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Ogni giorno nel mondo vengono consumate 300 tonnellate di caffeina:
l'equivalente di una tazza di caffè per ogni uomo, donna e bambino.
Il maggiore acquirente mondiale di caffè, gli Stati Uniti, deve importare quasi tutto il suo fabbisogno
poiché le piante di caffè da cui viene raccolta la caffeina, a livelli commerciali, crescono
solo tra il tropico del Cancro e il tropico del Capricorno, in una zona chiamata la cintura del caffè.
Solo uno stato si trova all'interno della cintura: le Hawaii.
Tuttavia, gli Stati Uniti sono il maggiore acquirente solo perché sono molto popolosi.
I bevitori di caffè più entusiasti pro-capite sono, in ordine crescente in: Olanda, Danimarca, Islanda,
Norvegia e, campione del mondo, la Finlandia, dove bevono tre volte tanto di caffè
al giorno rispetto all'americano medio. Tutti questi paesi si trovano fuori dalla cintura del caffè
e devono importare il 100% del loro fabbisogno di caffeina.
Per ottenere questa caffeina, prima le api devono impollinare i fiori di una pianta di caffè, e da questi fiori
poi nascono vivaci bacche rosse. A differenza di altre piante addomesticate più collaborative,
le bacche della pianta del caffè non maturano tutte nello stesso momento,
per cui devono essere raccolte a mano e selezionate.
Una volta raccolto, il chicco di caffè viene estratto dall'interno della bacca. Questo giovane seme della pianta
viene poi essiccato, riscaldato, macinato e immerso in acqua bollente per ottenere
la preziosissima caffeina. Ci vogliono circa 40 chicchi di caffè per fare una tazzina di espresso.
Ma perché c'è la caffeina nei chicchi di caffè, in primo luogo? Non è di certo
perché le piante del caffè vogliono essere ridotte a pezzi dall'uomo e vedere
la loro prole trucidata.
Gli alberi, ovviamente, non hanno né volontà né sensibilità, e originariamente hanno sviluppato la caffeina
a proprio beneficio. La caffeina è un insetticida che paralizza o uccide in modo efficace gli insetti
che masticano la pianta del caffé.
Non è noto se gli insetti escano di scena per un'overdose di caffeina.
Anche se la caffeina è /tecnicamente/ letale, è presente in una dose adatta per un insetto da 1 grammo, non per scimmie da 100.000.
Se dobbiamo fare un calcolo degno di Darwin dobbiamo impegnarci.
Tuttavia, mettendoci del nostro: per calcolare la dose di caffeina da ingerire per avere il 50% di possibilità di lasciarci la pelle,
prendete la vostra *** corporea in chilogrammi e moltiplicatela per 150 mg.
O, in termini di caffè, per ogni chilogrammo della vostra ***, dovete bere un caffellatte
se volete che la falce della morte vi venga a trovare.
Si tratta di un sacco di caffè, per cui non deve sorprendere che non ci siano molti precedenti di adulti sani
morti in questo modo, e resta ancora da dimostrare che sia possibile. Perché mentre voi siete occupati
a ingerire caffè, il vostro corpo lavora per espellerlo in un modo o nell'altro.
I rari decessi da caffeina registrati sono dovuti a pillole dimagranti, pillole stimolanti e matti
che ingeriscono la sostanza nella sua forma pura.
Sebbene l'avvelenamento da caffeina esista, bisogna prima diventarne dipendenti. Ed è una vera
e propria dipendenza fisiologica non una pseudo-dipendenza psicologica,
come quella che la gente manifesta per i videogame e internet.
Ma la caffeina non è l'eroina: un'astensione rapida non vi sarà letale. Potrebbe rendervi irritabili
e procurarvi un terribile mal di testa, ma dal momento che la caffeina rilascia dopamina per farvi felici
e liberarvi dal mal di testa, non c'è davvero alcun motivo per smettere di usarla.
E comunque, chi vorrebbe rinunciare alla caffeina? Voglio dire, a parte i convertiti al mormonismo
e al rastafarianesimo... La caffeina è la droga psicoattiva più utilizzata al mondo, e a buona ragione:
è semplicemente divina.
Aumenta la concentrazione, riduce l'affaticamento e migliora la memoria.
Questo non è solo un effetto placebo: si tratta di effetti reali replicabili in laboratorio.
E, contrariamente alla credenza popolare, bere caffè non è un patto faustiano, dove il diavolo
dà la possibilità di lavorare più velocemente, ma in cambio accorcia la vita.
Per gli individui normali e sani non ci sono controindicazioni mediche. Il caffè e la caffeina in esso contenuta
potrebbero addirittura avere benefici per la salute, come proteggere dalle malattie cardiovascolari,
dal diabete e dal Parkinson.
La caffeina può anche liberare da emicranie, ma la quantità necessaria e il metodo di ingerimento è
... scomodo.
Continuando il discorso...
Sapete per cosa altro si può ringraziare la caffeina? Per una piccola cosa chiamata Illuminismo.
Nel 1600 la gente beveva più birra e gin che acqua. Ma con l'introduzione del caffè
e del tè, la gente è passata dal bere una sostanza depressiva ad una stimolante. Non sorprende, allora,
che questa epoca storica sia caratterizzata da un fiorire intellettuale rispetto ai secoli precedenti.
Ben Franklin e Edward Lloyd amavano il caffè per la stessa ragione per cui piace ai lavoratori
e gli studenti di oggi. È indispensabile per rimanere svegli e concentrati quando si deve
completare l'ennesimo rapporto o per sopravvivere a una noiosa lezione di fisica.
Il caffè è il carburante del mondo moderno, per cui bevetene una tazza senza sensi di colpa
e lavorerete meglio e più velocemente.