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Grazie.
In questo istante state ascoltando una singola nota.
In questo istante la state mettendo in relazione con quella precedente.
In questo istante state anticipando la nota successiva.
Queste tre azioni avvengono contemporaneamente.
Tale processo è noto come Audiation.
In realtà state ascoltando una sola nota alla volta.
Ogni nota ha una definizione: volume, tono, durata.
Ma ciò che ci emoziona non è la definizione.
A emozionarci è il significato.
Ogni nota è di per sé priva di significato.
Siete voi a darle un significato, mettendola in relazione con la nota precedente.
Siete voi a creare questa relazione, che è personale.
Immaginate che nella vostra mente ci sia una tavoletta
sulla quale c'è scritto il significato della nota che state ascoltando.
Soltanto voi potete scrivere su quella tavoletta.
Nessuno può scrivere il SUO significato sulla VOSTRA tavoletta.
Quel significato è nella VOSTRA testa e solo VOI potete accedervi.
Ciò vi rende un incredibile artista,
perché siete voi a creare il significato.
Perciò siete voi a creare la vostra esperienza personale.
Ciò che state ascoltando non è musica
finché non siete voi a renderla tale.
Ma c'è dell'altro.
La musica e il linguaggio vengono elaborati allo stesso modo.
Tre operazioni avvengono contemporaneamente.
Ascoltate una parola.
La mettete in relazione con quella che avete appena ascoltato.
E anticipate la parola che vi aspettate di sentire.
Proprio come le note, di per sé le parole sono prive di significato.
Hanno delle definizioni.
Ma non sono le definizioni a emozionarci.
E' il SIGNIFICATO ciò che ci emoziona.
Ogni reazione emotiva segue alla creazione di un significato.
Sentirsi feriti è una reazione al SIGNIFICATO e non alla definizione.
Poiché i tre elementi del processo di Audiation avvengono contemporaneamente,
si crea l'illusione che siano la stessa cosa.
Dato che la parola e il sentirsi feriti avvengono contemporaneamente,
si crea l'illusione che sia stata la parola a CAUSARE la ferita.
Si tratta di un'illusione molto forte.
Se siete arrabbiati,
o feriti,
oppure offesi,
fermatevi e ponetevi due domande:
"qual è il significato scritto sulla mia tavoletta?"
E poi
"Chi è l'autore di quel significato?"