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POLAROID
Aaron.
Aaron, altre 10x12.
Subito.
Piano.
Piano, piano. Stai attento.
Lascia stare. Lo faccio io.
Questa è bellissima.
ROBIN: Questa? DONNA: Sì.
L'ha fatta il ragazzo.
È meravigliosa.
Detto tra noi...
...non riesce a tenere in mano una scopa.
Ah, Aaron.
Quante volte te lo devo dire?
Forza.
Mi devi 10 centesimi.
Dov'è la pubblicazione di oggi?
Guarda, vattene a casa. Finisci da casa.
AARON: Che cos'è?
È l'orologio che mi hanno mandato le ferrovie.
Non porta il tuo nome, papà.
Ma è il nostro indirizzo.
Non è il tuo nome.
Dov'è tua nonna?
A fare la spesa.
All'epoca, ero un veterano.
Non mi arruolarono perché avevo una famiglia.
[RIDE]
Così, io e Joe andammo alle miniere di carbone per cercare lavoro...
...e sai cosa mi dice il capo?
"Se fossi in te, mi trasferirei in città".
E così feci. Mi trasferii a...
[BALBETTA]
A...
Brooklyn.
Brooklyn. Brooklyn, esatto.
Ci trasferimmo a Brooklyn. Proprio così.
E poi trovai lavoro alle ferrovie...
...e sono diventato un ferroviere.
Sai, le ferrovie mi manderanno l'orologio da un momento all'altro.
Lo so, papà.
Lo so.
Aspetta, figliolo. Dov'è tua nonna?
Dorme da zia Janey.
Ah, non torna a casa stasera?
Cerca di dormire, papà.
[DIALOGO IMPERCETTIBILE]
[PORTA SI APRE]
Papà...
...non c'è.
Signore.
UOMO: Stavamo cercando questa foto.
Ah.
Si.
Beh, quella non ce l'ho più...
...ma ne ho tante altre.
Venite da questa parte.
Ma io volevo quella.
Caspita.
Hai gli occhi più belli che abbia mai visto.
Voglio farti una foto, cara.
Vieni.
Abbassa la luce di otto centimetri.
Abbassa la luce di otto centimetri, Aaron.
Aaron, vuoi abbassare la luce di otto centimetri?
Sei con me o contro di me?
Grazie.
Bene. E...
Fantastico.
Sapevo che non avrebbe funzionato.
Garzone da quattro soldi.
Fuori di qui.
Fuori.
- È mio. - Ti ho già detto che non è tuo.
È il mio orologio, lo so.
Papà, l'orologio ce l'hai in tasca.
Lo riporto indietro.
Questo è stato spedito all'indirizzo sbagliato.
Lo lascio qui.