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Oh salve, mi spiace. Guerra! Ci piace, vero?
Far saltare in aria le cose, guardare la gente soffrire e morire, è eccitante!
Violenza, dominio, rappresaglia ed altri attributi di questo fascino
competitivo della guerra chiaramente dominante nei nostri media
con film, televisione ed altre espressioni che glorificano
e rinforzano costantemente le gesta del conflitto.
In effetti si è scoperto che, prima che un ragazzo medio
occidentale raggiunga i 14 anni,
ha già assistito alla rappresentazione visiva di oltre 8000 omicidi.
Considerato tutto ciò, viene da chiedersi:
È l'arte che imita la vita, o la vita che imita l'arte?
E anche, non è interessante come la maggior parte degli Americani dorma sonni tranquilli
mentre le nostre forze militari invadono regolarmente
massacrano e rubano a volontà in altre nazioni;
come, naturalmente, qualsiasi grande impero ha fatto nella storia,
con, questa volta, un bilancio delle vittime civili di oltre un milione
solo nell'ultimo decennio, tra cui molte donne e bambini.
Eppure, la stessa cultura americana freme di orrore e confusione
quando un tizio piomba in una scuola sparando a caso
e facendo fuori qualche decina di ragazzini.
Mi chiedo: in che modo decidiamo chi è più importante
quando si tratta della morte di gruppi di persone diversi?
Cosa ci rende così speciali?
Anche se la storia è piena di idee xenofobe, razziste, religiose
e nazionaliste che sono servite come giustificazione
della disumanizzazione esterna, dei soprusi e degli abusi di potere,
è emersa anche una grande verità scientifica, e piuttosto ignorata:
oggi ognuno di noi sa che discendiamo da un unico antenato:
una donna che visse circa duecentomila anni fa.
Si chiama "Eva Mitocondriale"
ed è la prova che facciamo tutti parte di una grande famiglia.
Anche il nostro pianeta, che condividiamo, non conosce divisioni.
È un sistema unico, in totale sinergia e collegato al suo interno.
Non sa cosa sia una nazione, un politico o un razzista.
Non riconosce in realtà alcun concetto umano,
poiché le divisioni non esistono
nelle leggi della natura, a cui siamo tutti soggetti.
Mark Twain scrisse:
"L'uomo è l'unico Patriota. Si isola nel suo Paese,
protetto dalla sua bandiera, e insulta le altre nazioni,
tenendo pronte, a grandi spese, schiere di assassini in uniforme
per impossessarsi del territorio altrui,
e impedire agli altri di impossessarsi del suo.
E, tra un massacro e l'altro, si netta il sangue dalle mani
e predica 'la fratellanza universale tra gli uomini'; a parole".
Amche se amiamo tutti riempirci la bocca con le idee di pace e collaborazione,
sostenendo icone come Gandhi e Martin Luther King Jr.
qualcosa sotto la superficie evidentemente ci sta trattenendo.
Sì, sappiamo per certo
che se prendessimo il totale del budget per la guerra di tutte le Nazioni della Terra
(decine di trilioni di dollari solo nell'ultimo quarto di secolo)
e utilizzassimo il potenziale energetico di quel capitale per creare
un avanzato sistema di gestione Terra/Uomo intelligente ed efficiente,
non solo la povertà e la maggior parte delle privazioni sarebbero rimosse dalle nostre vite su scala globale
la nostra progressiva capacità di creare, costruire e migliorare
piuttosto che saccheggiare e sforzarsi di distruggere
potrebbe proiettare la famiglia umana in un'era di prosperità
mai vista prima.
Immagina. Se prendessimo il Pentagono in America o Northwood in Gran Bretagna
insieme ai centri miitari avanzati di tutto il mondo,
e cacciassimo a calci i fanatici dell'esercito...
OK, mi spiace, non volevo essere duro.
Dobbiamo pur fare qualcosa con loro.
Forse possiamo semplicemente prenderli e metterli tutti nel Grand Canyon
e lasciare che che si pestino a sangue a vicenda,
e sperare che abbandonino i loro modi e passino oltre.
Non lo so, ci penseremo dopo.
Ma noi, come famiglia umana matura e intelligente,
ora interessata a migliorare le vite di tutti,
usiamo quella incredibile tecnologia per aiutare un progresso che sia veramente sviluppo.
Immagina se il Progetto Manhattan, che ha coinvolto circa 130.000 persone,
in maggior parte scienziati e tecnici, non fosse stato dedicato
alla costruzione di una bomba che fosse in grado di distruggere su scala mai vista prima;
ma a utilizzare invece quella spinta collaborativa per risolvere i veri problemi globali,
magari quegli stessi problemi
che creano interesse nella guerra, tanto per cominciare.
Al giorno d'oggi le iperglorificate, romanzate ossessioni per la competizione,
il vantaggio e il conflitto si sono fatte strada in quasi tutti gli aspetti della nostra vita.
Non solo dichiariamo guerra in pratica a qualsiasi cosa che ci disturbi:
"guerra alla droga", "guerra alla povertà", "guerra al crimine",
"guerra al terrorismo", "guerra al cancro", e così via;
a parte le guerre nazionaliste praticamente costanti,
viviamo anche in uno stato perenne di guerra comune o "guerra di classe"
in cui ci combattiamo a vicenda quotidianamente
senza necessità per la sopravvivenza economica e una illusione di status sociale.
Il punto è che è partito un meccanismo
che ci tiene in una guerra continua su molti fronti.
Un elemento psicologico e sociologico che ci spinge sempre
a giustificare questi comportamenti e, come dimostreremo in quest'episodio,
quest'elemento è profondamente radicato ed è alla base
del nostro stesso sistema socioeconomico:
un sistema che ha creato una neurosi distruttiva in espansione,
una neurosi chiaramente tipica di una cultura in declino.
Dal creatore della trilogia di film Zeitgeist
arriva il peggior reality show di tutti i tempi
quello vero
GMP Films presenta
Cultura in Declino
con la tua guida, Peter Joseph.
Ultim'ora
Il Presidente ha terminato una sessione di emergenza alla Casa Bianca
in cui ha annunciato che l'obiettivo di sicurezza della sua amministrazione
si sposterà dalla guerra globale al terrorismo,
concentrando invece tutte le risorse disponibili contro qualcosa che l'amministrazione
ha ritenuto per gli USA e la sicurezza interna una minaccia più grande
di qualsiasi precedente: la Natura stessa.
È così Dodge, la guerra contro la Natura appena dichiarata
usurperà fondi del Dipartimento di Sicurezza Interna
rimpiazzandolo efficacemente con un nuovo dipartimento, il Dipartimento di...
Credo di leggerlo correttamente:
"Fanculo la Terra e la Scienza che se ne è Occupata"
Esatto Summer, l'amminizstrazione ha già nominato un capo
di questo nuovo dipartimento, l'Amministratore Delegato della Corporazione Monsanto, Satana in persona.
Riguardo ad una domanda riguardo al possibile conflitto di interessi
del nuovo incaricato, l'amministrazione Obama ha risposto:
"La reputazione della Monsanto nello sfidare l'esteso potere di questa intollerante,
boriosa forza che va sotto il nome terroristico di "Scienza Naturale"
racchiude in se un grande potenziale per la nostra vittoria.
Crediamo che se vi sia qualcuno che può abrogare queste recenti leggi
che limitano la libertà che abbiamo avuto da Dio, è l'esperienza professionale
del nostro vero signore e padrone: il Principe delle Tenebre.
Siamo appena stati informati che è in corso una conferenza stampa
con il portavoce del Pentagono che risponde alle domande.
Andiamo ora in diretta dalla Casa Bianca.
Come ha detto prima il Presidente, la principale barriera agli interessi degli USA
è stato il costante stato di interferenza offensiva da parte di questa rete clandestina.
La Natura ha imposto la sua volontà contro la nostra libertà troppo a lungo.
La nostra economia, i valori, lo stile di vita americano, non sono negoziabili.
O la Natura cede ai nostri interessi e smette di terrorizzarci
con l'odio verso la nostra libertà,
o saremo costretti a distruggerla.
Prossima domanda.
Salve. Joe dell'L.A. Times:
Non crede che potrebbe essere una cattiva idea muoversi contro
una forza che storicamente non è mai stata battuta
o anche solo deviata dall'azione umana?
Inoltre, mi pare di capire che la Natura ha fatto una serie di richieste che se soddisfatte
farebbero smettere molti dei suoi contrattacchi.
L'amministrazione ha considerato di cedere semplicemente alle sue richieste?
Ascolta Joe, noi non negoziamo con i terroristi e io ho visto le richieste della Natura,
piene di stravagante propaganda comunista, cose tipo "equilibrio" e "sostenibilità".
Chiede persino che chiudiamo la nostra economia di infinita crescita dei consumi
per far spazio a qualcosa in cui dovremmo essere schiavi di un qualche oppressivo
rispetto della rigenerazione naturale.
Ascolta, io non ho passato 35 anni a difendere questo paese
perchè qualche gruppo terroristico metafisico con la scienza dalla sua parte
rovini ciò che ha reso grande questa nazione.
Basta domande.
(P. Joseph) Quando pensiamo alla guerra, di solito ci immaginiamo soldati armi in pugno,
carriarmati, lanciafiamme, decorazioni d'onore metalliche e altre teatralità.
Eppure, quando usciamo dal teatro,
procedendo più a fondo nel nostro esame del mondo che ci circonda,
scopriamo che la guerra è in effetti uno stato mentale,
una reazione, suscitata da qualche tipo di condizione competitiva.
Se dovessimo classificare i vari livelli di competizione su scala globale,
probabilmente finiremmo per dividerli in due ampie categorie:
guerra tra imperi e guerra di classe.
La guerra tra imperi, anche nota come guerra nazionale,
avviene quando una nazione "aggressiva" decide di invadere un'altra nazione,
giustificandosi con qualche tipo di minaccia percepita.
In passato, questa minaccia appariva puramente ideologica,
animata da vari gruppi religiosi che si scontravano per assicurarsi di essere nelle grazie di Dio,
mentre nel mondo moderno, un poco più istruito scientificamente,
la minaccia è sempre più di frequente puntata verso ognuno di noi.
Come ad esempio, una nazione furfantella che ottiene un'arma nucleare
per far saltare in aria il torneo di tombola di tua nonna
o forse un folle dirottatore sussidiato dallo Stato per far schiantare un aereo
contro il tuo gelataio ambulante preferito (bastardi!)
A prescindere, ipoteticamente in qualsiasi caso nella storia, la giustificazione per una guerra
addotta per la "digestione pubblica" è stata sempre lontana dalla verità.
Come vedete, in effetti c'è sempre una reale minaccia,
ma quest'ultima ha ben poco a che fare con la maggior parte della popolazione.
Al contrario, è una minaccia che infastidisce solo i ranghi più alti
della gerarchia sociale, l'auto-conservazione dell'elitario ceto elevato,
motivata dalla perdita di ampio potere e controllo.
Quando è stata l'ultima volta che la popolazione ha chiesto una guerra a gran voce?
Non capita, solo i politici la supportano.
Siccome l'establishment sarebbe in difficoltà a spiegare ai propri cittadini
che invaderanno una qualche nazione per depredarla delle sue risorse naturali,
mantenere il dominio della valuta, assicurare totale libertà alle corporazioni transnazionali,
oltre a vari interessi di natura economica
tesi a salvaguardare gli interessi dell'1% ai vertici,
vengono invece usate diverse manovre superficiali e psicologiche.
La più comune al giorno d'oggi è la crociata morale:
Non dobbiamo tollerare che questo regime usi il suo potere militare contro la sua stessa popolazione.
associato con una qualche minaccia di aggressione basilare seppur irrazionale.
L'attività belligerante nucleare e balistica dell'Iran costituisce una vera minaccia,
non solo per gli Stati Uniti, ma per gli Stati confinanti e nostri alleati.
Citando il celebre sociologo Thorstein Veblen, che scrisse nel 1917:
"Qualsiasi impresa bellicosa che si voglia intraprendere
deve ricevere una sanzione morale da parte della comunità.
Di conseguenza, la priorità dello statista guerrafondaio diventa
allineare questa forza morale agli scopi verso cui egli tende"
Vedete, la gran parte delle guerre imperiali sono guerre psicologiche
contro la stessa cittadinanza di una nazione.
Il governo degli USA spede miliardi di dollari ogni anno
solo in relazioni pubbliche e reclutamento,
producendo cartelloni come questo:
"Per la nostra nazione, per tutti noi"
Sono io o suona come un'ambiguità alla Orwell?
Se è "per la nostra nazione", allora certamente non è "per tutti noi", dato che la specie umana
è la cosa più vicina a "tutti". Se si riferisce a noi tutti entro la nostra nazione
sarebbe di una ridondanza orribile, no? Penso che quello che intendono dire
con questo accorato e amorevole slogan per la comunità è:
"Per la nostra nazione, si fottano gli altri."
In cucina con Pepè
Buongiorno! Benvenuti nel mio show! Mi chiamo Pepè.
Oggi, ho qualcosa di davvero speciale per voi,
una vera delizia internazionale:
La guerra!
Prepararsi per la guerra è un affare molto delicato.
La prima cosa che dobbiamo fare è creare un po' di tensione piccante
per mettervi il fuoco nella pancia.
Il primo ingrediente che ci serve è una provocazione ben architettata.
Le provocazioni sono, ovviamente, stagionali e suscettibili ai gusti personali.
Quindi, posso suggerire qualcosa di simile a
un Golfo del Tonchino marinato,
un vigoroso Pearl Harbor
e se ti stai annoiando, un trafficato 11 Settembre.
Poi, lasciamo cuocere per un po' e prepariamo il nostro secondo ingrediente,
un satè speciale per dar vita al nostro possente piatto:
I principali media.
Senti già l'odorino della propaganda e la squisita ignoranza?
Dopo aver fatto soffriggere per bene,
siamo pronti per aggiungere il nostro ultimo e più importante ingrediente:
i deliziosi soldati.
I soldati più stagionati tendono a crescere nelle zone più povere,
nelle aree rurali del mondo, spesso con un'istruzione limitata.
E' bene prenderli all'età di
18, 19 anni, siccome i loro cervelli sono molto immaturi e da leccarsi i baffi,
perfetti per partecipare nel nostro pranzo di guerra.
Mischiamo il tutto.
Magari aggiungi qualche conservante come il patriottismo,
(non troppo)
fanatismo,
e ovviamente la nostra specialissima salsa segreta.
OK! E' pronto! E' arrivato il momento che stavate aspettando.
Vi presento la più grande leccornia internazionale di tutti i tempi: la guerra.
Buon appetito.
Forse uno degli aspetti più divertenti delle guerre nazionali
è la sfilata da circo in costume e le cerimonie.
Divise carine, cappellini, oggetti di metallo scintillanti,
varie parate e pose ufficiali
e tutti gli ornamenti e la teatralità che dona quest'aria di onore e autorità.
Di certo, questo non significa ignorare il vero sacrificio
di coloro che hanno dato le loro vite in guerra, siccome ci sono sempre due facce della medaglia.
Questo vero onore viene dal presupposto di lavorare per aiutare gli altri,
non per sfruttarli. Così come ammiriamo il coraggio di un pompiere
che entra in un edificio in fiamme per salvare un bambino,
l'intento di aiutare la società con il servizio militare è in effetti un gesto nobile.
Nonostante, purtroppo, il 99% di coloro che entrano a far parte dell'esercito
con tali nobili intenti sono molto spesso sfruttati
per gli obiettivi criminali dello "stato corporativo".
Eppure c'è da restare impressionati dall'abilità di dar credito ad un'idea
semplicemente per il modo con cui ci viene presentata.
In effetti, sia che si tratti del mondo accademico, le notizie dei media, il governo stesso,
l'esercito o qualsiasi altra cosa nella società, la nostra cultura tende a credere
e a rispettare le persone meramente sulla base di come si presentano, la loro fiducia in se stessi e la loro retorica,
non per il reale significato o un ragionamento sulla comunicazione stessa.
Sapevate che le prime televisioni degli anni '50
erano state pensate come protesi sostitutiva per la testa,
per dare nuova speranza a coloro che erano stati tragicamente decapitati?
Ma data la tecnologia, il peso e
la lunghezza limitata dei cavi, fallì.
Per fortuna, riuscirono a mandare in onda altre cose oltre alle facce dei deceduti
e la televisione fu un successo di vendite nazionale ed è tutto vero!
Sai perchè? Perchè te l'ha detto un tipo in giacca e cravatta.
Alla fine, quando le illusioni tradizionali, propagandiste in difesa
dell'atto di omicidio umano organizzato e il furto delle risorse saranno stati abbandonati,
rigettando tali vuote giustificazioni come il paternalismo, l'onore e il protezionismo,
ci rendiamo conto che la guerra ad oggi è in effetti una caratteristica inerente
del sistema affaristico basato sulla proprietà e sulla scarsità.
Il Maggiore Smedley D. Butler,
uno dei più noti e decorati ufficiali nella storia degli USA
affermò quanto segue a proposito del business della guerra nel 1935:
"Ho passato 33 anni e 4 mesi al servizio dell'esercito e durante tale periodo
ho speso la maggior parte del mio tempo facendo da mano destra ai grandi affaristi,
per Wall Street e i banchieri.
In sostanza, ero un delinquente, un gangster per il capitalismo.
Ho contribuito ad assicurare il Messico e specialmente Tampico
all'interesse americano per il petrolio nel 1914. Ho aiutato a far sì che Haiti e Cuba diventassero
un buon posto dove gli amici della (corporazione, ndt) National City potessero fare i loro guadagni.
Ho contribuito allo stupro di mezza dozzina di repubbliche del Centro America
per i profitti di Wall Street. Ho aiutato a purificare il Nicaragua
per la International Banking House of Brown Brothers tra il 1902 e il 1912.
Ho aperto la strada verso la Repubblica Dominicana per soddisfare gli interessi di zucchero degli americani nel 1916.
Ho aiutato a far sì che l'Honduras fosse il posto giusto per l'industria della frutta nel 1903.
In Cina nel 1927, mi sono attivato affinchè
la società Standard Oil perseguisse i propri fini indisturbata.
Guardandomi alle spalle, avrei potuto dare qualche dritta ad Al Capone.
Il massimo che riuscì a fare fu controllare il suo racket in tre distretti.
Io operavo su tre continenti." -Major General Smedley D. Butler
Detto questo, è più unico che raro come l'opinione pubblica tende a seprarare
la perspicacia del mondo competitivo e quotidiano degli affari
dalla grave forma di violenza competitiva che è la guerra,
nonostante ci siano delle ottime prove che mostrano quanto le due cose siano profondamente intrecciate.
Per mettere le cose in prospettiva, diamo ora il benvenuto al nostro guru
Louie il Gremlin della Logica.
Ah! Prima di andare alle domande, ho qui con me una lettera
che vorrei leggervi e chiedere la vostra opinione al riguardo.
Dice:" Caro Peter, il tuo nuovo show mi piace molto.
Penso aiuti a far arrivare questi messaggi così importanti.
Tuttavia, sono deluso dal rozzo personaggio Louie il Gremlin della Logica,
siccome è semplicemente irritante e odiosamente stupido.
Inoltre, potresti cortesemente smetterla di mangiare mentre parli nello show?
E' davvero disgustoso e fastidioso.
Vai avanti così. Joe"
Mi dispiace, Joe. Louie, cosa ne pensi?
Le tendenze estetiche sono in gran parte un fenomeno culturale.
La tua scelta di turbare volontariamente il tuo pubblico è strana,
ma tuttavia non senza il suo merito comunicativo.
Pienamente d'accordo. Scusa Joe, lo schifo resta.
Ok, quali sono le notizie riservate sulla guerra?
Non è che siamo semplicemente degli animali impazziti che devono essere in perenne conflitto
l'uno con l'altro, a causa della nostra biologia o qualcosa del genere?
Sebbene la reazione al conflitto è prevedibile nella nostra psicologia evoluzionista,
l'assunzione dell'inevitabilità è assurdamente falsa.
La natura umana esiste come una propensione all'interazione a certe condizioni.
Se ricompensi la competizione e crei a tavolino la scarsità
come facciamo oggi, perpetuerai una propensione al conflitto.
Se agisci allo scopo di alleviare lo stress e premiare l'equilibrio,
crei una propensione alla collaborazione. -OK, vedo dove vuoi arrivare.
Stai dicendo che la guerra è in realtà una conseguenza del sistema?
Esatto. Il reale conflitto sottostante è la guerra contro l'equilibrio sociale stesso.
La guerra nazionale è davvero una forma di guerra di classe.
Così come esiste una gerarchia economica dalla classe più bassa a quella più alta in America,
il mondo è stratificato nello stesso modo, per le stesse ragioni.
In questo caso, in termini come
"super-potenze", "potenze minori", "stati-vassallo". Interessante.
Per cui, come risolvere questa tendenza alla guerra allora?
Rimuovendo il suo incoraggiamento nelle società.
Se le società si sposteranno verso la ricompensa dell'armonia, dell'abbondanza e della collaborazione,
allora la tua specie potrebbe avere una chance.
Altrimenti, probabilmente voi umani siete fottuti, dato che siete
troppo immaturi al momento per gestire il vostro stesso potere tecnologico. - Ho capito.
Beh, grazie per il tempo che ci hai concesso, Louie.
Per ottenere un po' di consenso del pubblico su questa tematica,
ci colleghiamo ora in diretta con il nostro corrispondente di 'Culture in Decline' dalla East Coast,
Big Scottie D, in diretta da New York,
per parlare con la gente a proposito di quello che pensa della guerra.
Bene, grazie Peter. Sono qui a New York
in uno splendido giorno gelido e
cercherò di trovare qualcuno con cui magari parlare.
Mi scusi, mi scusi signora, vorrebbe...?
Mi scusi signore...Signore, vorrebbe parlare della guerra?
- Cosa? - Vorrebbe parlare della guerra, signore? - No.
- Vorrebbe parlare della guerra al giorno d'oggi?
Guerra? No?
Signore, vorrebbe parlare della guerra? - Dio ci benedica.
- No? La guerra? Per favore! La guerra?
C'è nessuno che vorrebbe parlare della guerra?
Ne ho le tasche piene, Peter. Sei tu che mi dai questi incarichi.
Fa un freddo cane qui fuori!
Preferirei essere in un bar ad ubriacarmi e forse lo posso fare, ok?
Penso ci sia un bar qui vicino.
Fammi raccogliere la mia roba.
Davvero, ne ho fin sopra i capelli.
Al diavolo!
Ti dico che finisce qui! Non ce la faccio più!
Trovati un'altro scimmione, OK?
C'è immondizia e schifo dappertutto!
Che cosa vuole sapere Peter? Vuole saperne di più sulla guerra!
Basta, non ce la faccio più!
Devo calmarmi. Mi serve qualcosa da bere.
- Non c'è nessuno qui che appoggi Occupy Wall Street?
[Elogi. Applausi.]
♪ Oooh non si tratta di soldi, tranne quando non hai da mangiare ♫
♪ e non si tratta di fallimenti, tranne quando non hai un posto per dormire ♫
♪ non si tratta delle elezioni tranne quando le si può comprare ♫
♪ e non si tratta delle guerre eccetto quando vengono combattute ♫
♪ Non si tratta dell'ambiente tranne quando il tempo sta scadendo ♫
♪ non si tratta delle mie scelte, tranne quando non sono le mie ♫
♪ non si tratta della mancanza di giustizia, tranne quando non puoi controbattere ♫
♪ e non si tratta della polizia, a meno che, umm, sei nero! ♫
♪ Fanculo 'stà merda! Fanculo 'stà merda! ♫
♪ Andiamo, vuoi dirlo, fanculo 'stà merda! Tutti quanti ♫
♪ Fanculo 'stà merda! Fanculo 'stà merda! ♫
♪ Non ti preoccupare, nessuno di loro sarà a lavoro domani ♫
♪ Fanculo 'stà merda, oooh ♫
Siamo così controllati dall'1%, praticamente tutte corporation
che ci vogliono vendere porcherie, influenzare noi, influenzare la nostra cultura,
che non siamo neanche capaci di pensare da soli e siamo...
il nostro senso d'identità è alterato e anche il senso della salute.
Non fumo neanche più, cazzo! Non so da dove salti fuori questa! Gesù!
Peter Joseph ci ha chiesto di stare qui al gelo
e parlare della differenza fra le classi, ma
lui è seduto nel suo attico a Los Angeles, che si rilassa
davanti alla sua mega TV a schermo piatto.
Nuovo messaggio video!
-Si, 'fanculo!
-'Fanculo Peter Joseph!
L'unica cosa a cui non facciamo la guerra, è la guerra alla guerra,
e io credo che, come attivisti per la pace, noi non vogliamo combattere;
quindi siamo destinati a perdere, grazie all'ironia!
Pensieri finali:
Come possiamo pensare al termine di qualcosa di così dannoso come le guerre nazionali,
quando, su scala individuale, la società di fatto elogia, ricompensa
e rafforza la medesima spinta competitiva di base?
Generalmente, quando la gente viene interrogata su questo aspetto, tende a giocare la carta della moralità,
come se fosse rilevante una questione di grado
e non il principio filosofico in sé.
Di solito questa vaga distinzione è spinta al punto che
la competizione è positiva, ma non dovremmo mai spingerci troppo oltre e diventare violenti in nessuna maniera.
Quindi ovviamente la domanda diventa "Cosa costituisce violenza?"
Se invece di attaccarti direttamente in maniera fisica,
ti mettessi in una condizione subdola ma gravemente tossica,
in cui la tua vita viene accorciata di decenni da malattie cardiache, cancro,
problemi mentali e altre conseguenze del genere.
Sarebbe considerata violenza questa?
E se queste intenzioni non fossero nemmeno direttamente cattive,
tipo una madre single disperata della classe povera
costretta a fare tre lavori per campare,
che una notte non può badare adeguatamente al proprio bambino,
e di conseguenza il figlio muoia?
Ti chiedo "Qual'è la vera causa della morte che ne risulta,
e la si può classificare come violenta?"
Per parafrasare Mahatma Gandhi
"La povertà è la peggior forma di violenza."
Vedi, la vera guerra che si combatte non è ovvia come molti pensano.
La vera guerra esiste nella stessa struttura della nostra società,
una cosa che i funzionari della salute pubblica hanno chiamato ora
"Violenza Strutturale":
una guerra, di fatto, contro la salute pubblica e lo stesso equilibrio,
che produce costantemente vittima dopo vittima con la sua oppressione nascosta;
e questa forma di violenza uccide oggi più persone
di tutti i generi di violenza comportamentale diretta messi assieme.
La sua origine? Un sistema sociale
letteralmente costruito sulla competizione e lo sfruttamento.
Allora, per tutti voi nobili attivisti là fuori, per tutti voi
che vi accalcate nelle zone di protesta ogni volta che salta fuori una nuova guerra nazionale
e urlate a squarciagola, tenete presente
che ve la state prendendo solo con un sintomo di un problema sociologico più ampio
e finchè la comunità degli attivisti non comprenderà questo, mi spiace dire:
le vostre proteste non hanno conseguenze a lungo termine,
perchè non considerano il problema di base.
La cosa buona è che sono sempre un gran divertimento, giusto?
Quindi continuiamo a guardare questo bizzarro esperimento umano,
sicuramente il più grandioso, anche se il peggiore, spettacolo di tutti i tempi, di sicuro.
Sono Peter Joseph e si, come te,
sono agente e vittima di una cultura in declino.
Dov'è la scena con i credit?
Cosa? Che vuol dire "Bob non si è fatto male"?
Mi spiace Bob.
È la caratteristica dello spettacolo.
"Nè le massime strutture di potere politico e finanziario del mondo,
nè i professionisti accecati dalla specializzazione, nè la popolazione in generale
realizzano che... è oggi molto fattibile prendersi cura di tutte le persone sulla terra
con uno standard di vita più alto che abbiano mai conosciuto.
Non deve più essere "o tu o io". L'egoismo non è necessario
e pertanto non più razionalizzabile come obbligatorio per sopravvivere.
La guerra è obsoleta." - R. Buckminster Fuller
Scritto e diretto da Peter Joseph mentre era fortemente costipato
Cultura in Declino
E se quello che sto per dirti ti facesse domandare "cosa è cosa"?
E se proponessi uno scenario del tipo "Cosa accadrebbe se..."?
E se prendessi del tempo prezioso della tua indaffarata vita
facendoti girare in una spirale che ti ottunde con doppi sensi senza significato?
E se allo stesso tempo ti tenessi distratto con una grafica sgargiante?
Ci faresti caso? O se è per quello, te ne importerebbe?
Naah. Sei troppo impegnato ad ascoltare qualche tizio in cravatta.
E dormi. (Snap!)