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(Versi di zombie) Dottor 1: Dunque, eccoci di nuovo qui.
Sai, ci ho pensato. Perché questa cosa è così infuriata?
Dottor 2: Forse è semplicemente affamato.
D1: (Ride) Non intendo andare lì dentro per dargli da mangiare.
No, sembra qualcosa di estremamente primitivo.
D2: Questa è un po' complessa,
perché non abbiamo in realtà nessuna definizione biologica per emozioni come la rabbia.
Certo, gli studi sulle scansioni cerebrali hanno mostrato che alcune regioni sono più attive quando la gente è infuriata,
ma queste cose sono quasi sempre correlazionali.
Quando fuori fa più caldo, le persone indossano meno vestiti,
ma se vado in giro come mamma mi ha fatto, non vuol dire che sia soleggiato.
D1: (Ride) E' come chiedere a qualcuno di correre su un tapis roulant e dire:
"Guarda, le sue braccia si muovono molto di più quando corre più veloce!
Le braccia devono essere collegate al movimento della corsa".
D2: Ecco perché lavorare con persone con lesioni al cervello è così importante per la neuroscienza.
Aggiunge dell'evidenza causale al fatto che un'area del cervello potrebbe essere utile per un dato comportamento.
Lo stesso vale per gli studi sulla simulazione del cervello.
Se la stimolazione di un'ara del cervello genera un comportamento,
allora quella è una prova evidente del fatto che la regione del cervello è coinvolta in quel comportamento.
Gli studi compiuti sui gatti negli anni '50
dimostrarono che la stimolazione di una piccola area del cervello, a forma di mandorla, detta amigdala
conduceva a comportamenti aggressivi o predatori.
Questa cosa mi sembra piuttosto aggressiva.
D1: Giusto. Ma altri studi hanno dimostrato che la stimolazione di differenti parti dell'amigdala
può in realtà sopprimere i comportamenti predatori.
Quindi è una piccola struttura del cervello un tantino complicata.
D2: Eh, sì. E la risonanza magnetica funzionale ha scoperto che l'amigdala è attiva nei criminali violenti.
D1: Oh, oh, oh. Con calma.
Solo perché i criminali hanno le stesse regioni del cervello attive delle persone infuriate
non vuol dire che sono aggressivi di natura.
E' come dire che dato che bacio con la stessa cavità del volto che utilizzo per ruttare,
le due cose sono collegate.
E' una falsa equivalenza.
D2: Uh. Non ci ho mai pensato in questi termini. E' un'ottima argomentazione.
D1: Sai, l'amigdala è parte del circuito di Papez.
Questo sistema venne scoperto da James Papez, che usò il virus della rabbia per lesionare differenti aree nel cervello del gatto.
Scoprì che l'amigdala era fisicamente connessa a un'altra regione detta ippocampo:
una piccola area a forma di cavalluccio, necessaria per trasformare i ricordi a breve termine in ricordi a lungo termine.
Si ritiene che questa connessione tra l'amigdala e l'ippocampo
colleghi emozione e memoria,
cosicché ricordi le cose davvero emozionanti meglio delle noiosissime routine di tutti i giorni.
D2: Oh, sì, come il paziente H. M.. Negli anni '50 i chirurghi rimossero i suoi ippocampi sinistro e destro
per curare la sua epilessia.
Ma dopo l'intervento chirurgico non poteva ricordare nessuna nuova informazione per più di una manciata di minuti.
Gli zombie sembrano piuttosto smemorati, non sei d'accordo?
D1: (Ride) Assolutamente. Tra l'aggressività collegata all'amigdala
e i deficit alla memoria dell'ippocampo,
Papez potrebbe aver in realtà accidentalmente creato il primo gatto zombie.
D2: Ah, andiamo, non lasciamoci trasportare della fantasia.
Ma adesso abbiamo qualche ipotesi verificabile.
Scommetterei che la sua aggressività e i problemi di memoria sono collegati rispettivamente ad anormalità
nella sua amigdala e nell'ippocampo.
D1: Grande! Quindi tutto quello che abbiamo bisogno di fare adesso è capire come testare sperimentalmente la cosa.
Pensi che ci lascerà esaminare il suo cervello per verificare le nostre ipotesi?
D2: Oh, sai, penso di sentirmi molto più a mio agio non conoscendo la risposta a quest'ultima domanda.
D1: Hmmm. Magari potremmo ottenere un dottorando che faccia il lavoro per noi?