No, mangiano anche fiori con le spine.
Ma le spine li proteggono, no?
Forse dall'essere raccolti, ma non
dall'essere mangiati.
Allora qual è lo scopo
di averle?
-Avere cosa?
-Le spine.
Non lo so. Per dispetto, suppongo.
I fiori non hanno le spine solo
per dispetto.
Non ti credo.
I fiori sono deboli e indifesi
e lo sanno.
Come potrebbero affrontare il mondo
se non credessero di essere protetti?
-Quel che sto facendo qui è importante?
-Importante?
I fiori hanno cresciuto le spine
per milioni di anni.
E per milioni di anni, le pecore se li
sono mangiati lo stesso.
Se li sono mangiati.
E tu pensi che non sia importante?
-Sicuro che lo è.
-Io conosco un fiore
che è unico al mondo. Non cresce in
altro luogo che il mio pianeta.
Ma un giorno, una pecora potrebbe
arrivare e distruggerlo
con un solo morso.
E tu pensi che non sia importante?
-Immagino di sì.
-Quello che tu non capisci è che
se qualcuno ama un fiore che
cresce su una stella
tra tutti i milioni e milioni di
stelle nel cielo,
è abbastanza per renderlo felice
mentre guarda le stelle.
Può dirsi "Il mio fiore è lassù
da qualche parte".
Ma se una pecora mangia il fiore,
in un attimo, tutte le
stelle si oscurano.
E tu pensi che non sia importante?
Non è un problema importante
per te, vero?
Aspetta!
Aspetta! Ritorna!
Devo chiederti umilmente scusa.
Mi stavo comportando
come uno dei grandi.
Il tuo fiore è molto importante.
Lo giuro.
Ritorna!
Ti prego!
Ti prego, ritorna!
Dov'eri andato?
Dov'eri andato?
Piccolo, non sai
che sono dalla tua parte?
Dov'eri andato?
Dov'eri andato?
Piccolo, lascia che ti dimostri
che sono dalla tua parte
questo mondo
è un oceano senza sponde
se sei tutto solo
l'alba è il capo di una corda
se sei tutto solo
ci son stato, l'ho visto
l'ho imparato
Dove puoi essere?
Dove puoi essere?
Torna presto, e vedrai
che sono dalla tua parte
Dove te ne sei scappato?
Perché sei fuggito dal solo che
è dalla tua parte?
Tutti han bisogno di un amico
vieni e approfitta di me
Dio ci ha dato mani da offire
le mie sono vuote
e allora perché starsene via?
Accada quel che accada
Io sono
dalla tua parte
Mi mancava.
Desideravo aver scoperto di
più su di lui.
Ma se n'era andato e aveva portato
i suoi misteri con sè.
Poco abituato com'ero a
disegnare null'altro che
boa constrictor ed elefanti,
decisi lo stesso di fare un suo ritratto
per non dimenticarlo.
Dopo tutto, era un amico.
E non tutti hanno un amico.
Soprattutto io.
Ho fame.
Ho la tua cena proprio qui.
Ho aspettato più che ho potuto.
Consiglierei di salvare un po' di
quello fino a domani.
Naturalmente, questo vale solo
nel caso tu non sia molto affamato.
E' tutto quel che hai?
Beh, al momento, sì.
Sarà più che sufficiente,
grazie.
Non c'è bisogno di dirlo,
ma il problema che hai evidenziato,
a proposito del fiore, sai...
quello sulla stella, e della
tua pecora...
di fatto, di tutti i fiori e
di tutte le pecore, è...
E' estremamente importante.
Di fatto, non riesco a pensare a
niente di più importante.
Bene, ci ho pensato un bel po' e credo...
di essere arrivato ad una soluzione
che toglierà il tuo fiore
da qualsiasi possibilità di pericolo.
Ora, questo è il mio piano.
Ma è soggetto alla tua
approvazione, naturalmente.
Primo, disegnare una museruola
per la tua pecora.
Secondo...
se puoi descrivermi il tuo pianeta
in dettaglio sufficiente
a permettermi di farne un disegno,
metterò un grande e forte recinto tutto
attorno al tuo fiore.
Lo faresti davvero?
Più piccolo.
Più piccolo.
Ho tre vulcani.
-Quanto grandi sono?
-Molto grandi.
-In confronto a te?
-Altezza ginocchio.
Devo pulirli ogni giorno.
-Tutto da solo?
-Non c'è nessun altro.
Ci sono tre cespugli di baobab.
Non devi disegnarli.
Per un po' non vengono fuori.
-Dov'è la tua casa?
-Sull'altro lato.
Non devi disegnare nemmeno quella.
E il mio fiore vive qui su questo lato.
La prima volta che è spuntato,
temevo che sarebbe stato
un baobab,
ma poi è fiorita.
In un mattino dorato e luminoso,
è fiorita.
-Buongiorno.
-Smettila.
Che c'è?
-Dammi un momento per svegliarmi.
-Mi spiace.
Come sei bella.
Sì, lo so.
Sono nata nello stesso
istante del sole.
-Lo sapevi?
-No.
-E sapevi di essere alquanto egoista?
-Egoista?
Invece di pensare alle mie necessità,
stai lì a fare quello che vuoi fare,
che sarebbe fissarmi.
-Di che hai bisogno?
-Acqua.
-Acqua?
-Mi rendo conto che questo è un piccolo
-pianeta sprovvisto di tutto.
-Te la prendo subito.
Le portai un po' d'acqua.
Gliela portai ogni giorno.
Feci tutto quello che potevo
per lei.
Fa più fresco quando il sole cala.
Hai una teca di vetro da
mettermi sopra?
Quello ti renderebbe solo più debole.
L'aria della notte ti fa bene.
Ho freddo!
Ho freddo!
Mi hai promesso una teca di vetro.
Non fa freddo.
-Mi ami?
-Sì, ti amo moltissimo.
-Hai reso bellissimo il mio pianeta.
Non ci credo.
Se tu mi amassi, sapresti
quanto freddo ho.
Te lo prometto, le notti non sono lunghe.
Presto ti ci abituerai.
-Mi ami?
-Prendo la teca.
Non riuscivo a capirlo, e non
riuscivo a capire lei.
L'amavo ma ero
tanto infelice.
Cominciai a realizzare che non
avevo mai davvero capito niente.
Perciò decisi di lasciare il mio pianeta
e andare per l'universo e
cercare di imparare qualcosa.
Mi sbagliavo a lasciarla.
Ma all'epoca non capivo
neppure quello.
Ero troppo giovane.
Un mattino, pulii
i miei vulcani,
diedi un'ultima occhiata ai baobab
e misi il mio pianeta in ordine.
Buongiorno.
-Sei tutto vestito.
-Sì.
-Sei molto bello.
-Grazie.
-Stai andando via, vero?
-Sì.
-Per tanto tempo?
-Forse.
Capisco.
E' colpa mia se te ne vai,
non è vero?
Sono stata molto sciocca, vero?
Mi chiedo chi mi farà visita
quando tu non sarai qui.
Ci sono quei due bruchi,
certo.
Non mi piacciono, ma uno li deve
sopportare
se vuole poi incontrare le farfalle.
Per ogni altra evenienza, ho le mie spine.
Bene...
...se devi andare...
...va'.
-Arrivederci.
-Sii felice, sii felice, sii felice.
Dimenticati che non ho nessuno
e nessun posto dove andare
sii felice sii felice sii felice
non immaginarmi d'inverno
tutta coperta di neve
sii felice, sii felice
Dimentica che piangerò
e mai sarò
felice
felice
senza te
Ferma!
- Dove sono i tuoi documenti?
-Quali documenti?
Non puoi passare il confine
senza documenti.
-Quale confine?
-Quel confine lì.
-Hai bisogno di un visto. Ne hai uno?
-No.
Allora non lo puoi passare.
Queste sono le regole. Ferma!
Eri quasi indietreggiato
in un altro paese.
Cosa sei? Un contrabbandiere?
Un rifugiato? Un idealista?
-Parla. Che cosa sei?
-Sono ignorante.
Bene, potresti superarlo.
Ora senti...
Il mio paese è troppo piccolo
per tutti e due,
ma ho un possedimento coloniale
a mezzo metro alla tua sinistra.
Se i tuoi documenti sono in ordine,
puoi stabilirti lì.
Vostra Maestà, è un pianeta così piccolo.
Perché mai avete bisogno di confini?
Perché abbiamo bisogno di confini?
Sì. Perché avete bisogno di confini?
Mi avete detto di chiedere domande.
Ma anche un bambino capirebbe
perché abbiam bisogno di confini.
-Io no.
-Beh, è chiaro che tu non capisci.
Sei un bambino.
Come ti aspetti
di poter capire
cose internazionali e roba varia?
Sforbiciare la terra,
cesellare il suolo
è affare di re e vari
Continentalmente, tu sei mentalmente
uno sciocchino di due anni
Che assurdità, davvero inaudito
non potrai mai pensare come i grandi
Perché tu
Perché tu
Oh, sei un ***
sei un ***
sei stupidino
e ci sto andando piano
Sei un granello
una macchiolina
ed è semplicemente per te troppo arduo
pensare alle cose da grandi
se sei un imberbe bambinetto
-Provaci.
-Che cosa?
A spiegarmelo. Voglio imparare.
Bene...
Perché esistono i confini?
Bene, per primo e principale motivo
se ogni confine fosse oggi eliminato
domani sarei io disoccupato
e che mai farebbero gli statisti per diletto
se tutto il mondo fosse unico e perfetto?
e potesse uno girar
dove gli aggrada
sfoggiando sorrisi
al posto di visti
Perché, potrebbe
dovrebbe
sarebbe
Oh, vattene e cresci
ritorna quando non sarai più
un piccolo soldo di cacio come sei ora
sei davvero troppo arretrato
per roba filosofica come questa
E' troppo da adulti, vero? Troppo difficile, vero?
Per i tuoi dentini
troppo sconvolgente per i bambini
e con questo includo te naturalmente
intendo te
intendo te
Sei un ***
sei un ***
e del tipo che può far
impazzire i grandi
sei un piccolo pisellino
Ogni profondo pensiero
che potrei esporre
non ci starebbe nella testolina
di un ***
E' tutto chiaro?
Ora, dove sono i tuoi documenti?
-Non ne ho alcuno.
-Non puoi restare senza documenti.
Allora me ne andrò.
Va bene. sei pericoloso.
Dov'è il tuo passaporto?
-Non ho un passaporto.
-Allora non puoi andartene.
Torna qui!
Vattene da questo pianeta!
Torna qui!
Vattene da questo pianeta!
400 milioni e 997 mila...
...più sei fa 400.907.006!
Buona giornata, signore.
Buona giornata.
500 milioni e 10!
500 milioni e dieci.
Più uno.
500 milioni e 32!
500 milioni e 32 cosa?
500 milioni e 32 più 3.
Di queste cose.
500 milioni e 35.
-Stelle?
-Esatto. Stelle.
500...
... milioni, 44.
-Più...
-Perché stai contando le stelle?
500 milioni...
Le possiedo, e voglio vedere
quante ne ho.
Ma che vantaggio hai dal
possedere le stelle?
-Ho il vantaggio che mi rendono ricco.
-Che vantaggio hai ad essere ricco?
Perché...
Non lo so.
Ma come puoi possedere le stelle?
Se trovi un diamante che non è
di nessuno, diventa tuo.
Se hai un'idea prima di qualunque altro,
è tua.
Perciò ho avuto l'idea di possedere le stelle.
Vuoi restare qui? Bene.
Puoi aiutarmi a contare.
Ma se io possedessi un fiore,
potrei fare qualcosa per esso.
Ma cosa puoi fare per le stelle?
Non capiresti.
Sei un bambino.
Dammi, come puoi,
dammi, capire
Dammi, dammi
roba finanziaria?
Dammi, la tua offerta,
dammi, la mia domanda
mentalmente è roba
da giganti
Dammi un sacco di
dammi caparre per
non mi importa cosa
ma dammene di più
Sei troppo povero e immaturo per sapere
a cosa servon tutti questi dammi-dammi
Perché sei
perché sei
un bambino
un bambino
sei troppo carino addormentato e gentile
sei un pidocchietto
un sempliciotto
parlandone come a chi ne capisce
l'impresa privata
è cosa troppo grossa
per un bambinetto
Oh, azioni e obbligazioni!
Ho perso i conti!
Ora dovrò rifare tutto
da capo.
Qua aggiungiamo queste cifre...
Buon pomeriggio signore.
Sto cercando conoscenza.
Oh, bene.
Sei arrivato nel posto giusto.
E' stato detto che sono il più
grande storico della storia.
E' meraviglioso, signore.
Chi l'ha detto?
Io l'ho detto. Io l'ho scritto.
L'ho letto. E' stampato.
Di conseguenza, è un fatto.
E' storia.
E ora che sei qui,
Ti ci mettero anche te.
Nella storia, intendo.
-Da dove vieni?
-Da un altro pianeta, signore.
-Come si chiama?
-Non lo so, signore?
Oh, bene, gli darò io un nome.
Mi piace inventare le cose.
E' il mio lavoro, inventare le cose.
Sono uno storico.
Vediamo. Pianeta...
Alice! Ti piace?
Oh no signore. Il pianeta Alice?
Non mi piace per niente.
Non mi stupisco che tu l'abbia lasciato.
Qua. Leggi il mio ultimo lavoro, una
versione ufficiale della Rivoluzione Francese.
Le altre oramai sono completamente
inutili.
E dice la verità signore?
-Cosa?
-La verità.
Come si scrive?
Non importa, signore.
Non credo farei bene a restare.
Bene. Sparisci!
Sinist'.Sinist'.Sinist'
Spalle indietro. Sinist'.Sinist'
Sinist'. Sull'attenti, ragazzo.
Sull'attenti.
Dov'è il tuo stemma, ragazzo?
Dov'è?
-Il mio stemma?
-I tuoi colori. I tuoi colori.
La bandiera.
Signore, non vedo nessuno.
Come potresi?
Non c'è nessuno lì, sciocco.
Spalle indietro. Indietro. Indietro!
Non così tanto. Bada bene.
Rilassati.
Benvenuto alla base.
Dimmi le tue intenzioni.
Sto cercando di imparare qualcosa
sulla vita signore.
-Imparare cosa?
-La vita.
La vita? Oh, la vita, quella.
Sì, certamente.
Compagnia, avanti di gran carriera!
Sinist', dest', sinist', dest',
sinist', dest'.
Vuoi sapere qual è il senso della vita?
Morire! Ecco qual è il senso.
Muori come un eroe, ragazzo.
Quello è il modo per vivere. Compagnia, alt!
Ragazzo, è il tuo giorno fortunato.
Si è appena aperta una posizione.
Non c'è un soldato che sia uno in tutto
l'esercito. Soltanto un generale, io.
Posso battere il nemico per strategia
ma non posso combatterlo.
Nemico? Quale nemico?
Non ce n'è alcuno, scemo!
Devi avere il tuo esercito prima!
Poi ti trovi il nemico.
Compagnia, sul ventre! Strisciare!
Arruolati, amico.
L'esercito ha bisogno di te, il tuo
paese ha bisogno di te e soprattutto io.
Ogni giovane uomo vuole
essere un soldato.
Parla, ragazzo. Domande?
Da che parte per il prossimo pianeta?
Il prossimo pianeta?
Oh, il prossimo pianeta. E' chiamato...
Lo sai, è quella cosa tonda.
E' chiamato...
Sporco. No.
Fango.
No. Terra!
Ecco, Terra. Portate il cannone!
-Compagnia, sul...
-Da che parte è?
-Da che parte è cosa?
-La Terra.
Terra? Oh, la Terra.
Da quella parte. Strisciare, uomini!
Spalle indietro! Spalle in basso!
Che ne dici, ragazzo...?
Torna indietro!
Chi l'ha detto?
Chi sei tu?
Sii amico mio.
Sono da solo.
"Che strano pianeta", ho pensato.
Tutti dicono la stessa cosa.
Più o meno.
Questo accadeva giusto un anno fa, e tutto
ciò che ho appreso da quando l'ho lasciata
è che non avrei mai dovuto lasciarla.
Tutti quei suoi giochetti,
non vedevo tutto l'affetto che
c'era dietro.
Non si dovrebbe mai prestare ascolto
ai fiori, non è vero?
Non saprei.
La mia esperienza è limitata.
Oh, Margherita ho conosciuto
ma il posto non ricordo
e ho passeggiato con Fiorelle
e cinto vigne a fianco a me
Oh di quelle ne ho incontrate
tante
ma mai ho incontrato una Rosa
C'è stata spesso un'Erica
un mazzo tutt'assieme
e ho perfino trovato una Violetta
che quasi mi convinceva
Sì, ne ho incontrate di tutti i tipi
ma mai una Rosa
Tra le Dalie
spesso mi gingillo
Ho lasciato un Giglio nella valle
ma ogni tanto mi domando
mi chiedo mentre gironzolo
tra i campi e gli arbusti
forse il problema è...
chissà?
Che non ho mai incontrato una Rosa
Mai, mai una Rosa
Forse non ne stavi davvero
cercando una.
Forse.
Mentre gironzolavo tra
i quadrifogli
può essere che l'abbia mancata?
Quando tutto è stato detto
sono io quello da biasimare?
Chi lo sa?
Ché non ho mai incontrato
una Rosa
Mai, mai una Rosa
Buongiorno.
Buongiorno.
Ti senti bene?
Perché non ti riposi un po'?
Non posso. Abbiamo finito l'acqua.
Se non riesco a far decollare
questo coso...
ma ce la farò.
Non ti preoccupare, ce la farò.
-Non mi preoccupo.
-Bene.
Prenderemo dell'acqua dal pozzo.
Pozzo? Quale pozzo?
-Là fuori.
-Cosa?
-Hai visto un'oasi?
-No, ma ce ne deve essere una là fuori.
No.
Potremmo perderci e non trovare mai
dell'acqua e non riuscire a tornare all'aeroplano.
No, preferisco puntare sul motore.
Almeno sappiamo che può funzionare.
-Dove stai andando?
-Al pozzo.
Ho detto che resteremo qui.
Da questa parte.
Perché non da questa?
O questa o quell'altra?
Da questa parte.
Vieni?
Questo è un suicidio.
Lo capisci? Suicidio.
Allora forse non dovrò trovare
il mio amico il Serpente.
-Che stai dicendo?
-Non importa.
Sì che importa. Quale serpente?
Te ne parlerò più tardi.
-Parlamene ora.
-Non puoi disegnare mentre cammini.
Le stelle sono meravigliose a causa
di un fiore che non posso vedere.
Perché il deserto è così bello?
Perché il deserto è così bello?
C'è una ragione
piacevole a dirsi
ed è che il deserto
nasconde un pozzo
Cos'è che rende il deserto
così bello la notte?
Cos'è che rende il deserto
così bello la notte?
Milioni di ragioni
dimmene soltanto una
La notte, il deserto
nasconde il sole
Guarda! Guarda!
E' acqua.
Perché sono felice?
Stiamo morendo di sete
Perché sono felice?
Stiamo morendo di sete
-Perché sei felice?
-Tu cosa credi?
Perché c'è abbondanza
di acqua da bere
Perché il deserto era
così bello prima?
Perché era bello
ma ora non più?
L'acqua si nascondeva
nessuno poteva vederla
ma ora l'acqua
si nasconde dentro me.
-Non devi dimenticare la tua promessa.
-Quale promessa?
Sai, una museruola per la mia pecora.
Non me lo dimenticherò.
Ma prima, voglio saperne di
più su quel serpente.
-Adesso?
-Adesso.
Molto bene allora.
Lo incontrai su un albero al margine
del deserto, non lontano da qui.
Ci sono delle colline qui.
E' stata la prima vera persona che ho incontrato
dopo esser atterrato qui.
E finchè non ho incontrato altra gente,
pensavo che tutti fossero serpenti
sulla Terra.
Arrivai dall'altro lato dell'albero.
Buon pomeriggio.
Buon pomeriggio.
Stai parlando all'estremità
sbagliata.
Sei un animale divertente.
Non sei altro che coda.
Dov'è il resto?
-Non sono un animale.
-Cosa sei?
Cosa sono?
Sono un serpente.
-Sono incantato.
-Beh, dovresti esserlo.
Sei tutto freddo e viscido.
Grazie. Siam così in famiglia.
Potresti dirmi dove sono atterrato?
Sì. Questa solatia sezione del sistema
solare è chiamata Sahara.
Il nome di questo pianeta è Sahara?
No, no, no, no. Questo scottante sito
di sabbia sonante è chiamato Sahara.
L'intero sciocco, stupido, sporco sferoide
è chiamato la Terra.
Oh, bene. Pensavo di essere arrivato
nel posto sbagliato.
Oh, l'hai fatto.
Ascolta.
Mi sembri un tipo simpatico.
Perché non ti togli la spada
e rimani per un po'?
Sembri un tipo sensato.
Perché sei scivolato in questa sordida,
spiacevole palude?
-Sto cercando di imparare qualcosa.
-Capisco.
Beh, signore, questo posto nello spazio
è uno scolastico scolo.
Tutto quel che puoi imparare qui è
spiacevole. Spiacevole.
Se fossi in te, sparirei.
Non posso, il mio stormo d'uccelli
è volato via.
-E dunque?
-Mi han portato loro qui.
Capissco.
Senti, sei così fortunato ad
avermi incontrato.
Perché sono fortunato?
Bene, vedi se un giorno
vorrai vedere di nuovo la tua
piccola, scintillante stellina,
potrei avere la soluzione.
Sai, ho questo ... morso speciale.
E' quasi indolore,
e ti può mandare subito via da questo
mesto posto
e farti veleggiare nel dolce, soleggiato
splendidoso cielo.
Davvero?
Se ti piacerebbe curarti dalla
febbre chiamata vita
Prenderti un po' di riposto da
lotte e conflitti
la miglior medicina
che ti posso proporre
è sotto il tuo naso
un serpente tra l'erba
Se ti piacerebbe un posto
dove la vita non va mai
dove puoi lasciare il tuo corpo
a casa con i vestiti
il miglior agente di viaggi
che potrai mai incontrare
è proprio ai tuoi piedi
un serpente tra l'erba
un morso
e puoi dire addio a tutti
i tuoi amici
un morso
e starai già cantando
mentre il tuo spirito ascende
tutto è bene quel che finisce
così se un giorno o notte
ovunque tu sei
se ti piacerebbe fare
un viaggio su una stella
il mezzo di trasporto più rapido
mai scoperto
non è altro che
un serpente tra l'erba
un serpente tra l'erba
un serpente tra l'erba
se mai volessi lasciare la
razza inumana
e prender casa là fuori
nello spazio
quando sei pronto per
viaggiare
siediti proprio lì
sopra
un serpente tra l'erba
un morso
è più che abbastanza per
renderti felice e libero
un morso
e scoprirai quanto si
può essere rilassati
dopo la morte
e mentre stai vagando attraverso
i cieli più blu
se dovessi vedere il Signore
comparire lì per caso
va' su e digli che gli porti i migliori
auguri dal suo vecchio compare caduto
un serpente tra l'erba
un serpente tra l'erba
un serpente tra l'erba
un morso.
E' quasi indolore.
un serpente tra l'erba
un serpente tra l'erba
un serpente tra l'erba
Ti aspetterò.
Aspetta un attimo.
Solo un momento.
Stai cercando quel serpente per
farla finita?
Non posso tornare al mio
pianeta in altro modo.
E' troppo lontano e i miei
uccelli sono spariti.
Beh, di tutte le ...
tu...
Ora, ascoltami. Quel serpente ti ha
detto parole velenose contro la Terra.
-Non è quello che ha detto il Serpente.
- Ha avuto pregiudizi contro di noi dall'alba dei tempi.
-E' quello che ha detto la Volpe.
-Te lo dico chiaro e tondo,
non permetterai a nessuno di
avvelenarti. E' chiaro?
-Quale volpe?
-La volpe che ho incontrato dopo il Serpente.
Capisco.
Di sicuro ti sei intrattenuto con
degli strani tipi.
Va bene, ascoltiamo.
-Dove hai incontrato la Volpe?
-In un giardino di rose.
Quante rose nel giardino,
50, 100, 500?
Non lo so quante erano le rose,
ma è troppo difficile da disegnare...
No. No. Per niente.
Portiamo a galla ogni dettaglio di questo
sordido nonsense.
Quando scoprirà che là fuori ci sono milioni
di fiori con il suo stesso identico aspetto,
le si spezzerà il cuore.
Buongiorno.
Pensavo di essere ricco.
Pensavo di avere il fiore più unico
di tutti i mondi.
Ma tutto ciò che avevo era una
comune rosa.
Una rosa comune e tre vulcani che mi
arrivano alle ginocchia.
ed uno di quelli era estinto se è per
quello.
Non un granchè come principe
vero?
Buongiorno.
Buongiorno.
Sei un principe?
Sì.
Io sono una volpe.
Sono triste. Giocheresti con me?
-No.
-Perché no? Sarà divertente.
Dove sono gli altri?
-Quali altri?
-Gli altri cacciatori?
Non c'è nessuno qui a parte me.
Ti prego gioca con me.
Non ti farò del male.
-E allora perché hai un fucile?
-Non ho un fucile.
-Devi averlo. Sei un essere umano.
-Vengo da un altro pianeta.
-Non ci sono fucili sul tuo pianeta?
-No.
Davvero?
-Ci sono cacciatori sul tuo pianeta?
-No.
-Galline?
-No.
-Oh, beh, la perfezione non esiste.
-Giochiamo a nascondino.
Non posso giocare con te.
-Non sono domestica.
-Cosa intendi con "domestica"?
Non puoi stare ferma? Mi fai
girare la testa.
Mi spiace. E' solo che non voglio
diventare estinta.
Vuoi dire che se mi muovo
sparirai di nuovo?
-Naturale.
-Perché?
Sei un umano. Io una volpe.
Io caccio galline, tu cacci volpi.
-Ma io non lo faccio.
-Sei un essere umano, e inoltre menti.
Ma io non mento.
Allora sei inumano.
Essere addomesticata...
Avvisami prima di muoverti.
Vediamo se questo te lo chiarisce. Sotto il
principe, tu sei un ragazzino.
Proprio come milioni di altri ragazzini.
Io sono una volpe.
Proprio come un milione di altre volpi.
Ma se tu mi addomestichi...
...non sarò più come tutte le altre volpi,
e tu non sarai più come tutti gli altri ragazzini.
Io sarò unico per te,
e tu sarai unico per me.
-Capisci?
-All'incirca.
-Dove sei?
-Ti sei mosso.
Mi spiace, non succederà di nuovo.
Ho una vita molto monotona.
Io caccio galline.
Gli uomini mi cacciano. Arrivano, mi nascondo.
Se ne ripartono, esco fuori.
Questo è tutto.
Ma se tu mi addomesticassi,
tutto sarebbe diverso.
-Anche i campi di grano.
-I campi di grano?
Naturalmente.
Non mi piace il pane, perciò non mi importa
del grano. Il grano è color dell'oro.
Come i tuoi capelli. Perciò se tu mi addomesticassi
comincerebbe a importarmi del grano
Come i tuoi capelli. Perciò se tu mi addomesticassi
comincerebbe a importarmi del grano
perché mi ricorderebbe te.
Mi siederò.
Cosa dovrei fare?
Beh, ogni giorno, dovresti venire e
sedere dove siedi ora.
Verresti sempre alla stessa ora.
Alle, diciamo, 4 del pomeriggio.
Potrei cominciare ad agitarmi
all'incirca... oh all'incirca alle 3:00.
Se tu venissi a una qualsiasi altra ora,
non avrei la possibilità di agitarmi.
Ma cosa farei poi alle 4:00?
-Niente.
-Niente?
Naturalmente no. Se tu lo facessi, io
mi spaventerei e non verrei fuori.
Funziona così.
Dapprima, mi nasconderò dietro
agli alberi.
Tremando...
... come faccio in inverno.
Col tempo
comincerò a sentirmi a mio agio
mostrerò il muso
e noi
-Comincerno.
-"Comincerno"?
Più vicini.
e più vicini.
E più vicini.
Sarà uno sguardo alla volta
un piccolo passo alla volta
saremo un po' impauriti
e un po' timidi
eviteremo un po' gli sguardi
meno spesso ogni giorno
il ghiaccio si scioglierà un po' ogni giorno
mentre saremo più vicini e
più vicini e più vicini
arrossiremo ogni tanto
Cominceremo a ridere un po'
e a fissarci un po'
e camminare sulle nuvole un po'
mentre allegramente diventiamo
notte e giorno diventiamo
un po' più vicini
e più vicini e più vicini
e poi un giorno
verrà un giorno
una vigilia di natale
o un giorno di mezza estate
un momento quando
proprio lì e ora
ci toccheremo
e allora salteremo per miglia alla volta
un milione di sorrisi alla volta
inizieremo ad amarci molto
e a vivere molto
e a dare dare dare molto
via ce ne andremo
e ogni giorno diventeremo
un po' più vicini e vicini
e più vicini e più vicini
e più vicini e più vicini
e più vicini e più vicini
tutto il tempo
e poi un giorno
verrà un giorno
una vigilia di natale
un giorno di mezza estate
Un momento in cui
proprio lì ed ora
ci toccheremo
Cominceremo a ridere un po' a fissarci un po'
e a camminare sulle nuvole un po'
mentre allegramente diventiamo
giorno e notte diventiamo
un po' più vicini e più vicini
e più vicini
via ce ne andremo
ed ogni giorno diventeremo
-Un po' più vicini
-E più vicini
-E più vicini
-E più vicini
E più vicini e più vicini
Epiù vicini e più vicini
tutto il tempo
Dopo che l'ebbi addomesticata,
restammo insieme per un bel po'.
Ma poi un giorno, dovetti salutarla.
Penso che sto per piangere.
Non volevo renderti infelice, ma
tu mi hai chiesto di addomesticarti.
-Lo so.
-Allora non ti ho fatto molto bene.
-E' stata tutta una perdita di tempo.
-No.
Poichè tu hai sprecato così
tanto tempo per me...
... mi hai fatto sentire molto importante.
Ma ora mi sento come
responsabile per te.
Avrei dovuto avvisarti che
questo sarebbe accaduto.
Ci si sente sempre responsabili per
quello che si ha addomesticato.
Nell'istante in cui l'ha detto,
ho capito tutto.
Non era più come tutte le
altre volpi del mondo.
L'avevo addomesticata, ed ora
era unica, almeno per me.
E il mio fiore, non era come
tutti gli altri fiori,
perché le avevo procurato uno schermo
e messo una teca sopra per la notte
e l'avevo ascoltata quando brontolava
e adesso era la mia rosa.
Ed ero responsabile per lei, e dovevo
tornare indietro e prendermi cura di lei.
Ti ho portato un regalo.
E' un segreto.
Perciò l'ho messo per iscritto.
L'ultima volta che la vidi sedeva
in un campo di grano.
Qual era il segreto?
E' solo col cuore che uno
può vedere chiaramente.
L'essenziale ...
---è invisibile all'occhio.
Funziona!
Eureka! Funziona!
Ho bisogno di spazio!
Funziona.
Funziona!
Aspetta!
Non farlo.
Mio Dio. Che cosa hai fatto?
No.
Non farlo.
Sono felice che tu abbia riparato il tuo motore.
Ora puoi tornare a casa.
-Sì.
-Anche io sto per tornare a casa.
Devi mantenere la tua promessa.
-Quale promessa?
-Lo sai, una museruola per la mia pecora.
Sono reponsabile per questo fiore.
Ti prego. Hai promesso.
Hai anche dimenticato il recinto.
Sono una museruola e un recinto davvero
graziosi.
Grazie.
Sei freddo come il ghiaccio.
Sei spaventato?
Ti prego lasciami.
Non posso.
Non lo farò.
Non voglio che tu soffra.
Sembrerà che io sia morto,
ma non sarà vero.
E' semplicemente troppo lontano perché
io porti questo corpo con me.
Lo capisci, vero?
Questa parte di me sarà come
una vecchia conchiglia abbandonata.
Non c'è niente di triste nelle
vecchie conchiglie vero?
La mia stella è così piccola
che non ti posso mostrare dov'è.
Sto tornando lì adesso, ma prima di farlo,
ti voglio dare qualcosa.
Tutto quello che voglio è sentirti
ridere di nuovo.
Mi sentirai ridere. Più di quanto tu
mi abbia mai sentito prima,
perché su una di quelle stelle,
io riderò, ma tu non
saprai su quale.
Così per te tutte rideranno,
tutte le stelle.
Sarà come se una campanella pendesse
da ogni stella del cielo.
Ecco, questo è tutto.
Piccolo Principe
da chissà dove
cos'è una stella?
cos'è una preghiera?
Con ogni sorriso
schiarisci l'aria
Così che io possa vedere
Oh, Piccolo Principe
non portare il tuo sorriso
via da me.
quando sei arrivato
per me era finita
e poi la tua risata
ha riacceso il sole
Oh, Piccolo Principe
ora, con mia sorpresa e stupore
tutte le speranze e i sogni tra
cui ho vissuto
quando questo mio cuore
era saggio e giovane
splendono per me di nuovo
Piccolo Principe
nei tuoi occhi
Ti prego, Piccolo Principe
non portare il tuo sorriso via da me.
quando sei arrivato
per me era finita
e poi la tua risata
ha riacceso il sole
Oh, Piccolo Principe
ora, con mia sorpresa e stupore
tutte le speranze e i sogni tra
cui ho vissuto
quando questo mio cuore
era saggio e giovane
splendono per me di nuovo
Piccolo Principe
nei tuoi occhi
Dove sei?
Non me ne andrò senza di te!
O mio Dio.
Non è mai successo.
Non è mai stato qui.
Non è mai successo.
Sottotitoli italiani a cura di marzioing - ISCrew
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