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Io
cerco
una
stanza.
Il mio nome è Amandine Larachiche.
Solitamente non lo utilizzo perché lavoro come artista, come musicista,
allora uso uno pseudonimo, che in alcuni casi è MamZelle Amandine, in altri Miss Tralala.
Ad ogni modo ho molti pseudonimi.
Ho iniziato a fare musica a 25 anni.
Vivevo a Lione e in quel periodo non conoscevo molta gente, perché ero nuova in città.
Una sera incontrai delle persone che suonavano di fronte alla cattedrale di St. Jean
e mi sedetti con loro a cantare, semplicemente per divertimi.
Alcune persone mi sentirono cantare e mi dissero: devi assolutamente imparare
uno strumento e studiare musica perché hai una voce d'oro e dovresti sfruttarla.
Quello che amo veramente del suonare in strada è la possibilità di rivolgermi a tutti,
non solo alle persone che frequentano i pub o
che hanno abbastanza soldi per pagare un concerto,
ma anche a famiglie, bambini, anziani, giovani.
In pratica a chiunque e questa è una grande sfida.
Il mio progetto più importante si chiama MamZelle Amandine.
Si tratta di un mix tra una commedia e un concerto,
perché nasce dalle mie canzoni personali,
che sono sempre ricche di ironia e di vita vissuta.
Mi ricordo che la prima volta che suonai una delle mie canzoni ad un amico,
lui mi disse: "è divertente vedere quante cose succedono sul tuo viso mentre canti"
Ed io: "cosa intendi dire?"
E lui: "voglio dire che posso leggere la canzone sulla tua faccia!"
Perché ho un viso molto espressivo.
Io non riesco a separare l'amore dalla passione.
Alcuni mi dicono che non è una buona cosa,
ma io ritengo che sia la condizione principale.
Ci vuole passione in tutto quello che fai, soprattutto in amore!
Io non sono una persona fatta per la vita di coppia.
Di solito quando incontro qualcuno ci posso passare una notte, una settimana,
un anno insieme, dipende da quello che ho fa condividere con lui.
Se in un giorno sento di conoscere una persona, allora mi fermo.
Se ho bisogno di una settimana, una settimana è abbastanza.
Se questa persona è più interessante di altre, forse un anno.
Di fatto, tutti i miei ex sono miei amici.
Non rompo mai con nessuno perché ritengo che se ho amato qualcuno,
allora quella è una brava persona e sento
di dover ancora condividere qualcosa con quella persona.
Non taglio mai i ponti con qualcuno di buono.
Fino ad ora non mi ricordo di qualcuno con cui non sono rimasta in contatto.
Davvero!
Quindi se incontri qualcuno dei miei amici, dovrebbe essere uno dei miei ex!
Sono stata sposata una volta, quando ero piuttosto giovane, avevo 20 anni.
Adesso penserai "perché si è sposata se mi ha detto
che non è capace di stare in una relazione?"
A quel tempo non la pensavo allo stesso modo sull'amore,
ero più idealista di quanto lo sono ora.
Mi sposai con un ragazzo del Pakistan.
Lui era nato in Pakistan in una famiglia molto ricca,
aveva tipo sette o otto automobili e poteva andare a scuola ogni giorno
con una macchina diversa. Una storia incredibile.
Erano ricchissimi ma quando suo padre si ammalò di un tumore al cervello tutto cambiò.
All'improvviso non c'erano più soldi e da ricco diventò povero.
Non riesco ad immaginare quanto difficile dev'essere stato per lui.
Allo stesso tempo lui studiava scienze politiche, battendosi per la democrazia.
In Francia noi diciamo "sa tête était mise à prix"
che significa che lui rischiava la vita di continuo, perché erano tutti contro di lui.
Così decise che doveva andarsene dal Pakistan per sopravvivere
e di punto in bianco venne in Francia per cercare un lavoro,
fuggire dalla corruzione e trovare del denaro per la sua famiglia.
Credo che tutto questo sia veramente coraggioso,
probabilmente è per questo che mi innamorai di lui, perché era così forte.
Quello che temo di più nell'amore è la routine
e questo è il soggetto principale di tutte le mie canzoni:
dover affrontare la routine e come poter stare con una persona
ed amarla per tutta la vita.
Questa è tuttora una domanda irrisolta per me, non so ancora come poterlo fare,
perché, non so, sento che mi annoio facilmente delle persone.
Sono sempre in movimento, guardando avanti, e questo mi piace,
ma a volte ho l'impressione che non ci sia nulla di stabile nella mia vita.
Allora l'amore per me, la mia definizione di una storia d'amore, di qualcuno che amo,
potrebbe essere "colui che mi fa sentire stabile mentre tutto si muove intorno a me".
Una delle mie canzoni parla della ricerca dell'amore ideale.
S'intitola "Le fil d'Ariane". Conosci il mito di Arianna?
Lei è imprigionata nel labirinto e dona il suo gomitolo di lana
a qualcuno per poterne uscire.
Beh, ho scritto una canzone su questo argomento usando una metafora,
dicendo che Arianna è bloccata nel labirinto perché lei vuole donare il suo amore a qualcuno
ma non sa a chi ed ogni volta che lei dà il suo gomitolo di lana a qualcuno,
poi scopre che lui non era quello giusto e alla fine lei rimane sempre bloccata nel labirinto.
Credo che questa sia una metafora efficace di quello che penso dell'amore.
Sembrerebbe dunque che la vita di Arianna sia appesa ad un filo
Persa in questo labirinto di pietre, lei non trova più alcuna uscita.
Lei mantiene la sua fede negli uomini e Dio sa che gli uomini si defilano
Ha perduto per sempre il suo gomitolo, dopo averlo dato al primo venuto.
Lei è stanca di questi uccelli migratori
Che fanno nidi nei suoi capelli e poi volano via,
Dei muri grigi come unico paesaggio.
Lei si sente come un pesce in un acquario.
Si dice che l'amore dona delle ali,
Ma lei non ne è più così sicura
Dopo che Icaro per il suo eccesso di zelo
Ha perduto così le sue.
Il destino tesse le sue trame tra le tue mani
Ed il gomitolo si srotola senza fine.
Se ti condurrà fino all'uscita
Ti saprà guidare fino a lui?