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Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars.
Ma non è così. E lentamente ce ne stiamo rendendo conto. -Tyler Durden, Fight Club
In memoria del pastore Francisco Zapata (1957-09/2012)
Io mi chiamo Eduardo Mano, sono musicista nella chiesa, ma il mio ministero è un fallimento.
Io mi chiamo Joào Victor, sono il pastore della chiesa battista di Rio de Janeiro, ed il mio ministero è un fallimento.
Io mi chiamo Felipe Leitào, e sono il direttore della casa editrice "Tempi di raccolta", che è un ministero fallimentare.
Grazia e pace, mi chiamo Bruno Lima, sono l'amministratore generale delle missioni G.A.P da 12 anni, ed il mio ministero è un fallimento.
MINISTERI FALLITI
Cura - Relazionamento - Sacrificio - Perdono - Coinvolgimento - Valorizzazione - Passione - Riconoscimento
Ciao! Io sono Yago, e per tutta la mia vita ero convinto della necessità di diventare un ministro di successo,
che avevo bisogno fondare una grande chiesa, di vendere molti libri, o cd caso fossi musicista..
Quando vedevo quei predicatori famosi che presiedevano a quelle grandi conferenze, io li ammiravo e dicevo: "Voglio essere come loro!"
Voglio fare ciò che fanno loro, voglio diventare famoso, e predicare ove volessi. Ma l'Evangelo mi ha cambiato..
Mi sono reso conto che questi ideali di successo, non sono quelli che la Bibbia insegna, pertanto..
Quando guardiamo a uomini come Noé; uomo di Dio, banditore della giustizia, era riuscito a radunare solo 12 persone..
E che dire di Geremia? Sin dal ventre della madre era già stato instituito come Profeta delle nazioni: è scritto che aveva predicato la Parola per 23 anni,
senza che il popolo lo volesse ascoltare. E il ministero di Isaia? Una missione già fallita, perché il cuore delle persone era già stato indurito da Dio.
Mi sono quindi reso conto, che le Scritture testimoniano che coloro che rappresentano Dio, non necessariamente vengono visti come uomini benedetti
come uomini che possano venire riconosciuti, o vincere l'interesse della ***.
Il ministero di Cristo, non era un ministero di "successo" secondo gli standard del mondo. Egli era venuto per compiere il Vangelo, era Dio incarnato e pochi Lo avrebbero accompagnato.
Nella Sua propria città, non vi era fede. Per questo, non dobbiamo considerare i fuorvianti valori di questo mondo, ma bensì la fedeltà a Dio.
Riuscire ad ubbidire alla Parola di Dio: questo è il successo cristiano! Così, nonostante il nostro ministero venga definito come fallimentare, l'ottica cristiana dice il contrario.
Abbiamo intervistato quattro ministri anonimi: Bruno Lima, che è missionario dell'azione G.A.P, Felipe Leitào, che è il direttore della C.E "Tempi di Raccolta"
Joào Victor, che è il pastore di una chiesa battista di Rio de Janeiro, e Edoardo mano, un musicista di una chiesa di Rio de Janeiro: sono tutti ministri anonimi.
Scarse vendite, pochi membri di chiesa, missionari con chiese quasi inesistenti.
Ma guardiamo a cosa possono dirci questi uomini in relazione al fallimento agli occhi del mondo ed il successo agli occhi di Dio.
Io mi chiamo Yago, ed il mio ministero è un fallimento.
Credo che l'idea del ministero di successo sia complicata, perché la Bibbia non lo menziona, o perlomeno non nella maniera in cui noi lo comprendiamo.
La Bibbia menziona piuttosto le persone fedeli. Il successo è ciò che proviene dal Signore, e gli uomini che Gli furono fedeli, dovettero affrontare opposizione!
Uomini fedeli come Isaia,dovettero predicare fino a che non ci fosse pietra sopra pietra: non furono quindi, un esempio di successo moderno.Ma erano fedeli a Dio.
Quindi la Bibbia priorizza la fedeltà al successo. Non credo che il successo sia contemplato dalla Bibbia nè tantomeno da Dio.
Dio può rendere chiunque una persona di successo, ma il concetto di "successo" Biblico è rivelato nell'uomo benedetto: colui che dipende totalmente dalla Parola di Dio.
Il concetto di ministero di successo va ben oltre essere il pastore di molti. Purtroppo molti pastori credono che maggiore sia il numero di fedeli,
più loro si sentono benedetti. Io credo che un pastore sia benedetto quando è fedele, e questa fedeltà sarà tale da impattare la famiglia,
e nella chiesa locale dove predica.
Il ministero benedetto, è quello che si allinea con la volontà di Dio. La Bibbia ci dice che Dio esige dei dispensatori fedeli.
Lo scrisse l'Apostolo Paolo in 1 Corinzi 4:2. Questo è un termine che dedica al ministro, al pastore. Definisce che chi ha ricevuto da Dio,
lo deve ritrasmettere al popolo con fedeltà. E' ciò che Dio richiede da colui che occupa una posizione di pastore, leader: fedeltà alla propria vocazione,
e nel ritrasmettere al popolo ciò che Dio gli ha rivelato nelle Sacre Scritture.
La Parola ci comanda ad essere fedeli a rispetto delle nostre motivazioni: predicazione della Parola che esalti Dio, salvezza dei peccatori, e la chiesa edificata.
La Bibbia ci avverte costantemente a riguardo dei falsi dottori: coloro che sono motivati dal denaro, dalla fama e dall'avidità.
Il ministro benedetto, deve essere valutato secondo i valori della Parola di Dio. A volte una persona può essere popolare, avere una grande chiesa, ma
le sue intenzioni ed i suoi obbiettivi sono contrari alla Parola di Dio. In questo caso è di "successo" agli occhi del mondo, ma un "fallito" agli occhi di Dio.
Un ministero di successo, è composto da uomini ubbidienti alla volontà di Dio rivelata nella Sua Parola. Quando questa è la tua priorità, sei benedetto,
ed anche se gli uomini ti giudicassero un fallito, il tuo sottometterti alla Verità aggrada il Signore, e questo è il più grande successo che un essere umano possa conseguire.
Per me, avere successo nella vendita di cd è quando il contenuto delle canzoni che compongo è biblico ed esalta gli attributi di Dio dandoGli gloria,
e menzionando Cristo e la Sua opera redentiva, valorizzo la santità e l'opera dello Spirito Santo. La vendita dei miei cd la lascio nelle mani di Dio:
è Lui che si prende in cura di queste cose, ed è Lui che inclina il cuore di chi li voglia acquistare.
Io suono in chiesa da quasi 20 anni. Ho 33 anni, e sin dal 2008 canto nella corale, registrando e distribuendo le mie canzoni su internet,
augurandomi che questo possa benedire e edificare la chiesa.
D: Viaggi molto? R: No, bè un pochino.
D: Vendi molti cd? R: No.. tutti scaricano gratis, chi è che li compra?
D: Guadagni molti soldi? R: Per niente.
D: E allora perché continui questo ministero? R: Perché Dio mi ha chiamato e io ne ho la certezza.
D: Dimmi di più
Io sono sicuro che ciò che faccio, lo faccio in gratitudine a Dio. Questo mio impegno di glorificare e magnificare il nome di Cristo,
non è contemplato come "successo", perché per il mondo il successo è promuovere se stessi. Io invece desidero il contrario:
voglio promuovere la gloria di Dio solamente. In questo il mondo non vede alcun successo.
D: Vorresti essere famoso? R: No.
D: Ti senti triste a volte? R: Si
D: Dimmi di più riguardo questi momenti. R: Va bene. Il problema è che siccome sono musicista,
conosco molte persone dello stesso campo, e hanno "successo": viaggiano, quindi è più facile per loro fare ciò che fanno.
Questo a volte può affliggere il nostro cuore, che è ingannevole: quando vedo il mancato raggiungimento di certi obbiettivi arrivo a pensare di demordere.
Ma so che quando prego, io ho una totale convinzione che questo è ciò che Dio vuole da me, suonerò gratis a chiunque chi mi aprirà la porta
e questo mi dà una pace, che non è una pace vuota, ma è un sentimento che so che viene da Dio; e ho gioia riguardo ciò che le persone ascoltano.
E' diverso dal come uno si sente in pace per aver fatto un buon lavoro: Dio viene rivelato alla gente, e questo mi rende felice.
D: Puoi dirmi qualcosa a riguardo della produzione dei tuoi cd?
R: Io produco cd in casa, ho tutta l'attrezzatura di cui ho bisogno: programmi di dizione audio, mixer.. Alla fine del lavoro salvo l'mp3 e lo carico su internet,
in questo modo abbatto i costi, e posso quindi disporre di materiale gratuitamente.
D: Ma da dove è nata l'idea di offrire musica gratis tramite internet?
R: Buona domanda! Credo che l'influenza di un cantante degli anni 70 di nome Keith Green sia stata rilevante nella mia vita.
Keith morì nell'82 in un incidente aereo.. Lui faceva questo quando il canale di distribuzione era il disco Lp.
Keith era motivato dalla possibilità di poter edificare molte persone. Il suo ministero era profetico, il suo messaggio duro
e non un messaggio superficiale, oggi non sarebbe popolare, perché colloca l'uomo in un luogo di umiltà, alla totale dipendenza di Dio.
Sicuramente Keith mi è stato di grande ispirazione. Internet mi ha aiutato molto facilitandomi le cose, oramai è il primo canale di distribuzione.
D: Quando ti chiamano, chiedi qualche compenso? R: No
D: E allora come fai a mantenerti? R: Lavoro. D: Puoi conciliare queste attività?
R: Per niente! Non guadagno abbastanza per vivere, nè tantomeno chiedo un compenso per suonare..posso solo affidarmi a Dio!
D: Che cosa ne pensi di chi "vive con la musica"? R: Che non posso dire che non mi piacerebbe,
perché mi piacerebbe avere del tempo per suonare di più, per elaborare qualche progetto che penso che benedirebbe qualcuno, ma devo lavorare, non posso.
Allo stesso tempo, il mio lavoro dà del tempo libero e quindi posso andare a suonare in qualche chiesa come un freelancer.
Così vado avanti: non chiedo compensi per suonare. A volte mi viene fatta un'offerta, ma che ci sia o no, non è un problema, e mai lo sarà.
Non vorrei permettermi di privare qualcuno delle risorse che potrebbero servirgli, quindi.. è così che faccio.
D: Che cosa ne pensi di quei ministeri il cui criterio di successo è uno che guadagna bene, vende molto ed è popolare?
Che cosa ne pensi di quest'idea?
R: Penso che sia un'idea satanica. Perché era questa l'intenzione del diavolo: derubare Dio della Sua gloria, e noi sappiamo com'è andata..
Si percorre una via tortuosa quando vogliamo appropriarci di ciò che non ci spetta. Suonare per Dio dovrebbe essere una chance per glorificarLo,
tramite il nostro corpo, e quando questo non avviene e desideriamo per noi gli applausi,l'attenzione, stiamo alimentando l'ego
e questa è una mia preoccupazione costante, perché il cuore dell'uomo è ingannoso (Jer. 17:9).
Non voglio neanche stare a puntare il dito contro uno e l'altro, ma siccome me lo stai chiedendo, sono convinto che questa posizione sia sbagliata.
D: Mi hai detto che sei povero. R: Eh ma sei pesante! D: Volevo dire che non sei benestante.. ricco!
D: Non chiedi compenso per suonare, non vendi molto, non viaggi... R: No
D: Dinanzi agli uomini il tuo ministero è un fallimento R: Può darsi
D: E dinanzi a Dio? R: Io credo che sia soddisfatto. D: Ma perché?
R: Per ciò che sento dentro di me. Dio è felice di me..
Si, credo che si rallegri.. perché me lo fa sentire.. Ne sono sicuro!
D: Hai qualcosa che vorresti dire a quelle persone che vorrebbero suonare, ma sono un pò confuse, e guardano a questi ministri di successo,
che sono famosi, rinomati e guadagnano molti soldi, come un ideale da seguire?
R: Se questo è ciò che hai nella testa, lascia stare. Se la tua idea di ministero é un fine per viaggiare, fare una bella vita..lascia stare.
Hai iniziato male. Se invece credi che il ministero sia qualcosa che Dio ti ha dato per onorare il Suo nome e glorificarlo, edificare la Sua chiesa,allora prosegui.
Non aspettarti nulla dagli uomini. Magari un giorno ci incontreremo.
Il successo ministeriale è amare Cristo, seguire le Sue orme, questo è IL successo. Vorrei che chiunque ne vede un'opportunità
per promuovere sé stesso, rifletta. All'inizio della storia nel giardino dell'Eden, quale fu il fallimento di Adamo? Adamo peccò.
Come conseguenza si vergognò, e si nascose da Dio. Più avanti ci sono delle storie di successo:
Enoch, camminò con Dio, Noè seguì le Sue orme, Abraamo fu chiamato da Dio a camminare alla Sua presenza.
Quando Mosé camminò con Dio con il suo popolo nel deserto, Dio sempre fu là con loro. Credo che il successo ministeriale è non solo camminare con Dio:
ma è quando siamo così vinci a Lui che è Lui stesso a prendere, l'iniziativa benedicendoci con la Sua grazia e presenza.
La prima persona che mi viene in mente è Giovanni battista. Egli fu unto dallo Spirito Santo per operare in nome di Dio,
Giovanni non si lasciò tradire dalla tentazione di usurpare il trono di Cristo, anzi, professò con il cuore: "L'importante è che Egli cresca e che io diminuisca" (Gv 3:30)
Io credo che questo sia il successo ministeriale, fino al punto che perse la vita perché predicò quando meno gli era conveniente.
Per parlare del ministero di successo, dobbiamo per primo pensare a cosa sia il ministero, se comprendiamo il ministero come
il messaggio del Signore Gesù Cristo, la predica, la fede, il ravvedimento, se il ministero è fedele al messaggio del Vangelo,
allora il successo avverrà quando verrà annunciato con verità, fedeltà e conforme alle Scritture.
Le adesioni multiple, una chiesa, o una conferenza piena, persone che piangono e alzano le mani ad un culto..
Tutte queste cose sono riproducibili dall'azione umana. Il successo è nella risposta che la Parola predicata fedelmente produce nell'uomo.
Io credo che il ministero di successo si attui quando il pastore conosce il nome di ogni membro della sua chiesa, e sa distinguere ognuno di loro.
Quando un pastore dedica il tempo per parlare con le persone, quando esse hanno bisogno del pastore, ma non è disponibile,
appena lui trova del tempo per loro, glielo dedica con passione. Quando poi le sue pecore riconoscono fino al timbro della voce del loro
pastore, allora questo sì che è un ministero di successo. Non importa il numero, ma importa la sostanza.
Paolo disse che l'attestato del pastore, è nella qualità del suo discepolato. Non importa se pensa bene di sè stesso,
perché Paolo dice che noi non predichiamo a noi stessi, ma a Cristo. Quindi se lui è benedetto è perché segue le orme di Cristo, il buon pastore.
Dobbiamo comprendere che Dio dà ad ognuno di noi, una marca. E' importante che un ministro dell'Evangelo sia fedele a Dio,
perché così anche i membri della sua chiesa ne saranno benedetti.
D: Da quanto tempo sei pastore? R: Quasi quattro anni.
D: Dove hai studiato? R: Ho studiato all'istituto biblico di Maranà in Rio grande do Sul nel Paranà.
D: Vieni spesso invitato a presiedere a conferenze? R: No, è molto raro.
Quando capita, è da parte di una chiesa confraterna.
D: Viaggi molto per predicare? R: No. Non viaggio molto per predicare.
D: Guadagni molti soldi? R: Nient'affatto.
D: Carichi su internet i video delle tue prediche? R: Se possibile, lo faccio. Ma non lo faccio con costanza.
D: E questi video sono molto visualizzati? R: No.
D: Gradiresti che lo fossero? R: Beh, lo gradirei, nella speranza che siano di edificazione, ma dall'altro lato, il nostro cuore é ingannoso
e quindi potrei cedere all'orgoglio, alla vanità e alla vanagloria.
D: Gradiresti diventare popolare attraverso i messaggi che divulghi online? R: Come dicevo, dobbiamo fare attenzione:
certo, sarei felice se Dio mi usasse come canale di benedizione per qualcuno, ma c'è sempre il problema del nostro cuore ingannoso
che tende alla vanagloria, al peccato che è quando vogliamo fare nostra la gloria che spetta a Dio.
Si e no direi. D: Come ti senti riguardo al fatto che i tuoi video non sono popolari?
R: Sono dubbi leciti che ci facciamo ogni tanto, per esempio.. Non è che non abbia detto ciò che le persone vogliono sentire o magari
è semplicemente il fatto che pochi hanno un orecchio sensibile alla sana dottrina.
Quindi io non ti so rispondere con esattezza riguardo i miei sentimenti, ma mi rifugio nel Signore quando sono afflitto.
D: La tua chiesa è grande? R: Nient'affatto, l'edificio è piccolo e i membri sono pochi.
D: Gradiresti che fosse grande? R: No.
D: Perché? R: Non ho nulla contro le chiese grandi, ma non potrei essere il pastore di una chiesa grande, perché ho paura di perdere il contatto con i membri.
Non potrei dialogare e pregare con ognuno di loro, temo che limiterebbe il mio ministero. Magari con l'aiuta di qualche ausiliare, ma come pastore..
La mia allegria é mantenere il contatto con i membri della mia chiesa ed aiutarli, pertanto credo che in una chiesa grande sarebbe complicato.
D: Insomma, tu non guadagni molti soldi, non hai una chiesa grande, non sei popolare, e non viaggi quasi mai. Scusa ma, perché continui il tuo ministero?
R: Perché è per questo che Dio mi ha chiamato. La mia allegria è nella chiamata, e non mi sentirò soddisfatto nel viaggiare solo per guadagnare di più.
Sono in pace perché mi sento che sto mettendo in atto la volontà di Dio e indipendentemente dai risultati, la mia soddisfazione è nell'ubbidire
alla chiamata del Signore. D: So che hai una sposa e una figlia piccola.
Riesci sempre a sostenere la tua famiglia, o magari ci sono volte che non riesci a farlo e te ne rattristi?
R: Si, ma più che altro, la mia preoccupazione principale é nel riuscire a pagare la loro convenzione medica.
Dall'altra parte so che Dio sempre provvede, e non possiamo dire che in questi quattro anni Dio sia stato ingiusto,
sappiamo che ogni privazione e difficoltà fa parte del piano di Dio di allineare il nostro carattere a quello di Cristo.
Pertanto ringraziamo Dio, come Paolo dice in filippensi 4 per come ci sta insegnando a ricercare la nostra soddisfazione in Lui.
Io non mi sento frustrato del fatto che a volte non riesco a dare qualcosa a mia moglie, perché vedo che Dio sta operando anche nel suo cuore.
Dio ha sempre provveduto all'essenziale, piuttosto che al supplementare, così possiamo sempre trovare in Lui solamente la nostra gioia.
Si, a volte ci lamentiamo, a volte pecchiamo contro Dio, permettendo che la concupiscenza degli occhi ci attragga ai nostri desideri, alla superbia,
ma noi ringraziamo Dio per il Suo spirito che ci convince del nostro peccato, e ci riporta a quelle verità di cui abbiamo tanto bisogno come
la soddisfazione nella Sua opera. D: Torniamo a te, non c'è qualcosa di materiale che vorresti e che non puoi ottenere,
poi vedi altri ministri che pur non predicando la Parola con fedeltà, pare che Dio li stia benedicendo.
R: Ho capito. Ascolta: Io non ce l'ho la macchina e mi rendo conto che sia fondamentale per il ministero, ma capisco perché Dio non l'abbia ancora permesso.
Tento sempre di attingere dalla provvidenza di Dio tramite la Sua sovranità, e ciò ha calmato il mio cuore nonostante molto scontento.
Ho compreso che Dio benedice il Suo popolo mostrandogli che la gioia non è nel ricercarLo per ottenere qualcosa da Lui, ma nel ricercarLo per ottenere gioia in Lui.
Quando io non mi sto affidando a Dio, allora naturalmente ciò che provo al vedere persone che hanno qualcosa che vorrei,
è peccaminoso. Sono ingrato quando mi lamento di ciò che non ho anziché essere grato di ciò che ho!
Ma io ringrazio Dio che in tutto questo Lui ha molto operato nel produrre appagamento nel mio cuore.
D: Pensi che Dio sia felice del tuo ministero? R: Bè, questa è una domanda difficile..
Perché se ti rispondessi di si, potresti pensare: "Che uomo orgoglioso!", se dicessi di no, è come se stessi buttando tutto fuori dalla finestra..
Ma considerando ciò che l'apostolo Paolo ha già detto molte volte: "Siate miei imitatori come io lo sono di Cristo"
Penso che l'apostolo Paolo sia stato orgoglioso del fatto che il modo in cui stava vivendo davanti a Dio potesse guidare altri.
Quindi comprendo che Dio gradisca come io sto conducendo il mio ministero per come mi sta dando pace nel cuore.
Quando non stiamo facendo la volontà di Dio, uno dei primi segni è che non siamo in pace, perché perdiamo la comunione con Lui.
Indipendentemente dalle lotte, dagli errori, quindi io credo che a Dio piaccia di come io lo stia servendo, principalmente per la pace che mi ha dato nel cuore.
D: Quale messaggio vorresti lasciare a coloro che vogliono entrare nel ministero pastorale ma desiderano una grande chiesa, viaggi spesati, fama,
R: Vai a fare qualunque altra cosa ma non il pastore! Perché a parte il fatto che distruggerai la vita di altre persone, quando Dio finalmente con la Sua grazia ti aprirà gli occhi,
non lo so se riuscirai a riprenderti dallo shock delle vite che hai rovinato, e degli scandali che hai causato nel nome di Dio.
Pertanto, è buono che tu analizzi prima quali sono le principali motivazioni che ti spingono a voler mettere su un ministero.
Perché tu potresti desiderare qualcosa di sicuro e qualche facilità, ma se non sei motivato dall'amore, amore per la gloria di Dio.. lascia perdere.
Il ministero di successo é quello descritto dall'apostolo Paolo, il ministro fedele (Corinzi capitolo 4)
"...poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso.
Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. "
Ciò che importa è che il Signore ci consideri dei dispensatori fedeli che transmettano la Parola senza secondi fini, ma con allegria, integrità e carità,
dominio proprio che é il frutto dello Spirito, sapendo che Dio é il Signore della nostra storia e del nostro ministero e a lui va tutta la gloria e tutto l'onore
pertanto, un ministero benedetto é quello che dice "Signore io voglio piacerti in primo luogo" perché facendo così farò del bene a coloro
che vogliono piacere al Signore. Il ministero fallito, é quello che mette in primo luogo le persone, negoziando i valori divini
con quelli umani: facendo così ti perdi completamente nel cammino.
Il ministero fallimentare è quando un leader invece di indicare le persone a Dio, egli concentra l'attenzione su di sé.
Giovanni battista disse semplicemente: "io non sono lo sposo, ma sono solamente il suo amico". Il nostro obbiettivo è che la sposa ami lo sposo,
non che flirti con il suo amico. Pertanto la nostra missione è che le persone amino Dio.
E' semplice: Se io vedessi qualcuno che flirta con mia moglie, beh mi arrabbierei molto! Immaginiamo quando questo accade in chiesa,
e l'uomo che Dio ha istituito per essere leader, invece di indirizzare la Sua sposa a lui, preferisce flirtarci..
Un ministero fallimentare è proprio questo. Così non va bene: Dio mi ha chiamato in modo che io direzioni l'amore del Suo popolo a Lui.
Io credo che un ministero fallimentare sia quando il pastore diviene vanitoso, la vanità ha rovinato molti ministeri.
Molti ministeri missionari hanno iniziato bene ma sono stati deviati dall'egoismo e la vanità: è sicuramente un male terribile.
E' come se il pastore di una chiesa chiamasse un cantico per magnificare il Signore, ma devia l'attenzione su di sé stesso anziché Dio.. è la fine!
Io credo che il ministero fallimentare è quello che soccombe alle tentazioni mondane, anziché rimanere saldi nel vero Evangelo.
Il ministero fondato nell'Evangelo è sempre benedetto, non importa la reazione. Ma quando non è costruito sui cardini della Parola, è destinato a cedere.
Un ministero fallimentare, é quando tu sei riuscito a riunire molte persone in chiesa, nella maniera giusta, con la Parola di Dio e la buona predicazione, solo che
la chiesa non è fruttifera: niente trasformazione di vite! 1 Corinzi 3 dice che nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù
Pertanto, una bella chiesa piena, non Cristo-centrica, ove Dio non viene esaltato, puoi raccontarmi quello che ti pare..per me è fallita!
Io sono il direttore di "Tempo di raccolta", e sono anche il ragazzo che fa il caffè per gli altri.
La casa editrice è nata nel 2005, abbiamo iniziato pubblicando due libri, poi altri tre. Al giorno d'oggi ne abbiamo pubblicati 18.. Dio volendo chiuderemo l'anno con 23.
Sono passati 7 anni sin dalla pubblicazione del primo libro. Da quel giorno abbiamo fatto molte ricerche, quindi sono 5 anni che pubblichiamo materiale.
D: Quali sono gli autori che più pubblicate? R: Abbiamo iniziato con la pubblicazione dei libri di Mark Driscoll, ma sorprendentemente apparse questo video
che pubblicò un ragazzo di nome Lucas, chiamato "perché odio la religione". Ebbe un grande impatto su internet a nostro favore.
Questo fu molto positivo per la nosta casa editrice. Pubblichiamo anche i libri di John Piper,che nonostante non sia il nostro obbiettivo
egli ci arricchisce molto nella sana dottrina, la quale confessiamo.
D: Avete vinto qualche premio per la letteratura? R: No, per niente.
Guarda siamo stati una volta nominati per vincere qualcosa, ma nulla di più.
D: Quante persone lavorano in "Tempo di raccolta"? R: Guarda, io sono sia datore che l'unico impiegato! Gli altri sono tutti collaboratori.
D: Riesci a sostenere bene la tua famiglia con il tuo lavoro? R: Guarda, Dio sempre provvede senza mai mancare
a volte abbiamo avuto delle difficoltà, è vero, a volte rimango un pò ansioso di come fare a pagare i conti, ma miracolosamente Dio è sempre intervenuto.
Nei momenti di desanimo e di silenzio, sempre sento la mano di Dio che mi dà pace.
D: Vendi molti libri? R: Non so quale sia lo standard di una vendita di grande successo, ma vendiamo abbastanza.
Ultimamente stiamo vendendo un pò di più, alcuni video hanno contribuito alle vendite.. certo, nulla di eclatante come migliaia di copie,
ma abbiamo lavorato bene, ed la priorità non è nel vendere tanto o meno, ma quando ci imbattiamo in un libro che reputiamo molto edificante facciamo il possibile per promuoverlo
D: Gradiresti che ci fosse un boom nelle vendite? R: E' ovvio: mi auguro di crescere..
Ma anche se non dovessimo diventare grandi, questo non impedirà il nostro lavoro.
Perché è davvero bello quando riceviamo una email che ci racconta di vite trasformate grazie ad un libro, ci incoraggia tantissimo, esultiamo!
Prova che ne vale veramente la pena!
D: Perché non pubblichi libri che venderebbero di più? R: Bè io spero che vendano bene quelli che pubblichiamo!
Ma che vendiamo tanto o no, non sarà il lucro a guidarci, perché le nostre vendite dipendono da Dio.
Cosa voglio dire? All'inizio vendevo cd, prima di diventare una casa editrice, eravamo fornitori.
Le persone compravano migliaia di cd di tale ministero, vendevamo molto bene. Un giorno una persona mi disse:
"Felipe, ma.. è davvero buono questo cd?" Ho esitato.. Risposi: "Si è buono". Ma il dubbio rimase. Da quel giorno ho rivalutato tutto.
Presi una decisione: "D'ora in poi mi baserò solo solo ciò che possa edificare, e non ciò che possa vendere."
Un giorno mi fu consigliato un libro scritto da un americano (allora non era nessuno), dal nome "the shack" (il rifugio).
Non mi pento di non averlo pubblicato.
Ha riscosso un grande successo, tanta pubblicità, e...
D: Non te ne penti? R: Assolutamente no.
D: Non guadagni molti soldi, non hai un team effettivo, non siete popolari, vendete poco, perché continuare?
R: Perché la mia definizione di successo è differente, il nostro successo è garantito perché in Cristo siamo benedetti.
Molti colleghi hanno iniziato allo stesso tempo nostro e hanno già rinunciato, perché non hanno guadagnato quanto volevano.
Certo, io voglio dare il meglio alla mia famiglia, ma per quanto riguarda il grande successo, io credo che lo abbiamo già.
Perché quando vediamo la mano di Dio all'opera, io sono il primo ad essere benedetto e felice, io e tutto il mio team.
D: Quindi tu credi che Dio si rallegri di ciò che state facendo? R: Si. Molte volte quando io mi perdo d'animo,
so che Dio è felice di me, e pertanto mi fa sentire la Sua presenza nel persistere.
D: Non è sempre di grande conforto però la tua vita economica, con tua moglie, ma Dio ci sta sempre sostenendo.
D: Se un giorno ti mancasse lo stretto necessario, cosa faresti? Che cosa penseresti del progetto "tempo di raccolta"
Ti rimangeresti tutto? R: No, assolutamente no. Non lo farei mai, perché é sempre una grande allegria sapere che Dio è con me.
Noi cerchiamo di rimanere più semplici possibile, non usiamo vestiti di marca e altri oggetti di lusso, in quanto sarebbe così distante dalla nostra realtà.
Non ci sentiamo di aver bisogno di queste cose per avere gioia, abbiamo il Signore e siamo già super contenti.
Guarda, non sto predicando un falso moralismo, siamo veramente grati per ciò che Dio ci ha dato!
E nelle cose piccole, come un'uscita al mcdonald, siamo più che felici.
D: Quale messaggio vorresti lasciare a coloro che vogliono vendere libri cristiani con il solo intento
di guadagnare molti soldi, successo e fama?
R: Vuoi guadagnare soldi? Vai a vendere chewing gum!
A chi o cosa ti aggrapperesti poi nei momenti di crisi eh? Tu devi avere un obbiettivi molto più alti che semplicemente "lucrare".
Un ministero fallito è un ministero che esiste appena per il pastore, per il suo ego, la sua vanagloria, che può anche sembrare benedetto,
rinomato, conosciuto, ma se non serve Dio.. Se un giorno non si odranno le parole "Ben fatto, servo fedele" allora si renderà conto che tutta la sua vita è stata un fallimento.
Se tu hai una maschera di pastore, e fingi di camminare con Dio, una religiosità vuota e priva di'intimità con Dio, nonostante tu possa riuscire
a darla a bere che Dio stia con te quando in realtà Dio è lontano da ciò che Egli desidera da te.. Il fallimento è proprio questo: mancanza di timore
del Signore, essendo attirati piuttosto dal successo.
Il ministero fallito, pertanto, è quello che succede al di fuori degli standard della Parola di Dio, e nonostante possa sembrare "benedetto":
Perché la chiesa é piena, molte persone seguono il pastore, si sta bene economicamente.. Dio conosce i cuori, e sa che cosa motiva le persone
quindi, nonostante al mondo sia sia un successo, per Dio è un fallimento! Paolo dice nella prima lettera ai Corinzi, cap 2
che nel giorno del giudizio, il fuoco di Dio sonderà i ministeri, e ciò che fu costruito con materiale di seconda categoria, coma la legna, il fieno e la
paglia, verrà consumato dal giudizio di Dio. Si sta riferendo ai leader che verrano giudicati da Dio, esponendone i cuori.
Ci saranno molte sorprese quel giorno. A volte succede il contrario: una persona fedele, ma la sua chiesa non è numerosa, nè popolare, nè rinomata,
nella realtà se il leader è fedele al Signore, gli può succedere di peggio, come la persecuzione, l'odio, le percosse.. Per questo motivo non possiamo
giudicare se il ministero è benedetto o no tramite dei risultati esterni, ma dobbiamo attendere il giorno del giudizio
quando Dio rivelerà ciò che si cela nel cuori di ognuno.
Un ministero fallito è un ministero che indica la chiesa a seguire un uomo vanitoso che non si allinea ai parametri Biblici.
Pertanto, una persona può anche essere molto rinomata, arrivando fino alla televisione, ma se il ministero è incentrato in quella persona
e nei suoi pensieri e desideri, è fallito. Tutto ciò che non è allineato con la Parola di Dio, fatto in umiltà dinanzi a Cristo, è un fallimento
e ciò verrà rivelato prima o poi.
Quando il pastore é attirato da altri interessi, e non dal semplice annuncio della Parola di Dio. Quando il fuoco del ministero
è qualcosa di diverso da questo, quando ad una conferenza nonostante si distribuiscano molti libri, si idolatra il predicatore..
Quando presiede un ospite molto carismatico, che sa come agitare il pubblico, ma ha un obbiettivo destituito dall'Evangelo,
questo ministero è fallito.
Può essere quello che vuoi, ma non un ministero. Nonostante molte volte le persone che fanno queste cose sono genuine,
sono genuinamente ingannate, e se non riescono a comprendere che cosa rende veramente un ministero benedetto, come la fedeltà
allora in tutto ciò che fanno saranno dei falliti.
Il ministero fallito è quel ministro che pensa solo a sé stesso. La sua mente é invasata dal lucro, dai soldi,
nel promuovere la propria gloria! Quando la sua priorità é di mettersi in primo piano, di apparire il più possibile nella radio, tv,
é un fallito.
Missioni GAP(gruppo di adorazione del Padre) sono iniziate con una riunione, ove dei servi di Dio, decisero di condividere la loro fede per edificare altre persone attraverso la testimonianza.
Con il passare del tempo, molte vite ne furono edificate, ed il ministero nacque così. Potrei suddividere la nostra storia in due parti
la prima che è stata quella della sua nascita, e la seconda che è questa che stiamo esperimentando è della scoperta e conferma della vocazione da parte di Dio.
Per curare di vite e... D: Quali sono gli adempimenti di Gap fino al giorno d'oggi?
R: Gap è basato in raggiungere le scuole medie e di recente, abbiamo aperto anche con le università.
Il nostro nucleo è in Fortaleza, Sobrau, Joào Pessoa, e Moçorò. Gap esiste per creare un mezzo con cui la chiesa può esercitare la sua vocazione,
esercitare i Doni che abbiamo ricevuto per grazia di Dio. Quindi, questa passione ci permette
di influenzare i giovani, che oggigiorno sono continuamente bombardati dalle seduzioni peccaminose di questa era moderna
ed aiutarli a mantenere il loro fuoco per Cristo. Questo li aiuta molto. Quindi siamo presenti nella strada con dei tendoni,
dando spazio all'opera di Cristo testimoniando di vite trasformate, il recupero di quelli che si sono sviati, ed in ribellione con Dio.
D: Da quanto tempo siete in attività? R: Da 12 anni. D: Come va il dialogo con la chiesa?
R: E' difficile. Siamo a volte titubanti. Purtroppo ci sono molte chiese ove i leader sono interessati ad altre cose, illudendo così
i loro membri.. quindi siamo a volte incerti nel fare il primo passo.
Principalmente quando si tratta di attività, a volte diffidano di noi perché a volte pare che li stiamo sottraendo dei loro membri.
Ci sono pastori che ammirano ciò che facciamo, e pregano per noi, ma il più delle volte siamo lasciati da soli.
Noi abbiamo dei pastori dei quali dipendiamo, ovviamente. Il ministero è sotto la cura pastorale di una chiesa.
D: In questi 12 anni, quanti missionari avete mantenuto? R: Noi non abbiamo mai sostenuto nessuno, solo adesso stiamo mandando il primo missionario.
Ma per quanto ne concerne la preparazione, abbiamo preparato circa 400 giovani.
Il fatto è che la nostra gioia in Cristo è aver dato la possibilità alle persone esprimersi a seconda della loro vocazione.
Questo serve per tenere lontane le persone da ciò che è la "sindrome di Babel", ovvero il farsi un nome e mettendosi in competizione con Cristo.
Quindi ci sono movimenti missionari cristiani nelle università, che partono da ministri che sono stati preparati da Gap.
Questa è una cosa che ci rende molto grati a Dio. D: Parlando di te principalmente, in questi 12 anni, ti sei dedicato principalmente a Gap?
R: In questi 12 anni, molte cose si sono interlacciate tra la mia vita personale e Gap. Ho un dottorato in teologia, e sono il direttore di Gap, ma
dovetti ritardare i miei studi per via degli impegni con Gap quando eravamo all'inizio. Siccome non potevano pagarmi, non avevo soldi per spostarmi,
dovevo sempre spostarmi a piedi, coprendo a volte grandi distanze. Quindi avevo due opzioni:
O mangiavo.. O prestavo servizio. Il più delle volte non mangiavo!
Quindi, il ministero, non è una scelta tua, ma è qualcosa che è interlacciato con il tuo destino e lo scoprirai mano a mano che crescerai con Dio. Non ne puoi scappare.
Quindi si, mi sono dedicato, e molto. Ho sudato, ho pianto, ho dato il sangue per questo ministero.
Ho chiesto aiuto, varie volte sono stato tradito, perché bè.. sono visto come un piccolo predicatore anonimo.
E quindi..chi è che vuole stare dalla parte di un povero fallito? Ma alla fine, dalle testimonianze ti accorgi che c'è molto di più
e non ti fermi, posso dire che Gap è stata la mia vita in questi 12 anni. E' stato ciò che Dio ha usato per formare il mio carattere,
e se dovessi tornare indietro, affrontare tutto ciò che ho dovuto affrontare..essere chiamato un mendicante, un sognatore,
che non avrei mai fatto nulla, che ero un povero scemo perché mi stavo allontanando da quei ministeri che avrebbero potuto darmi molto.
Rifarei tutto di nuovo. Senza pensarci due volte. Perché mi è stato concesso l'onore e la grazia di vedere vite rigenerate, di preparare ministri appassionati
che non hanno paura di niente, neanche della morte.
Quindi, Gap é stato una dedicazione appassionata del mio cuore.
D: Gap non ti dà alcun sostegno economico? R: No. D: E stai lavorando ora?
R: Guarda, vedendo la necessità che hanno al Gap, ho sempre preferito lavorarci a tempo pieno..Per questo non ho cercato un lavoro finora..
ma Gap non riesce a remunerarmi, e a breve dovrò cercarmi un lavoro secondo la mia formazione scolastica.
Il fatto è che abbiamo sempre bisogno di una mano, di risorse, questa è una nostra necessità: ci servono più persone possibili, capaci e con una vera chiamata.
che ci aiutino. Vi sono molti casi addirittura di suicidio nelle università: persone che hanno un bisogno disperato,
e ciò che mi angustia è il non riuscire a fare di più. E' sempre un dramma non riuscire a radunare abbastanza persone per fare di più.
D: Vieni invitato a predicare in altri paesi, viaggi molto? R: Non ho mai viaggiato in vita mia.
Ho predicato molto in Fortaleza, e ho aiutato nella formazione di leader in questi 10 anni come mentore.
Predico in molte chiese possiamo dire, ma solo nella periferia di Fortaleza.
Probabilmente i grandi ministeri non mi conoscono, a dir la verità sono da solo, come una goccia in mezzo al deserto.
Io sono solo un uomo che fa quello che crede che Dio gli abbia messo nel cuore, e non mi importa di quello che dicono gli altri.
Mi importa che Dio conosca il mio cuore, questa è la cosa più importante.
D: I grandi ministeri missionari conoscono Gap? R: No, credo di no, non posso garantirlo. A volte ci proviamo a stabilire dei contatti ma..
D: Non senti un pò di amareggiato dato che nessuno ti remunera per ciò che fai, per i tuoi sacrifici?
R: No.
D: Perché non siamo stati chiamati per diventare famosi. La Parola dice che noi non possiamo essere più del nostro maestro.
Una delle cose che più mi inorridiscono è questa idea del ministero allestito alla cieca.. Guarda, non sei tu il timoniere..
Ma il rematore! Quello che ubbidisce. Non sono entrato nelle missioni alla ricerca di guadagni, ma conscio dei sacrifici.
Capito? Diciamo di solito che nessuno può avere la certezza di essere un servo di Dio se non ha prima esplorato gli abissi del disincanto di sé stessi e del mondo,
perché i tesori che ti dà il mondo non sono una benedizione ma un'adescamento. C'è una cosa che succede a volte..
Dio ci ha dato la grazia di spargere la voce riguardo Gap per Fortaleza, ma pochi hanno sentito parlare di me.
Lo vedo come un regalo in vari aspetti, perché vi è qualcosa in noi che .. é difficile da spiegare.
La Bibbia non dice che per ottenere qualcosa da Cristo occorra trattare con Lui.. é Lui che ci fa sapere qual'è la nostra chiamata.
Confidiamo in Lui allora! C'è una frase che dice "entra nella barca con Dio, e torna al porto con Lui." Insomma, non osare neanche ad iniziare
senza di Lui, facciamo nostro quel "morire" espresso da Cristo sulla croce, morendo ai nostri sogni, e a tutto ciò che pensavamo di aver bisogno..
Vorrei che rimanga chiaro che Dio non ha mai abusato della mia volontà. E' sempre stato paziente, in quanto nelle difficoltà spesso mi sono lamentato.
Ma io ho percepito in questi 12 anni che come dicono le Scritture, che la Sua bontà é perfetta e buona, io ho solo dovuto allineare il mio cuore
più vicino al Suo per capirlo. Io non so dove me ne andrò, se vivrò una vita umile. A volte sono tentato a credere che sto perdendo il mio tempo,
ma quando poi incontro le persone che abbiamo preparato e aiutato, e vedo che sono diventati uomini e donne di Dio, bè, allora tutto prende un senso.
C'è sempre qualcuno che ogni tanto sbuca e mi dà dello scemo. Non verrano mai a mancare le lotte, e i momenti ti tristezza.
Ma è anche vero che non mi verranno mai a mancare i momenti di gioia.
D: Quale messaggio vorresti lasciare ai giovani che stanno considerando il campo missionario
ma pensano che l'ideale di un ministero di successo sia quello di ottenere appoggi importanti, convertire le masse, diventare famosi e scrivere di sé?
R: Che si sbagliano. Devono lasciar perdere le loro ambizioni, che costruirsi un impero, perché con o senza di loro l'opera di Dio continuerà.
Molti uomini sono già caduti per causa dell'orgoglio, che é la sindrome di satana. La pazzia di voler fare le cose senza Dio,
é terribile: quando ti decidi di fare le cose alla maniera tua usurpando il nome di Cristo, é una profanazione.
Pertanto, in modo che Cristo sia tutto in te, come diceva Moody "la misura del regno è nel considerarsi niente".
E' difficile spiegarlo, perché se tu hai una vocazione, ciò che finirai a fare sarà diverso da ciò che ti aspettavi.
Finirai a percorrere luoghi inesperati, e quel messaggio che Cristo diede a Pietro è fondamentale "In verità, in verità ti dico che quand'eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti»."(Gv 21:18)
Insomma, il ministero è questo: tu devi solo ubbidire a Dio, e poi succederà quello che deve succedere.
Guarda, non posso dire che non abbia sofferto, perché questa conoscenza conquistata all'età di 28 anni, venne solo dopo molte difficoltà e lotte.
Ma per la grazia di Dio, posso dire: Muori a te stesso. Non essere nè ipocrita, falso, e non pensare che diventare famosi possa impressionare Dio.
Potresti anche avere l'aspetto di pietoso, quando in verità sei povero, cieco, nudo e miserabile. Un vero uomo di Dio pensa a dare piuttosto che a ricevere.
Quando il suo cuore è determinato a conquistarsi un regno per sé stesso, é già una vittima di Satana.
Un messaggio che vi posso lasciare é: amate di più gli altri che voi stessi, altrimenti sarete inutili.
Successo. Tutti noi ci preoccupiamo con questo: vogliamo diventare famosi, farci conoscere,
pretendiamo che altri ci dedichino delle biografie, per farci conoscere dall'altro lato dell'oceano.
Chi invece vuole entrare in un ministero per non divenire famosi sapendo che al mondo sarà uno qualunque?
Chi preferisce che il ministero sia occupato da persone non interessate a divenire degli idoli?
Cristo lo desidera! Ci sono uomini Brasile e nel mondo che pur di riflettere la gloria di Dio, sacrificherebbero volentieri la fama!
Persone che siano di testimonianza del vero Vangelo senza dare alcuna attenzione a loro stessi.
Il mio messaggio per coloro che sono cristiani ma non famosi, e che vogliono entrare nel ministero, e che sono attirati dalla fama e dalla
popolarità, è: guardate alle scritture, e considerate l'esempio di Cristo. Seguite gli apostoli come esempio, come loro
non promossero loro stessi, pur di magnificare Cristo. Come non si preoccuparono con la propria fama, e con ciò che avrebbero lasciato dietro.
guardate a questi uomini come riferimento di persone che hanno predicato l'Evangelo di Gesù e
di come hanno dato le loro vite per il Re.
Nonostante pochi abbiano conosciuto i loro nomi, Cristo é stato conosciuto tramite loro.
Ricercate quindi il ministero che sia benedetto agli occhi di Dio. Non importatevi se vi dovessero dare del fallito, ma preoccupatevi delle cose celestiali.
Tutte le vostre sofferenze, saranno premiate in cielo, assieme al premio che Cristo dà a coloro che lo
servono con il cuore.
Io vorrei che tutti i fratelli che mi ascoltano, che sono ministri dell'Evangelo, siano incoraggiati dal fatto che il Signore Dio è immutabile.
Presente in qualunque chiesa, sia grande o piccola, e se Dio è presente, è un ministero glorioso, poiché è Dio che ci invita alla parectipazione.
Io credo che in cielo ci saranno grandi sorprese con quei nomi che sono grandi nella terra, che potrebbero anche essere là...
Ma quei servi che donano sé stessi nell'amazzonia, si spingono in luoghi impensabili.. Bè quelli sono gli uomini di vero successo!
Il ministero non è determinato dalla quantità di persone che ti stanno ascoltando, ma per la qualità dell'azione dello Spirito Santo nei loro cuori.
Non farti scoraggiare se non sei sotto le luci della ribalta.. Sappi che il messaggio che predichi è potente a salvare tanto i giudei quanto i gentili.
Predica con coraggio, e credi che Dio si farà presente. E se Dio è presente, sicuramente il ministero sarà benedetto.
Fuggi dai riflettori come se volessero addirittura mettere in mostra che tu possa essere più importante di Dio.
Che tu sia famoso, eloquente, che tu sia conosciuto, nulla di questo è importante. L'unica cosa importante è che tu sua fedele nel dispensare ciò che la Parola
di Dio dice, e non ciò che noi vogliamo che la Parola di Dio dica.
I risultati umani non sono importanti. Predica e semina la Parola di Dio. Il Signore un giorno ricompenserà i tuoi sforzi, conforterà il tuo
cuore, e ti rallegrerà in Lui stesso.
Tra ascoltare un grande predicatore, infedele a Dio, ma con una buona retorica ed eloquenza, ed ascoltare un predicatore semplice che non è molto eloquente,
non ha il dono della parola, ma é fedele alle Scritture. Bè io preferirò sempre ascoltare il secondo al primo.
Sii fedele, predica la Parola, ama le Scritture, ama Cristo. E tu avrai il successo. Agli occhi di Dio.
Tempo fa ho avuto l'opportunità di ascoltare il dottor Carson negli Stati Uniti. Sono stato molto toccato.
Raccontò di suo padre, che aveva scritto un libro: "Memorie di un pastore comune" In quella conferenza, c'erano circa 8000 persone là presenti.
Carson con molta franchezza disse che molti dei pastori che lo stavano ascoltando, sono pastori di chiese piccole e anonime,
con scarsa crescita e non hanno quindi la sua stessa opportunità di parlare ad un pubblico così grande.
Per confortarli gli disse questo:
"Il ministro che il nostro Signore Dio ricompenserà, non è tanto il frutto visibile del ministero pastorale, dell'insegnamento, o dell'evangelizzazione
ma sarà il messaggero fedele a Dio che sarà ricompensato"
Il Signore Dio si prende cura delle persone, perché é un Dio sovrano e fedele, e quindi si prende cura dei Suoi servi. A noi sta il rimanere aggrappati alla verità
e camminare in umiltà dinanzi a Cristo, per il nostro sostegno economico, il Signore Dio si prenderà cura.
La verità é la seguente: Il Signore non é debitore di coloro che lo servono con umiltà basata nella verità.
Dio non deve nulla a queste persone: si prende semplicemente cura di loro! La nostra famiglia ha vissuto così per quasi 10 anni.
Quindi non avete nulla di cui temere, perché dal momento che vi donate al ministero, potete avere la certezza che il Signore Dio sa che
il nome e l'onore di Dio sono coinvolte e non permetterà che il Suo nome soffra di delusioni o macchie.
Egli si preoccuperà che tu abbia il sostegno e la cura di cui hai bisogno. Perché Dio è zeloso al Suo nome e onore, pertanto è
un privilegio servire il Signore Dio. E questo noi già lo sappiamo in questa vita, che riceveremo 100 volte tanto qualunque cosa
ci siamo lasciati indietro, ma il meglio di tutto questo, e nella vita a venire, staremo per l'eternità con Lui.
Questi fratelli che lavorano in condizioni dure e difficili devono ricordarsi ciò che più importa: nel giorno in cui Dio ci chiamerà,
ciò che conterà alla fine è giustamente se c'è stato questo senso di sottomissione e fedeltà al messaggio dell'Evangelo.
Se questi fratelli sono fedeli e stanno cercando l'aiuto e la presenza di Dio nel loro ministero, così come dice la Parola,
esortando e richiamando (con uno spirito Bereano) le persone al ravvedimento, queste persone saranno benedette,
e devono rallegrarsi perché é proprio questo ciò che il Signore desidera da loro.
Siate fedeli, voi che servite il Signore. Quando il loro obbiettivo é sempre la gloria di Dio, il bene della chiesa e la salvezza dei peccatori, questo
può trarre varie consequenze: può innanzitutto delimitare l'attuazione del ministero.
Potete trovarvi a confrontarvi con altri che non hanno questa stessa motivazione e può essere difficile. Ma noi dobbiamo ricordarci che è più importante essere
approvati da Dio che dagli uomini. E' importante essere graditi a Dio piuttosto che agli uomini. Siate fedeli, e Dio vi benedirà per l'eternità.
Servire Dio è la cosa più spettacolare di questo mondo. Se il tuo capo è Dio, i tuoi benefici e la tua pensione sarà di un altro mondo!
Vale la pena! Un abbraccio.
TRADUZIONE: TORNIAMO AL VANGEL�