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- Cosa stai guardando, Caroline?
- Il vento, mamma.
Dicono che stia arrivando un uragano.
Mi sento come se fossi su una barca
che va alla deriva.
Posso fare qualcosa per te, mamma?
Facilitarti le cose?
Oh, tesoro. Non e' rimasto nulla da fare.
E' quel che e'.
Faccio fatica a tenere gli occhi aperti.
La mia bocca e' piena di... cotone!
Via, via, signorina Daisy.
Si graffiera' tutta.
Vuoi dell'altra medicina, mamma?
Il dottore dice che puoi
averne quanta ne vuoi.
Non serve a nessuno soffrire.
Un amico mi ha detto che...
non ha mai avuto la possibilita'
di dire addio a sua madre.
Volevo dirti...
- quanto mi mancherai, mamma.
Oh, Caroline.
- Hai paura?
- Sono curiosa.
Cosa verra' dopo...
La stazione e' stata costruita nel 1918.
Il giorno dell'inaugurazione
nostro padre era la'.
Diceva che
stava suonando una banda di tromboni.
Avevano preso il miglior
orologiaio di tutto il Sud
per costruire quel glorioso orologio.
Il suo nome era
signor Gateau. (torta in francese)
Signor Cake. (torta in inglese)
Era maritato ad una creola
di di fede evangelista
e avevano un figlio.
Il signor Gateau era completamente
cieco dalla nascita.
Quando il loro figlio fu abbastanza
vecchio ando' nell'esercito.
Pregarono Dio di tenerlo
in un posto sicuro.
Per mesi non fece nulla se non
lavorare a quell'orologio.
Un giorno arrivo' una lettera.
Il signor Gateau, pronto per la notte,
ando' a letto da solo
e il loro figliolo torno' a casa.
Lo seppellirono in un terreno
della famiglia
dove avrebbe dovuto mettere loro due
quando fosse giunto il momento.
Il signor Cake lavoro' al suo orologio,
dandosi da fare per finirlo.
Fu una mattina memorabile.
Papa' diceva che c'era gente ovunque.
Arrivo' persino Teddy Roosevelt
(presidente repubblicano di inizio secolo).
Sta andando all'indietro!
L'ho fatto cosi'.
In modo che, forse, i ragazzi che
abbiamo perso in una guerra
possano rimettersi in piedi
e tornare a casa.
A casa a coltivare,
lavorare,
avere dei figli,
vivere delle vite piene e lunghe.
Forse il mio stesso figlio
potra' tornare a casa.
Mi spiace se qualcuno
se la prende a male.
Mi auguro che il mio orologio
vi piaccia.
Il signor Cake non fu mai piu' rivisto.
Qualcuno disse che mori'
di crepacuore.
Qualcuno disse che
se ne ando' per mare...
Mi scusi, le spiace se faccio
una chiamata?
- Qualcuno mi sta guardando il ragazzino.
- Certo.
Spero di non averti deluso.
Tu non mi hai deluso.
Be', io...
So che non ho molto da mostrare di me
la', sul bancone. La valigia.
C'e' un diario.
Questo?
- Potresti leggermelo, mia cara?
- E' questo cio' che volevi fare?
Ho provato a leggerlo
un centinaio di volte...
Mamma, non e' esattamente...
- Solo il suono della tua voce, tesoro.
- D'accordo.
E' datato 4 Aprile 1985.
Dice: "New Orleans".
"Queste sono le mie ultime volonta'
e il mio testamento."
"Non ho molto da lasciare,
pochi averi, niente soldi davvero."
"Me ne vado dal mondo
come ci sono entrato,"
"solo e senza niente.
Tutto cio' che ho e' la mia storia."
"La scrivo ora, mentre
ancora me la ricordo."
"Il mio nome e' Benjamin.
Benjamin Button."
"E sono nato in circostanze inusuali."
"La prima guerra mondiale era finita."
"Mi era stato detto che era davvero
una notte speciale per nascere."
Abbiamo vinto la guerra!
- Che ci fa lei qui?
- Thomas...
- Temo che lei stia per morire.
- Cosa?
E' abbastanza! Tutti voi!
Via da lei!
Sono venuto prima che ho potuto.
Le strade sono piene di gente.
Thomas, promettimi
che lui ha un posto...
Si'.
Lei diede la sua vita per me.
E per quello le saro' sempre grato.
Signor Button...!
Thomas!
Thomas, aspetta! Dove stai andando?
Ehi, che stai facendo la'?
Che hai li'?
L'aria e' dolce.
Sta davvero bene stasera,
signorina Queenie.
Bella come non l'ho vista mai.
- Il marrone si intona ai suoi occhi.
- Oh, la smetta!
Non stia scomposto.
Non si trascini.
Hambert e' tornato in citta'.
E' tornato senza gambe...
ma e' a casa. So che una volta
faceva la sdolcinata con lui...
- Piu' dolce di quanto sarei stata...
- La signorina Simone s'e' inguaiata da sola.
Gesu' santo! Deve smetterla,
o questo pannolino e' per lei.
- Arrivo subito!
- Andiamo, e' terribilmente bello la' fuori.
Torni fuori per un momento,
la smetta di pensare alle cose.
In nome di Dio...!?
Oh, qui il Signore ha fatto qualcosa!
Spero di non avergli fatto del male inciampandoci sopra.
- E' meglio che lo lasciamo per la polizia.
- Oh, bambino.
Vado.
Di sicuro non voleva tenerlo
nessuno. Andiamo, bambino.
- Quennie!
- Tieni la tua acqua!
Tornero'.
Lei se ne ando' e incasino' tutto di nuovo...
Jane Childress, inizia a farle un bagno.
E pensa agli affari tuoi, signora Duprey.
Ti incasinerai abbastanza presto.
Qualcuno ha rubato la mia collana.
Va bene, signora Hollister, saro' franca
con lei. Torni di sopra.
E' brutto quanto un vecchio vaso,
ma e' ancora un figlio di Dio.
Queenie, lei non vuole
fare il bagno senza di te.
Misericordia... arrivo subito!
Devi solo aspettarmi qui, okay?
Quelle perle me le ha date mia sorella.
Non riesco a trovarle da nessuna parte.
Qualcuno ha rubato i miei gioielli.
Sono proprio qui,
signora Hollister. Vede?
Proprio attorno al suo grazioso
collo bianco. Adesso andiamo.
Il tuo cuore e' forte. Puoi permetterti
qualsiasi stimolo eccessivo.
Confido che voi signore mi darete
una mano per questo, vero?
Non ho mai visto nulla del genere,
quasi cieco per le cataratte.
Non sono certo che riesca a sentire,
le ossa presentano una forte artrite.
La sua pelle ha perso ogni elasticita'
le mani ed i piedi sono calcificati.
Mostra tutto il deterioramento
e le infermita', non di un neonato,
ma di un uomo
- di ottant'anni abbondanti e vicino alla tomba.
- Sta morendo?
Il suo corpo e' collassato
prima che iniziasse la vita.
- Da dove viene?
- E' il figlio di mia sorella.
Da Lafayette. Lei ha avuto
un'esperienza sfortunata.
Povero bambino, ha preso il peggio.
Sta sbiancando.
Ci sono posti per i bambini
non voluti come questo, Queenie.
Qui non c'e' posto per un'altra
bocca da sfamare.
La Fondazione Nolan, a dispetto
delle sue buone intenzioni,
pensa che questo posto sia
una gran seccatura. Un bambino...
Ha detto che non ne avra' per molto.
Queenie, alcune creature
non sono destinate a sopravvivere.
No, questo bambino qui e'
un miracolo, questo e' certo.
Solo non quel tipo di miracoli
che uno spera di vedere.
Adesso ascoltate! Ascoltate!
Stiamo per avere un ospite
che restera' qui con noi per un po'.
Mia sorella ha avuto un bambino, ma lei
non poteva occuparsene. Allora...
E' conosciuto come...
Benjamin.
Benjamin... non e' un bel bambino,
cosi' dovremo prenderci molta cura di lui.
Ho avuto dieci figlioli, non c'e' bambino
di cui non possa aver cura.
Lasciamelo vedere.
Oh, Dio del cielo, somiglia
proprio al mio ex marito.
Guarda, e' invecchiato precocemente.
Il dottor Rose dice che non rimarra'
a lungo su questa terra.
Entra nel gruppo.
Oh, sorride!
Hambert ti manda i suoi saluti.
Stai bene o sei fuori di testa?
So che non e' dipeso solo da te
farne uno dei tuoi,
ma questo non e' compito tuo,
potrebbe non essere persino umano.
Signor Weathers, torni qui!
La prego.
"Non sai mai cosa ti puo' capitare".
Sembrava che avessi trovato una casa.
C'e' qualcosa di vero?
Hai proprio una voce adorabile.
Mamma, c'e' un vecchio gettone del tram.
Quell'orologio prese ad andare,
anno, dopo anno, dopo anno...
- Non sapevo d'essere un bambino.
- La solita vecchia merda ogni giorno.
Pensavo di essere come ogni altro la' dentro.
Un vecchio al crepuscolo della vita.
La smetta di far rumore con quella forchetta.
Si usa per mangiare, non per giocarci.
E per favore, signor Benjamin,
usi il suo tovagliolo.
Queenie!
Ehi, ragazzo!
Ho sempre avuto una salutare curiosita'.
Cosa c'era in fondo alla strada,
o dietro l'angolo?
Benjamin! E' pericoloso!
Torna indietro, la' sopra!
Rimani li', ragazzo!
L'amavo tantissimo!
Lei era mia madre.
Mamma... mamma!
In certi giorni mi sento diverso
dal giorno prima.
In un modo o nell'altro
ognuno si sente diverso da se' stesso.
Ma andiamo tutti dalla stessa parte.
Solo che prendiamo delle strade diverse
per andare la', ecco tutto.
Tu hai il tuo percorso, Benjamin.
Mamma, e quanto sara' lungo?
Devi essere grato per cio'
che ti e' stato dato.
Sei stato qui piu' a lungo
di quanto supponessi.
Certe notti dormivo da solo.
Non mi importava. Avrei ascoltato
il respiro della casa.
Tutta quella gente addormentata.
Mi sentivo al sicuro.
Era un posto molto monotono.
Ogni mattina alle 5.30,
qualsiasi tempo facesse,
Winslow, un generale dell'esercito Usa
in pensione, alzava la bandiera.
La signora Sybil Wagner, un tempo
una cantante d'opera di un certo rilievo,
be'... cantava Wagner.
Benissimo, andiamo.
Vediamo di metterti un po' di vita
in questi tuoi vecchi bastoni.
per farti camminare.
Non importa che stagione fosse, la minestra
veniva puntualmente servita alle 5:30.
- Mel-assa...
- Melassa.
Melassa.
Imparai a leggere a 5 anni.
Mio nonno vestiva un famoso attore
Mi portava a casa da leggere
ogni commedia.
"Sorta di custodi della mia debole
eta' della decadenza"
"lasciate morire qui i resti
di Mortimer stesso."
Uguale come un uomo di nuovo
in salute dallo sfascio.
"Cosi' ???? i miei arti
per la lunga reclusione"
"E queste ciocche grigie,
passatempi della morte,"
"si disputano la fine
di Edmund Mortimer."
Pensavi che fossi del tutto
ignorante, vero?
Il grande attore per cui mio nonno
lavorava era John Wilkes Booth.
Quello che uccise Abramo Lincoln.
Non sai mai quello che ti puo' capitare.
I sabato sera la mamma
mi portava in chiesa.
Benjamin!
Amen!
Cosa posso fare per lei, sorella?
Lei dentro e' tutta aggrovigliata,
non riesce ad avere un bambino.
Signore, se tu potessi
perdonare i suoi peccati
in modo che possa mettere al mondo
il frutto del suo utero...
Vattene, dannata afflizione!
Loda il Signore!
Allelujah!
E cos'e' questa vecchia
irrediction dell'uomo?
Ha dentro di lui il diavolo
che cerca di portarlo nella tomba
prima del tempo.
Via, Zebuchar!
Via, Belzebu'!
Quanti anni hai?
Sette, ma sembro
un sacco piu' vecchio.
Dio ti benedica! Ha sette anni!
Ecco, questo e' un uomo
con dell'ottimismo nel cuore.
- Davvero!
- Fede nella sua anima!
Siamo tutti bambini agli occhi di Dio!
Ti tireremo fuori da quella sedia.
- E ti faremo camminare.
- E' giusto.
Per la gloria di Dio, alzati!!
Avanti!
Avanti, uomo!
Ora Dio ti mostrera' il resto del cammino
Mostrera' a questo piccolo,
vecchio uomo come camminare
senza l'uso di stampelle o bastone.
Ti mostrera' che camminerai con la sola forza
della fede e della divina ispirazione!
Cammina.
Non toccatelo!
Alzati, vecchio!
Alzati come Lazzaro!
Ti ho detto di alzarti!
Si'!
Dite "alleluja"!
Cammina, avanti.
Poi, quando mi rigirai verso di lui,
ero stato miracolato.
Ma voi conoscete il detto:
"Il Signore da' e il Signore prende".
Lode al Signore nel piu' alto...!
Cosi' ci furono tanti compleanni.
Cosi' non saremmo corsi fuori,
avremmo risparmiato le candele.
So che non amo i compleanni
e non mi piace la torta.
E la morte era un visitatore abituale.
La gente andava e veniva.
Sapevi sempre quando
qualcuno ci lasciava.
In casa c'era silenzio.
Era un posto meraviglioso
in cui crescere.
Stavo con della gente che aveva perso
tutte le cose della vita precedente.
Si chiedeva del clima,
la temperatura del bagno,
la luce alla fine del giorno.
Per ognuno che moriva, qualcun altro
veniva a prenderne il posto.
Mi sono sposato cinque volte.
La mia prima moglie ed io fummo catturati
dalla vicina tribu' di cannibali.
Scappammo per il fiume.
Mia moglie non sapeva nuotare e cosi',
purtroppo, fini' mangiata.
La mia seconda moglie pesto'
un cobra e mori'.
Portava davvero sfortuna sposarmi.
Quello e' il signor Oti. E' un conoscente
di un mio conoscente.
- L'estate dopo fui catturato...
- E' un pigmeo
... con altri sei della tribu' Baschiele.
Ci scambiarono con dei maiali,
delle scarpe e della birra
con un americano davvero strano.
Ho sentito che non sei cosi'
vecchio come sembri.
Stai solo prendendo tutti in giro.
Cosa c'e'? Avevi dei madjembe?
- Cos'e' il madjembe?
- Vermi.
Non penso di avere dei vermi.
Io sono proprio cosi'.
Vieni, prendiamo una birra fredda.
Ho trovato delle medicine
sotto il tuo cuscino.
Non voglio. E' pericoloso.
E chi lo dice? Andiamo, omuncolo.
In fretta.
Alt, per favore!
Poi sono alla casa delle scimmie
al Parco Zoologico di Philadelphia.
Tremila persone
a vedere il mio primo giorno.
Guarda.
- Com'e' vivere in una gabbia?
- Puzza.
Ma le scimmie... loro facevano
degli scherzi.
Gettai una lancia...
lottai corpo a corpo con Kowali.
Lei e' un orangutan.
Quando non giocavo con le scimmie,
volevano che corressi alle sbarre
della mia gabbia e mostrassi i denti.
- E allora cosa fece?
- Allora lascia lo zoo.
Vai qui, vai la'... la maggior parte
del tempo girovagavo.
- Tutto solo?
- Per gran parte del tempo dovevo essere solo.
Quando sei diverso dev'essere cosi'.
Ma ti diro' un piccolo segreto.
Gente grassa, gente magra,
gente alta, gente bianca...
sono tutti soli come siamo noi.
Ma se la fanno sotto dalla paura.
Penso al fiume dove sono cresciuto.
Sarebbe bello risedersi nuovamente
sulla riva del fiume.
Andiamo. Ho un appuntamento.
Ecco il mio ometto. Pronto, dolcezza?
Sempre pronto. Sempre pronto.
Filamena, il signor Benjamin.
- E' un piacere conoscerla, signore.
- Il piacere e' mio, signora.
La trovi da te la strada di casa, vero?
Prendi la linea St. Charles
a Napoleon.
In nome di Dio, dove sei stato?
Entra!
Stai togliendomi il fiato, lo sai, vero?
Oh, Signore, ero cosi' preoccupata per te!
E' stato il giorno piu' bello
della mia vita.
- Com'e' il suo respiro?
- Basso.
Dicono che arrivera' tra poche ore.
Vado a prendere il bambino
e lo porto da mia sorella.
Dicono che non ci sia da preoccuparsi
di nulla qui in ospedale.
Se avrai bisogno di loro, le infermiere
verranno subito. Stai bene?
Si', sto bene, leggevo...
Non dovrebbe volerci piu' di un'ora.
C'era qualcuno?
Solo Dorothy che se ne stava andando.
Va avanti, Caroline.
Alla domenica, le famiglie
venivano a trovarci.
Era il giorno del Ringraziamento del 1930.
Incontrai la persona che cambio'
la mia vita per sempre.
Be', Benjamin...
Direi che hai un'aria
sorprendentemente giovanile.
Buongiorno, signora Fuller.
Un solo bastone, la schiena dritta
come una freccia...
Quale elisir hai bevuto?
- Grazie, signora.
- Nonna, guardami!
- Era proprio qualcosa!
- Vieni qui, tu.
Questa e' mia nipote Daisy.
Questo e' il signor...
Temo, Benjamin, di non aver
capito bene il tuo cognome.
Benjamin va bene.
Non ho mai dimenticato
i suoi occhi azzurri.
Brava gente, la zuppa l'e' cotta!
Lo sapevi che i tacchini non sono
davvero degli uccelli?
- Perche' dici cosi'?
- Appartengono alla famiglia dei fagiani.
Non riescono a volare bene. Triste, non trovi?
Uccelli che non sanno volare.
Mi piacciono gli uccelli che non
sanno volare. Sono cosi' deliziosi.
- E' crudele.
- Ho qualcosa da dire a tutti voi.
Mentre stavamo ringraziando
Dio per la sua benevolenza...
Mi e' accaduto un miracolo.
Il Signore ha pensato di esaudire
le mie preghiere.
Cosa intende per
"esaudire le mie preghiere"?
Avra' un bambino, stupido.
Questo e' quello che mi disse mamma
quando stava per arrivare un fratellino.
Ma non visse a lungo
perche' non riusciva a respirare bene.
... Quando lui ebbe le sue belle
gambe posteriori,
proprio come il grande Dio Ngog
aveva promesso...
Riesci a vedere che sono le cinque
perche' l'orologio del grande Dio
Ngog dice cosi'.
Non e' grande?
- Di nuovo. Leggi di nuovo
- Lo rilegga, per favore.
Va bene. Ma dopo devi andare a letto.
Prometto.
Old Man Kangaroo...
(Vecchio uomo canguro)
Stai dormendo?
- Chi e'?
- Sono io, Daisy.
- Ciao!
- Vieni!
- Dove stiamo andando?
- Andiamo proprio qui.
- Ecco, accendilo.
- Non immaginavo di dover usare cerini.
Non fare il pollo. Accendilo!
- Ti diro' un segreto, se tu me ne dirai uno.
- D'accordo.
Ho visto mamma baciare un altro uomo.
La sua faccia e' diventata rossa.
E' il tuo turno.
- Non sono cosi' vecchio come sembro.
- L'avevo pensato.
Non sembri come un vecchio.
Come mia nonna.
- Non lo sono.
- Sei malato?
Be', ho sentito mamma
e Tizzy sussurrare
e dicevano che sarei morto presto.
Ma forse no.
Sei strano.
Sei l'uomo piu' diverso
che ho mai incontrato.
- Posso?
- Okay.
Che ci fate la' sotto?
Venite subito fuori di li' e andate a letto.
E' passata la mezzanotte!
- Non dovete giocare insieme.
- Sissignora.
Non sono in molti a fare
esperienze del genere.
Vuoi che continui?
Che mi dici della tua amica?
La signora alta?
Non siamo piu' amici.
Con la gente succede, talvolta.
Be'... addio.
Ho passato un sacco di tempo
da solo, quell'anno.
C'e' nessuno?
- Ciao.
- Io entro oggi.
Benvenuta. La stavamo aspettando.
Per favore, puoi mostrarle la vecchia
camera della signora Rousseau?
Mi spiace, ma di norma non permettiamo
ai cani di entrare in casa.
Be', lei e' vecchia quasi quanto
le montagne ed e' quasi cieca.
Non dara' fastidio per molto.
Be', basta che non stia tra i piedi.
Per quanto mi sforzi non riesco
a ricordare il suo nome.
Signora Lawson, o signora Hartford,
o forse era Maple?
E' buffo come talvolta la gente
che ricordiamo meno
sia quella che ci resta piu' impressa.
Ricordo che portava dei diamanti
e metteva sempre gli abiti migliori,
come se dovesse uscire.
Benche' non l'abbia mai fatto
o nessuno sia mai venuto a trovarla.
Lei mi insegno' a suonare il piano.
Non conta tanto quanto suoni bene
ma cosa provi mentre stai suonando.
Prova questa.
Non ci posso far niente
se non metti te stesso nella musica.
Ci furono molti cambiamenti.
Qualcuno lo notavi, altri no.
I peli cominciarono
a crescere da tutte le parti.
Con le altre cose.
Considerando tutto, mi sentivo bene.
- Oh, tesoro, il dolore.
- Va bene, mamma, chiamo l'infermiera.
Guardate quest'occhio.
Questo e' proprio un bel ciclone.
Non va molto bene, eh?
Nessuno sembra sapere
se restare o andarsene.
Io me ne andro'.
Ecco, questo dovrebbe rendere
le cose piu' facili.
E' riuscita a dirle addio?
Mio padre aspetto' mio fratello per quattro ore
perche' arrivava da Boger City.
Non poteva andarsene senza di lui.
- Sembra una donna dolce.
- Si'.
- Non ho passato molto tempo con lei.
- Lavora?
- Mi scusi.
- Si figuri.
Queenie mi lasciava andare
con il signor Daws a Poverty Point
a vedere le barche andare
su e giu' per il fiume.
Erano tempi difficili.
Ti ho mai raccontato che che sono stato
colpito sette volte da un fulmine?
Una volta mentre ero in un campo
a curare le mie mucche.
Uno dei miei ragazzi non si e' presentato.
Nessuno vuole guadagnarsi due dollari
al giorno per lavorare qui intorno?
Di che si tratterebbe?
Nessuno che voglia fare un lavoro onesto
per un'onesta paga giornaliera?
Non paga mai.
- Nessuno vuole il lavoro?
- Lo voglio io.
Hai il piede da marinaio, vecchio?
Penso.
Per me va piuttosto bene.
Metti il tuo culo a bordo,
e vedremo se hai detto la verita'!
- Ero al massimo della gioia.
- Mi serve un volontario!
- Avrei fatto qualsiasi cosa.
- Io, capitano!
- Gratta via tutta questa merda d'uccello.
- Come fatto, signore.
Stavo proprio per essere pagato
per qualcosa che avrei fatto gratis.
Il suo nome era capitano Mike Clark.
Stava su un rimorchiatore
da che aveva sette anni.
Diamoci una mossa!
Vieni qui.
Riesci ancora a... raddrizzarlo?
Lo faccio ogni mattina.
Il vecchio palo? La canna da pesca?
Immagino.
Quand'e' l'ultima volta che sei
andato con una donna?
- Mai.
- Mai?
Per quello che ne so io, no, signore.
Aspetta un attimo!
Voglio dire, sei stato sulla terra
per tutti questi anni
e non hai mai avuto una donna?
Dannazione! Questa e' la cosa
piu' triste che ho mai sentito in vita mia.
- Mai?
- No.
Allora, per Dio, tu vieni con me.
- Cosa faceva tuo padre?
- Non ho mai conosciuto mio padre.
Che fortunato bastardo!
Tutto quello che fanno
i padri e' tenerti a bada.
Sulla barca di mio padre lavoravo per due.
Quel piccolo bastardo grasso...
lo chiamavano "rimorchiatore irlandese".
Finalmente trovai il coraggio e gli dissi:
"Non voglio passare il resto della mia vita
su un maledetto rimorchiatore!"
Sai che voglio dire?
Che non vuoi passare il resto
della tua vita su un rimorchiatore.
Assolutamente giusto, dannazione!
E sai che mi ha detto mio padre?
Dice: "Chi diavolo ti credi di essere?"
"Cosa diavolo credi di riuscire a fare?"
E io gli dico:
"Be', se me lo chiedi..."
"Voglio essere un artista."
Lui ride... "Un artista?"
"Dio ha previsto per te che lavorassi
su un rimorchiatore proprio come me."
"E questo e' esattamente cio' che tu farai."
Be', diventai un artista.
Un artista di tatuaggi!
Me li sono fatti tutti io.
Adesso se vuoi portarmi via
la mia arte mi devi spellare!
Quando moriro' gli spediro'
il mio braccio,
solo quello.
Non permettere che nessuno
dica altrimenti!
Devi fare cio' che hai intenzione di fare.
E io ho fatto in modo di essere
un dannatissimo artista!
Ma lei e' il capitano di un rimorchiatore.
Capitano Mike, siamo pronti
per lei ed il suo amico.
Vai, veterano.
Tira fuori la ciliegina.
- Salve, signore!
- Salve (in coro).
Ciao.
Mi mette a disagio.
Quello non e' per me.
Come stai stanotte, nonno?
Fu una notte da ricordare.
Cosa sei, *** Tracy o che altro?
Mi devo riposare.
Non posso.
- Grazie.
- No, grazie a te. Passa una bella serata.
- Sarai qui domani?
- Ogni sera salvo la domenica.
Di sicuro mi fece capire l'importanza
di guadagnarsi da vivere.
Le cose che i soldi possono comprare.
Il tempo si mette male. Posso offrirti
un passaggio da qualche parte?
Incredibilmente gentile
da parte sua, signore.
- Il mio nome e' Thomas. Thomas Button.
- Io sono Benjamin.
Benjamin... e' un piacere conoscerti.
Vorresti fermarti da qualche
parte per bere qualcosa?
Va bene.
'Sera.
- Che vuole, signore?
- Prendo quel che prende lui.
Un Sazerac per ognuno di noi.
Con whisky, non brandy.
- Non bevi, eh?
- E' la notte delle prime volte.
- Di che parli?
- Non ero neppure mai stato in un bordello.
- E' un'esperienza.
- Questo e' certo.
- C'e' una prima volta per tutto.
- L'hai detto.
Le vostre bevande.
Non voglio essere scortese, ma...
le tue mani, e' doloroso?
- Sono nato con una specie di malattia.
- Che tipo di malattia?
Io sono nato vecchio.
- Mi dispiace.
- Lasci perdere. La vecchiaia non e' una colpa.
Mia moglie e' morta molti anni fa.
Mi dispiace molto.
Mori' di parto.
- Ai bambini.
- Alle madri.
- Cos'ha detto che fa, signor Button?
- Bottoni.
I bottoni di Button. Non c'e'
bottone che non produciamo.
Il nostro piu' grande concorrente e' B.F.
Goodrich e le sue infernali zip.
I signori vogliono altro?
Uno per il viaggio, Benjamin?
Solo se lei mi lascia pagare,
signor Button.
Allora, di che ti occupi?
Lavoro su un rimorchiatore.
- Mi ha fatto piacere parlare con te.
- Mi ha fatto piacere bere con lei.
Benjamin...
Ti spiace se, di tanto in tanto
mi fermo qui per salutarti?
In qualsiasi momento.
Buonanotte, signor Button.
- Buonanotte, Benjamin. Andiamocene.
Dove sei stato?
Niente. Ho incontrato della gente
e sentito della musica...
Oh, buon Gesu', ragazzo!
Crescere e' una cosa buffa.
Ti si arrampica addosso.
Una persona e' la' e poi,
improvvisamente
qualcun altro prende il suo posto.
Lei non era piu' tutta ginocchia e gomiti.
- Benjamin! Vieni.
- Va bene.
Mi piacevano quei fine settimana
in cui lei veniva
a passare la notte da sua nonna.
Daisy! Daisy!
Vuoi vedere qualcosa?
Devi tenere il segreto.
Va a vestirti, ci vediamo sul retro.
Sshhhh! Andiamo!
- Sai nuotare?
- Posso fare tutto quello che sai fare tu.
Metti questo. Dobbiamo sbrigarci.
- Sta bene?
- Capitano!
Capitano Mike!
Buongiorno, capitano.
Puo' farci fare un giro?
- Sai che giorno e'?
- Domenica.
Sai che significa?
Significa che la scorsa notte
ero davvero ubriaco.
Lei e' ubriaco tutte le sere.
- Quella e' una ragazza?
- Una cara amica. Voglio mostrarle il fiume.
Non faccio gite turistiche per i civili.
Potrei perdere la mia licenza.
Che state aspettando?
Era a farsi riparare. Un'anatra ferita.
Lei vola ora!
Vorrei che potessimo andare con loro.
Hai detto qualcosa, mamma?
Si sta mettendo male.
Riesci a sentirmi, mamma?
Il tempo mi scivola addosso.
Le cose stavano cambiando velocemente.
Non so come sia possibile,
ma sembra che tu abbia piu' capelli.
E se ti dicessi che non sto
diventando piu' vecchio
ma piu' giovane di chiunque altro?
Be', mi dispiacerebbe per te.
Vedere qualcuno che ami morire
prima di te
e' una responsabilita' terribile.
Non avevo mai pensato alla vita
e alla morte in quel modo, prima.
Benjamin, siamo destinati a perdere
la gente che amiamo.
In che altro modo potremmo sapere
quanto sono importanti per noi?
Un giorno d'autunno, un ospite
familiare busso' alla nostra porta.
Vieni con me all'emporio?
- Lei mi insegno' come suonare il piano.
- Amen!
E mi insegno' cosa
significava perdere qualcuno.
Andiamo.
Ero andato in un bordello,
avevo bevuto il mio primo drink,
detto addio ad un amico
e sepolto un altro.
Nel 1936, mentre finiva il mio
diciassettesimo anno di vita
feci i bagagli e dissi addio.
Lo sapevo, la vita e' quel che e'...
Probabilmente non li avrei piu' rivisti.
- Buona fortuna, figlio mio.
- Grazie.
- Ti voglio bene, mamma.
- Anch'io ti voglio bene, bambino mio.
Voglio che tu dica le preghiere
ogni sera, hai capito?
Riguardati!
Benjamin!
- Dove stai andando?
- Per mare.
Ti mandero' una cartolina.
Da ogni posto.
Scrivimi una cartolina da ogni posto.
L'avresti detto?
Mi spedi' una cartolina
da ogni posto in cui ando'.
Da ogni posto in cui lavoro'.
Newfoundland, Baffin Bay,
Glasgow, Liverpool, Narvik...
Se n'era andato con quel
capitano Mike.
Il capitano Mike aveva un contratto
di tre anni con i Fratelli Moran.
"Tug and Salvage" (Rimorchiare e recuperare).
La vecchia nave era stata sistemata
con un motore diesel
e un nuovo argano.
Aggirammo la Florida e poi su,
lungo la costa atlantica.
Ora eravamo una ciurma di sette uomini.
Il capitano Mike ed io,
Il cuoco, Prentiss Mayes
di Wilmington, Delaware.
I gemelli Brody, Rick e Vic
che andavano d'accordo in mare,
ma per qualche vecchia storia,
appena erano a terra
- non si sopportavano a vicenda.
- Basta!
Una barca su otto non torna piu'...
C'era John Grimm (menagramo),
che faceva onore al suo nome.
... tutte perse in mare.
Da Belvedere, South Dakota.
E Pleasant Curtis, di Nashville,
che non aveva mai detto una parola
a nessuno eccetto che a se' stesso.
Gli scrissi costantemente.
Gli dissi che ero stata chiamata
per un'audizione a New York City,
alla "School of American Ballet".
(Scuola americana di danza)
Basta cosi', grazie. Grazie.
Puo' restare.
Fui messa nel corpo di ballo.
Una ballerina gitana tra le tante.
Benjamin, sto pensando
a quando ti sei presentato
non eri piu' grande di una bitta
e con un piede nella fossa.
Adesso... lo so che bevo molto
di piu' di quanto non dovrei,
ma mi pare che tu stia rigenerando!
Qual e' il tuo segreto?
Be', capitano...
lei beve un sacco.
Ci fermammo in un piccolo albergo dal
nome importante: "Il palazzo d'inverno".
Non hai idea di quel che stai dicendo.
Il colibri' non e' solo un uccello dei tanti,
La sua frequenza cardiaca
e' di 1200 battiti al minuto.
Le sue ali battono 80 volte al secondo.
Se gli si impedisce di battere le ali
potrebbe morire in meno di dieci secondi.
Quelo non e' un uccello qualsiasi,
quello e' un fottuto miracolo.
Rallentano i loro battiti d'ali
con movimenti aggraziati
e sai cosa fanno?
Le punte delle ali sembrano fare...
Tu sai cosa simboleggia in matematica
la figura del numero 8?
L'infinito!
Ognuno, non importa quali
fossero le loro diversita',
lingua, colore della pelle,
aveva una cosa in comune agli altri:
si sbronzava ogni notte.
- Puoi tenere l'ascensore?
- Grazie mille.
Il suo nome era Elizabeth Abbott.
Non era bella. Era piatta
come un foglio di carta.
Ma lei per me era piu' bella di ogni quadro.
Cosa stai guardando?
Se lo vuoi sapere, da tempo abbiamo
fatto un accordo:
mai andare a letto sobri. Vero, caro?
- Se lo dici tu, cara.
- Suo marito era Walter Abbott.
Era il capo della Camera
di Commercio Britannica di Murmansk.
Ed era una spia.
- Tutto bene tesoro?
- Oh, si'.
Mi si e' rotto un tacco della scarpa.
Non ho l'abitudine di camminare
solo con le calze.
Furono delle lunghe giornate.
E anche delle lunghe notti.
Una certa notte feci dei sogni agitati.
Mi dispiace.
Non riuscivo a dormire.
Stavo andando a farmi del te'?
Ne vuole un po'?
No, grazie.
- Latte? Miele?
- Un po' di miele, per favore.
- Spero che le piacciano le mosche nel miele.
- Ah. Penso di no.
Mmm... forse e' meglio lasciarlo
riposare un pochino.
- Riposare?
- Sedimentare.
Non so, penso... c'e' un modo
preciso di fare il te'.
Da dove vengo io, la gente
lo prende solo per scaldarsi.
Be', piu' o meno e' vero.
- E' un marinaio?
- Marinaio.
Spero di non sembrare maleducata,
ma vorrei chiederle:
non e' un po' vecchio
per lavorare su una nave?
Non c'e' un limite d'eta',
lavori finche' che la fai.
E ha problemi a dormire? Grazie.
Non pensavo di averne.
Solitamente dormo come un bambino.
Qualcosa mi ha tenuto sveglio.
Mio padre, verso gli ottant'anni,
era talmente convinto
che sarebbe morto nel sonno,
che si limitava a fare
un sonnellino pomeridiano.
- Cosi' era convinto d'imbrogliare la morte.
- Davvero?
- Davvero cosa?
- Mori' nel sonno?
Mori' seduto nella sua poltrona preferita,
ascoltando il suo programma
preferito alla radio.
Dev'essersi accorto di qualcosa.
Mio marito e' il capo della
Camera di Commercio Britannica
e siamo qui da 14 mesi.
- Buon Dio!
- Pensavamo di andare a Pechino.
Ma sembra che non abbia funzionato.
E' stato nel lontano oriente?
No. In realta' non sono mai stato
da nessuna parte. Fuori dai porti, intendo.
- E da dov'e' che viene?
- New Orleans, Louisiana.
Non sapevo che ce ne fosse un'altra.
E lei mi racconto' di tutti
i posti in cui era stata.
Quel che aveva visto.
E parlammo finche' non venne l'alba.
Poi tornammo nelle nostre camere,
alle nostre vite diverse,
ma ogni notte ci ritrovavamo
in quell'atrio.
Un albergo nel pieno della notte
puo' essere un posto magico.
Un topo correva e si fermava.
Un termosifone sibilava.
Una tenda fluttuava.
C'era qualcosa di confortante,
una sensazione di pace
sapere che la gente che amavi
stava dormendo nel proprio letto
dove nessuno poteva far loro del male.
Nella notte, Elizabeth ed io perdevamo
il senso del tempo
fino a che non veniva giorno.
Penso di poterti aver dato
un'impressione sbagliata.
Scusa?
Be', di solito le donne sposate
non se ne vanno in giro
per gli alberghi con
degli uomini sconosciuti.
Non saprei dire cosa deve o non deve fare
una donna sposata.
Buonanotte!
Murmansk.
"Avevo conosciuto qualcuno e
mi ero innamorato." Mamma?
Fu oltre sessant'anni fa.
- L'hai amato, mamma?
- Che ne sa una ragazza dell'amore?
- Non sono vestito.
- Sei splendido come sei.
Non perdero' tempo ad annoiarti
con i vini e i formaggi
di Murmansk, perche' erano
assolutamente qualsiasi.
Ma il caviale e la ***
erano sublimi e abbondanti.
Quindi...
Assaggia... e non mangiarlo
tutto in una volta.
Perche' in quel modo, non c'e'
nulla che lasci indietro.
Ora prendi un sorso di ***
mentre ce l'hai ancora in bocca.
Nazdrovia.
Non sei stato con molte donne, vero?
Non di domenica.
- E non hai mai avuto una ragazza, prima, vero?
- Nossignora.
Quando avevo 19 anni,
tentai di diventare la prima donna
che avesse mai attraversato la Manica.
Davvero?
Ma quel giorno la corrente
era cosi' forte che...
per ogni bracciata che davo
ne tornavo indietro di due.
Ero in acqua da 32 ore
e quando fui a due miglia da Calais,
inizio' a piovere.
Allora non riuscii piu' ad avanzare,
quindi mi fermai.
Solamente mi fermai.
E tutti mi chiesero se ci avrei riprovato.
Perche' no?
Non lo feci mai. Di fatto
dopo di cio' in vita mia
non ho piu' fatto nulla.
Le tue mani sono cosi' ruvide.
Riesco a sentire il vento sulle guance.
Temo sia l'ora della streghe,
l'ora in cui si deve andar via.
Quella fu la prima volta
in cui una donna mi bacio'.
E' qualcosa che non si dimentica.
- Benjamin!
- Tu mi fai sentire piu' giovane.
Anche tu mi fai sentire diversi anni
piu' giovane. Vorrei esserlo.
Quante cose cambierei.
Cancellerei tutti i miei errori.
Quali errori?
Continuo ad aspettare, lo sai,
pensando che dovrei fare qualcosa
per cambiare la mia situazione.
Fare qualcosa.
Che terribile spreco,
non lo riavrai mai indietro.
Il tempo perduto.
Se dobbiamo avere una storia
non mi devi mai guardare durante il giorno.
E ci lasceremo sempre
prima del sorgere del sole
e non diremo mai "ti amo".
Queste sono le regole.
- Hai freddo?
- Sto gelando.
Lei fu la prima donna
che mi abbia mai amato.
Vuoi che salti qualcosa?
No, amava avere qualcuno
per stare caldo.
Non riesco ad aspettare di rivederla.
Ci vedevamo ogni notte.
Usavamo sempre la stessa stanza.
Ma ogni volta sembrava nuova e diversa.
Vieni qui.
Elizabeth...
Buonanotte.
Fino a che una notte...
Ieri, 7 dicembre del 1941, giorno
che verra' ricordato come infame.
... nel prossimo futuro,
e possibilmente oltre.
C'e' un cambio di piani, ragazzi.
Forse lo sapete, forse no,
ieri i giapponesi hanno bombardato
Pearl Harbor.
Frank D. Roosevelt ha chiesto ad ognuno
di noi di fare la nostra parte.
Il "Chelsea" e' stato accreditato
per servire nella Marina degli Stati Uniti
per riparare, recuperare e salvare.
Se qualcuno non vuole andare in guerra
ora e' il momento di dirlo.
Una volta messo piede su quella barca,
siete nella Marina, amici.
Avevo intenzione di parlarti, Mike.
Mia moglie non sta bene.
Mi piacerebbe vederla un'altra volta.
Lei e' libero di andare a casa
quando vuole, signor Mayes.
Se lui se ne va, chi cucina?
Gli avvelenamenti da cibo sono
la causa principale di morte in mare.
Giusto dopo l'inadeguato
equipaggiamento di sicurezza.
Io so cucinare, capitano.
L'ho fatto per tutta la vita.
Si', lo sapevo. Tu sei un po' troppo
vecchio per la guerra, Benjamin.
Ah, che casino! Prendero' ogni uomo
che vuole sbattere fuori a calci quella
merda di giapponesi e crucchi.
E' tutto! Tornate ai vostri ingranaggi.
Andiamo in guerra, signori!
Lei aveva lasciato un biglietto.
Aveva scritto: "E' stato bello
averti incontrato."
E fu tutto.
Non era la guerra che tutti ci aspettavamo.
Noi rimorchiavamo solo le navi
danneggiate. Ferraglia, davvero.
Se c'era una guerra,
noi non l'abbiamo vista.
Ci era stato assegnato un uomo.
Il capo cannoniere amava la Marina.
Ma piu' di tutto, lui amava l'America.
Non c'e' altro paese al mondo!
Quando dici A.M.E.R.I.C.A,
dici liberta'.
Il suo nome era Dennis Smith e
ed era un Cherokee purosangue.
La sua famiglia era americana
da oltre 500 anni.
Questi pacifisti. Dicono che non
vogliono guerre sulla coscienza.
Dove saremmo
se ognuno decidesse d'agire
secondo coscienza?
Lascia perdere!
Ehi...
Ti stavo osservando.
Sembri un tipo affidabile.
Se dovesse succedermi qualcosa,
potresti vedere di far avere
questo a mia moglie?
Mi aveva dato tutta la sua paga. Non ne
aveva spesi neppure 10 centesimi.
Voglio che la mia famiglia sappia
che a loro ci pensavo.
Tutti in coperta!
Portate i vostri culi qui sopra,
pigri bastardi!
La guerra ci aveva trovati, alla fine.
Indietro tutta!
Pleasant, accendi quella luce.
Il mezzo che portava 1300 uomini
era stato spezzato da un siluro.
Fummo i primi ad arrivare sulla scena.
Fermate il motore! Indietro tutta!
Eravamo gli unici sani.
Amici!
Non potevamo certo andare piu' svelti
di quei fottuti.
Ai posti di combattimento!
Che c'e'?
Questo e' l'ultimo?
Capitano!
Mi hanno sparato nell'inferno!
Dammi la tua mano.
Tu starai bene, capitano Mike.
In paradiso ti sta aspettando
un bel posto. Un bel posto.
Per come sono andate le cose,
potresti essere come un cane rabbioso.
Potresti giurare, maledire il fato...
ma quando arrivi alla fine...
devi lasciare che le cose facciano il loro corso.
Capitano.
1328 uomini morti in un giorno.
Dissi addio al cherokee Dennis Smith.
John Grimm aveva ragione,
era andato a morire la'.
Spedii alla moglie di Pleasant
Curtis i suoi soldi
Dissi addio al gemello Vic Brody,
e a Mike Clark, capitano
del rimorchiatore "Chelsea".
Dissi addio a tutti gli altri uomini,
che avevano i propri sogni.
Tutti gli uomini che volevano essere
assicuratori, venditori o dottori
o avvocati, o capi indiani.
Questa non si puo' riparare.
La' fuori la morte non sembrava naturale.
Non avevo mai visto un colibri'
cosi' lontano dal mare.
Prima o dopo di allora.
E, nel maggio del 1945,
quando avevo 26 anni...
Sto arrivando!
- Queenie?
- Si'?
Oh, buon Dio! Sei tornato a casa!
Signore, sei tornato!
Fatti guardare!
- Chi e' quello, mamma?
- Figlia, e' tuo fratello, Benjamin.
Non sapevo che fosse mio fratello.
Ci sono un cazzo di cose che non sai.
Smettila di gesticolare, lavati le mani
ed aiutami con la tavola. Avanti!
Voltati. Oh, e' come se tu fossi rinato!
Piu' giovane che in primavera.
Penso che il predicatore che stese le mani
su di te ti diede una seconda vita.
L'ho capito nel momento
che ti ho visto, che eri speciale.
Ti diro' che le mie ginocchia sono doloranti
perche' sono stata inginocchiata
ogni notte per chiedere al Signore:
"Dio, rimandamelo a casa sano".
Ricordi cosa ti dissi?
- Non sai mai quello che ti puo' capitare?
- Giusto. Siediti.
Alllora... hai imparato qualcosa che vale
la pena di ripetere?
- Di certo ho visto delle cose.
- Oh, hai visto del dolore.
- Anche della gioia?
- Certo, certo che ne ho vista.
- Si', e' quello che volevo sentire.
- Guardati...
- Dov'e' Tizzy?
Oh, piccolo!
Il signor Weathers mori' nel sonno
una notte dello scorso aprile
- Mamma, mi dispiace cosi' tanto.
- Non ci pensare, piccolo.
Be', adesso di quelli vecchi
ne sono rimasti solo uno o due.
Sono tutti pressoche' nuovi.
Immagino che debbano aspettare
il loro turno come chiunque altro.
Sono cosi' felice che
sei tornato a casa con me!
Ora andremo a cercare una moglie
ed un nuovo lavoro.
Vieni ad aiutarmi con questo tavolo.
Benjamin! Stai perdendo
il tuo tempo, piccolo.
E' sorda come una campana.
Starai in quella che era la stanza
della signora De Seroux.
Sei troppo grande per dormire
con qualcun altro.
Tornare a casa e' una faccenda strana.
Vedi uguale. Gli stessi odori. Senti uguale.
Ti ho mai raccontato che
il fulmine mi ha colpito sette volte?
Una volta quando sedevo nel mio
camion, pensando agli affari miei.
Capisci che cio' che e' cambiato sei tu.
E piu' tardi, una mattina,
non molto dopo che ero tornato...
Mi scusi, Queenie e' qui?
Daisy?
- Sono io, Benjamin.
- Benjamin?
Oh, mio Dio!
Certo che sei tu! Benjamin!
Come stai?
Ma quanto tempo! C'e' cosi' tanto
che voglio sapere!
- Quando sei tornato?
- Qualche settimana fa.
Ho parlato con Queenie, ha detto che eri
in guerra... in mare, da qualche parte.
- Eravamo cosi' preoccupati per te!
- Sto bene.
Be' guardati! Sei adorabile.
Hai smesso di scrivere.
Quando me ne andai era una ragazza
e ora una donna aveva preso il suo posto.
Era la donna piu' bella
che avessi mai visto.
Bella.
La piu' bella.
- Ricordi nonna Fuller?
- Certo.
- E' trapassata.
- L'ho saputo, mi spiace.
Non riesco a credere
che siamo entrambi qui.
Sara' il destino... no, no,
come lo chiamava lui? Kismet.
- Hai saputo di Edgar Cayce, l'indovino?
- Io non credo...
Dice che tutto e' predestinato, ma...
mi piace pensare che sia il destino.
Non sono sicuro di come funzioni,
ma sono felice che sia successo.
Sei stato a Manhattan?
E' proprio davanti a me, oltre il fiume.
Se salgo in piedi sul mio letto riesco
a vedere l'Empire State Building.
E tu, dove sei stato?
Raccontami tutto.
L'ultima volta che mi scrivesti
ti dissi che ero stato in Russia.
Ho sempre voluto andare in Russia.
Fa freddo come dicono?
- Il doppio.
- Oh, mio Dio!
Abbiamo sempre detto che eri diverso.
Io penso che tu lo sia.
Scrivesti che hai incontrato
qualcuno. Ha funzionato?
E' cosa passata.
Ehi, ti ricordi questo?
Questa e' l'immagine di Old Man
Kangaroo alle cinque del pomeriggio.
Ti va di cenare?
Ti ho detto che ho ballato per Ballenchine?
E' un famoso coreografo.
Ha detto che ho una linea perfetta.
Una volta, durante una prova,
un ballerino e' caduto
e l'ha messo dritto nello spettacolo.
Riesci ad immaginare di entrare
in un corpo di ballo classico?
Un ballerino e' caduto intenzionalmente?
Ora c'e' una nuova parola
per la danza: si dice "astratta".
Non l'ha pensata solo lui:
c'e' Lincoln Kirstein,
e Lucia Chase, e... ahh! ... Agnes DeMille.
Lei ha proprio dato un taglio a tutte
le convenzioni del balletto classico..
tutte quelle cose in ordine...
Lei mi ha parlato di questa
nuova, grande realta'.
I cui nomi per me non significavano nulla.
Non ho sentito molto di quello
che stava dicendo, per la verita'.
E', nuova, e' moderna ed e' americana.
Capiscono il nostro vigore
e la nostra fisicita'.
Oh mio Dio, non ho fatto altro
che parlare e parlare.
No, no, a me e' piaciuto ascoltare.
- Non sapevo che fumassi.
- Sono abbastanza grande.
Sono abbastanza grande
per un sacco di cose.
A New York stiamo alzati tutta notte.
Guardare il sole sorgere sui magazzini...
C'e' sempre qualcosa da fare.
Devo tornarci domani.
- Cosi' presto?
- Mi piacerebbe restare.
I ballerini non hanno piu' bisogno
di costumi o di scene. Non piu'.
Riesco ad immaginare il danzare
completamente nudi.
Hai letto D.H. Lawrence?
I suoi libri sono stati proibiti.
Le parole sono come fare l'amore.
Nella nostra compagnia
dobbiamo fidarci l'un l'altro.
Il sesso ne e' una parte.
So che un sacco di ballerine
sono lesbiche.
C'era una donna che voleva
dormire con me.
- E' quello che ti ha fatto arrabbiare?
- Cosa?
- Qualcuno che voleva dormire con me?
- Sei una donna desiderabile,
penserei che la maggior parte di loro
avrebbe voluto dormire con te.
Possiamo tornare in casa
o possiamo prendere
una stanza da qualche parte.
- Possiamo stendere la tua giacca.
- Non so, Daisy...
Non e' quello che mi piacerebbe.
Penso che ti deluderei.
Benjamin, sono stata
con uomini piu' vecchi.
Tu torni a New York in mattinata,
dovresti stare con i tuoi amici.
- Sei ancora molto giovane.
- Oh, sono abbastanza vecchia.
Daisy, solo non stanotte, e basta.
Possiamo andare a sentire della musica.
Le nostre vite sono caratterizzate
dalle opportunita'.
Persino da quelle che manchiamo.
Sei cosi' bella, cosi' distinta.
Stanno dicendo che l'uragano ci evitera'.
Soffia verso destra, ora.
- Oh, bene.
- Staro' sotto le coperte
- con mamma. Lei non dice nulla...
Benjamin?
Le cose per me stavano
diventando diverse.
I miei capelli era poco grigi
e crescevano come erbacce.
Io mio olfatto piu' vivo,
il mio udito piu' acuto.
Potevo camminare piu' lontano
e piu' velocemente.
Mentre chiunque altro stava invecchiando,
io diventavo piu' giovane. Tutto solo.
Avanti.
Benjamin!
- Ti ricordi di me?
- Certo, signor Button.
- Cosa le e' successo?
- Questo dannato piede si e' infettato.
Ben tornato a casa, amico mio.
Vedo che sta ancora bevendo
il suo Sazerac con il whisky.
Sono un tipo abitudinario.
Visita ancora la casa di Bourbon Street?
Non cosi' tanto.
Ma sono stati dei momenti interessanti.
Siamo arrivati a produrre da 40.000
a quasi un milione di bottoni al giorno.
Abbiamo decuplicato il personale.
Lavoriamo giorno e notte.
Che vergogna.
La guerra e' stata generosa
con l'industria di bottoni.
Sai...
Sono malato. Non so quanto
avro' da vivere.
- Mi spiace di sentirlo, signor Button.
- No...
Non ho nessuno. Sono solo.
Spero che non ti dispiaccia, ma...
in qualsiasi momento ti fosse possibile,
mi farebbe piacere la tua compagnia.
Faro' certamente quel che potro'.
Benjamin, sai niente dei bottoni?
La Button's Buttons e' della nostra
famiglia da 124 anni.
Mio nonno era un sarto.
Aveva un negozietto a Richmond.
Dopo la guerra di secessione
si trasferi' a New Orleans
dove mio padre ebbe la saggezza
di farsi da se' i bottoni.
Cosi', con il suo aiuto, il negozietto
divenne questo.
e oggi io non riesco a cucire un punto.
E' davvero molto interessante.
Sono certo che ha fatto del suo meglio.
Allora... cosa posso fare
per lei, signor Button?
Benjamin, tu sei mio figlio.
Mi spiace cosi' tanto di non
avertelo detto prima.
Nascesti la notte che fini'
la Grande Guerra.
Tua madre mori' dandoti alla luce.
Pensavo che fossi un mostro.
Promisi a tua madre che mi sarei
preoccupato di tenerti al sicuro.
Che non ti avrei mai abbandonato.
Mia madre?
Questa e' la nostra casa estiva
al Lago Pontchartrain.
Quand'ero ragazzo mi piaceva
svegliarmi prima di ogni altro
correre giu' al lago e
vedere cominciare il giorno.
Era come se fossi l'unico essere vivente.
Mi sentii innamorato
dalla prima volta che la vidi.
Il nome di tua madre era
Caroline Murphy.
Lavorava nella cucina di tuo nonno.
Veniva da Dublino.
Nel 1903, Caroline e tutti
i suoi fratelli e sorelle
vennero a vivere qui, a New Orleans.
Trovavo delle scuse per scendere
giu' in quella cucina,
solo per poterle dare un'occhiata.
Il 25 aprile del 1918,
il giorno piu' felice della mia vita.
Il giorno in cui sposai tua madre.
Perche' non me l'ha mai detto?
Ho intenzione di lasciarti
ogni cosa che ho.
Devo andare.
- Dove?
- A casa.
Ma che si crede?
Pensa di potersi presentare qui
e pensare che tutto possa andare a posto?
E che tutti diventino amici?
Quello ha in mente qualcosa, questo e' certo!
Dio mi sia testimone,
quello ha in mente qualcosa!
La notte che tu fosti trovato
ci lascio' 18 dollari.
18 sudici dollari
e un pannolino sozzo!
- Buonanotte, mamma.
- Buona notte, bambino.
Ti ho mai raccontato che il fulmine
mi ha colpito sette volte?
Una volta mentre portavo a spasso il cane.
Divenni cieco da un occhio,
sento a malapena.
Ho dei tremiti e degli scatti
che provengono dal nulla,
perdo sempre il filo dei pensieri.
Ma sai una cosa?
Dio ci tiene a ricordarmi
che ho la fortuna d'essere vivo.
Sta venendo la tempesta.
Sveglia.
Lascia che ti vesta.
Per come sono andate le cose puoi
fare il matto come un cane rabbioso.
Puoi giurare e maledire il destino
ma quando arriva la fine...
devi lasciarti andare.
Di certo e' stato un bel servizio funebre.
Sara' sepolto proprio vicino a tua madre.
Tu sei mia madre.
Il mio bambino.
Non avevo mai visto New York.
- Mi scusi, sono un amico di Daisy.
- Per di qua.
Daisy!
Si'! Sono nel guardaroba!
Qualcuno mi sta cercando?
- Benjamin!
- Ciao.
- Che ci fai qui?
- Ho pensato di farti visita.
Passerei del tempo con te, se si puo'.
Avrei preferito mi chiamassi,
mi hai colto di sorpresa.
- Sei ancora matta?
-No. Grazie, sono adorabili.
Non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso.
Ho creduto che mi avessi ipnotizzato.
Grazie. Gentile dirlo, da parte tua.
E' meglio che mi cambi. Un po' di noi
sta andando ad una festa.
Vorresti venire?
Qualcuno mi ha parlato di un ristorante
che pensavo potesse piacerti.
Ho prenotato, nel caso...
E' proprio quello dove vanno tutti
i ballerini dopo lo spettacolo.
Sei benvenuto con noi.
Vado a cambiarmi, va bene?
Questo e' David.
Balla con la compagnia.
Questo e' Benjamin.
Ti ho parlato di lui.
Oh. Si'... che stai facendo?
Vado a prenderti un drink.
Allora... tu eri amico di sua nonna?
O qualcosa del genere?
- Qualcosa del genere.
- Scusami.
Ehi!
Non avevo idea che stessi arrivando!
Oh Dio! Benjamin...
Che ti aspettavi?
Che ti credi, vuoi che molli tutto?
Questa e' la mia vita.
Ehi, va in centro?
Andiamo.
Vieni a divertirti. Ci saranno musicisti,
gente interessante...
Non avrei dovuto farlo. E' colpa mia.
Avrei dovuto chiamarti.
Pensavo che venendo qui...
avresti mollato tutto e sarsti venuta con me,
o qualcosa del genere.
- Daisy, vieni qui!
- Arrivo subito.
Sembra carino. Lo ami?
Credo.
Sono felice per te.
Forse ci vedremo a casa.
Okay.
Mi e' piaciuto lo spettacolo!
Era venuto a dirmi
che suo padre era morto.
Non potevi saperlo.
Avevo 23 anni.
Proprio non me ne importava.
- Che hai fatto dopo?
- Delle fotografie, credo.
Dentro la borsa, davanti.
Divenni una ballerina brava
come non lo ero mai stata.
Per cinque anni
ballai ovunque.
Londra, Vienna, Praga...
Non le ho mai viste prima.
Mamma, tu non hai mai parlato
dei tuoi balletti.
Fui l'unica americana
ad essere invitata
a ballare al Bolshoi.
Fu splendido.
Ma Benjamin non era mai
lontano dai miei pensieri.
E mi ritrovai a dire:
buonanotte, Benjamin.
- "Buonanotte, Daisy."
- Dice cosi'?
La vita non era tutta quella complicazione.
Se vuoi, puoi dire
che stavo cercando qualcosa.
Benjamin, la signora La Tourneau
e' appena passata.
- Il signor Benjamin Button?
- Sono io.
- Bonjour.
- Oui, monsieur?
- La signorina Daisy Fuller.
- Solo un attimo.
- Prego, si sieda.
- Certo.
Talvolta le cose si intrecciano
e non ce ne rendiamo conto.
Che sia un caso o un disegno,
non c'e' nulla che possiamo fare.
Una donna a Parigi stava uscendo
per andare a fare acquisti.
Ma aveva dimenticato il cappotto
e torno' indietro a prenderlo.
Quando ebbe preso il cappotto
suono' il telefono,
cosi' lei si fermo' a rispondere
e ci mise un paio di minuti.
Mentre la donna era al telefono
Daisy stava facendo le prove
per l'Opera di Parigi.
E mentre stava facendo le prove,
la donna, finito con il telefono,
era uscita per chiamare un taxi.
E l'autista, soprattutto, che aveva finito
la corsa precedente
e si era fermato per prendersi un caffe'.
E tutto mentre Daisy stava provando.
E questo tassista che era smontato
dal turno mattutino
e si era fermato per prendersi un caffe',
aveva raccolto la signora che
stava andando a far compere
che aveva mancato il taxi precedente.
Il taxi si era fermato per un uomo
che stava attraversando la strada
che si era alzato per andare al lavoro
cinque minuti piu' tardi del solito
perche' si era scordato
di caricare la sveglia.
Mentre l'uomo, in ritardo per il lavoro
stava attraversando la strada
Daisy aveva finito di provare
e si stava facendo una doccia.
Mentre Daisy era sotto la doccia, il taxi
stava aspettando fuori da una boutique
per prendere la donna a cui non era
stato ancora avvolto un pacchetto
perche' la ragazza che avrebbe
dovuto fare il pacchetto
la sera prima aveva rotto con
il suo ragazzo e se n'era scordata.
Quando il pacchetto fu fatto
e la donna torno', il taxi
era rimasto bloccato da un camion
che stava facendo delle consegne.
Tutto mentre Daisy si stava vestendo.
Il camioncino se ne ando'
e il taxi fu in grado di muoversi.
Mentre Daisy finiva di vestirsi,
aspettando una delle sue amiche
che si era rotta il laccio di una scarpa,
mentre il taxi era fermo,
aspettando al semaforo,
Daisy e la sua amica uscirono
dal retro del teatro.
E, se solo una cosa fosse
andata diversamente...
se quella stringa non si fosse rotta,
o se il camion si fosse spostato
un momento prima,
o se quel pacchetto fosse stato pronto,
perche' la ragazza non si era
lasciata con il fidanzato,
o quell'uomo avesse caricato la sveglia
e si fosse mosso un attimo prima,
o se quel tassista non si fosse
fermato per un caffe',
o quella donna si fosse
ricordata il suo cappotto,
e fosse entrata nel taxi precedente,
Daisy e la sua amica non avrebbero
attraversato la strada
e il taxi se ne sarebbe andato.
Ma essendo la vita cio' che e',
una serie di vite incrociate e casualita',
al di fuori del controllo di chicchessia,
quel taxi non se ne ando',
e quell'autista si distrasse
momentaneamente,
e quel taxi colpi' Daisy.
- Daisy! Aiuto!
e le sue gambe rimasero schiacciate.
Daisy...
- Chi te l'ha detto?
- La tua amica mi ha telefonato.
Molto gentile da parte tua venire
a vedere se stavo bene.
Avresti fatto lo stesso per me.
Mio Dio!
Guardati, sei perfetto!
Vorrei che non fossi venuto.
Non voglio che tu mi veda in questo stato.
Le sue gambe furono spezzate
in cinque punti
e con la terapia, ed il tempo,
pote' camminare di nuovo.
Ma non danzo' mai piu'.
Ti portero' a casa con me, badero' io a te.
Io non torno a New Orleans.
Allora restero' qui a Parigi.
Non hai capito?
Non voglio il tuo aiuto.
So che ti dispiace per me,
ma io non voglio stare con te.
Cercai di dirtelo quella volta a New York,
ma tu non ascoltasti.
Potresti cambiare idea.
Non siamo piu' bambini, Benjamin.
Stai fuori dalla mia vita.
Fui terribilmente crudele.
Lui non capi' che
non avrei voluto che mi avesse
vista in quello stato.
"Non me ne andai subito."
Rimasi a Parigi per un po'
preoccuparmi per lei.
Non l'ho mai saputo.
Tesoro, puoi chiamare l'infermiera?
Pensavo di camminare di nuovo.
Presi il treno per Lourdes.
Mi faccia dare un'occhiata.
Qui e' normale.
Le pulsazioni sono lente.
Fa fatica a respirare.
- Sta bene?
- Si'.
Bene, lui dice: "Tornai a casa..."
e poi ci sono un sacco di pagine strappate.
"Ascoltavo il rumore della casa."
Questo penso di averlo letto.
C'e' caduto qualcosa sopra,
qiuindi e' difficile leggere, mamma.
C'e' qualcosa come "salpare".
Significa qualcosa?
Imparai ad andare a vela con una vecchia
barca di mio padre, nel lago vicino a casa.
Non posso mentire, gradivo la
compagnia di una donna o due.
o anche tre.
Non ti preoccupare, Sam.
Tornera' di nuovo domani.
Mamma?
E nella primavera del 1962,
lei torno'.
- Vuoi sapere dove sono stata?
- No.
Perche' non hai scritto,
non ti sei fatta viva?
Sei sparita proprio come lui.
Era qualcosa che avevo bisogno
di fare per me stessa.
Non pensavo fossi un tipo egoista.
Spero di non essermi sbagliata.
Di solito non mi sbaglio sulla gente.
- Buonanotte, mamma.
- Buonanotte, bambino.
Divertitevi.
- Non hai detto due parole.
- Non vorrei rovinare il momento.
- Dormi con me.
- Assolutamente si'.
Le chiesi di venire via con me.
Navigammo nel golfo
lungo le Florida Keys.
Sono cosi' felice che non abbiamo trovato
qualcun altro quando avevo 26 anni.
- Perche' dici cosi'?
- Ero cosi' giovane.
e tu eri cosi' vecchio.
E' successo quando era previsto
che accadesse.
Voglio passare ogni attimo con te.
- Scommetto che posso vivere piu' a lungo di te.
- Scommetto di no.
Hai appena una ruga, una piega.
Ogni giorno ho piu' rughe. Non e' bello.
Amo le tue rughe. Entrambe.
Che effetto fa crescere ringiovanendo?
Non saprei dire. Ho sempre visto
le cose dal di fuori.
Mi amerai ancora quando la mia pelle
sara' vecchia e cadente?
Mi amerai ancora quando avro' l'acne?
Quando bagnero' il letto?
Quando avro' paura del sottoscala?
Che hai?
- A che stai pensando?
- Stavo pensando a come nulla duri.
A che vergogna sia.
Qualcosa dura.
- Buonanotte, Daisy.
- Buonanotte, Benjamin.
Mamma?
- Quando incontrasti papa'?
- Un po' dopo di allora.
Gli hai mai parlato di questo Benjamin?
Ne sapeva abbastanza, tesoro.
Mamma!
Queenie!
Chi e'?
Salve, signora Carter. Sono Benjamin.
Dove sono tutti?
Oh, Benjamin. Queenie e' morta.
Mi dispiace tanto.
Mi dispiace tanto per la tua perdita.
Era una grande donna.
L'abbiamo sepolta a fianco
del suo amato signor Weathers.
e cosi', poiche' avevo i miei personali ricordi,
vendemmo la casa di mio padre
su Esplanade.
E' un vecchio posticino meraviglioso, tesoro.
Penso che qui saremo proprio felici.
Oh, ma che lunga storia di famiglia!
Arrivarono con la casa.
Vogliamo vedere la stanza principale.
Ci prendemmo una bifamigliare.
Amavo quella casa.
Sapeva di legno bruciato.
Non fermarti tesoro.
Fu uno dei momenti piu' felici
della mia vita.
Non avevamo un solo mobile.
Avremmo potuto fare pic-nic in salotto.
Mangiavamo quando volevamo.
Rimanevamo in piedi tutta notte.
Quando volevamo..
Giurammo di non cadere
mai nella routine,
di andare a letto o svegliarci
alla stessa ora.
Vivevamo su quel materasso.
La nostra vicina, la signora Van Dam,
era una fisioterapista.
Vivevamo a quattro isolati
da una piscina comunale.
Avresti avuto solo ancora pochi anni.
Hai scelto di fare qualcosa
di cosi' speciale, unico...
avresti potuto farlo ancora
solo per poco tempo.
Cosi', anche se non fosse
mai successo nulla,
saresti ancora qui dove sei adesso.
Proprio non mi piace invecchiare.
Ci hanno messo troppo cloro qui.
Te lo prometto, non mi lascero' piu'
prendere dall'autocommiserazione.
e io lo stavo proprio pensando,
e poi lei realizzo'...
Nessuno di noi e' perfetto per sempre.
Lei trovo' la sua serenita'.
Apri' uno studio e insegno'
a ballare alle ragazzine.
Tornate indietro dall'altra parte.
Ottimo!
Buonanotte!
Sei proprio bella da vedere.
La danza sta tutta nella linea.
Linea del tuo corpo.
Presto o tardi perderai quella
linea, e non la riavrai.
M'immagino...
Tu sei nato nel 1918, 49 anni fa.
Io ho 43 anni.
Abbiamo quasi la stessa eta'.
Ci stiamo incontrando nel mezzo.
Infine ci siamo ritrovati.
Aspetta. Voglio solo che ci
ricordiamo come siamo adesso.
Sono incinta.
Sai, giuro che l'infermiera si e' sbagliata
e ha detto che era un bambino.
Ma io penso che sia una femmina.
So che hai paura.
- Non lo sto nascondendo.
- Okay.
- Qual e' la tua peggiore paura?
- Un bambino nato come me.
Allora lo amero' ancora di piu'.
Okay.
Come puoi essere un padre quando
stai andando in un'altra direzione?
Non e' bello per un bambino.
Non voglio essere di peso a nessuno.
Dolcezza, finiremo tutti con i pannolini.
Devo farlo.
Lo voglio, e lo voglio con te.
Voglio che tu abbia tutto
cio' che vuoi.
Solo che non sono certo di come conciliarlo...
Vorresti dirmi che un cieco
non puo' avere un bambino?
Farai il padre finche' potrai.
Conosco le conseguenze
e le ho accettate.
Amarti era tutto cio' che mi importava.
Devo fare pipi'.
La donna piu' anziana che abbia
mai attraversato la Manica
e' arrivata qui oggi, a Calais.
Prenda.
Ha fatto la traversata in 34 ore,
22 minuti e 14 secondi.
Elizabeth Abbott, 68 anni,
e' arrivata alle alle 5:38
esausta ma felice.
Signora Abbott, come
descriverebbe questa prova?
Immagino... tutto e' possibile.
Sei pronto?
Si'.
Il primavera, in un giorno come un altro...
Torno tra un'ora!
Tesoro!
Vai a chiamare l'ambulanza!
Il bambino sta nascendo!
Centralino, mi serve un'ambulanza!
Ci siamo!
Stanno tutti bene.
E' una bella e sana bambina.
Tesoro...
Aveva dato alla luce una bimba
di due chili e mezzo.
Le hai contato le dita dei piedi?
E' perfetta.
"- e la chiamammo con il nome di mia madre..."
- Caroline.
Questo Benjamin era mio padre?
E me lo dici cosi'?
Scusami
... ci sono le condizioni
per una forte tempesta,
probabilmente
anche superiori al livello 5.
Ehi, so che e' dura,
ma qui non si puo' fumare.
Nessuno sa dire esattamente dove colpira'.
Sei cresciuta proprio come aveva
detto il dottore: sana e normale.
Devi trovarti un vero padre per lei.
Ma cosa stai dicendo?
Le serve qualcuno con cui crescere,
invecchiare insieme.
Imparera' ad accettare qualsiasi cosa
succeda. Ti vuole bene.
Tesoro, lei ha bisogno di un padre,
non di un compagno di giochi.
Sono io?
-Certo che no.
La mia eta' comincia a pesarti?
E' quello che stai cercando di dirmi?
Non ce la farai a curarci entrambi.
Era il tuo primo compleanno.
Ti facemmo una festa.
La casa era piena di bambini.
- Come va?
- Ehi, mamma.
Prima che te ne accorga andra' al liceo.
Vendetti la casa estiva
di Lake Pontchartrain.
Vendetti la Button's Buttons.
Vendetti la barca a vela di mio padre.
Misi tutto su un conto corrente
in modo che tu e tua madre
poteste avere una vita normale.
Me ne andai prima che tu
potessi ricordarti di me.
"Me ne andai con solo la giacca addosso."
Ora non voglio leggere.
Sai dirmi dov'e' andato?
Non lo so proprio.
E' per me. 1970. Avevo due anni.
"Buon compleanno."
"Vorrei poterti dare il bacio della buonanotte."
Sono tutte per me. Cinque anni.
"Vorrei averti potuto accompagnare
per il tuo primo giorno di scuola."
Sei anni.
"Vorrei essere li' per insegnarti
a suonare il pianoforte."
1981, avevo 13 anni.
"Mi piacerebbe poterti dire
di non correre dietro ai ragazzi."
"Vorrei poterti aiutare
quando avrai il cuore spezzato."
"Avrei voluto essere tuo padre."
"Nulla di cio' che ho fatto
potra' rimpiazzare quello."
Immagino sia andato in India.
Per cio' che vale, non e' mai troppo tardi
o nel mio caso, troppo presto,
per essere cio' che vuoi che sia.
Non c'e' limite di tempo,
per ricominciare da dove vuoi.
Puoi cambiare o restare uguale.
Non ci sono regole in questa faccenda.
Puoi esprimere il meglio o il peggio di te.
Spero che tu abbia fatto il meglio.
Spero che tu veda cose che ti fanno trasalire.
Spero che tu senta cose
che non hai mai provato prima.
Spero che tu possa incontrare persone
con punti di vista differenti.
Spero che tu viva una vita
di cui essere orgogliosa.
Se pensi che non sia cosi',
spero che tu abbia la forza
di ricominciare tutto daccapo.
Se ne e' andato da tanto tempo.
Ci vediamo giovedi' prossimo.
- Buonanotte, signorina Daisy.
- Buonanotte, tesoro.
Mi spiace, siamo chiusi.
Posso aiutarla?
E' venuto a prendere qualcuno?
Perche' sei tornato?
Mamma?
Mamma!
Sei pronta?
Mamma, qualcosa non va?
Ho giusto saputo la triste storia
di un nostro comune amico,
che non vedo da tanto tempo.
Caroline, questo e' Benjamin.
L'hai conosciuto quand'eri molto piccola.
- Salve.
- Ciao.
Ehi!
Mi spiace, pensavo che avessi finito.
Oh, questo e' un amico di famiglia,
Benjamin Button.
- Questo e' mio marito, Robert.
- Come sta?
Piacere.
Piacere di averla conosciuta.
Aspettiamo in macchina, tesoro.
- Va bene.
- Ciao.
Sto proprio chiudendo.
E' bella, proprio come sua madre.
- Danza?
- Non molto bene.
Deve aver preso da me.
E' una ragazza cara e dolce.
Sembra solo un po' persa.
Ma poi chi non lo e' a 12 anni?
In lei ci sono un sacco di cose
che mi ricordano di te.
Mio marito e' un vedovo
... era un vedovo.
E' incredibilmente gentile,
intelligente, avventuroso.
- E' stato un padre fantastico.
- Bene.
- Sei cosi' tanto giovane!
- Solo all'esterno.
Avevi ragione.
Non sarei riuscita a crescervi entrambi.
Non ho quella forza.
Allora, dove ti sei sistemato?
Cos'hai intenzione di fare?
Mi fermero' all'hotel Pontchartrain,
sul viale.
Non so cosa voglio fare.
Stanno aspettando.
Mi ricordo di quella volta.
Quello era lui.
L'uragano ha cambiato direzione.
Presto si scarichera'.
Devo fare qualcosa?
Stiamo trasferendo i malati,
ma lei faccia come vuole.
No, no, noi restiamo.
Se ci saranno dei cambiamenti
le faro' sapere.
Quella notte, mentre
sedevo chiedendomi
perche' fossi infine tornato,
qualcuno busso' alla porta.
Entra.
Stai bene?
Mi spiace, non so cosa ci faccio qui.
Nulla dura.
Non ho mai smesso di amarti.
Benjamin, io ora sono una vecchia.
Ci sono cose che non si scordano mai.
Buonanotte, Benjamin.
Buonanotte, Daisy.
e allora capii che dovevo
lasciarla andare.
Questa e' l'ultima cosa che ha scritto.
Qualche tempo dopo che tuo padre mori',
arrivo' una telefonata.
Pronto? Si', parli pure.
Mi spiace, non capisco.
E' all'angolo della casa.
Venga avanti!
- Sono Daisy Fuller.
- Io sono David Hernandez
dei servizi sociali
per la protezione dell'infanzia.
Viveva in un edificio abbandonato.
La polizia ha trovato questo con lui.
C'era un indirizzo.
C'e' il suo nome dappertutto.
Stava davvero male.
E' stato portato in ospedale.
Non sembra sapere chi e' e dov'e'.
E' molto confuso.
Stavo dicendo al signor Hernandez
che Benjamin e' uno di noi.
Se ha bisogno di un posto dove stare,
e' tutto a posto. Puo' stare qui.
Benjamin.
Suoni splendidamente.
Sembra che non gli piaccia
essere toccato.
Non e' sempre cosciente.
I medici dicono che non sanno
spiegare meglio...
che come l'inizio della demenza senile.
Ti ricordi di me?
Io sono Daisy.
Io sono Benjamin.
E' un piacere conoscerti, Benjamin.
Ti spiace se mi siedo qui con te?
Mi piacerebbe sentirti suonare.
Io ti conosco?
Ogni giorno mi fermavo per vedere
se era tutto a posto.
Non credere che non sappia
cosa state facendo!
Siete tutti dei fottuti bugiardi!
Non crede di aver gia' fatto colazione.
Perche' non vediamo di riuscire
a trovare qualcosa d'altro da fare per te?
Ho la sensazione che ci sono un sacco di cose
che non riesco a ricordare.
Cose come, tesoro?
E' come...
c'e' tutta questa vita che ho avuto,
e di cui non mi ricordo.
Va tutto bene. E' giusto
dimenticare le cose.
Tante volte avrei voluto semplicemente
dimenticare chi ero e dov'ero.
- Non era facile.
- Benjamin!
Riesco a vedere tutto!
Riesco a vedere il grande fiume!
E' vero, puoi vedere tutto, tesoro.
Riesco a vedere il cimitero dove
e' sepolta mamma e altra gente.
- Voglio che tu scenda!
- E se potessi volare?
Ho conosciuto un uomo che sapeva volare.
Scendi, e ti parlero' di lui.
Qualcuno salga la' sopra.
Aveva cinque anni quando entrai.
Quasi la stessa eta' di quando lo incontrai.
Questa e' l'immagine del vecchio Uomo Canguro
alle 5 del pomeriggio,
Quando ebbe le sue belle gambe posteriori.
I giorni passarono, e io vedevo come
avesse dimenticato di come camminare...
- Come mi chiamo?
... come parlare.
Io sono Daisy.
Sai dire Daisy?
Nel 2002, alla stazione dei treni
misero un nuovo orologio
e nella primavera del 2003,
lui mi guardo',
e capii che lui sapeva chi ero.
E poi lui chiuse gli occhi
come se stesse per addormentarsi.
Mi piacerebbe averlo conosciuto.
Adesso l'hai conosciuto.
Mamma, penso che dovrei andare
a vedere cosa sta succedendo.
Buonanotte, Benjamin.
Alcune persone sono nate
per stare sedute lungo un fiume.
Altre per essere colpite dai fulmini.
Alcuni hanno orecchio per la musica.
Qualcuno e' un'artista.
Alcuni nuotano.
Qualcuno conosce i bottoni.
Alcuni conoscono Shakespeare.
Qualcuna e' madre.
E alcuni... danzano.
Tradotto da Antares57