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Allora diversi anni fa una mia amica molto ricca
e bella stava per sposarsi.
Quindi dovevo andare al matrimonio e comprare un regalo di nozze.
Ma cosa si compra per qualcuno che ha già tutto?
Invece di compare qualcosa che non mi potevo permettere e che a loro non serviva
gli ho inviato un buono che mi impegnava a fare 1000 ore di volontariato
presso l'ospedale dei bambini in onore del loro matrimonio.
Mi sembrava un'idea abbastanza simpatica. Mi sentivo una persona davvero buona.
(Risate)
Alla ricerca di un adesivo per l'auto di mia madre
"Mia figlia..." (Risate)
Così sono andata al primo giorno di training e una delle prime cose che abbiamo fatto
è stato fare un giro dell'ospedale.
Siamo saliti con l'ascensore al piano dei bambini malati di cancro
e quando la porta dell'ascensore si è aperta e ho visto i bambini
malati di cancro, mi è venuto un nodo alla gola
un dolore alla testa e un colpo al cuore
e mi sono resa conto che non ce l'avrei fatta.
Non avevo la capacità emotiva di sopportare ciò che vedevo
e non sarei riuscita a portare a termine quell'impegno.
Così mi sono fatta prendere dal panico e me ne sono andata.
E poi circa 3 anni dopo sono tornata a casa dal lavoro
e la nostra segreteria lampeggiava ed era piena di messaggi.
Dicevano che a Jacob, il divertente e vivace figlio di 5 anni
dei nostri cari amici, era stata diagnosticata una forma molto letale di cancro.
Ed era stato ricoverato in quello stesso ospedale per bambini.
Così sono tornata di nuovo e sono salita nuovamente su quell'ascensore
ma questa volta quando le porte si sono aperte ciò che ho visto non era un malato di cancro
ma un bambino, un ragazzino al quale volevo tanto bene.
E ho visto una mamma, un'altra mamma, così mi sono seduta e le ho chiesto:
"Va bene, cosa posso fare? Come posso aiutarti?"
"Quali sono le tue preoccupazioni più grandi?" E lei ha detto
"Non posso lasciarlo da solo in ospedale ad affrontare tutto questo.
Devo essere qui.
Ma se non torno al lavoro
perderemo la nostra assicurazione e non saremo in grado di pagare le nostre spese.
Quindi non so cosa fare."
Così ho pensato e ho deciso che avrei usato l'unica abilità
che ho imparato davvero, davvero bene al college
Ho organizzato una festa.
(Risate)
E tutti quanti sono venuti perché ognuno cercava un modo per aiutare
ma non sapevano davvero come.
Così ci siamo tutti riuniti e in un giorno
abbiamo raccolto abbastanza soldi da permetterle di lasciare il lavoro
e stare con lui per l'intero anno del suo trattamento.
Ma c'era anche una piccola quota non coperta ovvero il pagamento
dell'assicurazione per il COBRA.
Così ho chiamato la mia ricca e bella amica
e lei ed il suo nuovo marito le hanno donato anonimamente un assegno
ogni mese per coprire quel COBRA.
Quel giorno a quella festa la mamma di Jacob si è alzata
e ha detto una cosa che avrebbe cambiato la mia vita e la vita di migliaia di persone.
Davanti a tutti noi, ha detto:
"Dopo la prima diagnosi a Jacob
mi sono ricordata che qualcuno aveva detto che Dio non
ci dà ma più di quanto siamo in grado di sopportare."
E non ho mai pensato che potessi crederlo ancora.
Ma quello che ho imparato è che è possibile sopportare qualsiasi cosa
se non sei da solo ad affrontarla.
Me ne sono andata da quella festa così ispirata da quello che aveva detto
e pensando agli altri bambini, agli altri genitori in quel piano
e se avessimo potuto lanciare una rete più ampia
per sostenerli.
Come sarebbe sembrata?
Così sono andata a vedere un'esperta di volontariato.
Questa era una donna che aveva un sacco di lauree
e aveva un bel vestito elegante con grandi spalline
ed era come se mi guardasse dall'alto
e mi squadrava dalla testa ai piedi e mi disse:
"Tesoro non potresti mai iniziare un'attività senza scopo di lucro
solamente le pratiche burocratiche ti sommergerebbero."
Ma le parole della mamma di Jacob, la nostra missione,
erano più forti delle sue parole.
Lei non capiva la passione
e l'urgenza di questa causa.
E si sbagliava!
Il Cuore di Jacob è cresciuto fino a diventare
un'attività senza scopo di lucro pluripremiata
che aiuta centinaia di famiglie di bambini con cancro ogni anno.
E devo dirvelo, gli esperti medici
si sbagliavano su Jacob.
Gli hanno dato un 5% di probabilità di sopravvivenza
ma si è appena laureato alla High School la scorsa settimana.
(Applausi) (Grida di incoraggiamento)
E a proposito, le mie 1.000 ore
sono servite a molto più
(Risate)
e sono riuscita ad avviare altre due organizzazioni di volontariato.
E vi dirò che mi sono innamorata
del settore non profit.
Perché nonostante le nostre imperfezioni - e ce ne sono molte -
le organizzazioni di volontariato fanno molto di più con molto meno
rispetto a quello che potrebbe fare qualsiasi azienda o programma di governo.
Per i nostri figli. Per i nostri nonni.
Per noi stessi.
E ciascuna degli 1.6 miliardi di organizzazioni di volontariato in questo paese
ha iniziato con una storia molto simile alla storia che vi ho appena raccontato.
Una storia che ha definito una missione e ha impegnato la generosità di una comunità
per fare la differenza.
Il Children's Hospice e la Palliative Care Coalition
hanno iniziato perché un ragazzo di tredici anni
che viveva appena a un paio di isolati da questo auditorium
morì nel dolore non necessario
dopo che gli era stato negato l'accesso ad una casa di cura
a causa di un regolamento obsoleto.
Così abbiamo formato una non profit con la missione
di parlare a nome di quelli troppo piccoli
o troppo malati per parlare per se stessi.
E abbiamo cambiato quel regolamento.
La Fondazione Boomerang, la nostra missione è di accendere il potere
dei giovani per creare un mondo più compassionevole.
Ed è stata ispirata da un gruppo di ragazze delle scuole superiori
che hanno deciso di fare una vendita di torte.
Perché a loro importava degli altri bambini
e hanno riunito insieme tutti i loro amici.
Quelle ragazze si sono organizzate e hanno donato -
e non sto scherzando - 100.000 dollari.
Per aiutare dei ragazzi che non avrebbero mai conosciuto.
Il volontariato tira fuori il meglio di noi.
Ci da modo di esprimere la nostra generosità
e la nostra compassione.
E io credo davvero in questo paese che riesce a gestire insieme la nostra etica
con la nostra economia.
L'anno scorso, cioè l'ultimo anno fiscale, individui,
e non sto parlando adesso di società o fondazioni,
ma i singoli cittadini, hanno donato 227 miliardi di dollari
e hanno fatto volontario per oltre 8 miliardi di ore in risposta
alle cose che ci stanno a cuore.
Questa è la compassione.
Pensare a quanto possiamo imparare.
C'è così tanto che possiamo imparare dal modo
in cui le organizzazioni di volontariato di base nelle nostre comunità fanno affari.
Cioè immaginate, se la prossima volta che verserete l'assegno all'IRS (tassa amministrativa)
il governo federale vi inviasse una lettera di ringraziamento.
Grazie per la vostra donazione. Posso vederlo.
Cara signora Butterworth.
Grazie per il suo contributo.
Grazie a lei siamo in grado di realizzare l'obiettivo di questa nazione.
Siamo in grado di far rispettare la giustizia, promuovere il benessere generale,
provvedere alla difesa comune garantire la benedizione della libertà.
Grazie e alla fine dell'anno abbiamo intenzione di darle un resoconto
su come abbiamo speso i suoi soldi così sarà ispirata a donarli di nuovo.
(Risate) (Applausi)
Sapete se domani ci svegliassimo
e vivessimo normalmente le nostre giornate e tutte le organizzazioni di volontariato fossero sparite
davvero, le nostre scuole, le nostre strade
il nostro paese, il nostro mondo sarebbe meno sicuro.
E la cosa più importante è che
i più piccoli, i più malati e i più deboli tra noi
potrebbero non avere una voce e potrebbero essere lasciati da soli.
Per citare uno dei miei speaker TED preferiti, Sarah Kay:
"In effetti c'è molto dolore qui che può essere guarito solo
con cerotti e poesia."
Non importa quanto lontano il volontariato allunghi le dita,
le nostre mani saranno sempre troppo piccole per combattere
tutto il male, l'ingiustizia, il dolore che abbiamo intenzione di guarire.
Abbiamo bisogno di voi.
Noi, il popolo degli Stati Uniti
al fine di formare veramente un'unione più perfetta
dobbiamo unirci per colmare le lacune
tra le dita delle organizzazioni di volontariato di base
che lavorano nelle nostre comunità.
Se abbiamo intenzione di investire in qualcosa
investiamo in questo.
Perché è la nostra missione.
È ciò che noi siamo.
E la mamma di Jacob aveva ragione.
Possiamo affrontare qualsiasi cosa se non dobbiamo farlo da soli.
Grazie.
(Applausi)