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“Sono sempre stato interessato ai computer ma sono un autodidatta come la maggior parte delle persone.
Quando sono andato all'università mi sono iscritto a scienze informatiche perché mi sembrava logico,
perché era quello che volevo fare. Ma ho scoperto, era il 2000-2001, che con la bolla dei progetti su
internet molti studenti della mia classe volevano solo guadagnare milioni di dollari e non gli
interessava veramente cosa facevano. Così ho deciso che potevo studiare informatica da solo e trarre
vantaggio dall'Università iscrivendomi a sociologia. Volevo imparare come la gente lavora, come il mondo
è organizzato, invece che concentrarmi solo sui computer.”
“Cinque o sei anni fa quando abbiamo iniziato con Twitter San Francisco era forse l'unico posto dove
potevi trovare dei finanziamenti, c'erano altri luoghi ma erano piccoli, e San Francisco era il posto
migliore. Ed è vero, abbiamo iniziato in una situazione meravigliosa e ho avuto la fortuna di lavorare
con un gruppo di persone come bloggers, gente che faceva ottime cose con Google, e facevano molte altre
cose stupende. E eravamo tutti in contatto ed erano ottime amicizie. Abbiamo avuto molte risorse quando
abbiamo iniziato Twitter. Ma quando dopo otto mesi di Twitter per via di alcuni cambiamenti di Jack (Dorsey, il Ceo di Twitter ndr),
che era diventato più manager che sviluppatore, sono diventato l'unico sviluppatore dell'azienda
ed era diventato impossibile proseguire nella costruzione qualcosa di innovativo con poche risorse.”
“Negli ultimi anni ho lavorato su alcuni progetti, uno è Oauth, un sistema di autenticazione e che aiuta
le persone a usare sistemi sul 'mobile' come Twitter in modo open e sicuro. Ma la grande attenzione l'ho
posta sugli ultimi tre anni su come le aziende si comportano, e credo che questo sia un grande problema.
Ad esempio Twitter, che ultimamente si è chiusa molto decidendo quali sono i modelli di business, e
questo vuole dire che non stanno più permettendo più di sperimentare vie innovative di sviluppo”.
“Il modo in cui le nostre menti funzionano, in cui le persone si relazionano e provano sentimenti come
esseri umani non è in realtà cambiato in centinaia di anni o forse più. E' cambiato l'ambiente in viviamo
le nostre esistenze. Ma le antiche passioni come le emozioni, l'orgoglio che ci fanno interpretare il
mondo saranno sempre le stesse e non c'è niente da fare, recitiamo ancora questa rappresentazioni
quotidiane. Quello che stiamo facendo ora è immaginare come tradurle su internet. E sta cambiando
qualcosa perché invece che essere in un piccolo villaggio, stiamo comunicando con il mondo intero. E
questo significa che interpretiamo le cose in modo diverso. Ma questo non deve essere una discussione che
deve rimanere limitata agli sviluppatori ma deve coinvolgere tutti perché influisce su tutti.”