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La mia sfida per voi è questa:
che ne dite se non c'era niente da fare riguardo qualsiasi cosa? niente di niente
certo, potete ancora farvi una tazza di tè, perchè quello non crea alcun problema
...qualsiasi cosa hai da fare così, rispondere al telefono, prendere un appuntamento...
ma tutto ciò non è accompagnato dall'idea
che c'è qualcosa che hai bisogno di fare per essere stabile nella consapevolezza
perchè quella è una trappola. Scordatevene!
quando toccate questo tipo di idea è come se la credete esistente
ed allora dovrai credere in un'altra idea per poterla rimuovere
Allora perchè non mollare entrambe le idee dal principio e rimanere lì dove sei?
Tu sei semplicemente quì, e tutto sta manifestandosi per te,
incluso il senso della spiritualità. Scordati pure della spiritualità!
E dimenticati di questa illuminazione, e dimenticati pure di te!
Ed allora cosa rimane quì?
Quello di cui non ci si può liberare
è soltanto questo: più semplice del semplice
A volte noi abusiamo della facoltà dell'intelletto
che doveva servirti soltanto ad arrivare a questo vedere
e poi doveva salutarti dopo aver assolto il suo compito
Tu sei semplicemente quì. Tutta questa conoscenza spirituale che tu acquisisci,
è soltanto un specchio
affinchè ciò che è "senza-tempo" veda se stesso
E per quale ragione?
Non c'è nessun'altra ragione se non che è affascianto dal suo stesso riconscimento
Il fatto è che c'è l'idea che sia difficile,
che è un impressione persistente
nella psiche dell'espressione umana della coscienza,
così noi parliamo come se dovessimo fare qualcosa
in maniera così accurata...ma io dico
non c'è precisione nel Sé, o meglio,tutto è il Sé
se tu la fai finita con tutti i tuoi preconcetti
e tutti i tuoi sforzi per cercare di arrivare da qualche parte
fatelo adesso, proprio quì, perchè avete il potere per farlo!
Semplicemente mollate!
così come quando sedete al ristorante affollato
tra tutto il rumore dei bicchieri ed il chiacchierio
e tuttavia riesci ad avere una dolce conversazione
con l'amico che siede di fronte a te
perchè tu non lasci che il resto entri
così non lasciare entrare questo pensiero
che c'è qualcosa che bisogna fare per essere più presente;
e nel momento in cui sei senza questo tipo di pensiero
allora avviene il riconoscimento- sai di cosa?
spesso questo momento del vedere è accompagnato da grandi risate
e non c'è nessuno lì che ride...c'è soltanto risata
...forse è troppo semplice per essere vero,
perchè guarda quanti libri che ci sono
guarda intere librerie...
quanti cd, maestri....
guarda quante storie
può mai tuttociò riferirsi ad una cosa così semplice? oh mio Dio!
che barzelletta, che stranezza!
Che semplicemente io sono!
Una piena accettazione di questa verità sempre presente
avviene, così com'è.
Noi possiamo chiamarla grazia, benedizione, o qualsiasi altra cosa
ma semplicemente avviene
e così va il pensiero che ci sia qualcosa che debba essere corretto...
Magari in un'altra occasione potresti sentirmi dire:
"sai cosa...devi smettere di fare così..."
ci deve essere quella certa flessibilità,
quell'apertura, che è presente nell'Essere
per poter recepire quello e capirne il senso nel momento
e riconoscere che benchè tu debba fare qualcosa per 'vedere' quello
non devi però fare niente per 'essere' quello
questo è il tipo di paradosso che sembra succeda.
Noi siamo principalmente molestati da questo tipo di pensiero:
" c'è qualcosa che mi ostacola"
Ci potrebbe essere un momento in cui ti dico:
"sì, al momento questa cosa sembra ostacolarti"
ma ti chiederò anche "ostacolare cosa?"
e cos'è che sta osservando questo senso di questo ostacolo?
e l'ostacolo sta sul cammino di chi?
abbiamo già detto che la consapevolezza non può trovarsi al di là,
come risultato di un processo o di una pratica
ma deve essere quello in cui persino l'idea del tentativo viene vista.
Il primo pensiero avviene già nella consapevolezza,
quindi qualsiasi movimento da quel pensiero in poi,
può soltanto avvvenire nella consapevolezza
ma non può condurti alla consapevolezza come un goal oggettivo
è soltanto la scoperta che il soggetto fa di se stesso.
Ma avendolo letto, cerchiamo di trasmettere
ciò che davvero non può essere conferito in parole
non può essere toccato,
ma al massimo si può dire, per l'autorità che deriva dal vero vedere,
che quelle parole hanno un potere, una presenza.
Esse hanno più luce, potere, quando vengono da quel vedere;
quando tu stesso sei il vedere e l'esperienza,
e tuttavia al di là di essi allo stesso tempo,
questo non puoi spiegarlo, e per fortuna non devi scirverci su una tesi
è soltanto il tuo vedere interiore, diciamo pure 'privato' per il momento,
ma toglie via tutti questi strati di 'dovrei' e 'non dovrei'
e lascia la verità nella sua nudità, così come'è presente qui adesso
che cosa può essere più semplice di così?
Prima dell'idea della semplicità tu sei quello;
le nostre menti stanno davvero godendosi questo riposo completo.
La mente è in riposo completo,
quando non mantiene nessuna idea o nozione
che ci sia bisogno di qualcosa da raggiungere al fine di essere qualcos'altro.
Spontaneo Essere, Uno con se stesso.
Abbandona l'idea che ci sia qualcosa che t'impedisce di essere Questo
è soltanto un'idea che si manifesta in Questo
Cos'è Questo?
E' chi c'è lì, al di fuori di Questo che sa ciò?
Questo che noi siamo
non dice neanche "io sono questo"
Ecco perchè a volte dico che è come non vedere l'ovvio,
poichè ci perdiamo in delle costruzioni mentali su ciò che questo dovrebbere essere
e poi, guardando alla tua mente e ai tuoi condizionamenti,
finisci anche per sentirti incapace
e ti identifichi con ciò che ti fa credere di essere meno
perchè fino a quando c'è una ricerca
c'è la sensazione che manchi qualcosa
ed infatti questa è la ragione per cui c'è la ricerca
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