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Voce Off: Le statistiche sul cancro al seno, un video Gapminder con Hans Rosling.
Hans Rosling: Quello al seno era la forma più frequente di cancro tra le donne svedesi
già nel 1958. Guardate il mio grafico. L'asse verticale mostra il numero di nuovi casi
di cancro al seno ogni 100.000 donne, l'asse orizzontale mostra il reddito pro capite.
Era di 11000 dollari, nella Svezia di quarant'anni fa.
Guardate cos'è successo quando la Svezia ha cominciato ad arricchirsi. Il cancro al seno è aumentato. Abbiamo avuto una quota di donne
col cancro al seno ogni anno maggiore. I ricercatori ci dicono che tutto questo è dovuto a un nuovo stile di vita,
con un maggiore apporto calorico, minore attività fisica e cambiamenti nella riproduzione e nell'allattamento al seno.
Fatemi ora confrontare tutto ciò con il resto del mondo. Mostrerò qui ogni nazione
come una bolla. La dimensione della bolla è la dimensione della popolazione. La Cina qui, sotto,
gli Stati Uniti sopra. Il colore rappresenta il continente. Giallo per l'America, blu
per l'Africa, verde per i paesi Arabi. L'Europa è marrone, e l'Asia orientale, qui, è rossa.
Questo vi mostra come il cambiamento osservato in Svezia, dove più reddito porta più cancro
al seno, corrisponde esattamente allo schema generale del resto del mondo. È questo che stiamo osservando.
Cosa succede alle donne delle nazioni più ricche che si ammalano di cancro al seno? Muoiono
o sopravvivono? Qui cambierò l'asse orizzontale così che adesso mostri la percentuale
di donne che muoiono di cancro al seno. L'asse verticale misura il numero di nuovi casi e quello
orizzontale le morti. Osserviamo di nuovo lo schema svedese.
Potete vedere come in Svezia, all'aumentare dei casi di cancro, le morti
non aumentino. Questo, ovviamente, è dovuto alla sempre maggiore quota di persone
curate. In Svezia, nell'ultimo decennio - abbiamo i dati del 2002 per tutte le nazioni. Siamo a circa
15 ogni 100000 morti mentre quasi 90 si ammalano di cancro:
la maggioranza delle donne col cancro al seno, in Svezia, oggi sopravvive.
E le nazioni qui sotto, come il Pakistan e la Nigeria, si stima che abbiamo meno della metà
di casi nuovi, ma hanno una proporzione ancora maggiore di donne che muoiono. Questi dati,
del 2002, sono le migliori stime disponibili dai migliori specialisti del mondo sulle statistiche oncologiche,
quelli dell'IARC (International Agency for Research on Cancer) di Lione. Sono collegati
all'OMS. E potrebbero stimare per tutte le nazioni, quella piccola,
strana linea, che fa più o meno così. Il motivo è che la salute, in quelle nazioni
per cui non abbiamo abbastanza dati, è stimata usano i dati di stati simili, dei quali conosciamo
la proporzione di morti e di ammalati. È una statistica incerta, dunque, ma lo schema
è molto chiaro. Nelle nazioni a medio reddito, in crescita, abbiamo già visto un miliardo
di donne passare ad un tenore di vita in cui il cancro al seno aumenta,
ma il dramma è che non potranno permettersi il trattamento. Come possiamo
rendere la cura per il cancro al seno accessibile ad una quota più larga della popolazione mondiale?