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L'Evoluzione dell'uomo è l'evoluzione della sua consapevolezza -- George Gurdjieff
Come può la consapevolezza evolversi in coscienza?
Usiamo le immagini per affrontare tale ardua questione.
Questa scultura di cane della Dinastia Han raffigura la consapevolezza. Il cane è consapevole di qualcosa.
Forse guarda un gatto o un uccello. Forse il suo padrone l'ha chiamato.
I sensi sono puntati sull'oggetto della sua consapevolezza: gli occhi acuti, le appuntite orecchie,
il sensibilissimo naso.
Il cane è consapevole. L'artista che ha scolpito il cane, ha scolpito la 'consapevolezza'.
Confrontiamo la consapevolezza del cane con quella di un Bodhisattva di Dinastia Sui.
Gli occhi del Bodhisattva sono semichiusi. A differenza del cane, non è affascinato da un oggetto
esterno, né sembra preoccuparsi di sé, della propria attività mentale.
Guarda e non guarda.
Contemporaneamente consapevole del mondo esterno e di se stesso.
L'espressione del viso esprime appagamento.
In ciò sta la differenza tra coscienza e consapevolezza:
La consapevolezza è lineare, e va da un punto all'altro.
La coscienza si espande, come le onde circolari create dalla pietra gettata in uno stagno.
Coscienza è consapevolezza di sé.