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Mi inchino a tutti i ricercatori della verità.
Ieri, proprio all’inizio,
vi ho detto che la verità è quello che è.
Se non abbiamo trovato la verità
dovremmo essere umili ed onesti al riguardo,
perché la verità è per il nostro bene,
per il bene della nostra città,
della nostra società,
del nostro paese e dell’intero universo.
È un tempo veramente speciale questo in cui tutti voi siete nati,
nel quale le persone debbono ottenere la loro realizzazione del Sé.
Questo è il Tempo della Resurrezione descritto nella Bibbia,
è il tempo della Qiyama descritto da Maometto.
È un tempo veramente speciale, nel quale Nala,
come sapete - Nala damayanthi akhyan -
Nala si trovò ad affrontare Kali.
Era molto arrabbiato con Kali e gli disse:
“Tu hai distrutto la mia famiglia, hai distrutto la mia pace,
metti le persone nel bhram,
nelle illusioni,
per cui è meglio che ti uccida”.
Sfidò Kali dicendo:
“Dovresti essere distrutto sempre”.
Allora Kali disse: “Va bene, lasciami spiegare le mie mahatmyam.
Lascia che ti dica perché è importante che io ci sia.
Se ti convincerò la smetterai di cercare di uccidermi,
altrimenti lo potrai fare”.
Così disse: “Tutti quelli che oggi ricercano la verità,
che cercano la loro Realizzazione del Sé, Atma sakshatkara,
che vanno per giri e kandara,
ossia per monti e valli,
cercando Dio in tutto il mondo,
queste stesse persone nasceranno
come gente comune durante il Kali Yuga.
Ci sarà bhram, senza dubbio,
la gente sarà immersa in sabhram.
Ci sarà l’illusione, e ci sarà confusione
– e sarò sicuramente io a crearle –
ma sarà soltanto grazie a questa confusione
che le persone comuni cercheranno la verità.
Ed è per questo
che sarà in quel periodo che otterranno la loro Atma sakshatkara."
Vi sono state molte profezie
nelle nostre shastra riguardanti questo periodo,
ma particolarmente
Bhrigumuni nel Nadi Granth ha descritto questi tempi.
Se confrontate i suoi scritti con il tempo attuale,
corrispondono esattamente.
Tutto ciò accadrà dopo la morte di Raghwindra Swami,
e sta accadendo adesso.
È molto importante che voi comprendiate
che Raghwindra Swami fu in questa zona e fece molto lavoro,
ed ora è arrivato il momento di completare la sua opera;
ed anche di Ramana Maharshi.
Loro non sapevano come spiegarlo,
allora si diedero al maunavart (silenzio).
Gente come Gyaneshwara, all’età di ventitré anni,
scriveva cose meravigliose
come l"Amruta anubhavi ..." un libro
che Io credo sia l’espressione più alta della spiritualità.
Loro dovettero entrare nello stato di samadhi alla giovanissima età
di ventitrè anni,
perché nessuno cercò di capirli.
Così tanto ritualismo,
così tanti condizionamenti,
così tante letture, che nessuno aveva interesse a sapere
di cosa stavano parlando.
Tutti pensavano: “Sappiamo tutto”,
ed avevano questo sorta di soddisfazione.
Kabira aveva detto:
Kaise samjhaun, sab jag andhaa -
“Come posso spiegare? Tutto il mondo è cieco.”
Ma questo è quello che dobbiamo ottenere nella nostra evoluzione,
ciò in cui dobbiamo tuffarci.
In tutte le scritture si dice di diventare lo Spirito;
non solo in India, dappertutto.
Se prendete il Tao o lo Zen,
se leggete la filosofia ebraica o cristiana,
o quella islamica, dappertutto è detto
che dovete diventare il vostro Sé,
che dovete avere la conoscenza del sé.
Naturalmente nessuno lo ha detto in questi termini,
coloro che erano a capo della religione
o degli affari, facendo denaro
o creando potere grazie ad essa;
alle persone che usano la religione per il denaro o per il potere,
questo non piace, per cui dicono: “sono eretici.
Questa è una bestemmia. Essi non hanno alcuna conoscenza particolare”.
E così hanno punito persone,
hanno creato loro problemi, le hanno torturate.
Ma ora è arrivato il momento per tutti i ricercatori
di ottenere la loro Realizzazione del Sé, Atma sakshatkara.
Ieri vi ho spiegato come ciò funziona
mediante il risveglio della Kundalini.
Sulla Kundalini sono state scritte
assurdità di ogni genere che non sono vere.
Io sono vostra Madre, vi dirò la verità,
non vi dirò delle menzogne.
Anche se non vi piace, lasciate che ve lo dica,
perché è a vostro vantaggio,
per il vostro bene, per il vostro hita.
Così, quando la Kundalini sale,
attraversa i vostri
differenti centri - che sono centri sottili -
e li nutre;
attraversa l’area dell’osso della fontanella
e vi connette con il Potere onnipervadente,
che noi non conosciamo.
A quel punto, dalle vostre mani percepite le vibrazioni,
che sono chiamate Chaitanya lahari.
Adi Shankaracharya le ha chiamate "Saundarya lahari",
perché grazie ad esse potete giudicare saundarya (bellezza).
Le ha descritte in modo ammirevole.
Ma quanto lo hanno torturato
– pensate,
una persona come Adi Shankaracharya – insomma,
non so cosa dire.
Egli ha svelato segreti così grandi riguardanti la Madre,
che ne ha fatto descrizioni grandiose;
fu torturato, per che cosa?
Che cosa aveva fatto di male per essere torturato?
Ora noi dobbiamo sostenere la verità
e dobbiamo dire: “Madre, dobbiamo avere la verità,
la verità e niente altro”.
Vi ho detto ieri che l’Atma
è il riflesso di Dio Onnipotente nel nostro cuore.
In questi giorni di condizionamento scientifico,
si tratta di qualcosa di nuovo, fuori dal condizionamento scientifico
“dharmico”, secondo il quale ogni scienziato
pensa di sapere tutto.
Non sanno niente, credetemi.
È assurdo.
Ora avete visto tanti scienziati
emergere e parlarvi di Sahaja Yoga.
L’hanno accettato perché lo hanno sperimentato.
Ho detto loro che il Muladhara chakra,
il primo chakra, Mooladhara,
è fatto di atomi di carbonio,
perché è costituito del Prithvi (terra)... tattwa.
E se fotografate l’atomo di carbonio
e ne ricavate un modello
e poi lo fotografate, diciamo, da sinistra,
ne vedrete la parte destra,
e vedrete proprio raffigurato l’“Aum”.
Se poi lo osservate da destra,
sulla sinistra vedrete una svastica.
Ma se lo guardate dal basso verso l’alto,
vedrete una croce.
Devo davvero dirvi che c’è un certo dottor Worlikar,
un medico molto famoso,
il quale non si è visto assegnare il premio Nobel,
forse perché era indiano.
Lui ha effettuato degli esperimenti con altri tre o
quattro scienziati sahaja yogi, ed essi sono giunti a questa conclusione.
Ed è così.
Gli scienziati hanno una conoscenza molto limitata,
perché vedono le cose dal di fuori.
Con Sahaja Yoga si parte dal di dentro.
E tutti dicono la stessa cosa,
perché – ora mi vedete qui in piedi
con indosso una sari bianco con un bordo rosso;
tutti lo sanno, tutti lo percepiscono.
Non c’è bisogno che ve lo dica, lo sapete,
lo vedete e vedete che è così.
Ma una volta che avete ottenuto la vostra Realizzazione,
qualsiasi cosa percepite sulle vostre mani
è sentita dagli altri nello stesso modo.
Anche se prendete dieci bambini e li bendate,
chiedendo loro: “Di cosa soffre questo signore?”
- loro non sanno se si tratta di un uomo o di una donna,
hanno gli occhi bendati – mostreranno un dito, supponiamo sia questo.
Questo significa che il suo Vishuddhi è in cattive condizioni.
Chiedete alla persona: “Soffre di problemi di gola?” -
Come fate a saperlo?”
Lo sappiamo perché questo è il dito di Shri Krishna;
il posto di Shri Krishna
è la gola.
Tutto si collega.
La mitologia non è tutta un’assurdità.
Il novanta per cento corrisponde esattamente alla realtà.
Naturalmente sono subentrate alcune assurdità,
ma il novanta per cento della mitologia, della cosiddetta mitologia,
è assolutamente reale.
Noi andiamo nei templi.
Pensiamo: “Questo è un tempio, è una buona cosa andarci”, e così via.
Ma non sappiamo cosa stiamo facendo,
come stiamo pregando, chi stiamo pregando,
chi sono queste deità, come lavorano dentro di noi,
dove risiedono dentro di noi, qual è il loro compito,
come compiacerle.
Non sappiamo niente;
ma se chiedete a questi stranieri, loro sanno tutto.
Innanzitutto, si sono stancati del Cristianesimo,
e questa è una cosa.
Si sono proprio stancati di tutte le assurdità che hanno scoperto,
perché sono molto intelligenti, potete vederlo,
ed il loro condizionamento era molto inferiore.
Quindi hanno cominciato a pensare:
“Dopo tutto, non sappiamo perché si comportano in questo modo”.
A quel punto erano proprio pronti.
In quel periodo abbiamo esportato molti falsi guru;
le esportazioni verso l’Occidente erano di falsi guru.
Grazie a Dio noi siamo salvi, siamo poveri – questa è una benedizione.
Così, molti falsi guru sono andati là e hanno fatto molti soldi
ed anche qui ne abbiamo avuti parecchi.
Insomma, noi siamo proprio bravi in questo, nel creare molti falsi guru.
Ed essi hanno ingannato le persone, una dopo l’altra,
e hanno fatto un sacco di soldi.
È tutto finalizzato al denaro.
All’inizio è stato molto difficile per Me, perché
tutti si lanciavano con grande entusiasmo a combattere contro di Me,
perché avevo detto che non si può prendere denaro in nome di Dio -
era troppo.
“Come può Lei dire che non si può prendere denaro?”
Ma ora va meglio.
Uno dopo l’altro, sono stati tutti smascherati ben bene,
e altri lo saranno.
Non è necessario che vi parli di loro,
saranno esposti, uno ad uno.
Se c’è luce, tutte le tenebre debbono svanire,
e tutto quello che c’è deve essere esposto.
Così tutti hanno le stesse percezioni,
non c’è alcuna discussione al riguardo;
perché lo Spirito è il riflesso di Dio Onnipotente,
di un unico Dio, il riflesso di Sadashiva.
Sadashiva, che è il testimone del lavoro
della Madre Primordiale, l’Adi Shakti,
è osserva semplicemente il gioco,
osserva e basta.
Dentro di voi, Egli osserva tutto sotto forma di Atma,
ma non entra nella vostra attenzione, è lì.
E la Sua attenzione
è limitata solo perché Egli
non deve in nessun modo interferire con la vostra libertà.
Così se ne sta in disparte, osservando semplicemente.
Questo è l’auto.
Quando diciamo “sistema nervoso autonomo”, questo auto
è lo Spirito.
Esso è il riflesso di un unico Sadashiva.
Naturalmente tutti i riflessi debbono essere uguali,
i loro effetti debbono essere uguali.
Certamente, prima della realizzazione è un riflesso su una pietra,
possiamo definirlo così, o su un muro,
o su qualcosa di opaco.
Dopo la realizzazione, diventate riflettori,
bellissimi riflettori, e riflette voi.
E ognuno riflette la stessa cosa.
Così l’ effetto di Atma sakshatkara
è lo stesso su ogni persona:
all’inizio comincia a sentire questa brezza fresca sulle mani,
poi fuori dall’osso della fontanella.
Tutti sentono la stessa cosa.
Poi cominciano a percepire questi centri
e a scoprire cosa non va.
Inoltre, ognuno diventa consapevole senza pensieri,
il primo stadio che chiamiamo nirvichara samadhi.
Funziona istantaneamente.
Potreste dire: “Madre, è molto difficile.
Come succede?
Le persone debbono andare sull’“Himalaya”.
Va bene, non importa, voi non dovete andare.
Quei giorni sono finiti. Dopo tutto, la civiltà,
questo albero della civiltà è cresciuto così grande,
che le sue radici devono essere sviluppate,
altrimenti tutta la civiltà finirà.
E questa è la conoscenza delle radici,
e questo è il motivo per cui per ottenere questa conoscenza
dovete diventare più sottili, sukshma.
Ciò è possibile soltanto quando la Kundalini sale
e attraversa l’osso della fontanella,
connettendovi al Potere onnipervadente
dell’amore di Dio.
Quindi, la prima cosa che sentite
è la consapevolezza collettiva,
perché tutti sono lo Spirito.
Così potete percepire un altro Atma,
potete percepire un altro Atma, potete percepirne un altro.
Potete sentire il loro corpo, potete sentire la loro mente,
potete sentire ogni cosa.
Questa è la prima qualità che ottenete,
samuhik chetana, sul vostro sistema nervoso,
sul vostro sistema nervoso centrale.
Tutto ciò che avete conseguito durante la vostra evoluzione,
si esprime sul vostro sistema nervoso centrale.
Pensate:
se ad esempio avete un cane o un cavallo,
e volete fargli attraversare un vicolo molto sporco,
lui ci passerà, senza preoccuparsene.
Ma per un essere umano è molto difficile,
perché nella nostra evoluzione il nostro sistema nervoso centrale
ha sviluppato il senso dell’olfatto, un senso della bellezza.
Bene,
questi sensi si sono sviluppati,
ed una volta sviluppati,
quello che succede
è che noi esseri umani siamo ad un livello più alto degli animali
nella nostra evoluzione e nella nostra sensibilità più sottile.
Per un cane non ha importanza cosa mettete qui,
come decorate, quale colore indossate, niente;
per noi è molto importante,
perché la nostra sensibilità è migliorata.
È migliorata
a causa del nostro processo evolutivo,
perché siamo diventati esseri umani.
Allo stadio umano, però, abbiamo un problema,
e il problema è che abbiamo sviluppato due strutture
nella nostra testa, chiamate ego e superego;
voi potete chiamarle ego e condizionamenti.
Queste due strutture nella nostra testa si incrociano e si calcificano,
e noi diventiamo una personalità chiusa.
Quando la Kundalini sale,
attraversa l’Agnya Chakra,
che è al livello del chiasma ottico, e le risucchia entrambe;
poi apre il Sahasrara e la Kundalini fuoriesce.
Questo è un processo vivente, non qualcosa che potete fare voi.
Supponiamo che vogliate piantare un seme:
non potete estrarne il germoglio, l’Ankura,
per costringerlo a germogliare.
Non potete far germogliare un seme.
È un processo vivente di un Dio vivente,
e di una energia vivente.
Per favore capite che c’è una grande differenza.
Perciò, l’ascesa della kundalini
funziona in modo spontaneo. Lei è vostra Madre,
si muove in modo molto bello, senza procurarvi fastidi.
Conosce il proprio figlio molto bene.
Questa è l’opportunità che ha di darvi la realizzazione.
Vi ha amato per tutta la sua vita, per tutte le vostre vite,
e sa tutto di voi, tutti i vostri problemi,
come siate stati disubbidienti.
Ma dice: “Non importa,
questa è l’opportunità di dar loro la realizzazione”.
È lei che sale in modo così bello,
che fa funzionare tutto, che fuoriesce.
Tutto questo accade.
Ma quando lei tocca il Brahmarandra
o quando attraversa il Brahmarandra,
allora qui si trova la sede di Sadashiva.
Egli ha il riflesso qui, ma il Suo seggio è qui.
Questi sono i pitha nella nostra testa, sette pitha,
e i chakra sono al di sotto.
Così, quando lei l’attraversa,
quello che noi realmente facciamo è toccare
i piedi di Sadashiva,
e questo è il modo in cui nel nostro cuore lo Spirito
entra nella nostra attenzione.
Quando lo Spirito entra nella nostra attenzione,
diventiamo illuminati, la nostra attenzione è illuminata,
e questa attenzione
è molto vigile e sa ogni cosa.
Stando qui seduti, potete informarvi su altre persone,
su cosa stanno facendo, sui loro chakra.
Non esaminerete cosa indossano,
o quanto denaro hanno in banca,
ma si vedrà a che punto sono i loro chakra,
qual è il problema. Stando qui seduti, li potete curare,
e standovene qui potete aiutare.
Ma essi debbono essere un tutt’uno con questo Potere onnipervadente,
questo è importante.
Se non lo sono, allora ci vuole del tempo.
Quindi, prima di tutto voi diventate nirvichar, nirvichar samadhi,
e iniziate a comprendere la vostra consapevolezza collettiva
dando la realizzazione agli altri.
Acquisite il diritto di alzare la Kundalini,
con le vostre mani potete alzare la Kundalini.
Sapete, queste persone che stanno cantando qui,
alcune di loro hanno dato la realizzazione a mille persone,
e anche voi potete farlo,
perché ora ne avete il potere.
Ma il problema è
che vi è stato dato il trono,
vi siete stati fatti sedere sopra,
ora siete anche stati adornati con una splendida
mukuta (corona).
Ma ancora non volete credere
di essere diventati re: come fare a farvi credere che è così?
Il secondo punto è la fiducia in se stessi; è molto difficile.
Non riescono a credere di aver ricevuto la realizzazione del Sé.
“Sviluppate la vostra realizzazione, fatela funzionare.
Siete diventati guru di voi stessi, sviluppatelo”:
ma non ci riescono, hanno paura.
Ma tutti questi orribili imbroglioni non hanno ottenuto la realizzazione,
non hanno nessuna conoscenza, niente.
Diventano dei guru morti,
hanno migliaia di seguaci,
le prendono in giro, fanno soldi e rovinano le loro vite.
Mentre quelli che sono sahaja yogi,
che hanno tutta la conoscenza, tutto,
sono invece così umili, così semplici.
Ma sanno tutto di tutti.
Chiunque venga, lo conoscono.
“Ah, questo lo conosciamo”.
Non lo diranno, ma conoscono tutti.
Nella loro
scienza vi diranno: “Questo è così”. Lo sanno.
E lavoreranno collettivamente per quella persona.
Voi non vi renderete conto di cosa stanno facendo,
ma funzionerà.
La seconda natura dello Spirito,
oltre a quella dell’essere collettivo,
è quella dell’essere assoluto.
Viviamo in un mondo relativo:
questo è buono, questo è cattivo, questo è così, quello è così.
Invece esso è un essere assoluto, nel senso che,
se mettete le mani verso la fotografia
e siete anime realizzate, iniziate subito
a ricevere le vibrazioni.
Pensate a chiunque, chiedendo se era un’anima realizzata,
e tendete semplicemente le mani.
Ci sono molti “se”: persone che non credono in Dio,
che Lui sia Dio, per così dire, non credono in Dio.
Voglio dire, non è assolutamente scientifico.
Ma supponiamo che non credano in Dio,
allora debbono semplicemente chiedere: “Madre, esiste Dio?”, e basta;
e cominciano a sentire le vibrazioni.
Tutto può essere provato.
C’è Pramaan (prova) per ogni cosa,
Pramaan per tutto ciò che è stato detto fino ad ora.
Questa è una cosa davvero grandiosa che vi succede,
per cui potete ottenere Pramaan dal vostro chaitanya.
Poi, questa chitta, che è così attenta,
così dinamica, così efficace,
vi purifica anche.
Sa dov’è il vostro problema,
quale chakra è bloccato, ve lo dice.
Come quando ero a Delhi,
mi hanno portato tre ragazzi: “Madre, il loro Agnya ha un blocco.
In un modo o nell’altro, non riusciamo a pulirlo”.
Questo significa che sono egoisti.
Essi hanno anche detto: “Sì, Madre, abbiamo dei blocchi all’Agnya,
soffriamo di mal di testa”.
Sono egoisti, ma non hanno detto di esserlo.
Hanno detto:
“Sì, Madre, il nostro Agnya ha un blocco. Per favore lo pulisca”.
Quindi siete voi stessi a dirlo: “Io sono egoista”.
Perché ciò che adesso vi procura dolore è che è l’ego che vi fa soffrire;
quindi: “Madre, ci pulisca, non riusciamo a pulire il nostro Agnya”.
“Va bene, venite, lo pulirò io”.
Cominciate dunque a giudicare voi stessi.
Conoscete voi stessi e sapete cosa c’è di sbagliato in voi.
“Il mio Nabhi ha un blocco;
questo mio chakra ha un blocco; quest’altro mio chakra ha un blocco”.
Tutti sanno tutto di se stessi,
e sanno come purificarlo, come pulirlo
e come lavorare. Pulite quindi voi stessi.
Ma la massima pulizia avviene quando siete collettivi.
Molte persone prendono la mia fotografia.
“Madre, noi facciamo dei puja, ci sediamo a meditare;
ma ancora ho questo problema”.
Dovete stare nel collettivo,
questa è una parte molto importante di Sahaja Yoga.
Perché ora, vedete, non c’è bisogno che andiate sull’Himalaya,
non dovete andare a tuffarvi nel Gange.
Non dovete fare nessun digiuno,
non dovete recitare nessuna Japaas (cantilena), niente.
Solo una cosa: siate collettivi.
Il collettivo è l’oceano dell’attenzione dell’Onnipotente.
Una volta che siete nel collettivo venite puliti.
Come ad esempio il mio dito: sta bene,
ma supponiamo che un’unghia venga gettata via:
non crescerà. Nessuno le presterà attenzione.
Quindi dovete venire nel collettivo.
Qui entra in gioco l’ego.
Ci sono persone che sono molto importanti, ricche,
ben istruite,
o dei politici; sapete, gente molto, molto, molto importante.
Trovano difficoltà
a venire in un posto umile, in un centro.
Vogliono che per loro venga creato un nuovo palazzo,
“altrimenti come possiamo andarci?”
È la casa di Madre.
Anche se vostra madre è umile,
non ha molto denaro, “Va bene, non importa,
è la casa di mia madre”.
E loro non vengono, e così perdono le vibrazioni.
Questa è una debolezza molto comune, specialmente in India;
non in Occidente,
perché lì sanno che cosa preziosa hanno ottenuto.
Noi non abbiamo idea di che cosa abbiamo raggiunto,
il nostro Atma sakshatkara.
Così di nuovo io tornerò l’anno prossimo, e:
“Madre, ho questo problema, quel problema.
Meditiamo sempre a casa”.
Se non venite nel collettivo
non potete pulirvi.
È l’unico modo in cui, in Sahaja Yoga, potete pulire voi stessi,
e potete superare qualsiasi altra cosa.
Quando la Kundalini attraversa l’Agnya Chakra,
diventate consapevoli senza pensieri.
Un pensiero nasce e svanisce, un altro pensiero nasce e svanisce.
Alcuni vengono dal passato, altri dal futuro;
ma non siamo nel presente.
Se vi dico: “Siate nel presente”, non potete esserlo.
È per questo che il risveglio della Kundalini è un evento
che porta la vostra attenzione all’interno.
L’ascesa della Kundalini è proprio come questo mio sari:
vedete, ora è steso in questo modo,
ma quando la Kundalini sale,
porta tutta l’attenzione all’interno.
Ed è così che la vostra attenzione va all’interno.
E quando lo attraversa,
si crea uno spazio
tra i pensieri chiamato "vilamba"
- questo naturalmente, ognuno forse lo sa -
questo spazio aumenta, è il presente.
Così dobbiamo essere in vartamaan (presente),
dobbiamo essere nel presente,
allora siamo senza pensieri.
Diciamo che ci sono onde che si alzano e si abbassano
e vi trovate di fronte all’acqua;
quando state nell’acqua avete paura,
siete spaventati;
quando avete problemi siete spaventati.
Ma supponiamo che qualcuno ve ne tiri fuori facendovi salire su una
barca: allora osservate tutto,
potete risolvere i vostri problemi.
Se poi sapete nuotare,
allora potete saltare giù e salvare molti altri.
Quindi, vi muovete in tre stadi.
La crescita avviene solo quando
siete in consapevolezza senza pensieri.
E questo stato può essere raggiunto in collettività
così come nella vostra meditazione,
e per questo non dovete pagare.
Alcune persone fanno una conferenza introduttiva gratuita,
e poi per la seconda bisogna passare alla cassa.
Sahaja Yoga non è così.
Tutte queste assurdità non si verificano in Sahaja Yoga.
È la realtà, e la realtà non può essere acquistata.
In realtà, Dio non conosce le banche,
non conosce il denaro.
Non capisce niente di denaro.
Non ha fatto Lui il denaro: questo è il vostro grattacapo, non il Suo.
Naturalmente, se devo volare, debbo pagare,
è giusto.
Se debbo affittare una sala, debbo pagare,
ma per la sala, non per Dio.
Per il risveglio,
per l’illuminazione non potete far pagare nessuna quota.
Mi dicono che certa gente fa pagare perfino per il darshan: immaginate.
Per loro qualsiasi cosa è denaro, denaro, denaro, denaro.
Come possono innalzarsi al livello dello Spirito?
E noi siamo così semplici, sapete,
i bhakta (devoti) sono così semplici. “Va bene, vuoi cinque rupie,
venderò questo anello e te le darò.
Vuoi questo, ti darò questo”.
C’era un guru in America
che aveva, mi sembra, quarantotto Rolls Royce, o qualcosa del genere.
Ho dimenticato il numero esatto,
e lui ne voleva una in più.
Così disse ai suoi discepoli:
“In un modo o nell’altro procuratemi un’altra
Rolls Royce, allora verrò in Inghilterra”.
Così i poverini vivevano di patate,
facevano la fame.
Allora un sahaja yogi ha detto: “Cosa state facendo?
Perché vuole una Rolls Royce?
Cosa è questo interesse nelle Rolls Royce?”
L’altro rispose: “Vedi, noi gli diamo solo il metallo,
ma lui ci dà lo Spirito”.
Riuscite ad immaginarlo?
Il metallo può essere scambiato con lo Spirito!
Deve essere qualche sorta di bhut badha
quello che lui mette in loro
che in inglese si dice “spirito”.
L’inglese è una lingua veramente pericolosa,
perché “spirito” significa il vino,
“Spirito” indica l’Atma e “spirito” significa bhut
– non so quale spirito intendano!
Se
vogliamo stabilire
la connessione con Dio,
dobbiamo quindi innanzitutto diventare lo Spirito;
soltanto allora questa relazione può essere stabilita.
Qualcuno potrà certificare se stesso: “Io sono questo, io sono quello”,
ma non serve a niente, non ha nessuna utilità;
perché questo corpo umano vi è stato donato.
Immaginate che cosa deve aver fatto il Potere divino
per farvi diventare un essere umano; con quanta gentilezza,
attenzione, bellezza siete stati creati esseri umani.
Ed ora, perché avete questo corpo umano?
Per che cosa lo stiamo usando?
Dobbiamo dare il giusto valore alla nostra vita umana; che scopo ha?
È soltanto per avere sicurezze, o non so che cosa altro facciano?
Oppure è per qualcosa
che ci faccia diventare la luce del mondo?
Così, la luce dello Spirito si diffonde nell’attenzione,
e l’attenzione diventa dinamica, attiva, efficace,
molto vigile ed estremamente precisa.
Allora l’attenzione non si annoia assolutamente.
Non si sa cosa sia la noia,
perché quest’ultima arriva quando l’attenzione
si stanca.
Ma in questo caso l’attenzione è piena di luce,
pertanto non si sa cosa sia la noia.
Il secondo aspetto della natura dello Spirito è
che esso vi dice la verità, la verità assoluta,
niente altro che la verità,
qualsiasi cosa vi dicono queste chaitanya lahari (vibrazioni),
ma quando siete maturati abbastanza, non prima;
quando la vostra connessione è completa –
altrimenti siete connessi per metà, e per metà non lo siete,
allora no – quando siete maturi:
questo è lo stato di nirvikalpa.
Quando lo diventate,
allora la vostra attenzione è assolutamente corretta,
le vostre vibrazioni sono corrette, il resoconto che ricevete è fedele,
e le informazioni che ottenete sono la verità al cento per cento,
la verità su chiunque.
Ora, diciamo che vogliamo conoscere qualcosa su Shri Ganesha.
Noi veneriamo Shri Ganesha.
Molte persone Lo deridono,
perfino i cosiddetti intellettuali.
Non sanno cosa dire,
così cominciano a dire cose senza senso su Shri Ganesha,
vedete. Questo è peccato.
Ma voi potete chiedere:
“Madre, ci è concesso di avere Gauri Putra nel nostro Muladhara
dentro di noi?"
Naturalmente,
tutti coloro che sono realizzati sentiranno fortissime vibrazioni,
e anche voi.
Se avete dei dubbi, se venerate
Shri Ganesha, fate questa domanda;
se venerate Shri Vishnu, fate questa domanda;
se venerate Cristo, fate questa domanda;
se onorate Shiva, fate questa domanda.
Cosa non va in noi, per cui, senza avere la connessione, chiamiamo
"Shiva, Shiva, Shiva, Shiva" ? Ce l’avete forse in tasca?
Come potete farlo: è forse perché è il nostro servitore, o cosa?
Ma se siete realizzati, è sufficiente dire il Suo nome solo una volta
ed agisce, perché noi siamo nel Suo regno.
In questo vostro regno, nel regno indiano,
voi potete chiamare chiunque; nessuno verrà, in nessun caso,
il problema non si pone.
Ed anche quando cominciate a chiamare Dio senza connessione,
non succederà niente.
Ma se siete connessi,
non solo quella deità vi aiuterà,
e chi vi infastidisce verrà sistemato;
non solo questo, ma qualsiasi cosa vogliate viene fatto,
e accade.
Tutti i tipi di manorathas (desideri)
vengono esauditi.
Quindi, se volete chiamarlo
illuminazione o completamento, è una vostra scelta:
è il completo adempimento del vostro essere.
Quindi la terza natura dello Spirito è che esso è amore.
Essendo amore, vi dà gioia.
Ma è nirvaj - questo amore non vuole nulla,
dà soltanto; ed è una sensazione bellissima, che infonde calma.
La gente è stressata.
Dopo aver fatto una miriade di cose senza senso
sarete stressati, senza dubbio.
Ma quando qui si crea l’apertura, tutto lo stress fuoriesce.
Non c’è più stress.
Noi non sappiamo cosa sia lo stress.
Le persone non vanno dal medico,
e neanche i medici vanno dal medico,
vengono da Me.
Io non sono un medico, ma vengono da Me; è sorprendente.
Questa è la scienza “meta-moderna”,
meta-moderna, cioè oltre la scienza moderna.
Ma sapete, noi siamo indiani
e abbiamo questa nostra eredità:
crediamo di più nella lingua inglese,
nel modo di vestire inglese,
nella conoscenza inglese,
perché conosciamo solo l’inglese.
Ma coloro che conoscono il francese crederanno nel francese.
Ora è arrivato il momento che loro credano in noi.
Infatti non crediamo nel nostro stesso paese,
non crediamo nella nostra stessa cultura,
non crediamo nella nostra stessa conoscenza.
Non vi dico niente di nuovo.
Sahaja Yoga è molto antico;
Nanaka disse: “Sahaja samadhi lago”.
Ogni santo l’ha descritto.
Ma noi facciamo questo, quello, tutti ritualismi,
karma kandis, questo, quello.
Ciò non può darvi l’assoluto, non può.
Io vi sto dicendo che questa è la verità.
Lo Spirito è ciò che noi dobbiamo diventare.
Questo è lo scopo fondamentale della nostra vita.
Allora, tutti gli altri si adegueranno.
Questo è ciò che abbiamo appreso da ogni scrittura,
da ogni incarnazione,
da ogni parte.
Ora pensiamo soltanto a diventare lo Spirito,
a diventare un’anima realizzata, un maestro.
Che Dio vi benedica tutti.
Non hanno portato nessuna domanda?
Ci sono alcune belle domande
a cui risponderò prima di darvi la realizzazione.
Se volete uscire per cinque minuti potete andare,
e poi tornate.
Nel frattempo ci sono le domande.
Mentre meditiamo, dovremmo concentrare la nostra attenzione
sulla sommità della testa?
Non dovete concentrarvi su niente e su nessun punto.
Voi non fate niente,
è la Kundalini a salire.
Quindi non dovete farlo. Non lottate con la vostra attenzione.
Semplicemente se ne occuperà lei. Lei conosce il suo lavoro.
Questo è un punto.
Le deità, come Shri Ganesha, Mahavishnu, ecc.,
hanno la stessa forma con cui sono raffigurate nelle nostre scritture?
Certamente! Quelle sono le deità.
Oppure rappresentano qualche stato di mistica consapevolezza
riguardante i centri dello yoga? Certamente!
Queste deità sono lì.
Ganesha è proprio come Ganesha.
Naturalmente, il suo colore cambia da una persona all’altra;
dipende.
Ma
il Suo stato di coscienza mistica è diverso
da quello di Vishnu
e da quello di Shiva.
Lui fa il Suo lavoro.
Ognuno è il perfetto maestro del proprio lavoro,
ma essi sono nella forma,
assolutamente nella forma in cui voi li conoscete, senza dubbio.
Che benedizione abbiamo! Voglio dire, immaginate,
io ho dovuto parlare di Ganesha a queste persone
che neanche conoscevano la parola “G”
Non è proprio…?
Loro non ne sapevano niente.
E sono diventati maestri del principio di Ganesha.
Ora chiedete loro, vi spiegheranno tutto dei chakra, di ogni cosa.
Tutta questa conoscenza è qui in questo nostro paese,
tutti questi splendidi gioielli sono qui.
Quando siamo tra persone
che non hanno familiarità con Sahaja Yoga,
possiamo immaginare nella nostra mente la forma della Reverenda Mataji,
invece di tenere davanti la Sua foto? Certo che potete.
Sì, la mia fotografia a volte
è usata in posti molto strani,
dove non si dovrebbe, non è da protocollo.
Dovrebbe essere usata in luoghi dove
siete con persone che sono sahaja yogi,
o nelle vostre case;
non dovreste usarla dappertutto.
Ora, questa è una domanda pericolosa!
Il cibo non vegetariano influisce sul sadhana?
È preferibile il cibo vegetariano?
Ora, se io dico qualsiasi cosa vi arrabbierete!
Ma ve lo dirò.
In Sahaja Yoga si suppone che voi non mangiate la carne
di nessun animale che sia più grande di voi.
Se siete vegetariani, potete essere vegetariani;
se siete non-vegetariani potete essere non-vegetariani.
Ma dipende dal tipo di personalità che avete.
Supponiamo che voi siate una persona di lato destro:
è meglio che siate vegetariani.
Ma se siete di lato sinistro,
è meglio che assumiate proteine.
Quindi stiamo parlando di proteine e carboidrati.
Prendete qualsiasi tipo di proteine.
Ora, noi indiani non mangiamo proteine.
Fatta eccezione per l’idli (un piatto dell’India meridionale),
non credo che noi mangiamo proteine.
E anche in quel piatto, c’è del riso.
Le proteine dovrebbero essere mangiate dagli indiani,
sono di questa opinione,
perché siamo diventati molto deboli.
Di fatto, siamo molto spaventati dalla tassa sul reddito,
da questa tassa, da quella tassa;
in più siamo così deboli
perché mangiamo cibo assolutamente insipido.
Dovremmo mangiare cibo nutriente,
specialmente proteine, sotto qualsiasi forma.
Ma non di animali che sono più grandi di voi.
Tipo persone che mangiano carne di cavallo;
non so cos’altro faranno, qualsiasi cosa;
mangeranno gli elefanti, penso!
Non c’è una ricetta uguale per tutti.
Dovreste mangiare secondo la vostra natura.
Molte persone, quando dico queste cose, non praticano Sahaja Yoga,
pensate.
Si perdono la loro Atma sakshatkara per questo motivo.
Voglio dire, come siete diventati vegetariani?
Perché vostra madre era vegetariana;
per quale altro motivo se no?
Dove avete imparato il vegetarianismo?
Se foste stati musulmani,
avreste mangiato anche la testa di qualcuno!
Fortunatamente siete nati in una comunità indù,
ma stiamo esagerando con queste cose.
Da mattina a sera -
voglio dire, questo ritualismo è così estremo a Madras
che mi avevano perfino detto:
“Madre, Sahaja Yoga non potrà mai funzionare a Madras”.
Io ho chiesto: “Perché?”
“Perché le persone non sono per niente sahaj.
Al mattino debbono alzarsi alle quattro,
fare il bagno, andare al tempio, tornare indietro.
Se un giorno non lo fanno,
allora per tutta la giornata si comportano come pazzi,
pensando di aver commesso il più grande dei peccati;
questa routine deve essere rispettata”.
Non esiste una routine in Sahaja Yoga.
È un processo vivente.
Non esiste routine in un processo vivente.
Quando il fiore vuole, fiorisce.
Allora perché uccidervi con questi rituali?
Questo è il problema della nostra religione indù,
e lo stesso vale per i cristiani;
insomma, sono tutti in competizione.
Dio ha creato il mondo perché noi ne gioissimo.
Vi dico
che se abbandonerete tutto questo, sarete assolutamente molto rilassati:
Dimenticatelo!
Al massimo, cinque minuti al mattino
di meditazione Sahaja Yoga,
e dieci minuti alla sera prima di andare a dormire, tutto qui.
Per questo abbiamo un centro,
andate a visitarlo; è tutto.
Il resto lo farà Dio per voi.
Ora, anche questa è una bella domanda.
Qual è la realizzazione finale in sadhana?
Come si dovrebbe procedere in quella direzione,
dopo aver sentito all’inizio le vibrazioni sulla testa e sui palmi?
Bene,
questo significa che le ha sentite, signor Subramaniam,
sono felice di saperlo.
Ma direi che lei deve venire al nostro centro
e andare avanti.
Ma noi non parliamo del futuro,
parliamo del presente.
Lentamente, rimarrà sorpreso di come stia crescendo,
di come effettivamente stia ottenendo in sé tutti i poteri.
Se ne renderà conto da solo e ne rimarrà stupito.
Voglio dire, si sorprenderà,
ma dopo un anno ho incontrato alcune persone che,
malgrado io abbia buona memoria,
non riuscivo a riconoscere.
Ora, questo signore è qui,
ed ha qualche problema personale,
il poveretto.
Era andato da questo Navoli di Hatha Yoga,
e sta soffrendo.
Questo Hatha Yoga è un’altra cosa strana.
Se voi leggete Patanjali,
saprete che tratta di Ashtanga Yoga.
Di questi esercizi, davvero pochissimi
sono importanti.
Chiunque può venire a insegnarvi Hatha Yoga;
ma, a meno che non sia un’anima realizzata,
non ha alcun diritto di insegnarvi qualcosa.
Ciò di cui vi ho parlato oggi è nirvichar samadhi,
nirvikalpa - ed è tutto scritto lì;
ed egli definisce questo Potere onnipervadente
ritambara pragya.
qualcuno vi insegna qualcosa – “Ha, tha” – e finita lì.
Sono persone che corrono come dei matti, che saltano come dei matti.
E voi diventate di lato destro, allora vi vengono gli attacchi di cuore.
Ora questo signore ha un problema.
Ma le assicuro che starà bene.
Si dedichi a Sahaja Yoga, è molto semplice,
le darà equilibrio e lei starà bene.
Hatha Yoga e poi il Gayatri Mantra:
così diventate ancora più di lato destro.
Imparate cosa è necessario per voi.
Per una persona di lato destro,
occorre praticare la bhakti.
Chi è di lato sinistro deve fare questo.
Dovete darvi equilibrio.
E questo vi procurerà davvero una grande gioia.
Altrimenti, se incontrate qualche Hatha Yogi,
meglio che vi avviciniate a lui con una pertica;
Dio sa quando vi schiaffeggerà, come Duruwasha
È gente molto pericolosa.
Non sanno cosa sia l’amore,
non sanno cosa sia Madre.
Non si parla d’amore.
È la consapevolezza di sé
un prerequisito da praticare
per poter realizzare la kundalini shakti? No.
Dopo la realizzazione diventate consapevoli di voi stessi.
Non è necessario niente.
Ora, per esempio, alcuni continuano a dire:
“Hai commesso questo peccato. Bene,
pagami questa cifra e tutti i tuoi peccati saranno finiti”.
Vi dico, portatelo dalla polizia.
Per me nessuno è un peccatore, no. Voi siete i miei figli.
Nessuno è un peccatore.
Non avete commesso peccati, torti, niente.
Avete commesso sbagli,
vi siete cacciati nelle tenebre;
o al massimo posso dire che eravate ignoranti.
Ma non mi piace chiamare nessun essere umano un peccatore,
a parte i rakshasa.
Naturalmente ci sono i rakshasa,
ma loro sono già bollati,
non serve dirlo, già ci sono.
Quindi questa consapevolezza di sé è ciò che dovete ottenere.
Noi non siamo consapevoli di noi stessi.
E non possiamo diventarlo facendo.
Dicendo: “Debbo essere consapevole di me stesso.
Ora debbo essere consapevole di me stesso, debbo andare dentro,”
che cosa stiamo usando? Il nostro ego.
È qualcosa che succede.
Quando raggiungete quello stato -
non lo stato umano,
ma quello di yogi –
in quello stato avete la consapevolezza di voi stessi,
e rispettate voi stessi.
Avete stima di voi stessi.
Ma non vi mettete in mostra,
non diventate una persona di poco valore.
Lui dice: “Madre,
ho di recente iniziato a meditare nel modo Sahaja,
e mi sento assolutamente fresco e meraviglioso tutto il tempo.
Però, Madre, lo dico con estrema umiltà,
dire che questa energia ci appartiene…
io non ho mai sentito questa energia prima.
Madre, gentilmente, ci dica se siamo stati
ricollegati con Dio o con la fonte principale,
ed è questo il motivo per cui ci sentiamo così completamente
pieni di energia?"
Naturalmente, ti senti così perché sei ricollegato,
non c’è dubbio al riguardo.
Ma non senti nessuna energia perché
devi essere un uomo molto buono.
Quando c’è un’ostruzione,
allora percepisci un piccolo problema.
Come un atterraggio senza intoppi,
non te ne accorgi;
e se hai avuto un atterraggio liscio in Sahaja Yoga,
significa che sei un’ottima persona,
un uomo molto buono, un uomo giusto.
Semplicemente, atterri senza intoppi, non ci sono ostruzioni, niente.
Non hai squilibri,
sei al centro, nessun problema.
Ma se hai problemi,
allora la Kundalini un pochino sale e poi scende.
Ed è per questo che tu non lo senti.
Quelli che hanno problemi
a volte sentono piccoli dolori qui e lì.
Ma se la Kundalini sale su
sappi che sei giusto, che sei buono.
Il termine “Dio” viene attribuito per spiegare
tutte le questioni inspiegabili? No, no, no.
In Sahaja Yoga tutto è spiegato
e può essere provato, Pramana.
Qualcuno ha visto, sentito, percepito o realizzato
il proprio definitivo controllo, maestro, proprietario, decisore?
Naturalmente! Tanti di loro, non lo sa?
Ce ne sono tantissimi.
L’autorità decisiva risiede all’interno
o al di fuori di ognuno?
È riflessa in ognuno,
ma il riflesso non può essere l’oggetto.
Ma il riflesso può essere pari all’oggetto,
a seconda delle condizioni del riflettore.
Se qualcuno ha realizzato la verità definitiva, perché è morto?
Queste cose che ha chiesto sono molto, molto grandi.
Vedete, credo che chiederei, al signore
che mi ha fatto questa domanda,
di prendere prima di tutto la realizzazione.
È un signore alquanto confuso.
Vede, ora chiede: “Cosa è Dio? Cosa è la morte?”
Ma che cosa siete voi?
Per prima cosa scopra questo.
Chi sta facendo questa domanda?...
Qualcuno da un centro? Oh mio Dio!
È interessante,
che provenga da un centro e faccia tutte queste domande.
Questo significa che sta pensando, pensando, pensando troppo.
È sbagliato dire che Dio è nel bene?
Penso che abbia fatto troppe letture,
questo è il problema.
Prima conosci la realtà, figlio mio,
allora tutte queste domande scompariranno - nirvikalpa. ....
Ora sta parlando del bene ideale e di cose simili.
È sicuramente vero che l’uomo vive solo una volta…
È sbagliato. Chi te lo ha detto? Non è vero.
Se lo credete, non posso farci niente,
ma non è così.
Ed essere buoni e retti
non è la fine della vostra ricerca.
Il dharma è l’equilibrio,
vi dà l’equilibrio.
Ma l’equilibrio per cosa, il dharma per cosa?
Dovremmo chiederci questo:
perché dobbiamo essere dharmici? Perché non essere adharmici?
Perché non fare una simile domanda? È logica.
Perché rispettare tutto questo dharma, dharma, dharma?
Perché dovete elevarvi.
Se, ad esempio, un aeroplano non è in equilibrio,
come decollerà?
Oppure supponiamo che sia soltanto in equilibrio ma non si alzi mai:
a che cosa serve montare l’ aeroplano?
Quindi dovete essere dharmatit.
Dovete andare oltre il dharma,
dovete andare oltre i guna – essere gunatit –
voi lo superate, e allora il dharma diventa parte integrante di voi.
Non dovete imporvi: “Non fare questo, non …”
No, semplicemente non lo fate, in qualsiasi modo proviate.
Vi farò il mio esempio.
Voi sapete che ho una doppia vita.
Mio marito è – avrete sentito parlare di che cosa è –
è un grande, grande, grande boss di qualcosa,
ed io ho vissuto tutta questa assurdità per tutta la mia vita.
Quando andò in Inghilterra,
gli chiesero: “Perché non balla con noi?”
E lui rispose: “Perché mia moglie non balla,
così io non voglio ballare”. Accolla a me tutta la responsabilità,
è un’ottima scappatoia!
Così loro dissero: “No, no, la porti a Londra.
Starà bene.
Se la porta a Londra comincerà a ballare”.
Lui disse: “Portatela pure sulla luna, ma non lo farà!”
Così stanno le cose. Il dharma è innato, semplicemente non lo fate.
Non per i condizionamenti, o perché è meglio - è Sahaj.
È Sahaja, voi, semplicemente, non lo fate proprio.
“No, non lo farò”.
Non farete mai cose sbagliate,
perché semplicemente non le farete.
Così ciò deve andare oltre il dharma;
significa che il dharma è parte integrante di questo.
Gunatit significa che siete oltre i guna.
Non siete a destra, a sinistra o al centro,
siete oltre.
Cosa è destra, sinistra, centro, cosa è questo,
perché rimanere sospesi a quel modo? Meglio essere al di sopra.
Questo è ciò che vi accade.
Così “ci sono solo persone rette”:
molte persone rette sono venute e se ne sono andate,
senza avere alcun effetto sul pubblico.
Ciò che serve è la vostra emancipazione, la vostra ascesa;
questo è ciò che dobbiamo raggiungere.
“Solo il bene”, il cosiddetto bene…
voi non potete stabilire cosa è bene, ve lo assicuro.
A nessuno piace seguire una persona buona.
Come a Puna, dove dicevano:
“Tutti prendono e mangiano denaro, non mangiano mai cibo.”
Io dissi: “Veramente?”
Così lo riferii a mio marito:
“Tutti mangiano denaro”. Lui si trovava a Londra.
Mi rispose: “Tu dì loro: mio marito non ha mai preso una tangente”.
Così dissi loro: “Mio marito non ha mai preso una tangente”.
Mi risposero: “Perché non l’ha presa? Chi gli ha detto di non prenderla?”
Così, quello che succede
è che normalmente la gente non segue mai una persona
buona e retta, mai.
Ma seguiranno sempre una persona che è
un po’ così.
La ragione è che proveniamo dallo stadio animale,
ed è facile tornare indietro.
Ma una volta che siate realizzati, allora è difficile;
significa che una volta che il fiore è diventato frutto,
non può ritornare un fiore, è così semplice.
Così dico, molto dolcemente: “Siete venuti qui, bene,
allora prendete la vostra realizzazione; poi vi spiegherò”.
Allora sarete voi stessi a dirlo. Ed ora,
vedete queste persone che stanno qui sedute a cantare:
alcuni di loro erano terribili drogati, terribili!
Non riuscivano neppure a vedermi. Dicevano:
“Vedevamo queste luci venir fuori da Lei,
non riuscivamo a vedere Lei”. Quando sono venuti erano in coma.
Nel giro di una notte, tutto finito; anche gli alcolizzati,in una nottata.
Io non ho detto loro niente. Non dico mai:
“Non bevete, non….”. Non uso mai queste parole.
Lasciate entrare la luce del vostro Spirito, e ci siete.
Io non debbo dirvi nulla,
tutte le abitudini le abbandonerete da soli.
Capite il punto?
Perché quando la luce arriva,
le tenebre debbono dileguarsi.
Pertanto, l’aderenza ai principi morali non è sufficiente.
Dovete andare oltre.
Qualcuno ha scritto di un suo amico che ha un problema,
è caduto ed ha avuto un incidente.
Dovrebbe andare a chiedere ai sahaja yogi di aiutarlo.
Attualmente non curo io le persone, perché non ce n’è bisogno.
Io faccio tutte le altre cose insensate.
Oggi sono i sahaja yogi ad occuparsi di curare.
Ci sono tante altre cose a cui devo provvedere.
Quindi chiama chiunque,
saranno molto di aiuto e lo faranno.
Ah, una buona domanda.
È possibile curare le sofferenze e la povertà
con questo Sahaja Yoga?
Possiamo liberarci della povertà?
Possiamo, certamente –
se smettete di digiunare innanzi tutto.
Volete digiunare? “Va bene”, dice Dio, “va bene, fate pure.
Non avrete nessun cibo”. Finito! Il vostro desiderio sarà esaudito.
Volete diventare come sanyasi?
Volete indossare vestiti stracciati? Va bene, tenetevi la povertà.
Volete la povertà, dopotutto l’avete chiesta.
Volete la sofferenza? “Dobbiamo soffrire”.
Ci sono tantissime assurdità che persistono
tra cui l’idea di dover soffrire. Allora come fare?
“Devo soffrire”. Bene, se lo volete, divertitevi.
Chiedete la prosperità e la otterrete,
dopo il risveglio della Kundalini.
Vedete il centro che si trova lì, chiamato Nabhi Chakra,
sul quale sono seduti Lakshmi Narayana.
Una volta che Lakshmi Narayana sono risvegliati dentro di voi,
come potete essere poveri?
Ma anche il denaro ha i suoi problemi.
Ottenete la ricchezza, che dà soddisfazione.
Ma non chiedete la povertà.
A parte voi, adesso gli occidentali hanno
un grande desiderio di povertà.
Indossano pantaloni, loro dicono che sono strappati
significa che sono pieni di buchi.
Indossano pantaloni strappati; immaginate, in Inghilterra,
un paese così freddo, indossano pantaloni bucati,
procurandosi le vene varicose.
E lì persistono moltissime sofferenze insensate,
moltissime.
Una lettera così lunga… dovreste scriverle più brevi.
È questo che succede, ed è così che la gente chiede le difficoltà.
Pertanto c’è la recessione in America, la recessione in Inghilterra,
la recessione in Spagna, e si sta insinuando in Francia; tenetevela.
Se volete la povertà, tenetevela.
Quindi il Lakshmi chit sta arrivando da questa parte, credo.
Un certo buon senso sta pervenendo al nostro governo,
e sono sicura che funzionerà, lo spero.
Ma voi dedicatevi a Sahaja Yoga e sarete sorpresi.
Per esempio, in Inghilterra, c’è moltissima disoccupazione,
ma nessun sahaja yogi è disoccupato, nemmeno uno.
Con questo tipo ce ne sarà almeno uno…
dovrà dedicarsi a Sahaja Yoga, per cominciare.
Madre, Sahaja Yoga è solo per la salute e la gioia
o c’è qualcosa di più? È per tutto, per la totalità.
Cosa volete?
Chiedetelo,
desideratelo, ogni cosa.
Dice che non gli è stato spiegato.
Vedete, adesso vi darò la realizzazione,
e vedrete come i chakra si aprano e tutto il resto.
Ma poi, se andrete in un centro, potrete sapere tutto,
e nel giro di un anno sarete tutti maestri.
Ma datevi tempo, questo è il punto.
In questi giorni le persone sono molto impegnate.
Cosa state facendo?
Alcune signore mi hanno detto erano molto occupate con festicciole.
Ci sono pochissime donne qui,
a Madras; tutte le donne debbono essere sedute nel tempio
a rasarsi la testa.
Ed anche le donne ben istruite lo fanno.
Voglio dire, perché, perché dovremmo rasarci la testa?
Dio ha molti capelli, voi non dovete tagliarli.
Tutte sciocchezze!
Le donne possono essere molto più shakti shali degli uomini,
ma questo condizionamento delle donne indiane… Dio solo lo sa.
Bene. Eccoci qui ...
Lui dice: Ho praticato il pranayama
per quattro anni. Non ho un maestro ...". Molto pericoloso.
Se non avete un maestro, che abbiate un maestro o no,
il pranayama è molto pericoloso.
Se avete problemi con i polmoni,
o qualche ragione particolare ....
Vedete, tutti questi vyayama (esercizi),
venivano assegnati per ragioni particolari, per chakra specifici.
Ora, la Kundalini si alza;
supponiamo che si fermi allo stomaco, al Nabhi,
e voi stiate facendo pranayama: a che serve?
Dovreste sapere dove è la Kundalini.
Per esempio, oggi stavo arrivando in macchina;
mi hanno fermato in un certo punto, poi in un altro punto.
Quando la macchina si è messa in moto,
solo allora ho saputo dove si sarebbe fermata.
Come posso saperlo in anticipo?
Nello stesso modo,
quando la Kundalini sale – usate il cervello! –
si ferma ad un certo punto,
allora voi dovreste sapere con quale vyayama potete risolvere la cosa.
È molto scientifico.
Anche noi lo usiamo, ma non come assumere tutte insieme le medicine
della scatola dei medicinali
dalla mattina alla sera.
Ed è questo il motivo per cui dicono di sviluppare problemi e lo fanno.
Li avrete, molto presto.
È una cosa molto pericolosa.
Vedete, in realtà noi non siamo solo esseri fisici.
Non viviamo solo di prana, questo è giusto.
Ho visto persone che praticano il pranayama,
se sono sposati – grazie a Dio lei non è sposato –
divorziano dalle loro mogli,
perché non c’è amore.
Sono persone molto aride, estremamente inaridite;
non c’è poesia nella loro vita.
Bene, cominci a leggere qualche bella poesia!
Ora, qui dice:
Può spiegarmi cosa vuol dire essere di lato sinistro e di lato destro?
È un argomento molto vasto,
ma se lei rivolgerà ai sahaja yogi glielo spiegheranno.
Il lato destro riguarda l’energia fisica ed emozionale,
usata per il fisico… – scusi, per il lavoro fisico e mentale.
Il lato sinistro è l’energia per le emozioni.
Per esempio, lui pratica pranayama.
Lo pratica e, diventerà di lato destro,
soltanto se lo farà.
Quando la Kundalini è nel processo di risveglio,
si ha paura?
No. Lei è vostra madre.
Si accollerà tutti i problemi.
Quando siete nati, vostra madre ha sopportato tutti i problemi,
tutti i dolori del parto. Lei non vi ha creato problemi, non è vero?
Lei, poverina, ha sofferto per voi.
E una volta che siete nati, si dimentica tutto.
“Mio figlio ora è nato, è tutto finito.
Tutto ciò che è stato è stato”.
Questo è la Kundalini.
Perché dovreste avere paura?
È a causa delle persone che vi hanno detto
che il risveglio della Kundalini è molto pericoloso e via dicendo,
perché non sanno nulla al riguardo.
Non vogliono che otteniate la vostra realizzazione.
Quello che dice è vero:
“Il male esiste da tempo immemorabile,
nonostante diversi santi e incarnazioni”.
È giusto;
ma c’è una soluzione.
Allora perché non cercare la soluzione per uscire dal male?
Una volta che siate un’anima realizzata,
sarà il male a fuggire, non voi.
È arrivato il tempo che il male fugga,
sia distrutto, sia smascherato, sia finito.
Siete voi che potete farlo.
Ogni cosa richiede il suo tempo, come la crescita di un albero.
Piano, piano, tutti questi sei chakra sono stati fatti funzionare.
Ora, la questione del settimo chakra, che è il Sahasrara,
viene risolta in Sahaja Yoga.
Così il quadro è completo.
Il male non può distruggere un sahaja yogi; loro lo sanno molto bene.
Anche il male lo sa che non lo può fare.
Se vede un sahaja yogi, scappa.
Quindi non vi preoccupate.
Penso di aver risposto a tutte le vostre domande,
alla maggior parte;
ma c’è una cosa.
Faccio questa cosa dagli ultimi… da quanti anni?
Da ventitre, ventuno anni,
rispondo alle domande.
Adesso sono proprio brava,
posso rispondere a qualsiasi domanda, questo è vero.
Ma questo non garantisce il vostro risveglio,
devo dirvelo. Sono acrobazie mentali.
Quindi, anche se ho risposto alle vostre domande,
non significa che io alzerò la vostra Kundalini,
o che la Kundalini si alzerà.
Questa è completamente un’altra questione.
Ma non voglio che abbiate questa mente
che all’improvviso salta su a dire che non avevate fatto questa domanda,
in modo da stressarvi. Per questo rispondo.
Diversamente, non fa nessuna differenza se rispondo
o non rispondo.
È qualcosa di molto differente,
un’area molto differente.
Bene adesso, siamo tutti preparati per la nostra realizzazione.
Coloro che l’hanno avuta ieri la riceveranno ulteriormente.
Come vi ho detto, a chi non vuole riceverla,
non posso imporla, non posso forzarvi.
Penso che tutti i sahaja yogi dall’Occidente debbano uscire;
è giunto il momento, mi dispiace.
So che vorreste rimanere seduti qui in meditazione,
ma voi avrete molte più possibilità degli altri;
il fatto è che non c’è più tempo,
dovete preparare i vostri bagagli.
Bene.
Guardateli, stanno cantando in sanscrito,
per intero, “Ai Giri Nandini”, cantano così bene.
Pensateci: potete immaginare, queste persone,
come hanno imparato?
Questi sono tedeschi, ci pensate?
Loro non si definiscono tedeschi.
Come ci sono riusciti?
E questi inglesi non sapevano una parola di hindi;
hanno vissuto qui per trecento anni,
non so cosa hanno fatto.
Anche se si diceva: “Darwaza Band Kar” (chiudete la porta),
secondo loro si diceva: “There was a banker.” (Ossia: c’era un banchiere)
Guardateli!
Tutto questo è l’Atma!
Il modo in cui apprezzano la vostra musica,
il modo in cui apprezzano la vostra danza Kuchipudi,
è sorprendente;
molto di più di quanto possiate fare voi.
Perché la nostra musica viene dall’Aumkara.
Sarà praman, provato.
Dovremmo essere orgogliosi di essere indiani.
La nostra è la cultura più elevata di tutto il mondo.
Dobbiamo rispettare la nostra cultura e preservarla.
Chiedete loro, ve lo mostreranno,
vi spiegheranno cosa hanno trovato in Sahaja Yoga.
Domanda sulla moksha.
Se questo è solo moksha?
Naturalmente!
Questo è moksha.
"Moksha" significa quando vi elevate al di sopra del vostro essere fisico,
mentale, emozionale;
non vi siete più coinvolti.
Questo è moksha.
E mediante questa assenza di coinvolgimento,
tutto il vostro essere fisico, mentale ed emozionale viene messo a posto.
Voi diventate quello, diventate il tattwa,
Tattwamasi voi diventate tattwa.
"Aham Brahmasmi"- voi diventate il Brahma.
È tutto intorno, questo è Brahma.
Ma anche quando lo diventate, non ci credete,
ve lo ripeto.
Voglio dire, non so cosa succede,
non credono di esserlo.
Bene;
una semplice cosa da capire adesso è che
si tratta di un processo vivente.
Non può essere forzato, funziona da solo.
Ma tutti voi avete il diritto fondamentale
di ottenere la vostra realizzazione del Sé, tutti voi;
a qualsiasi razza, religione,
paese apparteniate, siete esseri umani,
e tutti voi avete questo diritto.
Vi chiederei di togliervi le scarpe e
di mettere i piedi su questa Madre Terra,
perché lei assorbe i nostri problemi.
Entrambe le… per favore toglietevi le scarpe, ciabatte,
toglietevele, per favore.
È la lingua… Non capisce la mia lingua, è così?
Entrambi i piedi sulla Madre Terra, distanti l’uno dall’altro.
Ora, durante la meditazione per favore non muovetevi, è tutto…
Voi dovete andare, penso.
Per favore, penso che sia meglio che andiate.
Andate in aereo?....
Bene.
Siete sahaja yogi, potete fare qualsiasi cosa.
Il treno vi aspetterà.
Non vogliono perdersi neanche un momento.
Comprendono l’importanza di ogni momento,
pensate.
Ciò di cui avete bisogno è di essere sinceri con voi stessi.
Ora avete entrambi i piedi lontani l’uno dall’altro,
e avete una sensazione molto piacevole di voi stessi -
prasanna bhave, prasanna chitt.
Non siate arrabbiati con voi stessi, con nessuno,
siate semplicemente prasanna (felici).
Che bella parola abbiamo in sanscrito, prasanna.
Mettete i piedi distanti l’uno dall’altro, così,
e provate questa bella sensazione riguardo a voi stessi,
questa sensazione molto piacevole.
Per prima cosa vi diremo quali chakra devono essere toccati,
e come alzare la vostra Kundalini da soli.
Ma più tardi, non dovete preoccuparvi,
più tardi, perché è molto semplice.
Lui vi mostrerà come alzarvi la Kundalini.
Avete qualcosa ...
Per favore, cercate di allentarlo.
Per favore mettete la mano sinistra verso di me, in questo modo.
Bene.
La mano sinistra verso di me, in questo modo.
Questo è per assorbire l’energia,
o per esprimere il vostro desiderio,
perché il lato sinistro è il potere del desiderio
e il lato destro è il potere dell’azione.
Quindi mettete la mano sinistra verso di me, in questo modo,
l’espressione del vostro desiderio
di ricevere la realizzazione del Sé.
Portate la vostra mano destra sul cuore.
Come vi ho detto, nel cuore è riflesso Dio Onnipotente,
come Spirito.
Se voi diventate lo Spirito, diventate maestri di voi stessi.
Ora poggiate la vostra mano destra –
lavoriamo solo sul lato sinistro –
sulla parte superiore del vostro addome dalla parte sinistra.
Premete forte.
Questo è il centro della vostra maestria.
Va bene?
Riuscite a sentirmi ora?
Così, adesso, se siete lo Spirito diventate maestri di voi stessi.
Quindi, appoggiate la mano destra sulla parte superiore del
vostro addome sul lato sinistro:
questo è il centro della vostra maestria.
Chi sta facendo rumore?
Riescono a sentirmi?
No?
No, è molto forte.
Non mi sentite?
Bene, grazie.
Ora spostate la mano sulla parte inferiore
dell’addome, a sinistra.
Questo è il centro della pura conoscenza.
Ciò che agisce sui vostri nervi,
sul vostro sistema nervoso centrale,
è manifestato da questo centro dello Swadisthana.
Poi riportate la mano destra
sulla parte superiore dell’addome,
sul lato sinistro,
e in seguito dovrete poggiare la mano sul cuore.
Poi spostate la mano
nell’angolo fra il collo e la spalla,
e ruotate la testa verso destra.
Questo è il centro che si blocca se vi sentite in colpa,
sviluppando orribili malattie come la spondilite
o magari l’angina.
Ora per favore poggiate la mano destra sulla fronte,
e chinate la testa.
Qui dovete perdonare tutti,
senza pensare a chi dovete perdonare.
Portate poi la mano destra sulla nuca;
questo è l’Agnya,
l’Agnya anteriore e posteriore; se lo sapete, corrisponde al lobo ottico.
Premete su entrambi i lati.
Questo è un centro da lavorare soltanto perché voi vi sentite in colpa;
chiedete perdono al Potere divino, questo è tutto.
Spingete indietro la testa.
Ora,
distendete completamente la vostra mano,
e poggiate il centro del palmo sopra
la zona dell’osso della fontanella, il talu,
che era un osso morbido durante l’infanzia.
Abbassate la testa più che potete.
Ora premete con forza e tendete indietro le dita;
premete forte e muovete il cuoio capelluto
lentamente, per sette volte in senso orario.
Ora,
questo è ciò che dobbiamo fare.
Proprio all’inizio ci sono tre condizioni.
La prima è che dovreste tutti sentirvi assolutamente fiduciosi
di ottenere la vostra realizzazione del Sé,
che otterrete la vostra realizzazione del Sé –
riuscite a sentirmi, ora? -
pienamente fiduciosi.
Seconda cosa –
potete aggiustarlo? -
la seconda condizione è che non dovreste assolutamente sentirvi
colpevoli di nulla.
Noi indiani non ci sentiamo tanto in colpa quanto gli occidentali.
È una buona idea non sentirsi in colpa.
Non ascoltate nessuno che vi dice che questo è sbagliato,
che voi siete così o così – niente del genere.
Nessuno ha il diritto di giudicarvi.
Quindi per favore non sentitevi in colpa, è molto importante.
E la terza condizione è che dovete perdonare tutti.
Molti di voi diranno che è difficile, il che è sbagliato.
Come vi ho detto ieri,
sia che perdoniate o che non perdoniate,
voi non fate niente.
Allora perché non perdonare tutti? Diversamente cadiamo in mani sbagliate.
Allora, proprio senza pensare a chi dovete
perdonare, o di chi dovete ricordarvi,
cercate solo di dire in generale: “Io perdono tutti”.
Vi sentirete molto più leggeri. Dite solo questo.
Questo è un mito, state vivendo in un mito.
Riuscite a sentirmi, adesso? Sì.
Riuscite a sentirmi, da quella parte? Dietro, mi sentite?
Ora, dovete chiudere gli occhi.
Potete togliervi gli occhiali,
perché non dovreste aprire gli occhi fino a quando non ve lo dirò.
Per favore toglietevi gli occhiali.
Se c’è qualcosa che vi stringe, al collo
o alla vita, per favore ...
Se avete qualcosa - Che cosa c’è?
Se avete qualcosa – Devo continuare,
è proprio questo che arriva -
qualsiasi cosa intorno al vostro collo o alla vostra vita,
qualcosa di molto stretto, potete ...
Se avete dei tawi o altro, per favore toglieteli,
non va molto bene.
O dei mala che vi ha dato qualche guru o qualcun altro,
per favore toglieteveli;
perché non siete venuti qui
per essere gli schiavi di qualcuno,
ma per diventare assolutamente liberi.
Bene, ora chiudiamo gli occhi, tutti.
Per favore, chiudete gli occhi.
Poggiate ancora entrambi i piedi sulla Madre Terra,
non dimenticatelo, tutti e due i piedi, sì.
Ora chiudete gli occhi, completamente, non apriteli.
Ora, mettete la mano sinistra verso di me, sulle vostre ginocchia,
e la mano destra sul cuore, la mano destra sul cuore.
Ora la mano sinistra aperta verso di me, aperta,
tenetela aperta verso di me.
Potete tenerla sulle vostre ....
Ora, nel cuore risiede lo Spirito.
Fatemi una domanda, per tre volte:
“Madre, sono io lo Spirito?”
È una domanda fondamentale.
Senza alcuna diffidenza,
per favore, fate questa domanda nel vostro cuore per tre volte:
“Madre, sono io lo Spirito?”
Questo è un fatto: voi siete lo Spirito.
Questa è la verità per quanto vi riguarda.
Ora portate la mano destra sulla
parte superiore dell’addome.
Essere Prassana Chitta...Non dovreste essere eccessivamente seri.
Non c’è niente di serio, vedete.
Dovete capire, dovreste essere prasanna chitta.
Dimenticate il vostro passato.
Ora, qui dovete farmi un’altra domanda tre volte:
“Madre, sono io il maestro di me stesso?”
Fate questa domanda tre volte.
“Sono io il proprio guru?”
Questo centro è creato dai Satguru
perché vi stabilizziate.
Ora, poggiate la mano destra sulla parte inferiore
dell’addome, a sinistra.
Io non posso imporvi la pura conoscenza.
Il resto è tutta avidya; questa è vidya.
Vidya, da vida, conoscenza.
Quindi dovete chiedere per sei volte:
“Madre, per favore, posso avere la pura conoscenza?”
Quando chiedete la pura conoscenza,
la vostra Kundalini comincia a salire.
Ed ora dobbiamo nutrire
i nostri centri superiori con la sicurezza in noi stessi.
Ora spostate la mano destra sulla parte superiore
dell’addome, a sinistra.
E qui con piena fiducia dovete dire per dieci volte:
“Madre, io sono il maestro di me stesso”.
Per favore, ditelo con piena sicurezza.
Non dubitate di voi stessi; voi siete il vostro maestro.
Per favore, rivolgete la vostra mano sinistra verso di me,
verso di me.
Molte persone non hanno rivolto la mano sinistra verso di me.
Vi ho già detto che la verità per quanto vi riguarda
è che non siete questo corpo, questa mente, queste emozioni,
questi condizionamenti,
questo ego;
ma siete il puro Spirito.
Allora, per favore, portate la mano destra sul cuore,
e qui con piena sicurezza dovete dire:
“Madre, io sono il puro Spirito.
Madre, io sono shuddha Atma."
Ditelo con piena sicurezza.
Ora sollevatala un pochino come si deve, vedete,
non dovrebbe essere troppo in basso, alzatela bene,
come se sollevaste il vostro cuore.
Alzatelo.
Questo Potere onnipervadente
è il potere dell’amore,
l’oceano di conoscenza,
l’oceano di beatitudine e di compassione.
Ma, soprattutto, è l’oceano di perdono,
e qualsiasi errore pensiate di aver commesso,
si può facilmente dissolvere in questo grande oceano.
Quindi, per favore, portate la mano destra nell’angolo fra il collo
e la spalla,
e spingete di più all’indietro.
Qui dovete dire sedici volte:
“Madre, io non sono colpevole”.
Ditelo sedici volte, per favore.
“Madre, io sono nirdosh. Io sono assolutamente nirdosh."
Vi ho già detto
che sia che perdoniate, sia che non perdoniate,
voi non fate niente; è un mito.
Ma quando non perdonate, allora finite in mani sbagliate
e torturate voi stessi, mentre la persona che vi ha torturato
è assolutamente contenta.
Quindi adesso, appoggiate la mano destra sulla fronte,
e abbassate la testa.
Completamente, abbassate la testa, e qui
dovete dire, dal cuore, per quante volte volete…
Se non lo dite,
io non posso far sì che la Kundalini attraversi questo stretto
Agnya Chakra.
Quindi per favore, ognuno di voi dovrebbe dire:
“Madre, io perdono tutti in generale”,
senza pensare a nessuno in particolare, per favore.
Ora portate la mano dietro la nuca.
Spingete la testa all’indietro, il più possibile.
Senza sentirvi colpevoli,
senza contare i vostri errori,
solo per vostra soddisfazione, dovete dire:
“Oh Potere divino,
se ho fatto qualcosa di sbagliato, per favore perdonami.
Oh Brahmachaitanya, per favore perdonami se ho fatto
qualcosa di sbagliato, consapevolmente o inconsapevolmente.”
Questo dovete dirlo dal vostro cuore,
non ha importanza per quante volte.
Ora,
tendete la vostra mano destra.
Poggiate il centro del suo palmo
sulla zona dell’osso della fontanella,
che era un osso morbido nella vostra infanzia.
Spingete indietro le vostre dita il più possibile.
Abbassate la testa il più possibile.
Qui, di nuovo,
io non posso imporvi la realizzazione del Sé,
quindi dovete chiederla.
Muovete il cuoio capelluto sette volte in senso orario e dite:
“Madre, per favore, mi dia la mia realizzazione del Sé”.
Sette volte, per favore.
Non muovete tanto la mano quanto il cuoio capelluto.
Per favore premete forte. Tendete indietro le vostre dita.
La prima cosa è che, finché non tenderete all’indietro le dita,
non ci sarà alcuna pressione.
Ora abbassate le mani, per favore.
Rivolgete entrambe le mani verso di Me.
Ora guardatemi senza pensare..
Ora rivolgete la mano destra verso di Me,
piegate la testa e verificate da soli.
Non guardate gli altri, guardate voi stessi.
Controllate se esce una brezza fresca
dall’osso della fontanella,
verificate se esce una brezza fresca
dall’osso della fontanella.
Potrebbe esserci anche una brezza calda;
soprattutto se non avete perdonato,
potrebbe esserci una brezza calda.
Quindi adesso perdonate.
Ora mettete la vostra mano sinistra verso di Me, in questo modo.
Di nuovo abbassate la testa:
Non sulla testa, lontano da essa,
alcuni la sentono anche molto lontano.
Cercate di controllare se c’è una brezza fresca
o calda che fuoriesce dalla vostra testa.
Sull’osso della fontanella, non molto indietro o in avanti,
ma sull’osso della fontanella, sul talu.
D’accordo?
Di nuovo, rivolgete la mano destra verso di Me.
Ah! Piegate la testa, piegate la testa.
Ecco!
Ora,
debbo dirvi come darvi il Kavach (protezione)
per proteggervi,
è molto importante;
e come alzarvi la Kundalini,
è molto importante, molto semplice – anche lui ve lo mostrerà.
Rivolgete la mano sinistra in questo modo, davanti a voi
mentre dovete muovere la mano destra,
la mano sinistra va dritta.
Quindi dovete – ve lo mostrerò prima di tutto io, in questo modo.
Sale fin sopra la testa e qui fate un nodo.
Ora di nuovo inizieremo dal principio, correttamente.
Cominciamo da qui.
Adesso cominciate a muovere la vostra mano sinistra verso l’alto.
Per fissare in alto la vostra Kundalini,
mettete le mani in alto e fate un nodo
e poi di nuovo, un secondo.
Fate un secondo nodo.
Il terzo nodo lo dovete fare per tre volte.
Ora fatelo di nuovo, per favore:
uno, due
e tre. Fatto! Ora il Kavach.
Dovete farlo per proteggervi ogni mattina
quando uscite, e prima di dormire dovreste
mettere l’attenzione qui e addormentarvi.
Mettete la mano sinistra verso di Me, in questo modo.
È Saadhe teen...
le tre spire e mezzo.
Così come date il Kavach?
Mettete la mano sinistra verso di Me, verso la fotografia,
mettete la mano destra così –
prima di tutto ve lo mostrerò.
Poi alzatela in questo modo, portatela giù – questo è metà.
Poi di nuovo tornate indietro – questo è uno.
Di nuovo la portate su fino di qua e poi la riportate indietro – due.
Di nuovo fate così
e poi di nuovo indietro – tre.
Ed ora lo riportate indietro solo a metà,
così sono tre volte e mezza.
Questo è il Bandhan, è il Kavach,
il Kavach di protezione.
Imparerete anche molte cose
su come usare questo potere delle vostre mani.
Ora, tutti quelli che hanno sentito
la brezza fresca o calda sulle loro mani
o sopra l’osso della fontanella,
per favore alzino tutte e due le mani.
Tutti quelli che hanno sentito, per favore alzino entrambe le mani.
Loro hanno un piccolo problema di fegato, ma si risolverà,
non importa.
Che Dio vi benedica tutti,
che Dio vi benedica.
Così Madras adesso dovrebbe diventare Madre Raas,
significa tutto; la Madre ha finito,
e ottenete questo stato.
Che Dio vi benedica tutti. Vi esorto ripetutamente
ad essere umili e a venire al centro.
Lì ci sono alcuni ottimi sahaja yogi.
Tutti loro vi spiegheranno ogni cosa in un modo molto amorevole.
Ma per favore venite, e prestate attenzione a voi stessi,
e conoscete tutto.
L’anno prossimo tornerò a Madras.
Che Dio vi benedica.