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Mortal Kombat Secrets presenta
The History of Mortal Kombat
Episodio 07 La discesa nell'oblio.
Dopo l'uscita di Mortal Kombat 4, Ed Boon ed altri membri del team lavorarono
lavorarono allo sviluppo di uno shooter in terza persona chiamato The Grid.
Fu rilasciato nell'estate del 2000, accompagnato da una serie di tornei correlati.
The Grid è uno show televisivo dove i concorrenti
combattono sino alla morte, controllando avatar di celebrità in arene olografiche.
A loro disposizione hanno armi, mosse speciali e power-ups.
Il gioco contiene forti riferimenti sia a Mortal Kombat che a Smash TV. Sub-Zero, Scorpion
e Sub Zero sono avatar speciali, e sbloccati si uniscono ad un cast di più di 15 personaggi.
Realizzato con la seconda Generazione dell'hardware
Zeus, questo titolo non solo mostrava un grafica migliorata ma anche il supporto
a match multiplayer fino a 6 cabinati e funzioni di salvataggio.
The Grid fu l'ultimo titolo Arcade di Midway, e segnò la fine di un'era dell'azienda.
Nonostante la volontà degli sviluppatori, non vennero realizzate versioni home
ed il gioco è ricordato solo dai suoi fans più accaniti.
Con Ed Boon e parte del team di Mortal Kombat impegnati nella realizzazione di The Grid
Toccò a Tobias ed il team di sviluppo di Mythologies lavorare al nuovo capitolo della saga.
Nel 1997 un soldato raggiunse la fama mondiale
grazie ad un videogioco che offrive tattiche di gioco mai viste prima,
una storia intigrande, ed azione al fulmicotone.
Un anno dopo, due agenti Special Forces percorsero
lo stesso percorso in cerca di quello stesso successo.
I lavori per Mortal Kombat: Special Forces
iniziarono poco dopo l'uscita di Mythologies. La scadenza era per l'anno 1999.
Qesta scadenza non fu però mai rispettata in quanto il gioco era perseguitato da diversi problemi,
incluso uno dei più interessanti che la serie abbia mai affrontato.
Quello che era iniziato come un progetto ambizioso, finì con l'essere uno dei peggiori giochi della serie.
Il team diretto da John Tobias aveva inizialmente immaginato il gioco come un
action adventure in terza persona con supporto alla modalità cooperativa. Sonya e Jax
sarebbero dovuti essere controllati assieme sullo stesso schermo. Sfortunatamente, a causa dei
limiti tecnici, non si poteva ottenere un buon livello di dettaglio con due personaggi su schermo.
Ne risultò con la forzata idea di poter scegliere quale personaggio utilizzare.
Lo sviluppo del gioco venne basato su un
complesso sistema di gioco e di storia, i quali
non avrebbero dipeso solo dal personaggio scelto, ma anche dalle decisioni prese in gioco.
Secondo Tobias, si poteva finire il gioco diverse volte senza vedere
effettivamente tutto ciò che aveva da offrire.
In aggiunta alla storia ramificata il gioco
avrebbe beneficiato di una sofisticata tecnica di animazione motion capture
per azioni come camminare, correre, nuotare, arrimpicarsi e combattere.
Il gioco doveva offrire diversi rompicapi da risolvere per avanzare,
simili a quelli visti in Tomb Raider
La Storia ha inizio prima degli eventi del primo torneo Mortal Kombat, e doveva spiegare
la rivalità fra i due agenti delle Special Forces e Kano, leader dei Black Dragon.
Le prime missioni dovevano essere percepite come verosimili,
mentre gli elementi soprannaturali sarebbero stati introdotti lentamente durante il proseguo del gioco,
come la sciperta dell'Outworld ed alcuni personaggi come Raiden e Shang Tsung.
Un Kabal pre-sfigurato doveva apparire come membro del clan di Kano. Inoltre sembra
che il giocatore potesse assistere a come Kano perdette un occhio. Gli sviluppatori stavano
affrontando una grande sfida con le braccia bioniche di Jax. Secondo Tobias esse erano tanto
un segno distintivo del personaggio che non sapevano decidersi se tenerle o no,
dal momento che non erano contemplate prima di Mortal Kombat 3. Si pensava o di
rimuoverle completamente o di introdurle come un prototipo iniziale.
La storia sarebbe stata narrata con scene 3D identiche per tutte le versioni.
Mortal Kombat: Special Forces fu presentato per la prima volta all'E3 del 1999.
Erano previsti sette livelli di gioco e la data d'uscita doveva essere prevista
per la fine dell'anno sia su PlayStation che Nintendo 64.
Alcuni mesi dopo lo show, John Tobias assieme ad alcuni altri membri lasciarono Midway
in cerca di nuove opportunità, tra le altre ragione vi era quella di avere
il controllo dei prodotti da loro creati. I fans furono devastati all' annuncio
ufficiale della notizie, e molti ritenerono che Mortal Kombat non sarebbe stato più
lo stesso senza i creatori originali.
Una volta lasciata Midway, Tobias, visti i diversi problemi tecnici, pensava
che Special Forces sarebbe stato cancellato.
La loro partenza causò ulteriori ritardi nello sviluppo del gioco, con nuovi membri
introdotti per finire il gioco Nel Maggio del 2000 il titolo compare per
la seconda volta all'E3 visibilmente impoverito, Sonya fu rimossa e
la storia ad intreccio fu sostituita da una più lineare.
Anche la versione Nintendo 64 fu scartata.
Il gioco fu rilasciato nell'estate del 2000
al prezzo ridotto di 20$. In questa versione finale Sonya fu completamente tagliata fuori
assieme alla maggior parte della storia. Personaggi come Raiden e Shan Tsung non
appaiono nemmeno, sebbene diversi modelli 3D, incluso Kabal,
appaiano nel gioco, anche se tali non vengono né menzionati ne inclusi
come parte della storia. Rimangono misteriosi anche le braccia di Jax e l'occhio di Kano.
A partire da Special Forces, Kano fu cambiato dall' Giapponese Americano a quello
Australiano. Questo perché Trevor Godard impersonificò bene il personaggio nel
film originale. Così in tutti i futuri titoli avrà un'aspetto simile
a quello dell'attore. Furono aggiunti 4 personaggi del
del Black Dragon ad assistere Kano. No Face. Questo membro sfigurato
possiede elevate conoscenze sugli esplosivi ed elementi incendiari.
Tasia. Forte combattente ed abile spadaccina.
Jarek. L'unico dei quattro a comparire in un precedente titolo.
Tremor. Questo combattente Ninja doveva
comparire inizialmente come Lin Kuei in Mortal Kombat Trilogy, purtroppo
fu escluso. In Special Forces egli è leale a Kano
Una nuova agente di nome Gemini venne introdotta per assistere il maggiore Briggs.
Ella lavora dalla base operativa delle Forze Speciali, distribuendo importanti
informazioni agli agenti. Un sesto membro del Black Dragon può essere
visto fuggire dalla prigione all'inizio del gioco. Si dice che possa essere stato
Kabal, poi rimosso nella versione finale.
Mortal Kombat: Special Forces ricevette principalmente brutte rcensioni sia dalla
critica che dai fans. Il gioco fallì in ogni singolo aspetto, fuorché
deludere i fan più accaniti. Per girare il coltello nella piaga, lo staff rimosse
il nome di Tobias dai credits. Questa mossa indispettì ulteriormente i fans,
lasciandosi col quesito di come sarebbe stato il gioco
se finito dai creatori originali.
Nell'estate del 2000, Threshold Entertainment
lanciò Mortal Kombat: Federation of Martial Arts, una web series interattiva in esclusiva
sul sito internet ufficiale del franchise
Unendosi alla federazione, gli utenti
ricevevano crediti, chiamati Atman, con i quali creare un portfolio di guerrieri
e scommettere sugli scontri. Ogni Venerdì veniva trasmesso una battaglia tra due.
Furono distribuiti diversi premi a chi aveva maggior "valuta". E lo show continuò
per diversi mesi, finché non fu cancellato senza apparente ragione.
La storia era raccontata via news pubblicate sul sito internet.
Alcuni episodi successivi, tuttavia, introdussero alcuni elementi narrativi.
Diversi attori dei film tornarono per re-interpretare il rolo ruolo, per quelli nuovi
furono usati nuovi attori o scene d'archivio. Durante la breve vita della serie,
fu riportata l'idea di trasmettere lo show in televisione.
L'idea però non ebbe mai success, e nessun episodio fu rilasciato.
Mortal Kombat: Federation of Martial Arts aveva un budget molto basso, il che portò
alla creazione di contenuti di basso livello: combattimenti, effetti ed attori.
Al di la di queste pecche, lo show attrasse le attenzione dei fans e rimase nella storia
di Threshold come ultimo tentativo di creare un'adattamento al franchise Mortal Kombat.
Nel 2001 Nintendo lanciò la sua nuova cnosole portatile a 32bit, il Game Boy Advance.
Pochi mesi dopo, il 1 Dicembre, Midway rilasciò Mortal Kombat Advance,
un port di Ultimate Mortal Kombat 3 creato dai Britannici di Virtucraft.
Il gioco contiene tutti i personaggi della versione originale a 16bit.
Noob Saibot e Rain possono essere usati da subito, mentre i boss sono sbloccabili.
Tuttavia, furono rimosse la maggior parte della mosse finali.
Comparata a titoli rilasciati in seguito sul medesimo sistema, la grafica risultava brutta.
I personaggi erano mal animati, e mancavano diversi fraim il che incise sulla
fluidità del gioco. Le arene erano statiche e molto compresse
il che le faceva sembrare la brutta copia delle originali. Mancano diversi effetti
speciali, la violenze ed il sangue vennero ridotti.
Questo però non incese sul rating del gioco.
La qualità del suono è buona, ma le tracce mancanti o mal posizionate
lo resero qualitativamente molto diverso dalle altre versioni.
La parte peggiore del gioco è il gameplay. I controlli non rispondono, l'intelligenza
artificiale è mal realizzata e mosse speciali sono irrealizzabili.
Inizialmente i giocatori erano esaltati all'annuncio del titolo, per poi
essere fortemente delusi. Mortal Kombat Advance fu mal percepito sia dalla critica
che dai fans. Sia per il poco tempo o l'incompetenza dei realizzatori
rimane il fatto che Mortal Kombat Advance poteva diventare la miglior versione portatile di
Mortal Kombat, mentre invece rappresentò il fondo del barile del franchise,
ed è considerato il peggior gioco della serie.
Mortal Kombat faticò diversi anni a tenere la testa fuori dall'acqua. A causa di progetti
di scarsa qualità con il solo scopo di capitalizzare la sua popolarità e portò
molti fans a lasciarsi la serie alle spalle. Né l'ultimo gioco, né la serie televisiva
seppero reggere il confronto con la concorrenza. I fans rimanenti si videro costretti ad
aspettare pazientemente, chiedendosi chi poteva rialzare il franchise
dal fondo...
...un Alleanza.