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Vogliamo parlare di trasformazione e cambiamento?
In effetti c'è aria di cambiamento attorno a noi:
cambiano la tecnologia, le società,
anche le nostre vite personali!
L'unica costante nelle nostre vite è quindi proprio il cambiamento
Ma perché cambiare spesso ci spaventa?
Perché non riusciamo a coglierne l'opportunità, ma ne vediamo solo i rischi?
Perché è così terribile uscire dal nostro confortevole
status quo attuale e andare oltre?
Certo, ci vuole energia, giusto?
Se un luogo si confà a noi, ci vuole energia per andare oltre.
E questa dobbiamo trovarla da qualche parte dentro
o attorno a noi.
Poi ovviamente: siamo umani.
Proviamo emozioni,
e molto spesso le emozioni prendono il sopravvento
se siamo confrontati con un repentino cambiamento
nel mondo che ci circonda.
Il Prof. Schlossberg ha sviluppato una magnifica teoria
che è anche un modello efficace per la transizione
e che spiega adeguatamente gli alti e bassi che viviamo
se dobbiamo affrontare un cambiamento radicale.
Pensiamo che qualcosa di importante stia impattando su di noi o sulla nostra sfera:
prima reazione: il rifiuto - "no, non sta accadendo!"
"Non a noi, non adesso!"
Ma prima o poi la realtà penetra,
timore e ansia prendono il sopravvento.
Che fare? Cosa vuol dire per noi?
Avremo abbastanza da mangiare? Un tetto sulla testa?
Saremo amati?... Chissà!
Ci sentiamo stressati, cerchiamo di non occuparcene.
Ma prima o poi cerchiamo di inventarci una soluzione.
Prova... bene... questo funziona... questo no... apprendiamo!
Ed è così che iniziamo a scoprire le opportunità della trasformazione
Allora ci coglie l'entusiasmo!
Vorremmo cambiare il mondo,
e così anche quello di tutti coloro che ci circondano
per poi renderci conto che "gli altri" - nonostante il nostro superentusiasmo -
magari si trovano ancora dall'altra parte, impantanati nelle loro paure,
nella rabbia e nella depressione.
Quindi, è così che funziona.
A volte è questione di secondi, a volte di anni.
E sfortunatamente a volte le persone,
per non parlare di intere organizzazioni, si trovano bloccate da qualche parte,
in mezzo a una profonda depressione, improduttività e paura.
Cosa vogliamo ottenere:
se siamo entusiasti del processo di trasformazione che vogliamo guidare,
dobbiamo coinvolgere gli altri
ed aiutarli ad oltrepassare questi alti e bassi emotivi
Come fare? In primo luogo,
dobbiamo avere un'idea estremamente chiara
dell'aspetto attuale di questa trasformazione.
Questa idea deve essere chiara, concisa e precisa.
Attenzione: l'80% dei progetti di gestione del cambiamento fallisce
per mancanza di una chiara visione delle cose.
Quindi, se riuscite in questo,
già siete un passo avanti.
In secondo luogo:
dobbiamo cogliere bene la portata dell'impatto.
Quello negativo, se non ci si impegna
o se non lo fanno le persone o le organizzazioni attorno a noi.
Ma anche quello positivo,
relativo ai timori, alle preoccupazioni e
alla ricerca delle opportunità
che abbiamo tutti.
Questo ci dà qualcosa al quale aggrapparsi,
dal quale assorbire l'energia per superare questa curva ed essere entusiasti,
motivati e guidare il progresso.
Comunicate!
Se chi vi sta davanti nega l'evidenza o è nel panico,
non aspettatevi che legga un documento di 5 pagine.
Quindi siate chiari e concisi:
spiegate che quel contenuto è per loro e che non devono aver paura,
spiegategli, anzi, che possono essere loro stessi d'aiuto al progresso e al miglioramento delle cose.
Non stancatevi mai di comunicare, ma fatelo
considerando la collocazione degli ascoltatori nella curva emotiva.
Poco importa il vostro entusiasmo: se hanno timore,
dovete andare loro incontro
e occuparvi delle loro remore.
Quattro: Non operate mai da soli.
Create un team che vi supporti
a capire il quadro generale.
Un team diversificato con diversi punti di vista
vi rende più acuti, produce una strategia e un piano migliori.
Inoltre voi avrete molti alleati che possono aiutare le persone
e le organizzazioni in ogni fase della curva emotiva.
E in ultimo, ma non meno importante: voi avrete il cambiamento in mano.
Voi siete i leader del cambiamento che volete vedere e guidare.
Celebrate anche le vittorie, passo dopo passo,
mentre procedete in questa trasformazione
Gli altri si impegneranno ancora di più,
poiché il progresso sarà tangibile.
Sarete voi a dare il la, e sempre più persone si uniranno
e vi sosterranno nel vostro cammino.
E alla fine, non scordatevi di celebrare la vittoria.
Celebrate, sfruttate l'energia, poiché una cosa è certa:
il cambiamento si ripresenterà di nuovo.
Ma se siete riusciti a cambiare radicalmente una volta,
la seconda,
seppur complicata, sarà più semplice.
Con questo vi porgo il mio invito:
il mondo pullula di opportunità,
Alcune sembrano spaventarci, ma esistono, e ci aspettano
per rendere il nostro mondo un posto migliore.
E vorrei che foste voi
a "divenire il cambiamento che volete vedere avvenire nel mondo".
Grazie per l'attenzione.
(Applausi)