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Non ti crucciar. Se credi a me, tra poco
farai ritorno ai folleggianti amori
di monna Bianca, altero capitano,
coll'elsa d'oro e col balteo fregiato.
Non lusingarmi...
Attendi a cio` ch'io dico.
Tu de^i saper che Desdemona e` il duce
del nostro duce, sol per essa ei vive.
Pregala tu, quell'anima cortese
per te interceda e il tuo perdono e` certo.
Ma come favellarle?
E` suo costume
girsene a meriggiar fra quelle fronde
colla consorte mia. Quivi l'aspetta.
Or t'e` aperta la via di salvazione;
vanne.
Eccola... Cassio... a te... Questo e` il momento.
Ti scuoti... vien Desdemona.
(S'e` mosso; la saluta
e s'avvicina.
Or qui si tragga Otello!... aiuta, aiuta
Sa`tana il mio cimento!...
Gia` conversano insieme... ed essa inclina,
sorridendo, il bel viso.
Mi basta un lampo sol di quel sorriso
per trascinare Otello alla ruina.
Andiam...
Ma il caso in mio favor s'adopra.
Eccolo... al posto, all'opra.)
T'inoltra, capitano.
Questo nome d'onor suona ancor vano per me.
Fa' cor, la tua causa e` in tal mano
che la vittoria e` certa.
Io qui credea di ritrovar Desdemona.
(Ei la nomo`.)
Vorrei parlarle ancora,
per saper se la mia grazia e` profferta.
L'attendi...
E intanto, giacche´ non si stanca
mai la tua lingua nelle fole gaie,
narrami un po' di lei che t'innamora.
Di chi?
Di Bianca.
(Sorride!)
Baie!...
Essa t'avvince coi vaghi rai.
Rider mi fai.
Ride chi vince.
In tal disfide ~ per verita`,
vince chi ride ~ Ah! Ah!
Ah! Ah!
(L'empio trionfa, il suo scherno m'uccide;
dio frena l'ansia che in core mi sta!)
Son gia` di baci sazio e di lai.
Rider mi fai.
O amor' fugaci!
Vagheggi il regno ~ d'altra belta`.
Colgo nel segno? ~
Ah! Ah!
Ah! Ah!
(L'empio trionfa, il suo scherno m'uccide;
dio frena l'ansia che in core mi sta!)
Nel segno hai co^lto.
Si`, lo confesso.
M'odi...
Sommesso parla. T'ascolto.
Jago, t'e` nota la mia dimora...
(Or gli racconta il modo, il luogo e l'ora...)
...da mano ignota...
(Le parole non odo...
Lasso! udir le vorrei! Dove son giunto!)
...un vel trapunto...
E` strano! e` strano!
(D'avvicinarmi Jago mi fa cenno)
Da ignota mano?
Baie!
Da senno.
Quanto mi tarda saper chi sia...
(Otello spia.)
L'hai teco?
Guarda.
Qual meraviglia!
(Otello origlia.
con mosse accorte.)
Ei s'avvicina
Bel cavaliere, ~ nel vostro ostel
perdono gli angeli ~ l'aureola e il vel.
(E` quello! e` quello! Ruina e morte!)
(Origlia Otello.)
(Tutto e` spento! Amore e duol.
L'alma mia nessun piu` smova.
Quest'e` una ragna
dove il tuo cuor
casca, si lagna,
s'impiglia e muor.
Troppo l'ammiri,
troppo la guardi,
bada ai deliri
vani e bugiardi.
Miracolo vago
dell'aspo e dell'ago
che in raggi tramuta
le fila d'un vel;
piu` bianco, piu` lieve
che fiocco di neve,
che nube tessuta
dall'aure del ciel.
Quest'e` una ragna
dove il tuo cuor
casca, si lagna,
s'impiglia e muor.
Troppo l'ammiri,
troppo la guardi,
bada
bada
Quest'e` il segnale che annuncia l'approdo
della trireme veneziana. Ascolta.
Tutto il castel co' suoi squilli risponde.
Se qui non vuoi con Otello scontrarti, fuggi.
Addio.
Va'.