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La musica dei robot ha il potere di
separarsi da tutto il resto che esiste.
Non sono legati allo spazio e al tempo.
[I COLLABORATORI: PHARRELL WILLIAMS]
Ho visto i robot a una festa di Madonna
e me l'hanno buttata lì, "Beh, stiamo facendo una cosa,
e non riusciamo a staccarci gli occhi adesso"
Ed io ho detto, "OK."
Ho detto, "Sentite, qualunque cosa stiate facendo,
sappiate che di qualunque cosa abbiate bisogno, io ci sono sempre.
Se volete che suoni il tamburello, lo faccio."
Così i robot mi hanno contattato e
continuavano a cercare di capire quando saremmo andati a Parigi,
così alla fine sono andato a Parigi.
Mi hanno detto "Beh, su cosa hai lavorato?"
E gli ho fatto sentire un po' della roba su cui avevo lavorato,
dicendo, "Ho questo trip di Niles Rogers al momento."
E si sono guardati tra di loro,
e io "Cosa c'è non vi piace?"
Ma invece loro, "OK, allora questo è quello che vogliamo che tu scriva."
Così.... Mi fanno sentire.
Niles Rogers suonava in quel pezzo.
E' assurdo perchè...
dai due lati opposti dell'Atlantico... Eravamo nello stesso posto.
Torniamo indietro a quel tempo magico in cui la musica
e la vivacità della musica,
muovevano le persone.
Ero così stanco ed estremamente sfasato dal jet lag,
mi hanno dato questo tablet che puoi mettere nell'acqua.
Sai com'è, una roba più olistica,
non è che si deve spaccare o altro
e me lo stavano spiegando,
e io, "ah ok, bene figata" lo prendo,
appena l'ho preso
è stata come ... un'esplosione di energia.
Ma tempo di riprendere l'aereo per tornare in America,
mi ero dimenticato tutto.
E ancora ad oggi non riesco a capire ...
se era il jetlag o...
o i robot mi hanno dato la mazzata tipo Men in Black
del tipo non ti ricorderai più niente dopo di questo.
Poi me lo sono ascoltato con le orecchie più fresche possibili.
Mi ha fatto andare fuori di testa, e mi sono detto, "Wow, lo adoro,
non ci posso credere di farne parte."
A quanto pare l'unico click track che hanno usato era il battito del cuore umano.
È proprio questo che lo rende davvero interessante, perchè sono dei robot.
Quando ho sentito "Get Lucky", mi ha fatto pensare
a una qualche isola esotica, non sono sicuro se di questo pianeta o no,
mi sentivo come in un posto in cui fossero sempre le 4 del mattino.
Perché se sei su un'isola, puoi vedere sorgere il sole
e il cielo color pesca.
La musica era tanto viva quanto l'aria.
L'aria era qualcosa verso la quale ti senti gentile e grato.
E' come se in questo mondo, l'unica cosa che davvero importa
è che hai incontrato questa ragazza a una festa.
Avere fortuna non è solo andare a letto con lei,
ma incontrare qualcuna per la prima volta e sentire scoccare subito la scintilla.
Per me non esiste una fortuna più grande di questa nella vita.
-Hai un qualche tipo di visione idealizzata di come vorresti
ascoltarlo per la prima volta
o con chi lo vorresti ascoltare?
Oh, di sicuro con la mia donna. Sicuramente.
Dove vorresti essere?
Non lo so.
Forse in una macchina parcheggiata al lato della strada di fianco alla spiaggia.
E lasciarlo suonare.
Questa musica è molto...
È oltre il 3D, è 4D, è nella tua testa.
Non hai bisogno di MDMA con questa musica
perchè la musica è così incredibilmente vivida.
La gente ha perso il rispetto per il ritmo.
È tutto così sintetico
non è davvero ...
Non ha pancia.
In qualche posto fuori dall'etere in cui esistiamo,
esiste una moltitudine di regni di possibilità
e direzioni alternate.
Penso che siano andati in queste biblioteche e abbiano rispolverato un po’ di queste cose.
È come essere tra la fine degli anni 70, inizio 80
in un universo e una dimensione diversi, non in questo.
Non poteva che essere pubblicato in un anno migliore di questo,
è come se fosse il 2013 dove tutto è completamente diverso.
Le cose non sono più incasellate come erano una volta
e quando lo sono, allora è la roba più trita e ritrita in assoluto.
Non parlarmi non voglio rimettermi in pari mentalmente.
Questo è quello che è la musica per me.
La musica rappresenta la libertà di...
tutti gli esseri umani.
Penso che questo disco appartenga davvero a questa
parte oblunga di rock che viviamo in quanto umani.
7 miliardi di persone.
Questo è per...questo è per il globo.
Questo disco può piacere a uno di 6 anni, quanto a uno di 33,
così come a uno di 66, perché è musica.
Dove pensi che andranno da qui in poi?
Sempre più in alto.
È lì che appartengono.
Siamo fortunati che passino del tempo su questo pianeta.
Potrebbero semplicemente risalire sulle navicelle
che li hanno portati qui e andarsene.
E lasciarci.
Ma sono gentili, sono dei robot carini.
Hanno deciso di rimanere.